ULTIMISSIME
ULTIMISSIME DEI MESI PRECEDENTI
Roma, 31/07/03.
COMUNICATO STAMPA CIMO-ASMD
"ESTRAPOLATI I DIRIGENTI?"
" In Italia, la chiarezza è difficile. Ma, questa volta la poca chiarezza è favorevole ai medici"
"Dal comunicato dell'ANSA (ore15,12) si evinceva che il Governo aveva, oggi, dato il via libera a tutti i Contratti del Pubblico Impiego".
"Dal Sito del Governo (ore 16,41) si evince - invece - che il Consiglio dei Ministri ha espresso parere favorevole ai rinnovi contrattuali del personale non dirigente di Sanità, Regioni, Autonomie locali".
"Per il momento, i dirigenti sanitari sono esclusi. Meglio così, vista la pessima qualità dell'Atto di indirizzo per il CCNL della dirigenza sanitaria!& A questo punto, però, siamo curiosi di sapere che fine ha fatto quell'Atto. Torna indietro al Comitato di Settore? Noi lo auspichiamo".
Lo ha dichiarato il Dr. Stefano Biasioli, Presidente Nazionale CIMO-ASMD.
Giovedì 31/07/03 - Roma (ANSA) - PUBBLICO IMPIEGO : 5-6-7 AGOSTO PARTONO LE TRATTATIVE DEI CONTRATTI.
- Partiranno la prossima settimana le trattative per il rinnovo dei Contratti del Pubblico Impiego ancora aperti. Secondo quanto si apprende da fonte ANSA il 5 agosto, grazie all'invio all'ARAN delle direttive appena approvate dal Consiglio dei Ministri, dovrebbero partire le trattative per gli enti locali. Per il 6 agosto è attesa la partenza del confronto sulle agenzie fiscali mentre il 7 agosto dovrebbe cominciare la trattativa per il rinnovo del contratto del comparto della Sanità. Il riassunto del CdM. n.119 del 31 luglio 2003 dice infatti che il CdM ha espresso parere favorevole "in ordine ai rinnovi contrattuali per il personale non dirigente dei comparti della sanità, delle Regioni e delle autonomie locali" e altresì approvato un DPR che recepisce l'accordo sindacale per il personale della carriera prefettizia.
Commento CIMO-ASMD
Si intuisce dal testo stenografico del CdM n.119 che il CdM stesso non ha valutato l'Atto di indirizzo relativo alla dirigenza sanitaria . Così sembra &. speriamo!
GIOVEDI' 31/07/03 - DECRETO MILLEPROROGHE ed IRCCS
- Roma (Senato) - Nel Decreto Legge n° 147/2003 "proroga di termini e di disposizioni urgenti ordinamentali" è contenuta una previsione che dà tempo al Governo fino al 4 Novembre 2003 (ossia 3 mesi in più) per esercitare la delega sul riordino degli IRCCS.
MERCOLEDI' 30/07/03 - SIRCHIA "BATTE CASSA"
- Roma (Ministero Salute) - Nella prefazione del Rapporto sullo stato sanitario del Paese 2000-2001, consegnato alle Camere, Sirchia torna a chiedere "nuove risorse aggiuntive per la sanità, intesa come un investimento strategico". "La salute è per tutti il bene più prezioso &. ma qualità e quantità delle prestazioni erogate ai cittadini sono troppo spesso difformi da Regione a Regione&&
"Il federalismo incompleto e la necessità di un contenimento della spesa ha impresso alla sanità un'impronta economicistica che ha frenato investimenti e sviluppo".
"In questo primo biennio si è realizzata sulla sanità una politica di tipo difensivo. Occorre investire su 5 obiettivi strategici:
1. riduzione delle liste di attesa, aumentando l'offerta di "servizi anche fuori orario";
2. rivedere la convenzione con i MMG;
3. investire nell'edilizia ospedaliera e nella tecnologia avanzata, sbloccando i fondi (4.000 miliardi delle vecchie lire) ancora inutilizzati;
4. garantire un fondo per i non autosufficienti;
5. misurare la quantità e qualità dei servizi erogati nelle varie Regioni.
Commento CIMO-ASMD
- Si può concordare ma &.. compito della politica è passare dalle idee ai fatti (= decisioni).
- Ed allora, dove sono i fatti del periodo 2001 - 2003 ??
MERCOLEDI' 30/07/03 - CISL MEDICI contro l'atto
- Roma (Sede CISL MEDICI) - Con un comunicato di Garraffo, la CISL - Medici chiede al Consiglio dei Ministri di non approvare l'atto di indirizzo del Comitato di Settore all'ARAN, relativo al futuro CCNL. Secondo Garraffo, l'atto di indirizzo è "largamente insufficiente ed inidoneo &.. offensivo ed anacronistico &.. perché rimette in discussione istituti contrattuali consolidati come l'indennità di esclusività, l'orario di lavoro, l'aggiornamento e le garanzie per il recesso".
"Se queste norme venissero approvate la Sanità pubblica tornerebbe indietro di 50 anni".
Commento CIMO-ASMD
- E' quanto pensa anche la CIMO. L'iniziativa della CISL segue quella della CIMO. Come noto, da oltre un mese la CIMO ha chiesto al Governo (per lettera e con incontri diretti) di non approvare l'atto di indirizzo.
Lunedì 28/07/03 - ATTIVITA' SINDACALE CIMO-ASMD
- Roma (Sede CIMO-ASMD) - Viene diffusa la 23a lettera del Presidente. Si tratta di una "lettera estiva", di consuntivo dell'ultimo "mese sanitario" e di programmazione per l'autunno. Nonostante l'ottimismo di Mazzella (dichiarazione del 25/07) le trattative del contratto della Sanità non saranno facili: né come avvio né come discussione né come conclusione. Purtroppo, l'atto di indirizzo è una pesante catena che condizionerà la trattativa stessa&
&Il buon giorno si vede dal mattino. Ma l'atto di indirizzo è come un cielo nero, cupo, solcato da lampi&
Domenica 27/07/03 - SIRCHIA IN ISRAELE
- Tel Aviv - Sirchia incontra il Suo Collega israeliano Dani Navah.
- Commento CIMO-ASMD: Ci auguriamo che Sirchia impari a memoria la metodologia della recente riforma sanitaria israeliana, che gradiremmo veder applicata (con qualche aggiustamento!) anche in Italia!
Sabato 26/07/03 - SIRCHIA IN ISRAELE
- Haifa (Rambam) - Il Ministro Sirchia è in Israele: visita l'ospedale RAMBAM e stipula un accordo per una collaborazione Italia-Israele sulla cura della talassemia.
Venerdì 25/07/03 - REGIONI E FUMO
- Roma (ADNKRONOS) - Le Regioni "bocciano" il regolamento attuativo delle norme che vietano di fumare in tutti i locali chiusi, pubblici e privati,. Come bar e ristoranti. Oggi, infatti, non solo è stato espresso parere negativo, ma si chiede anche l'abrogazione del regolamento, "perché invade le competenze regionali". Al suo posto, uno schema di accordo tra Ministero della Salute, Regioni e Province sulla tutela della salute dei non fumatori, che ha già incassato parere favorevole.
Commento CIMO-ASMD
Le Regioni sono scatenate & E' guerra contro Tremonti e contro Sirchia & Vogliono "schei", anzi euro, per la sanità ed autonomia regionale anche sul fumo.
& Federalismo incompleto& quante "storie" nel tuo nome!!!
Giovedì 24/07/03 - FAZIO BACCHETTA TREMONTI
- Roma (Banca D'Italia) - Fazio "bacchetta" Tremonti sul DPEF 2004-2005-2006, che considera "di carta".
Anche la Corte dei Conti esprime serie riserve sul DPEF, lamentando l'assenza di numeri "certi e documentati".
Giovedì 24/07/03 - REGIONI E DPEF
- Roma (Il Sole 24 Ore) . Nessun parere da parte delle Regioni sul DPEF, ma una riserva ad esprimersi in sede di elaborazione della prossima finanziaria. E' questo il verdetto emerso durante la Conferenza unificata.
Sulla Sanità le Regioni parlano di una sottostima della spesa sanitaria che, dicono, "crescerà più velocemente del Pil e l'incidenza crescerà, rispetto alle previsioni del 2001, del 10% a partire dal 2006. E' chiaro che non è pensabile proporre altre misure di compressione delle risorse che interessino le Regioni già impegnate a contribuire al risanamento della finanza pubblica". Hanno inoltre sottolineato che "l'attuale modalità di gestione dei flussi di cassa trasferisce sulle Regioni un costo finanziario non indifferente".
Le Regioni hanno infine posto l'attenzione sulla necessità di implementare il Fondo per le politiche sociali, su una politica per l'autosufficienza e sulle detrazioni per le famiglie con bambini al nido.
Mercoledì 23/07/2003 - INFLAZIONE AL 2,6%
- Roma (ADN KRONOS) - A luglio rimane stabile a + 2,6% l'inflazione. Il dato emerge dalle rilevazioni preliminari diffuse oggi dalle città campione. Rispetto al mese precedente il costo della vita è cresciuto dello 0,2%, come confermato dai diversi rilevamenti effettuati nelle più importanti città italiane.
Mercoledì 23/07/2003 - DDL 396 RINVIATO
- Roma (Senato) - La Commissione Sanità del Senato ha rinviato alla settimana prossima la discussione del DDL 396 "Casellati", sulla reversibilità dell'opzione intra-extra.
Commento CIMO-ASMD: complimenti!
Mercoledì 23/07/2003 - DPEF: LA COMMISSIONE SANITÀ DEL SENATO APPROVA IL TESTO.
- La Commissione Sanità di Palazzo Madama ha espresso parere favorevole sulla parte del Dpef relativa alla salute. In realtà solo la maggioranza ha dato parere positivo mentre l'opposizione, che si è astenuta, ha presentato una bozza di parere contrario che resterà agli atti.
Per i senatori dell'Ulivo, il testo discusso oggi in commissione è "da bocciare, per quanto riguarda la Sanità. Il Dpef evita di affrontare questa grande questione sociale, ma lascia intendere, ambiguamente, che parte della manovra in sede di legge finanziaria riguarderà interventi strutturali, ovvero tagli, sulla Sanità, nonostante gli sforzi delle Regioni e l'ammissione di una tendenza demografica che produce un elevato e costante invecchiamento".
"Abbiamo due pareri contrapposti - ha commentato il presidente della commissione, Antonio Tomassini (FI) - la maggioranza ha dato parere positivo, partendo dalla considerazione che l'incremento previsto in Sanità era già stabilito dalla legge dell'8 agosto e quindi il bilancio si attiene strettamente a quello. L'opposizione ha espresso un parere negativo per una mancata inclusione nell'ambito del Dpef di indicazioni politiche. Secondo noi - ha concluso - tali indicazioni sono state espresse nel piano sanitario nazionale".
Martedì 22/07/03 - COMMISSIONE IGIENE E SANITA'
Grosso lavoro, questa settimana, per la Commissione Igiene e Sanità del Senato.
ARGOMENTO |
RELATORE |
SEDE |
Esame del DPEF 2004-2007 |
Sanzarello |
Consultiva |
D.Lgs sugli IRCCS |
Boldi |
Consultiva |
Istituzione Ordini professionali |
Salini |
Referente |
DDL sulla SIDS |
Boldi |
Deliberante |
DDL sulla REVERSIBILITA’ OPZIONE |
Tredese |
Referente |
- Testi, Alberti Casellati e Liguori - |
|
|
DDL sulle Attività Trasfusionali |
Tomassini |
Referente |
- Bastianoni, Mulas, Tomassini - |
|
|
Martedì 22/07/03 - SERVIZI OSPEDALIERI: PAZIENTI SODDISFATTI
- Roma (ISTAT)
Nel 2001, secondo l'ultima indagine multiscopo Istat sull'utilizzo dei servizi pubblici, aumentano le code agli sportelli delle ASL ma, al tempo stesso, cresce la soddisfazione per la qualità dei servizi.
Migliorano dunque i servizi ospedalieri pubblici. Nel 2001 circa 2.000.000 di italiani sono stati ricoverati in ospedale almeno una volta. In genere, si è trattato di over 55, pensionati e casalinghe.
Assistenza medica. E' stata giudicata "molto o abbastanza soddisfacente" da percentuali elevate di ricoverati:
- Nordest 92% (89,9% nel 2000);
- Isole 90,8% (83,3% nel 2000);
- Nordovest 89,8% (nel 2000: 85,5%);
- Centro 88,6% (nel 2000: 88,3%);
- Sud 87,9% (nel 2000: 81,5%).
Assistenza infermieristica. Anche l'assistenza infermieristica ha avuto percentuali di consenso molto elevate, anche se i giudizi "molto o abbastanza soddisfacente" sono inferiori nel Mezzogiorno:
- Nordest 91,1% (89,1% nel 2000);
- Nordovest 90,4% (84,9% nel 2000);
- Centro 87,6% (87,2% nel 2000);
- Isole 82,1% (74,7 nel 2000);
- Sud 81,8% (77,8% nel 2000).
Roma 21/07/ 2003 (Sede ARAN) - Riprese ed interrotte le trattative l'Accordo Quadro sulla definizione delle Aree contrattuali della Dirigenza.
- Sono riprese dopo un anno le trattative sull'Accordo quadro sulla definizione delle aree dirigenziali, necessario ad aprire la stagione contrattuale. Il Presidente dell'ARAN dott. Fantoni ha illustrato alle Confederazioni della dirigenza del Pubblico Impiego (CIMO-ASMD era presente con Cassi nella delegazione CONFEDIR) l'atto di indirizzo.
Tale atto e' stato respinto da tutte le Confederazioni perché non modifica sostanzialmente l'Area 1 (ministeri, parastato, università e ricerca), nonostante le difficoltà riscontrate in passato nel cercare l'omogeneizzazioni tra categorie diverse e la necessità di prevedere numerosi accordi integrativi (i dirigenti sanitari del Ministero sono ancora in trattativa!).
CGIL e UIL hanno respinto anche l'inserimento dei professionisti del parastato e dei ricercatori nella Dirigenza e chiesto le RSU anche per la Dirigenza.
CONFEDIR ha chiesto, tra l'altro, una soluzione per i dirigenti sanitari del Ministero della Salute, inserendoli nelle aree 3 e 4, richiesta sulla quale la COSMED si e' riservata di prendere posizione, mentre e' stata respinta, pretestuosamente, dall'ARAN.
L'ARAN riporterà le richieste delle Confederazioni all'organo di indirizzo, il quale però non si riunirà fino a settembre.
Un ulteriore stop al rinnovo del CCNL dei medici e veterinari del SSN, anche se, con l'attuale atto di indirizzo predisposto dal Comitato di Settore non e' possibile comunque iniziare una trattativa seria.
LUNEDI' 21 LUGLIO 2003
- Contratti, si avvicina l'"autunno caldo" della resa dei conti
Un contratto, scaduto ormai da un anno e mezzo, da portare all'incasso. Una riforma del rapporto di lavoro con l'Ssn che resta un'incognita. Fondi pubblici ridotti all'osso e tanta voglia, nel Governo e nelle Regioni, di mettere in campo dosi massicce di flessibilità. Per l'universo dei 100mila (e rotti) medici pubblici è l'ora della verità. E di farsi i conti in tasca. Perché la partita in gioco - anche solo finanziariamente parlando - è di tutto rispetto: vale almeno 1,5 miliardi, tra rapporto di esclusiva e aumenti legati all'inflazione. Ma questo solo fino al 2003. Perché poi i conti saranno tutti da rifare. Tiro incrociato. Il primo (mini) show down c'è stato giovedì scorso alla Funzione pubblica, dopo il via libera del Consiglio dei ministri nella "notte del Dpef": la definitiva concessione da parte del Governo (con costi interamente a carico dello Stato) della quota dello 0,99%, già data per altri contratti ma rimasta impigliata per i rinnovi della sanità e degli enti locali. Un'apertura che soltanto per la dirigenza medica del Ssn vale 51 mln (fino al 2003). Ma che per i potenti sindacati di categoria è solo un "atto dovuto". Altro che "apertura" del Governo, alzano il tiro. E a questo punto, sebbene le trattative per il rinnovo del contratto siano state aperte, dobbiamo aspettarci un autunno caldo, nel segno di una tradizione sindacale ormai ventennale (il primo contratto è datato 1981) nell'Ssn. Anche perché nel mondo della sanità in questi mesi saranno in pista altri rinnovi contrattuali bollenti: quello dei circa 15mila dirigenti non medici e dei 550mila dipendenti non dirigenti. Per non dire del rinnovo delle convenzioni (tra cui medici di famiglia, pediatri, specialisti ambulatoriale, guardie mediche). Insomma: tutti vanno all'atteso incasso. E tutti soppesando quanto e come potrà cambiare il loro lavoro. In corsia si lavorerà di più? Perché il futuro del "modo di lavorare" dei camici bianchi del Ssn è tutto legato agli aspetti legislativi e quindi applicativi - contrattuali, appunto - in cantiere. Ecco così l'attesa che c'è sull'eventuale legge di riordino del rapporto di lavoro e, dunque, della modifica dell'esclusività e dell'irreversibilità del giuramento di fedeltà al Ssn. A bocce legislative ferme, tuttavia, i primi mattoni per la costruzione del contratto, sono già stati gettati. E la casa che Governo e Regioni vorrebbero edificare non piace affatto ai camici bianchi. Tutto nasce dall'atto di indirizzo che il Comitato di settore del comparto sanità, ha inviato alla Funzione pubblica e che dovrà poi essere approvato dal Consiglio dei ministri per poi arrivare all'Aran. Sono le basi, in sostanza, di quanto le controparti chiedono ai medici per trattare il rinnovo del contratto. L'esclusiva. E per i dottori del Ssn non sono esattamente note liete. A cominciare dall'orario di lavoro: le attuali 38 ore diventano semplicemente un orario "minimo di riferimento". Secondo un principio: se il medico è un dirigente, dirigente sia fino in fondo. Ovvero: si lavora finché serve (anche se a tutto c'è un limite, è chiaro). Risultato: più ore di presenza, con il "di più" che l'indennità di esclusiva viene legata alla maggiore produttività. Niente più indennità "a pioggia", insomma, ma solo a risultato (concordato con le singole aziende) acquisito. Con la speranza tutta sulla carta, da parte di Governo e Regioni, anche di poter in questo modo avere una chance in più per ridurre le liste d'attesa. Da parte dei sindacati, il "no" è stato categorico. E un rifiuto altrettanto secco è stato dato dalle categoria all'abolizione, indicato nel documento di Governo e Regioni, di tutti gli automatismi dei fondi contrattuali legati alle piante organiche. Per non dire di una norma apparentemente banale: l'abolizione del "comitato dei garanti" che oggi vigila sui licenziamenti: è l'ultima garanzia contro i recessi illegittimi, ribattono i camici bianchi. Ma la lista può continuare all'infinito. Resta il fatto che la replica dei sindacati è stata perentoria: o l'"atto di indirizzo" viene riscritto daccapo, o non se ne fa niente. All'autunno (caldo) mancano solo due mesi.
Roberto Turno (da Il Sole-24 Ore del Lunedì)
Lunedì 21/07/03 - POPOLAZIONE ITALIANA PER FASCE D'ETA'
- Roma (ISTAT, 2002). Nel 2001 il 18,2% degli italiani aveva 65 e più anni di età, mentre persone con 80 e più anni erano pari al 4,1% della popolazione . L'ISTAT prevede che quest'ultima fascia sarà nel 2025 raddoppiata, passando all'8,3% del totale.
Qui di seguito riproduciamo le percentuali degli anziani per singola regione.
Fonte: Istat, Indagine Posas, anno 2002, valori in percentuale:
Regioni |
65 e + anni
|
80 e + anni
|
Piemonte |
20,7
|
4,8
|
Valle D’Aosta |
18,9
|
4,4
|
Lombardia |
17,8
|
3,9
|
Liguria |
25
|
6,4
|
Trentino Alto Adige |
16,8
|
3,9
|
Veneto |
18
|
4,1
|
Friuli Venezia Giulia |
21,2
|
5,5
|
Emilia Romagna |
22,1
|
5,6
|
Toscana |
22,1
|
5,5
|
Umbria |
22,3
|
5,3
|
Marche |
21,5
|
5,2
|
Lazio |
17,4
|
3,6
|
Abruzzo |
20
|
4,7
|
Molise |
20,9
|
5
|
Campania |
13,9
|
2,7
|
Puglia |
15,4
|
3,3
|
Basilicata |
18,1
|
3,8
|
Calabria |
16,7
|
3,7
|
Sicilia |
16,4
|
3,5
|
Sardegna |
15,5
|
3,5
|
ITALIA |
18,2
|
4,1
|
Nord |
19,5
|
4,6
|
Centro |
19,8
|
4,6
|
Mezzogiorno |
15,8
|
3,3
|
Nota: in grassetto i valori sopra la media Italia. |
|
|
Domenica 20/07/03 - VENTITREESIMA LETTERA
- Vicenza - Il Presidente CIMO-ASMD scrive la 23a lettera presidenziale:una lunga lettera, prima della pausa estiva. E' un momento di riflessione&
Sabato 19/07/03 - I NAS A VICENZA ED ARZIGNANO
- Vicenza (Tribunale) - Probabilmente come conseguenza di un esposto firmato, i NAS sono arrivati agli ospedali di Vicenza e di Arzignano (VI) ed hanno sequestrato un mucchio di faldoni relativi ad acquisti di apparecchiature e di forniture sanitarie. Alla base di tutto sta un buco: - 92 miliardi di euro, nel bilancio 2002 dell'AULSS di Vicenza, allo diretta dal Dr. Antonio Petrella.
GIOVEDI' 17/07/03
- I "NUMERI" DEL DPEF
Quadro macro tendenziale - sintesi (variazioni percentuali)
|
2003 |
2004 |
2005 |
2006 |
2007 |
Pil reale |
0,8 |
1,8 |
2,1 |
2,2 |
2,1 |
Pil nominale |
3,6 |
3,7 |
4 |
4,1 |
4 |
Tasso d’inflazione |
2,4 |
1,9 |
1,7 |
1,6 |
1,6 |
Tasso di disoccupazione |
8,8 |
8,5 |
8,3 |
8,1 |
8 |
Indebitamento P.A. (% PIL) |
-2,3 |
-3,1 |
-3,2 |
-2,8 |
-2,4 |
Indebitamento strutturale P.A. (% PIL) |
-1,8 |
-2,7 |
-3 |
-2,7 |
-2,4 |
Avanzo primario (% PIL) |
3 |
1,9 |
1,8 |
2,2 |
2,7 |
Quadro macro programmatico - sintesi (variazioni percentuali)
|
2004 |
2005 |
2006 |
2007 |
Pil reale |
2 |
2,3 |
2,5 |
2,6 |
Pil nominale |
3,9 |
4,3 |
4,3 |
4,3 |
Inflazione programmata |
1,7 |
1,5 |
1,4 |
1,4 |
Tasso di disoccupazione |
8,5 |
8,2 |
7,9 |
7,5 |
Indebitamento P.A. (% PIL) |
-1,8 |
-1,2 |
-0,5 |
0,1 |
Indebitamento strutturale P.A. (% PIL) |
-1,3 |
-0,8 |
-0,3 |
0,1 |
Avanzo primario |
3,1 |
3,8 |
4,6 |
5,2 |
Debito P.A. (% PIL) |
104,2 |
101,7 |
99,4 |
97,1 |
Per quanto riguarda i problemi connessi ai rinnovi contrattuali, il Consiglio ha conferito mandato al Ministro per la funzione pubblica, Mazzella, di riavviare, d'intesa con tutte le parti interessate, le trattative per il rinnovo dei contratti degli Enti locali e della Sanità, richiamando e confermando i contenuti dell'accordo del febbraio 2002. Sarà quindi riconosciuto un incremento retributivo pari allo 0,99%, previsto per tutto il pubblico impiego, e legato alla produttività.
GIOVEDI' 17/07/03
- Palazzo Vidoni - Incontro tra il Ministro della Funzione pubblica avv. Mazzella e le Confederazioni sindacali del pubblico impiego.
La CIMO-ASMD è rappresentata da Cassi nella delegazione CONFEDIR.
Accompagnano il Ministro: il Sottosegretario Sen. Saporito, il capo gabinetto Massella Ducci Teri, Tortora, Lucibello (Min. Economia) Fantoni (ARAN).
Il Ministro riferisce che il Consiglio dei Ministro ha approvato il riconoscimento dello 0,99% previsto dagli accordi del febbraio 2002 a tutti i dipendenti pubblici compresi Sanità ed Enti locali.
Il C.d.M. ha però voluto ricordare che l'accordo prevedeva che lo 0,99% venisse prevalentemente utilizzato per premiare l'aumento di produttività dei dipendenti.
A seguito della decisone del C.d.M.si possono avviare i tavoli tecnici per la predisposizione degli atti di indirizzo già ai primi della prossima settimana. Il Ministro incontrerà a tale scopo i Presidenti dei Comitati di Settore della Sanità (Colozzi) ed Enti locali (Gabbianelli).
Il Governo vigilerà sugli atti di indirizzo perché non vi siano disomogeneità.
I rappresentanti di CGIL-CISL-UIL hanno preso atto, ma aspetteranno le direttive del Governo per esprimere il proprio giudizio.
Morzilli a nome di CONFEDIR, pur prendendo atto con soddisfazione del riconoscimento 0,99%, a tutti i dipendenti pubblici ha fatto presente che se l'atto di indirizzo per la sanità (aree 3 e 4) dovesse essere approvato dal Governo nel testo attuale la trattativa sarebbe estremamente difficile se non impossibile.
Inoltre rinnova la richiesta di linee guida o di un contratto cornice per tutta la dirigenza.
- COMMENTO CIMO-ASMD
Come previsto la questione del rispetto dell'accordo di febbraio 2002 è stata risolta, ma il contratto è ancora in alto mare: non vi è alcuna possibilità di intesa senza radicali modifiche dell'atto di indirizzo per quanto riguarda l'orario di lavoro, l'aggiornamento, le guardie, l'emergenza e soprattutto l'istituzione di un tavolo di contrattazione regionale.
GIOVEDI' 17/07/03 DPEF 2002 - 2004: I RISPARMI
Risparmi potenziali per comparto (anni 2004-2006). Milioni di euro
|
2004 |
2005 |
2006 |
Stato |
1.460 |
1.880 |
2.040 |
Sanità |
1.320 |
2.550 |
2.880 |
Comuni e Provincie |
1.710 |
2.150 |
2.370 |
Altri Enti |
510 |
570 |
610 |
TOTALE |
5.000 |
7.150 |
7.900 |
% su totale beni e servizi Pa |
5,3 |
7,5 |
8,3 |
GIOVEDI' 17/07/03 - FINANZIARIA E SANITA'
- ROMA - Un Fondo per la non autosufficienza da 4mld l'anno, alimentato da contributi assicurativi obbligatori e (o in alternativa) da una tassa di scopo o dalla destinazione di una giornata festiva lavorativa. La detassazione dei premi ai Fondi sanitari volontari di categoria per incentivare il ricorso al Ssn per le prestazioni in libera professione dei medici pubblici, ma forse non solo. Lo svincolo di 2 mld per l'edilizia sanitaria. La creazione di "aziende territoriali convenzionate", con medici di famiglia e pediatri che "in gruppo" gestiranno un budget di spesa complessivo. L'ulteriore detassazione delle donazioni destinate alla ricerca sanitaria. E la nuova promessa di "lotta agli sprechi", pensando anche all'arrivo nelle Regioni spendaccione di "commissari" designati in accordo col Governo.
È un corposo pacchetto di proposte quello che il Dpef 2004-2007 affida alla Finanziaria 2004 in materia di assistenza sanitaria. Con limature che potranno ancora arrivare: come la richiesta fatta espressamente ieri da Sirchia a Berlusconi di un Fondo aggiuntivo per ridurre le liste d'attesa.
La spesa sanitaria resta ufficialmente nel mirino del Governo. Confermando di essere uno dei capitoli principali delle "riforme strutturali" del settore pubblico elencate nel Dpef. E dovrebbe così fare la sua parte per realizzare risparmi per 5 mld. Ipotesi che le Regioni, dopo il confronto col Governo, hanno dichiarato impraticabile. Senza scordare peraltro le altre chance di risparmi all'orizzonte: i farmaci, anzitutto. E senza trascurare la patata bollente di contratti e convenzioni, che potrebbero riservare novità in materia di rapporto di lavoro.
La necessità di "trovare nuove fonti di finanziamento" - a fronte dell'invecchiamento della popolazione, dei costi di produzione in crescita e dell'impennata di domanda e offerta - è per il Dpef la molla che dovrà far scattare l'inversione di rotta. Anche se la parola d'ordine è "investire proficuamente sul sistema salute" e allinearlo alla Ue. Di qui la proposta del "Fondo nazionale contro i rischi della non autosufficienza " (non si dice se solo anziani): alle risorse già oggi in mano ad Asl e Comuni, si dovrebbero affiancare altri fondi per 4 mld l'anno, da ripartire tra le Regioni e da erogare "con vincolo di destinazione" alle previste "centrali distrettuali per la non autosufficienza". Quanto al finanziamento del Fondo, il Dpef si limita a dire che "si provvederà mediante un contributo assicurativo obbligatorio e/o una tassa di scopo e/o una giornata festiva lavorativa" (come avviene in Germania). L'ardua scelta, evidentemente, verrà presa con la Finanziaria. Incluso il ruolo delle assicurazioni.
Così come dovrà essere la manovra 2004 a decidere la rotta delle altre indicazioni del Dpef. A cominciare da come e quanto detassare i Fondi di categoria per far acquistare loro le prestazioni del Ssn, e chissà se solo per l'attività intramoenia dei medici. Per proseguire con la "medicina territoriale di gruppo", che sulla carta vuol essere sia fonte di risparmi, sia un modo di azzerare le attese.
ROBERTO TURNO (IlSole-24Ore - Giovedì 17 luglio 2003 - Pag. 2)
GIOVEDI' 17/07/03 - MAZZELLA e le CONFEDERAZIONI
- Roma (Palazzo Vidoni, ore 17,30) - Mazzella incontra (finalmente!) le Confederazioni sindacali, CONFEDIR inclusa, per delineare il futuro dei contratti del pubblico impiego.
MERCOLEDI' 16/07/03 - DPEF alle PARTI SOCIALI
-
Roma (Palazzo Chigi) - Il Governo presenta alle parti sociali (CONFEDIR inclusa) il DPEF 2004-2006. Una manovra da 16 miliardi di euro, di cui 10 arriveranno (al solito!) da misure di una tantum. Il documento (l'ennesimo libro dei sogni?) prevede:
- una crescita economica dello 0,8%;
- un'inflazione del 2,4%;
- una crescita dell'occupazione dello 0,6%;
- un tasso di disoccupazione dell'8,8%.
-
Il documento sottolinea la necessità di riformare "istruzione, lavoro e pensioni". In tema di pensioni, il DPEF conferma la validità della delega in discussione al parlamento &.. In tema di previdenza e sanità, il DPEF annuncia ipotetiche "misure strutturali che interessano principalmente i settori della previdenza e della sanità, gli acquisti dei beni e servizi da parte della P.A., nonché i sussidi alle imprese".
Commento CIMO-ASMD
- Giulio Tremonti è ripetitivo e privo di "fantasia" economica! O no?
MERCOLEDI' 16/07/03 - DPEF in CONSIGLIO dei MINISTRI
- Roma (Palazzo Chigi) - Il CdM esamina la proposta di DPEF modificata, negli ultimi quattro giorni, da un comitato ristretto che ha affiancato Tremonti.
MARTEDI' 15/07/03 - CAMERA: SOSPESO ESAME IRCCS
- Roma (Montecitorio) - La Commissione Affari Sociali della Camera ha sospeso l'esame del D. Lgs. sul riordino degli IRCCS. La sospensione richiesta (tra gli altri) da Grazia Labate ed accettata da Cesare Cursi, è motivata dalla opportunità di attendere il parere, sul provvedimento, della Conferenza Stato-Regioni. Arriverà in settimana?
MARTEDI' 15/07/03 - ATTIVITA' SINDACALE
- Roma - Milano (Sedi varie) - L'esecutivo della CIMO contatta alcuni esponenti politico - amministrativi, per alcuni problemi relativi al futuro pensionistico dei medici dipendenti.
Lunedì 14/7/03. DPEF: GOVERNO CONVOCA PARTI SOCIALI PER MERCOLEDI' ORE 11
- Roma (Adnkronos) - Il governo illustrera' il Dpef a tutte le parti sociali mercoledi' prossimo, 16 luglio, alle 11 a Palazzo Chigi. La convocazione, a quanto riferiscono fonti sindacali, prevede un incontro nella Sala Verde con tutte le 36 organizzazioni firmatarie dell'accordo del '93 e non una riunione solo con le organizzazioni sindacali.
Lunedì 14/7/03. SIRCHIA: UN DPEF IN FAVORE DEI SERVIZI SANITARI
- Roma (Il Sole-24 Ore Sanità) Ciò che il Ministro Sirchia si attende per la Sanità dal prossimo DPEF, è una certa attenzione, così come era stato richiesto, per la sanità.In particolare il Ministro spera in una riduzione delle liste di attesa. "C'è bisogno- ha detto- di risorse finalizzate a questo scopo". Per permettere alle Regioni di fare una offerta maggiore. "L'obiettivo - ha concluso - è la lista, però dietro c'è la necessità di più servizi soprattutto in alcune Regioni del nord e del sud. Quindi dobbiamo trovare i soldi per aiutare queste Regioni ad aumentare l'offerta di servizi per la Sanità.
Lunedì 14/07/03. GAVA:APPOGGIO A PROPOSTA SIRCHIA
- Venezia (ANSA) Occorre trovare alcune soluzioni integrative che consentano alla sanita' di avere un aiuto e una integrazione in alcuni settori ove questo e' possibile''. Lo ha ribadito oggi Fabio Gava, assessore veneto alla sanita' e coordinatore nazionale dei suoi colleghi di settore, commentando l'ipotesi di estendere anche alle strutture pubbliche il rapporto di collaborazione tramite convenzioni con le casse mutue di alcune categorie professionali. ''Avevo gia' espresso a livello personale la mia soddisfazione e il mio appoggio a questo tipo di proposta - ha affermato Gava - ovviamente non ne abbiamo parlato a livello di coordinamento delle regioni, perche' era rimasta solamente una proposta giornalistica''. Nel sottolineare che ''la situazione finanziaria della sanita' a livello Paese non e' assolutamente entusiasmante, ne' dal punto di vista delle risorse definite nell'accordo dell'agosto 2001 ne', soprattutto, a livello di cassa, perche' per il meccanismo di verifica delle azioni poste in essere dalle regioni c'e' un ritardo di circa un anno-un anno e mezzo rispetto a risorse che pur sono stanziate a favore delle regioni'', Gava afferma che questo crea una situazione dal punto di vista economico e finanziario assolutamente insostenibile.
''Quindi le regioni sicuramente appoggiano l'iniziativa del ministro Sirchia - conclude Gava - di chiedere piu' soldi per la sanita' o quantomeno di non subire ulteriori tagli''. (ANSA).
LUNEDI' 14/07/03 - LETTERA A LETTA
- Roma (Sede CIMO-ASMD) - La CIMO-ASMD diffonde il testo di una lettera inviata, nei giorni scorsi, da CIMO-CONFEDIR a Gianni Letta, in merito ai problemi dell'atto di indirizzo contrattuale (elaborato dal Comitato di Settore) e del mancato finanziamento del contratto della dirigenza sanitaria.
DOMENICA 13/07/03 - CONTRATTI PUBBLICI: IL PUNTO
-
Roma (Sede CIMO-ASMD) - Nel Febbraio 2002 Fini aveva definito con le CONFEDERAZIONI le risorse "minime" per i contratti del pubblico impiego, pari a circa 101 euro/mensili/pro capite.
- Nel complesso un 5,66% che comprendeva anche uno 0,99%, inizialmente ancorato alla produttività e poi esteso a tutti i dipendenti, in modo svincolato dalla produttività. Contemporaneamente le Confederazioni (inclusa la CONFEDIR!) avevano chiesto di aggiungere un ulteriore 0,30% come anticipo - per il 2003 - del saldo tra inflazione programmata ed inflazione reale. Per questo il contratto dei ministeriali è stato chiuso lo scorso febbraio su 106 euro/mese.
- Secondo Tremonti, invece, l'ammontare delle risorse contrattuali non può essere deciso prima del DPEF. Questo atteggiamento complica ulteriormente la trattativa per la SANITA' e per gli ENTI LOCALI, già in salita per gli "odiosi" contenuti dell'Atto di Indirizzo contrattuale, elaborato dal Comitato di Settore.
- La scelta di rinviare il tutto al DPEF è quanto meno "strana", anche se conferma le nostre precedenti osservazioni. E, cioè, che il patto Stato-Regioni dell'8/8/01 e le Finanziarie 2002-2003 non hanno - di fatto - finanziato il costo dei contratti pubblici, perché non hanno tenuto conto: a) del differenziale tra inflazione reale e programmata; b) del patto FINI-Confederazioni del Febbraio 2002; c) della evidente volontà delle Regioni di non farsi carico di costi contrattuali nazionali.
Tremonti è chiaramente contrario all'applicazione dell'accordo del Febbraio 2002. Qualcuno, però, nel Governo si è reso conto che si tratta di una posizione sbagliata e pericolosa.
Non conviene a Nessuno pestare i piedi al pubblico impiego &&. ed alla Sanità, in particolare!
VENERDI' 11/07/03 - DUELLO FINI-TREMONTI sui CONTRATTI
-
Roma (Palazzo Chigi) - Scintille al Consiglio dei Ministri. Fini attacca Tremonti sul finanziamento dei contratti pubblici:
"Giulio ... e promesse si mantengono; non si possono firmare i contratti senza dare seguito agli impegni!!".
Tremonti nicchia: "Non ci sono risorse ...". Al che, Fini, urlando: "I soldi vanno trovati, non si può più aspettare!!!".
- Insomma, una lite furibonda, con un Berlusconi muto spettatore e con Letta e Giovanardi nel ruolo dei pompieri. Soluzione (interlocutoria): mercoledì sera, per il varo del DPEF, si esamineranno le voci di spesa per cercare di risolvere anche i problemi dei contratti pubblici.
- Preso atto di ciò, Mazzella ha spostato da martedì 15/7 a giovedì 17/7 l'incontro con le Confederazioni sindacali in merito alle risorse contrattuali.
VENERDI' 11/07/03 - FINI CONTRO BOSSI
- Roma (Il Corriere) - Dura presa di posizione di Fini contro la LEGA ed il suo modo di fare politica.
VENERDI 11/07/03 - NON SOLO LETTERE
- Roma (Sedi varie) - L'atto di indirizzo del Comitato di Settore sul Contratto 2002-2005 ha prodotto un movimento epistolare dai sindacati (INTESA MEDICA ed INTERSINDACALE MEDICA) e dalle CONFEDERAZIONI (CONFEDIR, su tutte) a diversi membri del Governo. L'obiettivo è unico: IMPEDIRE IL PASSAGGIO all'ARAN di "QUESTO" ATTO DI INDIRIZZO, "inemendabile in toto".
- Dopo le lettere ufficiali, sono già iniziate le manovre di corridoio.
VENERDI' 11/07/03 - MAZZELLA IN DIFFICOLTA'
- Roma (Palazzo Vidoni) - Ieri, Mazzella ha rinviato a Martedì 15 l'incontro con le Confederazioni sindacali in merito alle tematiche contrattuali generali. Il nodo dei contratti del pubblico impiego non è facile da sciogliere ed il rinvio ne da la conferma.
GIOVEDI' 10/07/03 - GOVERNO IN FIBRILLAZIONE
- Roma (Montecitorio) - Il voto sull'indultino (con AN e Lega contrari) esprime concretamente il malessere esistente all'interno della Casa delle Libertà. Le guerre intestine tra Lega, AN, UDC e FI impediscono una seria azione riformatrice.
- Roma (Palazzo Grazioli e dintorni) - Le giornate di ieri e di oggi testimoniano che la "colla Berlusconi" non riesce più a tenere unite le diverse componenti della Casa delle Libertà. Dichiarazioni esplosive, fallimento della cabina di regia, sconfitte parlamentari &. dimostrano un crescente malessere tra Lega, UDC, AN, FI. Sono i primi, perversi, frutti di una sconfitta elettorale "maldigerita", soprattutto perché mal-analizzata e mal-interpretata.
- La Lega ha deciso di alzare il tiro ma gli Alleati non possono restare passivi &&
- Questo Governo rischia, se non ci sarà una profonda correzione di rotta!
Giovedì 10/07/03 - CONFERENZA dei PRESIDENTI REGIONALI
- Roma (Via Parigi, 11) - Si riunisce la Conferenza dei Presidenti Regionali. Molti i temi in discussione, tra i quali:
1. Attivazione della Legge n° 131/2003 recante "Attuazione della Legge Costituzionale 3/01 di modifica del Titolo V° della Costituzione".
2. Modalità operative di funzionamento della MINIARAN REGIONALE per il personale convenzionato.
3. Atto di indirizzo per il rinnovo degli Accordi Collettivi nazionali.
4. Documento interregionale sulla formazione manageriale.
5. Protocollo di intesa tra Regione e Guardia di Finanza, per il CONTROLLO della SPESA FINANZIARIA (!!!!)
6. Bozza sulla futura Agenzia Italiana del Farmaco e misure in tema di farmaci.
7. Documento sulla privacy.
Mercoledì 09/07/03 - L'INTERSINDACALE MEDICA DICE "NO"
-
Roma (Sede ANAAO) - Anche l'INTERSINDACALE MEDICA respinge l'atto di indirizzo del Comitato di settore, sul contratto.
Secondo l'Intersindacale, i contenuti dell'atto di indirizzo sono "finalizzati ad un pesante arretramento economico e normativo, su gran parte degli istituti contrattuali già acquisiti nelle precedenti tornate".
Anche l'Intersindacale (come l'INTESA MEDICA) chiede al Governo "di non approvare tale inemendabile atto di indirizzo e di "rispettare gli impegni assunti il 6/2/02 relativamente sia alla chiusura delle code contrattuali che al finanziamento del CCNL 2003 - 2005.
"Si rischia una vera e propria crisi del settore, con l'apertura di una vertenza estremamente dura".
1° COMMENTO CIMO-ASMD
-
La CIMO prende atto, con soddisfazione, della presa di posizione dell'Intersindacale Medica auspicando che - su questi e su altri temi contrattuali - si possano attivare sinergie "virtuose", atte ad evitare il varo di un contratto capestro".
2° COMMENTO CIMO-ASMD
- Se queste sono le premesse, la trattativa per il CCNL 2003 - 2005 sarà dura, lunga, difficile e pericolosa per tutti. Anche per le Regioni e per il Governo &&
Mercoledì 09/07/03 - SI RIUNISCE LA CABINA DI REGIA
- Roma (Palazzo Chigi) - Prima riunione, oggi, della cabina di regia, guidata da Fini. I fatti diranno se l'incarico dato a Fini limiterà o meno lo strapotere di Tremonti, nel Governo Berlusconi bis.
Mercoledì 09/07/03 - Incontri CONFEDIR
- Roma - Sede CONFEDIR
Nelle giornate di oggi e di domani la CONFEDIR parteciperà a tre importanti incontri.
Il primo presso la Commissione Agricoltura del Senato e gli altri due presso il Ministero della Funzione Pubblica, come atto preliminare al rinnovo dei contratti del pubblico impiego.
La delegazione della CONFEDIR sarà guidata dal Prof. Michele Poerio, Segretario Organizzativo CONFEDIR.
Martedì 08/07/03 - REGIONI A BRUXELLES
- Bruxelles (ANSA) - "Le Regioni vogliono pesare di più nelle decisioni che vengono prese in sede UE sulla politica sanitaria".
L'ha detto Fabio Gava, coordinatore degli Assessori italiani alla sanità.
Gava ha inoltre avanzato alcune proposte:
1. Una conferenza europea (entro il 12/03) sulla sanità;
2. I LEA sanitari in Europa;
3. La protezione europea della salute.
Martedì 08/07/03. INCONTRO ZUCCHELLI-BIASIOLI
- Bologna (Sede ANAAO). Nel pomeriggio, Zucchelli e Biasioli si incontrano. Tema: la direttiva del Comitato di Settore sul CCNL 2002-2005.
Lunedì 07/07/03. I MEDICI DICONO "NO" !
- Roma (Sede CIMO). La CIMO prende atto, con soddisfazione, che TUTTE LE OO.SS. MEDICHE DELLA DIPENDENZA HANNO RIGETTATO LA DIRETTIVA DEL COMITATO DI SETTORE in merito al CCNL 2002-2005.
- Pur con sfumature diverse, il documento è stato sostanzialmente ritenuto una "PROVOCAZIONE" nei confronti dei professionisti sanitari, medici e laureati non medici.
- Una "PROVOCAZIONE" che, sin dalle premesse, fa "partire la contrattazione con il piede sbagliato" (Garraffo), rimettendo in discussione tutti i fondamentali istituti contrattuali (orario di lavoro; indennità di esclusività; fondi di posizione-risultato-rischio; meccanismi di tutela contro il recesso; attività sindacale; ECM; ecc.) nonché i modesti aumenti economici (4,62+0,99 %) concessi a tutti gli statali.
- PROVOCAZIONE ed "ATTO OSCENO" da parte di un organismo ( di impronta regionale) che - evidentemente - vuole riportare la condizione giuridica e professionale dei medici dipendenti indietro nel tempo. A quarant'anni fa, quando i medici ospedalieri erano poveri, indifesi, privi di tutele e di garanzie.
- E' là che si vuole tornare ? Ai tempi precedenti la riforma MARIOTTI ?
- Se è così&la categoria dimostrerà, finalmente, che senza i medici la sanità pubblica non sta in piedi !
- Alla faccia di: GAVA, COLOZZI, PALESE, BERSANI, BISSONI e dei loro "consulenti", tutti targati&.
Venerdì 04/07/03.Contratto dirigenza medica e non medica: via libera del Comitato di settore alle direttive. Ma i medici non ci stanno
- Ieri sera il Comitato di settore ha dato il via libera alle direttive per i contratti dei medici e dei dirigenti non medici. Immediata la reazione dei sindacati dei camici bianchi, che promettono battaglia. Approfondimento e commenti su Il Sole-24 Ore Sanità della prossima settimana, in distribuzione da lunedì.
Gli atti d'indirizzo. Neppure un euro in più rispetto al 4,62% di aumento sul monte salari 2001 per il 2002-2003. E nessun riferimento alla differenza dello 0,99% con gli importi indicati nell'accordo Governo-sindacati del febbraio 2002. La copertura economica dell'indennità di esclusiva si dovrà sottoporre a verifica secondo l'accordo dell'8 agosto 2001 e comunque sarà rivista contrattualmente anche dal punto di vista giuridico.
L'orario di lavoro diventa flessibile (con un "impegno minimo di riferimento", quantificato nelle attuali 38 ore) e si àncora al raggiungimento degli obiettivi aziendali. Niente più comitato dei garanti aziendale per il recesso.
Il comitato di settore ha dato ieri il via libera definitivo alla direttiva all'Aran sul contratto di medici e veterinari e dei dirigenti non medici.
Due i livelli di contrattazione - nazionale e aziendale - già previsti a suo tempo nell'atto di indirizzo di fine maggio 2002 del comparto. E si richiama il nuovo assetto istituzionale disegnato col nuovo Titolo V della Costituzione, chiarendo che il provvedimento di riferimento è il Dlgs 165/2001 (l'ordinamento del lavoro nelle pubbliche amministrazioni). Per quanto riguarda le risorse, si confermano il 2,46% per il 2002 e il 2,16% per il 2003. A questi importi le Regioni hanno "facoltà", in caso di avanzi di amministrazione e pareggio di bilancio o per realizzare programmi annuali, di confermare per il primo biennio economico le risorse aggiuntive dell'1 per cento.
Niente Nucleo di valutazione, sostituito dai controlli interni previsti dal Dlgs 286/2000. E quattro paletti per il sistema di valutazione. Il primo stabilisce di definire la correlazione tra valutazione delle prestazioni e retribuzione di risultato, subordinando l'erogazione di quest'ultima a momenti di verifica intermedia a consuntivo.
Dovranno poi essere stabiliti anche gli organismi di verifica, con indicazioni più specifiche alle aziende sui controlli interni. Valutazione di risultato e professionale dovranno essere coerenti tra loro e per questo servono procedure semplificate rispetto alle attuali e ambiti e soggetti coinvolti nei due momenti di valutazione.
La parte variabile della retribuzione di risultato dovrà agganciarsi al raggiungimento di obiettivi aziendali. E sarà legata anche al cambiamento dell'orario. In sostanza, i medici "dirigenti" non possono essere legati a un orario fisso di lavoro e le 38 ore settimanali diventano un impegno minimo di riferimento. I fondi contrattuali sono sempre i soliti tre: risultato, accessorio e posizione. Ma secondo la direttiva, si dovranno superare eventuali automatismi di fondi derivati da aumenti di personale, lasciando ad aziende e Regioni la valutazione tra le necessità sul territorio, la produttività e la rivalutazione delle risorse. E si dovrà rafforzare il meccanismo di riduzione dei fondi per riduzioni di organico dovute alle riorganizzazioni, salvando le prerogative aziendali ridistribuire eventuali risorse «stabili» legate a riduzioni definitive nell'organico. Il contratto nazionale, comunque, dovrà occuparsi solo di fissare i princìpi di questa materia: al resto ci penseranno le Regioni.
Per i contratti individuali si dovrà individuare un termine entro cui le aziende e i dirigenti devono sottoscrivere i contratti individuali, anche prevedendo sanzioni per gli inadempienti. Il Comitato di settore chiede anche di introdurre modifiche come la possibilità di clausole di risoluzione concordate tra le parti (le tipologie le individuerà un tavolo regionale) e una tutela per le aziende che hanno investito nella formazione dei dirigenti che chiedano "unilateralmente" di cessare dal lavoro prima «che sia trascorso un congruo periodo di lavoro di permanenza nell'azienda stessa.
Sull'esclusiva, dal punto di vista giuridico si confermano le indicazioni del vecchio contratto. Per gli aspetti economici, invece, sarà necessaria una verifica sulle risorse risparmiate nella contrattazione integrativa aziendale e sulla consistenza economica del finanziamento previsto dal contratto 2000-2001. Anche considerando, sottolinea la direttiva, che nel 2001 i costi in più rispetto alle previsioni Aran dovrebbero essere di circa 500 milioni. E per questo, la copertura finanziaria dovrà essere considerata tra le verifiche previste dall'accordo dell'8 agosto 2001 e "trovare adeguato riscontro in obiettivi qualitativi aggiuntivi da assegnare alla dirigenza". In parole povere: per l'esclusiva vale il "chi rompe paga" con il Governo e i medici che la vorranno dovranno fare di più.
Medici sul piede di guerra. Per la Cimo-Asmd, i contenuti del documento rimettono in discussione diritti ormai acquisiti e peggiorano notevolmente il trattamento economico e normativo, trascurando, inoltre, alcuni aspetti come i rischi connessi alla professione e lo stress dato dai ritmi lavorativi. "Con queste premesse - ha detto Biasioli - i contratti di lavoro dei medici diventeranno mine vaganti per il Governo e Regioni".
"Un documento - commenta l'Anaao - che rasenta la provocazione nei confronti di una categoria professionale, i medici dipendenti del Ssn, che da un decennio e due contratti ha attuato i più forti cambiamenti in senso di privatizzazione del rapporto di lavoro e variabilità del salario rispetto a tutto il pubblico impiego". Anche l'Anaao parla di "pesanti attacchi a diritti acquisiti e elementi peggiorativi rispetto al quadro legislativo e contrattuale vigente". Giudizio finale: "L'atto di indirizzo emanato è completamente inadeguato sul piano economico e normativo ad avviare su basi serie e concrete la trattativa per il rinnovo del contratto della dirigenza medica".
La Cgil medici attacca: "No a un contratto del gambero per i medici. L'atto di indirizzo conferma il tentativo di cancellare i diritti acquisiti già in atto in numerosi settori del lavoro". Bocciatura netta anche da parte della Federazione medici della Uil, per la quale "è improponibile voler far partire il rinnovo contrattuale dal 4,62% di differenziale inflativo" e "non è pensabile che si possano adottare parametri diversi a seconda delle categorie". Sulla stessa lunghezza d'onda, la Cisl medici: "Così la contrattazione parte col piede sbagliato".
Per il Coas, è lunga la lista nera degli aspetti negativi che caratterizzano l'atto: le risorse insufficienti, il ritocco dell'orario di lavoro, definito inaccettabile, e l'abolizione del comitato dei garanti sul recesso. "Stringeremo una rete comune a tutti i medici ospedalieri -afferma il Coas -per ricacciare l'atto che penalizza la qualità del lavoro del medico nonostante il ministro Sirchia abbia riconosciuto la valorizzazione in tutti i settori".
Venerdì 04/07/03. TICKETS SANITARI PIÙ GRADITI DI NUOVE TASSE
- Roma (Il Sole-24 Ore) Il federalismo in Sanità piace, ma a patto che sia "temperato" e solidale.
Lo rileva l'indagine del Censis "Monitor biomedico 2003", presentata ieri, secondo la quale oltre la metà degli italiani (il 54,1%) chiede allo Stato un ruolo di garanzia nella ridistribuzione delle risorse.
La ricerca traccia una dettagliata mappa delle opinioni e dei comportamenti dei cittadini sul fronte della Sanità. Tra questi si segnala la preferenza (votata al 61%) per il ticket rispetto all'introduzione
di nuove tasse nel reperimento di nuove risorse. Per il 52,4% degli intervistati, inoltre, i servizi e le strutture sanitarie risultano adeguate: il maggior gradimento va alla medicina di base (il 74,5%) e all'assistenza farmaceutica (il 71,5%), mentre sono meno apprezzati i servizi domiciliari (38,8) e quelli territoriali (31,3%). Il 48,7% dà, inoltre, un giudizio negativo sull'attività libero-professionale
dei medici nelle strutture pubbliche. Cresce, infine, l'attenzione agli stili di vita salutari: il 53,5% degli italiani pone maggiore attenzione al cibo per la "voglia di tutelare la salute e stare bene con se stessi"; il 6,8% ha ridotto il numero di sigarette fumate.
Venerdì 04/07/03. Più facile per i dipendenti pubblici il cumulo tra PART-TIME E PENSIONE
- Roma (Il Sole 24 Ore). Per i dipendenti pubblici si amplia la possibilità di cumulare la pensione con il reddito derivante dalla trasformazione del rapporto di lavoro a tempo parziale. Possibilità aperta per quanti, in possesso all'atto della trasformazione dei requisiti dei 35 anni di contribuzione e dell'età anagrafica, oppure del requisito alternativo della sola contribuzione stabiliti dalla normativa vigente per il raggiungimento del diritto alla pensione di anzianità. Lo precisa l'Inpdap con l'informativa n. 33 del 2 luglio 2003. Per i dipendenti pubblici tale facoltà di trasformare il rapporto in part-time è prevista dal Dm 331 del 29 luglio 1997. Questi i casi nei quali la possibilità di trasformazione viene ulteriormente riconosciuta: 1 lavoratrici del settore pubblico con limite di età stabilito a 65 anni, che desiderino cambiare il rapporto di lavoro in part-time, dopo il compimento dei 60 anni, a condizione che abbiano i requisiti di contribuzione richiesti per ottenere la pensione di anzianità (35 anni). Qui bisogna notare che le donne possono conseguire, a domanda, la pensione di vecchiaia dopo il compimento dei 60 anni (articolo 2, comma 21 della legge 335/1995). Solo che questo trattamento scatta a seguito di esplicita manifestazione di volontà in tal senso da parte delle interessate (non, quindi, per collocamento a riposo d'ufficio); 1 dipendenti pubblici che abbiano già maturato i 40 anni di anzianità contributiva, se il regolamento dell'ente e/o amministrazione di appartenenza non prevede il collocamento a riposo d'ufficio al raggiungimento di questo requisito. La facoltà di trasformazione non può essere esercitata da chi sia già in possesso dei requisiti contributivi e/o anagrafici fissati per il collocamento a riposo di ufficio. Altra precisazione importante: i dipendenti pubblici, quando nel corso del part-time raggiungano i requisiti per il collocamento a riposo d'ufficio e richiedano, sulla base di apposite disposizioni normative, di essere trattenuti in servizio,
possono continuare a svolgere il part-time cumulando la pensione, così come determinata all'atto della trasformazione del rapporto di lavoro, fino al periodo massimo stabilito per il trattenimento in servizio. L'Inpdap si è già occupato della materia con la circolare n. 61 del 27 novembre 1997 e l' informativa n. 68 del 22 luglio 2002.
Fonte: Il Sole-24 Ore del 4 luglio 2003
Giovedì 03/07/03. SANITÀ: COSTITUITO IL TAVOLO DI CONFRONTO TRA MINISTERO E ORDINE
-
Roma (Il Sole-24 Ore). La malpractice e il riordino delle professioni sanitarie, l'"ascolto" dei pazienti e l'equità delle prestazioni, la formazione e la privacy, l'informazione scientifica e le tecnologie. Passando per la libera circolazione dei professionisti e per il controllo del "fabbisogno " di operatori. L'agenda focalizzata su questi temi, è nato ieri il "tavolo di consultazione permanente" tra ministero della Salute e Federazione degli Ordini dei medici (Fnom). Una inedita alleanza programmatica - su cui molto pesa l'alleanza di fondo tra il ministro della Salute, Girolamo Sirchia, e il presidente Fnom, Giuseppe Del Barone, tempestosamente rieletto al vertice della Federazione degli Ordini dei medici - che sulla carta ha come obiettivo "il processo di miglioramento del Servizio sanitario nazionale". E il conseguimento prioritario di tredici traguardi. Con uno slogan pronto per l'uso, importato dagli Usa e fatto proprio da Sirchia: "Rendi il medico felice ("make the doctor happy") se vuoi che la sanità funzioni". Annunciato già qualche settimana fa, il "tavolo" tra ministero e la massima rappresentanza ordinistica dei medici, ha avuto ieri la sua formalizzazione con la sigla di un documento congiunto da parte di Sirchia e di Del Barone. Un documento che ha una serie di premesse dichiarate: il federalismo deve evitare di spaccare l'unitarietà del Ssn; quindi occorrono sforzi gestionali e organizzativi nel segno dell'efficienza e l'impegno di tutti gli "attori" del Ssn per difendere e migliorare efficacia-qualitàefficienza del sistema. E c'è un ultimo snodo cruciale: evitare la "deriva economicistica del Ssn e una malintesa aziendalizzazione, pur nel doveroso rispetto delle esigenze derivanti dalla limitazione delle risorse finanziarie".Un argomento, quest'ultimo, più volte ribadito da Sirchia. Ma che, nell'imminenza del varo del Dpef, assume maggiore attualità e un peso politico più pressante. Non a caso Sirchia non ha nascosto ieri le sue perplessità davanti al richiamo sulla spesa sanitaria giunto l'altro ieri dall'Ocse. Rimotivare i medici, dunque. Perché "il medico - ha dichiarato il ministro della Salute - è alla base del successo della sanità italiana". Un successo che forse nel più recente passato s'è in parte incrinato: "Per questo-ha aggiunto il ministro - con la Federazione degli Ordini dobbiamo intraprendere un percorso comune per rimotivare e riqualificare i medici e riportarli al centro della Sanità". Con paletti precisi, promette il ministro: nessuno toccherà le competenze dei sindacati "con cui si tratta sulle materie di loro competenza". Anche se poi Del Barone ha sottolineato: "Le soluzioni si trovano con il colloquio e non con scioperi e manifestazioni". Malpractice e riordino delle professioni, hanno ammesso Sirchia e Del Barone, rappresentano argomenti scottanti e attualissimi da affrontare di petto. Con la volontà, per quanto riguarda le future regole per la professione medica, di disegnare "un moderno assetto dell'ordinamento della professione".
Roberto Turno da "Il Sole-24 Ore" del 3 luglio 2003
Giovedì 03/07/03. SMENTITA DELL'ON.GIUSEPPE DEL BARONE
- Roma (Sede CIMO). Riceviamo da parte dell'On.Giuseppe Del Barone e pubblichiamo:
"Cari amici,
smentisco categoricamente l'affermazione a me attribuita e riportata da "Il Sole 24 Ore" di oggi, relativamente alla frase: "Le soluzioni si trovano con il colloquio e non con scioperi e manifestazioni".
La frase non è stata da me pronunciata ed è falsa. Come si vede anche giornali seri possono fuorviare l'informazione, mi auguro involontariamente.
Tanto desidero comunicarVi per precisare la veridicità dei fatti e per riaffermare la correttezza dei nostri rapporti.Cordialmente.
Giuseppe Del Barone"
Giovedì 03/07/2003 - VARATO L'ATTO DI INDIRIZZO
- Roma (Comitato di Settore). Il Comitato di Settore vara oggi ufficialmente l'Atto di Indirizzo per il contratto della dirigenza sanitaria per il quadriennio 2002-2005. Il testo dell'Atto è sostanzialmente quello del 4 giugno 2003, ben diverso da quello pubblicato da Panorama della Sanità la settimana scorsa.
Si tratta di un testo discutibile nei contenuti e nella sostanza, perché rimette in discussione tutti i più importanti istituti contrattuali.
In un incontro avvenuto ieri pomeriggio con il Comitato di Settore, la Confedir ha ufficialmente espresso il proprio dissenso profondo contro il testo attuale dell'Atto di Indirizzo, confermando al Comitato di Settore che - se queste sono le premesse - il contratto della dirigenza sanitaria sarà non difficile ma difficilissimo perché non è prevedibile che le OO.SS.MM. e della dirigenza sanitaria rinuncino a conquiste faticosamente acquisite nei contratti precedenti.
- N.B.: il testo dell'Atto sarà pubblicato a breve su questo sito in una apposita sezione dedicata al CONTRATTO 2002-2005.
MERCOLEDI' 02/07/03. L'OCSE E LA SANITA'
- Roma (Ansa) Nel suo rapporto 2003 sull'Italia, l'OCSE spiega che "nei prossimi anni, saranno necessari nuovi, significativi interventi correttivi in tema di PENSIONI PUBBLICHE E SANITA'.
MERCOLEDI' 02/07/03. SIRCHIA E IL BISTURI
- Roma (Ministero della Salute).In una intervista al "Bisturi on line" Sirchia fa queste affermazioni (che riassumiamo dall'ANSA):
1) Ci vogliono risorse aggiuntive per il SSN, che potrebbero "venire da accordi tra privati e Regioni";
2) Per questo "ho proposto di stipulare convenzioni tra assicurazioni e fondi privati (da una parte) e le Regioni (dall'altra) per sostenere le spese dell'attività intramoenia, che oggi lavora in perdita".
3) "Si tratta di dirottare una parte della spesa, che già ora va alla Sanità privata, verso quella pubblica. Ciò significherebbe una salutare boccata di ossigeno per il nostro SSN, con un consistente risparmio per le Regioni".
4) "Dirottare parte del 2% del PIL, speso dagli italiani per la Sanità privata, verso le strutture pubbliche, sarebbe vantaggioso per tutti. Incentivando le polizze assicurative per la libera professione intramoenia, si avrebbero risorse aggiuntive per il SSN&"
COMMENTO CIMO
1) Dopo 15 giorni, il Ministro ritorna sulla questione, confermando di non conoscere come funzionano il contratto (8/6/2000) ed il sistema LP.
2) Caro Sirchia, la libera professione intramoenia (allargata o non) è a pagamento ed avviene - già ora - nelle strutture pubbliche od in strutture private, grazie ad apposite convenzioni.
3) Nella libera professione, il cittadino paga e cerca il meglio: il professionista di fiducia (innanzitutto) e la struttura di fiducia (poi).
4) Un'assicurazione privata solo per la libera professione costa tanto e dà poco. Perché dovrei pagare 2-3 milioni l'anno per un numero imprecisato di visite ambulatoriali (da 150.000 - 400.000 lire /l'una )?
5) Un'assicurazione privata, integrativa del SSN per tutti i rischi maggiori, costa - al singolo - qualche milione di lire l'anno. Costa di meno se i contribuenti sono almeno 200.000/categoria (Polizza ENPAM). Ma prevede limiti e franchigia.
6) Un'assicurazione cerca di calmierare il mercato: tariffe, scelta dei professionisti, scelta delle strutture, se pago tanto, voglio il meglio. E le strutture del SSN sono spesso obsolete : ambulatori, stanze di degenza, bagni, scarsità di comfort (TV, telefono, FAX, alimentazione). Tutte cose che il privato garantisce, ed il SSN no, salvo rare eccezioni: nel 10% delle strutture, secondo la Dottoressa Laura Pellegrini.
Caro Ministro, con queste strutture e con queste regole, come può pensare di recuperare al SSN quel 2% di risorse "private" che già oggi vanno dalle "tasche private" alla "sanità privata" ?
Caro Ministro, conosce Ella quanto di una tariffa libero-professionale (concordata con l'ULSS/ASL) arriva, lorda, nella busta paga del medico dipendente ? Non lo sa ? Glielo diciamo noi: il 44% ! Perché il 56% tocca all'AULSS/ASL&che (dice Lei) ci rimette & Mah&
Martedì 01/07/03. SANITA' FRIULANA "PUBBLICA" .
- Udine (ANSA). "La Sanità friulana resterà sotto il controllo pubblico&. Il Friuli rinegozierà con il Governo il finanziamento della spesa sanitaria del Friuli-Venezia Giulia, oggi sottofinanziata". Lo ha annunciato, oggi, il Neo-Governatore, Riccardo Illy.
"Ci opporremo alla trasformazione del CRO di Aviano e del Burlo Garofano di Trieste in Fondazioni&. Affideremo alle Conferenze dei Sindaci poteri decisionali nelle nomine dei Direttori Generali&realizzeremo un nuovo piano sanitario regionale&"
COMENTO CIMO
Se il buon giorno si vede dal mattino&
Martedì 01/07/03. L'ARAN OFFRE AI MEDICI IL 4,6%.
- Roma (Il Sole-24 Ore) Orario da veri dirigenti per i medici pubblici: le attuali 38 ore settimanali andranno intese solo come un "impegno minimo di riferimento". Spazio a nuovi modelli organizzativi per la medicina di famiglia: dai budget alla medicina di gruppo che prenderanno sempre più peso. E aumenti al contagocce. Consumati gli scioperi, camici bianchi del Ssn e medici convenzionati guardano alle prospettive future di contratti e convenzioni. Che assai difficilmente arriveranno al traguardo entro l'anno. Ma che tra qualche giorno potranno contare sulle direttive del Comitato di settore, all'Aran per i dipendenti e alla cosiddetta "mini Aran" per le convenzioni. Le due bozze di direttiva-come anticipato dal settimanale "Il Sole-24 Ore Sanità" - sono pronte e saranno esaminate definitivamente domani dal Comitato di settore (composto da Regioni e Governo), che a stretto giro le invierà al Consiglio dei ministri. Dopo di che, ricevuto il via libera, Aran e "mini Aran", in base alle indicazioni, scriveranno le bozze di piattaforma contrattuale. Una partita scottante, visti i ritardi accumulati da contratto (scaduto a fine 2001) e convenzioni (fine 2000). E finanziariamente pesantissima: oltre 100mila dipendenti (più la dirigenza non medica) e circa 90mila convenzionati, per una posta in gioco che (dati 2001) vale in tutto oltre 33 miliardi.
I dipendenti. Aumenti per il 2002 e 2003 del 4,62%: lo 0,99% in meno rispetto all'accordo Governo- sindacati del febbraio 2002. Su cui i medici (e tutto il personale dipendente) non intendono "mollare", anche se le casse regionali e statali sono vuote. La direttiva prevede che l'indennità di esclusiva, 700 euro lordi mensili medi incassati per aver giurato fedeltà al Ssn, sia sottoposta a verifica e semmai rimessa in gioco: nel 2001 la sua quantificazione sarebbe già fuori di oltre 500 milioni rispetto al previsto. Inoltre, niente più premi di risultato "a pioggia": questa retribuzione sarà agganciata al raggiungimento di obiettivi aziendali sui quali dovrà essere modulato anche l'orario di lavoro, sempre più flessibile e con meno vincoli.
Convenzionati. L'aumento legato all'inflazione nel triennio di validità delle convenzioni 2001-2003 non supererà il 4,8%. Al quale però potranno aggiungersi altre somme con la contrattazione a livello regionale. Gli aumenti dovranno concentrarsi su quel 20% di retribuzione rappresentata dalle quote per il raggiungimento degli obiettivi locali e per gli standard del servizio, che varranno di più se raggiunti con la "medicina di gruppo".
Fonte: "Il Sole-24 Ore" del 1/7/03
Lunedì 30/06/03. DECRETO LEGISLATIVO sugli IRCCS.
- Roma (ANSA). Viene diffusa la sintesi dei 17 articoli del D.Lgs.sugli IRCCS, che attua la delega contenuta nel collegato sulla PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (Legge n°3/2003).
- Si avvicina così l'ora della trasformazione dei 15 IRCCS in Fondazioni,
1. Gli IRCCS si aprono ai capitali privati ed hanno un consiglio di amministrazione (CdA).
2. I criteri generali di funzionamento verranno definiti dalla Conferenza Stato-Regioni.
3. Il passaggio IRCCS-FONDAZIONI avverrà, su richiesta della Regione interessata, con decreto di Sirchia (DMS).
4. I CDA devono prevedere una presenza maggioritaria di membri designati da istituzioni pubbliche (Ministero Salute, Regione, Comune) accanto ad una presenza minoritaria di soggetti privati ed altri enti.
5. Il RAPPORTO di LAVORO ha NATURA PRIVATISTICA.
6. Le Fondazioni possono attivare sinergie con altre strutture, pubbliche e private, sia per la ricerca che per l'assistenza.
Lunedì 30/06/03. BIASIOLI incontra PACI.
- Perugia (Sede ONAOSI). Biasioli incontra il Presidente dell'ONAOSI, Prof.Aristide Paci, e gli propone la costruzione di un complesso residenziale per medici anziani, da realizzarsi sulla collina di Monteviale (Vicenza). E' il progetto "ESPERIA", al quale molti medici vicentini stanno lavorando da anni.
Sabato 28/06/03: INTERVISTA A MAZZELLA
- Roma (Ansa). Mazzella sostiene che "questo Governo ha dato aumenti di una certa consistenza ai vari comparti della pubblica amministrazione:
- ai Ministeriali = 106 euro lordi al mese;
- alla Scuola = 134 euro lordi al mese;
- al Parastato = 125 euro lordi al mese".
"Ora toccherà ad enti locali, agenzie fiscali, presidenza del Consiglio, Sanità&."
"Per la Sanità la situazione è più difficile. Oltretutto per i medici si pone il problema del rapporto fi lavoro esclusivo, che comporterebbe degli oneri aggiuntivi per le amministrazioni". Oneri aggiuntivi ??? (NdR).
"Con ogni probabilità si farà prima il contratto degli enti locali e poi quello della Sanità&un passo alla volta&"
"Le lungaggini sono causate dalle procedure. Ci sono troppi passaggi: ARAN, GOVERNO, CORTE DEI CONTI . La Commissione STAJANO studierà come abbreviare i tempi dei contratti futuri&."
Commento CIMO
La dichiarazione di ieri del Sottosegretario alle Finanze, Magri, conferma che la REVERSIBILITÀ non è apportatrice di costi ulteriori. Infatti la ragioneria dello Stato ha già conteggiato l'assenza di costi in caso di reversibilità dell'opzione. Mazzella non è ben informato, evidentemente !
Venerdì 27/06/03 - SCIOPERA LA TRIPLICE
- Roma (Ansa). La Triplice Sindacale (anche se non si chiama più così, continuiamo a chiamarla così!) sciopera oggi per sollecitare i contratti di tutto il pubblico impiego.
Il Ministro MAZZELLA ha già dichiarato che per i contratti "ci vuole pazienza".
La nostra impressione è che di pazienza ce ne vorrà tantissima perché mancano le condizioni normative perché si possa andare a contratti decenti che affrontino in modo serio e definitivo i gravi problemi dei principali istituti normativi dei contratti stessi.
Giovedì 26/06/03 - SEMINARIO SUL RISCHIO PROFESSIONALE
- Roma (Residenza di Ripetta). Ottimo successo del Seminario CIMO-ASMD sul rischio professionale in sanità. Oltre 130 i partecipanti, con presenza di illustri relatori: magistrati, avvocati, medici, infermieri, tecnici del settore.
Significativa la presenza degli ospiti: il Sottosegretario CURSI, l'On. PALUMBO (Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera), il Sen. TREDESE ( relatore di numerosi provvedimenti sullo stato giuridico dei Medici) ed il Dr. DEL BARONE (Presidente FNOMCeO).
Nel corso del Seminario, il gruppo di studio CIMO-ASMD ha presentato i primi risultati di un lungo lavoro che dovrebbe produrre proposte concrete per le modifiche del codice civile e del codice penale relativamente al rischio professionale in sanità.
Mercoledì 25/06/03 - ILLY DA' LE DELEGHE
- Trieste (ANSA) - Illy, nuovo Presidente del Friuli Venezia Giulia, ha distribuito le deleghe agli Assessori. La Sanità (+ Politiche Sociali) è toccata a GIAN PECOL COMINOTTO (Lista Cittadini). Auguri!
Mercoledì 25/06/03 - COMITATO CENTRALE CIMO-ASMD
- Roma (Sede CIMO-ASMD) - Si riunisce dalle ore 10, il Comitato Centrale CIMO-ASMD: deciderà le strategie autunnali.
Martedì 24/06/03 - FAZIO SPUTA SUL S.S.N.
- Roma - Ci si è messo anche Fazio a sparare sulla Sanità pubblica ed a sputare sentenze. Nella prefazione di una pubblicazione dedicata all'efficienza dei servizi pubblici, il Governatore scrive:
1. "Per il comparto ospedaliero le stime (?!) indicano l'esistenza di margini di recupero particolarmente ampi".
2. "La spesa pubblica per la sanità in Italia non si discosta significativamente dai livelli medi UE ed OCSE".
3. "Gli interventi introdotti dal 1992 in poi hanno significativamente ridotto la dinamica di espansione della spesa sanitaria. Si è trattato soprattutto di misure amministrative di contenimento della spesa farmaceutica e della spesa per il pubblico impiego. Negli anni più recenti, la spesa farmaceutica ha ripreso a crescere".
Commento CIMO-ASMD. Ma Fazio da i numeri o glieli ha dati Qualcuno? E' così che si ragiona, in Banca d'Italia?
Martedì 24/06/03 - LEGGE 141/2003
- Roma - (Gazzetta Ufficiale). L'ex Decreto Legge n°89/2003 (23/04/03), convertito in Legge in via definitiva il 17/06/03, è diventato la LEGGE n° 141/2003 (20/06/03) ed è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n° 143 del 23/06/03, alla pagina 6.
GIOVEDI' 19/6/03 - A RISCHIO I LIVELLI MINIMI DI ASSISTENZA
- Roma - Il rischio per le Regioni di non poter garantire i livelli essenziali di assistenza sanitaria. I deficit di Asl e ospedali che dal 1999 al 2002, a dispetto delle iniezioni aggiuntive di liquidità, hanno raggiunto 17,37 mld con una spesa cresciuta a un tasso medio del 7,9%. I 170mila ricoveri inappropriati che si annidano in 11 Regioni. I costi del personale che costituiscono il 35,8% delle spese totali del Ssn, con i dipendenti "sanitari" che da soli assorbono il 79% delle uscite. La Corte dei conti lancia un nuovo allarme sulla tenuta dei conti della sanità pubblica.
Nella speciale analisi dedicata alla spesa sanitaria dei bilanci regionali 2001-2002, la magistratura contabile non lesina più di una perplessità sulla gestione del patto di stabilità siglato l'8 agosto del 2001. Innescando le immediate reazioni dei governatori, che confermano la grave crisi di liquidità e battono cassa al Governo. E raccogliendo il plauso dei Ds secondo cui "la Corte dei conti conferma l'incapacità del Governo". Mentre il ministro Tremonti, nell'audizione svolta al Senato, già aveva ribattuto alle accuse del centrosinistra: "Siamo orgogliosi di avere mantenuto e finanziato un livello di crescita civile della spesa sanitaria".
Allarme sanità. Il rapporto, curato dal consigliere Rita Arrigoni, è piuttosto critico nei confronti del Governo. Mettendo in luce sia i gravi ritardi nell'erogazione dei fondi pattuiti con l'accordo del 2001, sia il ritardato riparto del Fondo 2002. Col risultato che le gestioni 2001-2002 "si sono svolte sulla base di risorse misurate su livelli di fabbisogno non in linea con l'accordo sui livelli essenziali di assistenza". E le Regioni hanno dovuto ricorrere a "onerose anticipazioni di cassa per far fronte alla differenza tra costi delle prestazioni e finanziamenti assicurati". Secco il giudizio della Corte dei conti:
"Permane l'interrogativo sulla possibilità delle Regioni di assicurare ai livelli di assistenza il complesso delle prestazioni individuate come essenziali".
D'altra parte la spesa ha continuato a galoppare, ben oltre gli incrementi concordati (5,8% del Pil dal 2002, con l'obiettivo di arrivare al 6%). Nel mirino soprattutto i conti degli ultimi due anni. Il 2001, che ha fatto segnare un peggioramento di 4,2 mld. Ma soprattutto, afferma la relazione, "serie perplessità suscita il 2002", che a dispetto dell'apparente flessione rispetto ai due anni precedenti, finirà per avere pesanti effetti sui conti del 2003 al momento del consuntivo finale.
Governatori all'attacco. La Corte dei conti conferma le ripetute denunce delle Regioni sul fabbisogno della spesa sanitaria: i problemi di cassa non sono "più dilazionabili " - sostengono Enzo Ghigo (Piemonte) e Vasco Errani (Emilia Romagna) - che per questo chiedono rivalutazioni per i conti dal
2002 al 2004. Ricordando che attendono ancora risorse per 4,7 mld relativi al biennio 2002-2003. Partita riaperta, insomma. Come quella sulla farmaceutica, che la prossima settimana dovrebbe arrivare allo show down.
Roberto Turno da "Il Sole 24-Ore" del 19 giugno 2003
Giovedì 19/06/03 - RIUNIONE LETTA - SIRCHIA - REGIONI?
- Roma (Palazzo Chigi) - Si sussurra di un incontro tra i suddetti soggetti, in previsione di un'ulteriore riunione del "TAVOLO A TRE".
Mercoledì 18/06/03 - REVERSIBILITA' IN COMMISSIONE
- Roma (Senato) - La Commissione Igiene e Sanità del Senato prosegue (Relatore TREDESE) l'esame congiunto dei due Disegni di Legge (Alberti-Casellati e Liguori) relativi alla ABROGAZIONE del COMMA QUATTRO dell'ART.15 - QUATER del D. Lgs. 502/92 (e modifiche) sulla IRREVERSIBILITA' della SCELTA del MEDICO in merito all'ESCLUSIVITA' DEL RAPPORTO di LAVORO. Eventuali emendamenti dovranno essere presentati entro il 19/06.
Martedì' 17/06/2003 - Il D.L. 89/03 è LEGGE!!
- Roma (Senato) - L'assemblea del Senato ha approvato oggi, in via definitiva, il Decreto Legge n° 89/03 che diventa, quindi LEGGE.
- La LIBERA PROFESSIONE INTRAMOENIA ALLARGATA SOPRAVVIVE FINO AL 31/07/2005, per ora &..
Commento CIMO-ASMD
- E' una vittoria della CIMO-ASMD e degli AMICI della CIMO-ASMD: INTESA MEDICA, CONFEDIR SANITA', Deputati e Senatori della Casa delle Libertà.
- Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno combattuto affinché questo "pezzo" di libera professione non morisse il 31/07/2003.
- Stanotte Rosy Bindi & C. non dormiranno. Per tutti gli incubi e per i ricordi dell'11-12 ottobre 1999 (Lenin).
Martedì 17/06/03 - DECRETO LEGGE n° 89/2003 al SENATO
- Roma (Senato) - Inizia oggi (ore 9,30) la discussione, nell'Aula del Senato, per la conversione in legge del Decreto Legge n° 89/2003 (23/04/03) sulla PROROGA della LIBERA PROFESSIONE INTRAMOENIA ALLARGATA al 31/7/2005. Il Relatore è il Sen. Flavio TREDESE.
- No alle polizze private
(Fonte "La Repubblica" del 17/06/03 pag. 20) Roma - Savino Pezzotta, Guglielmo Epifani, Rosy Bindi, il Tribunale per i diritti del malato, la Federazione dei medici di famiglia. Un coro di no alla proposta del Ministro della Salute Girolamo Sirchia, annunciata in un'intervista a Repubblica, che vorrebbe l'ingresso delle assicurazioni private per finanziare l'assistenza intramoenia negli ospedali pubblici. D'accordo sull'utilizzo dei fondi integrativi, ma decisamente contrario all'utilizzo delle polizze private, Serafino Zucchelli Segretario dell'ANAAO, l'associazione più rappresentativa dei medici ospedalieri. E stavolta un deciso no di Stefano Biasioli, Segretario della CIMO, d'accordo con Sirchia sulla revisione della riforma Bindi, che liquida la questione con un lapidario : "Quelli del Ministro sono rumori di fine settimana". Solo l'Ania, ma c'era da aspettarselo, è d'accordo con il Ministro: "La proposta di Sirchia è una via obbligata di fronte al fatto che non si può aumentare il prelievo fiscale - commenta il direttore generale delle Aziende assicuratrici, Giampaolo Galli - e che il servizio sanitario nazionale non può dare tutto a tutti gratis".
Ma qual è il motivo del contendere? In sintesi la proposta Sirchia si basa su questo ragionamento: "La spesa sanitaria cresce, lo Stato non può coprirla all'infinito, l'attività intramoenia negli ospedali è in perdita, mentre gli italiani spendendo il 2% del PIL per farsi curare dai privati. Ergo, sarebbe opportuno che chi oggi paga l'intramoenia lo faccia con le polizze private, facendo risparmiare alle Regioni 5 miliardi di euro".
Una proposta che ha scatenato la dura replica dell'ex Ministro della Sanità Rosy Bindi: "Il Governo punta a fare tabula rasa del servizio sanitario, già strangolato dai ritardi nei trasferimenti alle Regioni e dal taglio delle risorse - dichiara la Bindi - si vuole creare una doppia sanità, con l'illusione che i ceti medi siano disponibili a pagare due volte, le tasse e un'assicurazione per la salute, restando comunque utenti del servizio pubblico. E una volta creata la doppia sanità, chi se lo può permettere sceglierebbe il sistema privato e a questo punto chi resterebbe a finanziare il Sistema sanitario nazionale?". No alle assicurazioni private sostitutive sì a quelle integrative, questo il concetto espresso dal Segretario dell'ANAAO Serafino Zucchelli: "E' opportuno indirizzare la spesa privata in sanità, frutto di una libera scelta e non di un obbligo, verso le aziende pubbliche che possono lecitamente trarne utili fonti di finanziamento. L'erogazione di prestazioni private da parte delle ASL ha il vantaggio di garantire qualità, prezzi calmierati e rispetto delle regole fiscali".
Critico il Segretario generale della CISL, Savino Pezzotta: "Ho molte perplessità a introdurre nel settore della sanità forme di assicurazione privata perché si creerebbe una sanità a doppia velocità, per chi può e per chi non può. Io sono per una sistema universale". E secondo Guglielmo Epifani "quella di Sirchia è una proposta estemporanea, non mi sembra la via giusta. Noi abbiamo proposto una riforma organica del welfare".
Giudizio negativo anche dal Tribunale per i diritti del malato: "Va bene portare più risorse alle strutture pubbliche - afferma il Segretario nazionale Stefano Inglese - ma se questo di traduce nell'accettazione fatalistica dell'esistenza di un doppio binario, ciò equivale a condannare il Servizio sanitario nazionale ad un declino certo e inevitabile".
La proposta di Sirchia non piace ai medici di famiglia: "E' un depotenziamento del servizio pubblico - dichiara il Segretario della FIMMG Mario Falconi - con un'accentuazione della discriminazione tra ricchi e poveri".
Venerdì 13/06/03 - TETTAMANZI a MEDICINA e PERSONA
-
Milano - Al Convegno di Medicina e Persona (associazione cui aderiscono prestigiosi responsabili della CIMO), il Cardinale di Milano (Luigi Tettamanzi) ha espresso queste tesi:
- L'aziendalizzazione in sanità è doverosa (perché aumenta l'efficienza e riduce gli sprechi) ma è problematica ed inaccettabile se vuole scimmiottare altre aziende.
- La sanità è specifica per "il limite etico invalicabile, ossia il diritto della persona malata ad essere curata".
- Al centro dell'etica sta la persona umana &&" un'equa distribuzione delle risorse non può che rifarsi al principio di giustizia che esige di dare a ciascuno il suo".
- "Spetta alla Società garantire a tutti un fondamentale ed identico livello di assistenza, in base al principio dell'eguaglianza dei cittadini".
- "La vera giustizia non è dare a tutti la stessa assistenza erogata direttamente dallo Stato ma essa consiste nel dare a ciascuno secondo il bisogno, secondo il principio di sussidiarietà. Ognuno contribuisce secondo le sue possibilità, ognuno riceve secondo le sue necessità".
- "Il bisogno di salute non è monetizzabile. E' l'ora di scindere il costo reale della prestazione dal plus-valore dell'assistenza al malato. La quale andrebbe valutata in termini di qualità globale ed anche pagata in sopraggiunta".
- "Non è tollerabile che la limitatezza delle risorse economiche si ripercuota prevalentemente sulle fasce deboli della popolazione e che tale limitatezza conduca ad escludere dalle cure sanitarie alcune stagioni di vita, o situazioni di particolare debolezza quali: le nascite, la vecchiaia, la grave disabilità, le malattie terminali".
********
****
Fin qui, Tettamanzi. Si tratta di tesi chiare, dure, condivisibili.
- Una reprimenda facciamo a Zucchelli che (sito ANAAO del 13/6) afferma che "le dichiarazioni di Tettamanzi racchiudono i principi a cui da sempre si ispira la nostra associazione. Corretta ci sembra anche l'interpretazione della aziendalizzazione come strumento utile, che deve servire a rendere disponibili le risorse necessarie per coloro che devono soddisfare bisogni sanitari".
Primo Commento CIMO-ASMD
Caro Serafino, forse non hai capito bene il discorso del Cardinale. Per il quale:
- L'aziendalizzazione è "doversa &.. ma problematica ed inaccettabile, se vuole scimmiottare le aziende".
(*) La CIMO l'ha detto fin dal 1992 &.. Voi no &&
- L'aziendalizzazione non deve ledere la giustizia, i diritti fondamentali (identica assistenza per tutti). A ciascuno va dato secondo il bisogno.
(*) Caro Serafino, azienda e carità non possono andare d'accordo perché la finanza uccide il bisogno!
- "La vera giustizia non è dare a tutti la stessa assistenza erogata direttamente dallo Stato ma nel dare a ciascuno secondo il bisogno".
- Caro Serafino, qui Tettamanzi include due concetti: a) il ruolo del privato e del volontariato in sanità &.. e b) il plus valore dell'assistenza (come qualità e come costo) &.
- Caro Serafino, sei così convinto che questa filosofia (privato; privato + pubblico; privato + volontariato) piaccia non solo a Te ma ai Tuoi? Lo vedremo dai fatti: ai tavoli pubblici, dalla Sala Verde all'ARAN.
Secondo commento CIMO-ASMD
- Per quanto riguarda la CIMO-ASMD, il commento è questo. "E' ora che anche la Chiesa si preoccupi dello stato della sanità italiana: pubblica, convenzionata (religiosa e non!), privata".
- Su questo piano, la CIMO-ASMD non sarà mai latitante!
Giovedì 12/06/03 - PER IL CONTRATTO DEL PARASTATO 128 EURO IN PIÙ
-
Il pubblico impiego vicino alla chiusura di un nuovo contratto. Dopo la trattativa no stop di ieri sera l'accordo per il rinnovo contrattuale dei circa 62mila dipendenti del parastato arriverà oggi: è previsto un aumento medio di 128 euro. "Considerati i meccanismi e le attuali procedure i tempi sono stati bruciati", ha commentato il ministro della Funzione pubblica, Luigi Mazzella che ha ricordato il via libera, arrivato ieri dalla Corte dei Conti, al contratto dei ministeriali firmato lo scorso marzo.
Ma rimane ancora in piedi la partita degli oltre 1,5 milioni di addetti di enti locali, sanità, università, Presidenza del Consiglio e agenzie fiscali. Tanto che per sollecitare lo sbocco di questi contratti i sindacati hanno chiesto l'intervento del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
I Segretari Generali di Cgil, Cisl e Uil hanno infatti inviato una lettera al premier nella quale ribadiscono la loro adesione allo sciopero del prossimo 27 giugno, giornata nella quale si asterranno dal lavoro i dipendenti della Sanità e degli Enti locali. E avvertono: nel caso di esito negativo della vertenza, "lo scontro " avrà "un ulteriore livello di inasprimento". "Riscontriamo - scrivono nella lettera Epifani, Pezzotta e Angeletti - un'incomprensibile discriminazione verso i lavoratori pubblici, un palese non rispetto dei patti e un inaccettabile attacco alla politica dei redditi e alla difesa del potere d'acquisto delle retribuzioni dei lavoratori ". In questa situazione, aggiungono, "particolare preoccupazione destano i contratti della Sanità e degli Enti locali poiché sembra che si voglia negare ai lavoratori di questi settori l'applicazione dell'accordo di febbraio 2002 e di luglio 1993 sulla politica dei redditi".
Ecco perché i tre leader sindacali rivolgono a Berlusconi "l'invito a intervenire personalmente e ufficialmente per risolvere la vertenza". Va in questa direzione la richiesta di un incontro urgente "per discutere e dare perciò definitiva soluzione al rinnovo dei contratti".
La novità, almeno per uno dei comparti, potrebbe arrivare a breve: "La prossima settimana - ha infatti sottolineato il Sottosegretario alla Funzione pubblica, Learco Saporito - affronteremo il contratto per gli enti locali e, per ultimo, il difficile contratto per la sanità". Un impegno ribadito dal Ministro
Mazzella che ha detto: "Ho scritto oggi (ieri ndr) una lettera al Ministro Tremonti sollecitando a breve un incontro trilaterale con i sindacati e con il Vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini.
Mi auguro - ha detto Mazzella - che appena Fini sarà libero l'incontro si possa fare".
Il Ministro ha anche riconosciuto che "sull'intesa di febbraio esistono interpretazioni divergenti che vanno però affrontate nella ricerca di una soluzione condivisa".
(Fonte "Il Sole 24 Ore" del 12/06/03, pag. 22)
Accordi da rinnovare
|
COMPARTI
|
ADDETTI
|
Agenzie fiscali |
70.000
|
Aziende autonome |
40.000
|
Presidenza del Consiglio |
4.500
|
Regioni e autonomie locali |
670.000
|
Ricerca |
18.000
|
Sanità |
680.000
|
Università |
60.000
|
Istituti di alta formazione |
15.000
|
Giovedì 12/6/03. AVANZA IL D.L. 89/2003
- Roma (Senato). Due giorni fa la Commissione Igiene e Sanità del Senato (12°) ha approvato (nel testo già votato alla Camera), il Decreto Legge n°89/2003. il testo affronterà, quindi, l'esame del Senato, con relatore Flavio TREDESE.
· La Commissione ha invece stabilito che eventuali emendamenti al Disegno di Legge n° 397 (Casellati), che prevede la reversibilità dell'opzione intra-extramoenia, potranno essere presentati entro il 19/06/03
Mercoledi' 11/6/03: MARETTA IN CASA
- Roma (Sedi varie). Dopo il parziale insuccesso elettorale, c'è maretta in Casa delle Libertà. AN, UDC, Lega chiedono una verifica (od un rimpasto ?) . Verifica dei programmi su: scuola, Sanità, Pubblico impiego, riforme promesse e non ancora realizzate. Venerdì p.v. salta il programmato Consiglio dei Ministri, per colpa della Lega.
Commento CIMO:
Rimpasto si o no ? I Ministri tecnici ci sono o no a rischio ? "Il rimpasto non è un'eventualità nefasta" (Fini); "Squadra che perde non si cambia" (Storace); "No ai rimpasti, si a riforma e collegialità" (Follini).
Roma 11/06/03 - POLIZZE SANITARIE ENPAM CON ASSICURAZIONI GENERALI
- " Il termine ultimo per effettuare il pagamento dell'importo di rinnovo o di nuova adesione è stato prorogato al 30 giugno 2003.
Si conferma che il versamento del premio di assicurazione deve essere effettuato solo ed esclusivamente con bonifico bancario sul c/c n.02570 intestato a ENPAM - presso Banca Popolare di Milano, Ag. 326 in Roma ABI 05584 CAB 03215.
Si conferma anche che non è prevista, ne è stata mai autorizzata da ENPAM o da Assicurazioni Generali S.p.A., qualsivoglia altra modalità per il pagamento dei premi assicurativi
Sabato 07/06/03 - SIRCHIA E LE GALLINE OVAIOLE
- Roma (Ministero della Salute) - Sirchia (lo si legge dal Comunicato n° 110 del 5/6/03) ha emanato una CIRCOLARE alle REGIONI, invitandole a fare rispettare le DIRETTIVE EUROPEE sulle GALLINE OVAIOLE (1999/74CE e 2002/4/CE), a tutela e protezione delle galline stesse. Sirchia ha altresì ricordato la norma comunitaria (Direttiva 1999/74/CE, Art. 5) che stabilisce le dimensioni delle gabbie, PER LE GALLINE OVAIOLE, E CHE è IN VIGORE DAL 1° Gennaio 2003. Norma che, peraltro, il Governo italiano non ha ancora recepito&!!
Commento CIMO-ASMD
- ULTIME dal POLLAIO : " proteggiamo pure le galline ovaiole & per evitare che facciano la fine dei medici a tempo definito&!"
- Anche sulle ovaiole il Governo è inadempiente&..
- Il Ministro ha, evidentemente, un senso di colpa per le ovaiole. Ma si è dimenticato che, al Nord, è riesplosa l'influenza aviaria, con decine di migliaia di capi abbattuti.
- Il tempo dedicato a difendere le ovaiole è sottratto al tempo da dedicare alla riforma dello stato giuridico dei medici o no?
Venerdì 06/06/03 - LETTA scrive a BIASIOLI
- Roma (Palazzo Chigi) - Il Sottosegretario Letta (Prot. UDA/2532/03/IV.25.8) risponde alla lettera di Biasioli (21/05/03) in questi termini: "& condivido le Sue preoccupazioni e, nel confermarLe (anche a nome del Presidente del Consiglio) che la risoluzione dei problemi sanitari resta una priorità di questo Governo, La informo che sto seguendo molto da vicino le questioni da Lei rappresentate. & le problematiche sanitarie sono varie e complesse: è per questo che sono in continuo contatto con le diverse amministrazioni cointeressate, al fine di individuare le migliori iniziative da intraprendere nel rispetto dei vincoli costituzionali, legislativi, contrattuali ed economici&"
Commento CIMO-ASMD
- L'onorevole Letta è sempre cortese, garbato e di parola&
- Poiché si sono persi due anni (di fumo), i nodi sanitari diventano sempre più stretti e sempre più difficili da sciogliere.
- L'onorevole Letta è un mediatore nato. Gli auguriamo di farcela, anche questo volta!
Giovedì 05/06/03 - COMITATO di SETTORE: VIA LIBERA ALLE CODE
- Roma (ANSA) - Il Comitato di Settore per il Comparto Sanità, nel corso della seduta di ieri sera, ha ratificato l'ACCORDO sottoscritto il 7 MAGGIO 2003, tra ARAN ed OOSS, sulle CODE CONTRATTUALI 1998 - 2001. In pratica:
a) è stato ratificato l'aumento dello 0,92%;
b) è stata stabilita un'equiparazione dei trattamenti giuridici della Dirigenza sanitaria rispetto alle norme del Comparto, rendendo applicabili i recenti dettati legislativi (maternità, congedi parentali &.).
- Come è noto, l'incremento dello 0,92% è diviso in 2 parti:
- una fissa, legata al rapporto tra i tassi di inflazione reale e programmata;
- una accessoria, legata alla produttività.
- Contestualmente, il COMITATO di SETTORE ha approvato il NUOVO ATTO DI INDIRIZZO per le trattative contrattuali (relative al quadriennio 2002 - 2005), atto che verrà inviato, nei prossimi giorni, all'ARAN.
- Secondo Colozzi (Presidente del Comitato di Settore ed Assessore agli Affari Istituzionali della Regione Lombardia) "le Regioni hanno finora dimostrato un grande senso di responsabilità &&. il CCNL è uno strumento sacrosanto &.. rivolgo un appello a tutte le parti coinvolte affinché facciano la loro parte nella nuova fase contrattuale &..".
1° Commento CIMO-ASMD
"1. Assessore Colozzi, l'incremento dello 0,92% era un atto dovuto &. che arriva ai dirigenti sanitari 18 mesi dopo la morte fisiologica del CCNL 8/6/00 (1998-2001).
2. Assessore Colozzi (se ciò che si sussurra fosse vero) il NUOVO ATTO di INDIRIZZO è prevaricante nei confronti dei dirigenti sanitari &..
3. Assessore Colozzi, come si può ipotizzare una trattativa contrattuale tranquilla ed equilibrata con queste premesse:
a. la mancanza di un chiaro ruolo delle Regioni, in sede di contrattazione nazionale;
b. la mancanza di un tavolo regionale di trattativa;
c. l'inviolabilità del D. Lgs. 229/99;
d. l'assensa di modifiche del ruolo dell'ARAN;
e. le risorse economiche insufficienti;
f. la Vostra scrittura di un Atto di Indirizzo prevaricante nei confronti dei dirigenti medici e sanitari (orario di lavoro, esclusività di rapporto, produttività &.) ???".
2° Commento CIMO-ASMD
"Assessore Colozzi! Perché le Regioni continuano a tirare sassate contro i dirigenti sanitari, cercando di nascondere la mano?"
Mercoledì 04/06/2003 - SCIOPERO VIRTUALE
- Roma (Sede CIMO-ASMD) - Nuovo flop dell'Intersindacale Medica. Anche questo sciopero (come quello del Dicembre u.s. è stato effettuato da un numero irrilevante di medici dipendenti: una cifra non superiore al 5% degli iscritti all'Intersindacale Medica.
Uno sciopero virtuale, cui però i mass media hanno dato uno spazio immeritato.
Dimostrando (per l'ennesima volta) che Berlusconi non controlla né il TG5, né il TG1, né il TG2.
Commento CIMO-ASMD - Serafino Zucchelli non ha sicuramente comperato quegli spazi (e spot) pubblicitari. In periodo elettorale. Tuttavia Qualcuno gli ha dato spazio. Chi e perché?
Mercoledì 04/06/03 - CRESCONO LE TASSE
- Roma (Ministero dell'Economia). Crescono le tasse varate dagli enti territoriali e locali. Il confronto del primo quadrimestre 2003 verso il primo quadrimestre 2002, evidenzia le seguenti variazioni:
VOCE % di AUMENTO 2003/2002
1) ADDIZIONALE REGIONALE IRPEF + 19,7
2) ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF + 49,1
3) IRAP + 32,9
Nel complesso le entrate territoriali sono cresciute, nel primo quadrimestre, del 30,5% (passando da 4,293 a 5,602 milioni di euro).
Ricordiamo che l'IRPEF REGIONALE è costituita da una quota fissa (0,9%) uguale per tutte le Regioni e da una quota variabile (con valore massimo dello 0,5%).
L'IRPEF COMUNALE, applicata in oltre 5000 Comuni, oscilla dallo 0,2 allo 0,5%.
L'IRAP, che prevede un'aliquota mensile pari all'8,5% sull'ammontare delle retribuzioni, proviene per 4/5 dagli enti pubblici: ha generato - nel quadrimestre - un gettito di 3.994 milioni di euro, di cui ben 3.465 provenienti dal settore pubblico.
Nell'intero anno 2002 il gettito IRAP era stato di 31.851 milioni di euro.
(Fonte "Il Sole 24 Ore", pagina 3)
Mercoledì 04/06/03 - GLI "OVER 65" COSTANO
- Roma (ADN KRONOS) - Gli "over 65 anni" costano al SSN. Lo dimostrano alcuni numeri:
OVER 65 ANNI
% rispetto al totale
- NUMERO 21,5 della popolazione italiana
- RICETTE 53,2 delle ricette italiane
- SPESA FARMACEUTICA 51,9 della spesa totale
Tra gli over 65, il 38,8% assume farmaci cardiovascolari, il 13,7% farmaci per malattie muscoloscheletriche ed il 12,3% farmaci gastrointestinali.
Martedì 03/06/03 TREDESE RELATORE SUL D.L. 89/2003.
- Roma (Senato) - E' il Senatore Flavio Tredese (FI) il Relatore sul Decreto Legge n° 89/2003, relativo alla SOPRAVVIVENZA della LIBERA PROFESSIONE INTRAMOENIA ALLARGATA fino al 31/07/05.
Flavio Tredese è un Collega (Ginecologo-Oncologo) ed un Amico
Sabato 31/05/03 - SCIOPERO dei MMG e dei PLS
- Roma (Sede FIMMG) - Il 27 giugno sciopereranno i medici di famiglia ed i pediatri convenzionati. Le ragioni? Il mancato avvio delle trattative per il rinnovo della convenzione, scaduta da oltre 2 anni e le preoccupazioni per la sopravvivenza del SSN.
Sabato 31/05/03 - INFLAZIONE DI MAGGIO + 2,7% ANNUO
- Roma (ISTAT) - Inflazione su base annua stabile a maggio: + 2,7%. Su base mensile la variazione dei prezzi è stata dello 0,2%.
In aumento, rispetto ad un anno fa:
- ALCOOLICI E TABACCHI = + 9,2%
- ALBERGHI E RISTORANTI = + 4,0%
- ABITAZIONI = + 3,8%
- ACQUA ELETTRICITA' = + 3,8%
In calo, a livello tendenziale le:
a) SPESE per la SALUTE = - 0,7% (??)
b) SPESE per TELECOMUNICAZIONI = - 0,6%
Venerdì 30/05/03 - CONVEGNO SPEME-CIMO ASMD per ECM
- Perugia (Ordine dei Medici) - Affollato Convegno dedicato al "Rischio professionale del medico". Illustri e brillanti i Relatori: Sen. Calvi, Sen. Tredese, Dr. Biasioli, Avv. Faletti, Dr. Moreni, Avv. Dominioni. Un plauso all'uditorio (attento e presente!) ed al Dr. Bucari, instancabile e puntuale organizzatore.
Giovedì 29/05/03 - CONSIGLIO DI PRESIDENZA CIMO-ASMD
- Perugia (Ordine dei Medici) - Nuovo Consiglio di Presidenza della CIMO-ASMD: viene programmata la futura attività sindacale.
Mercoledì 28/05/03
SIRCHIA E I FARMACI
Va definito un tetto di spesa farmaceutica che comprenda tutti i canali distributivi(farmacie, distribuzione diretta, ospedaliera) ma l'esclusione automatica di farmaci dal Prontuario all'atto di nuove ammissioni al rimborso è inaccettabile.Va istituita una Agenzia nazionale dei medicinali per garantire unitarietà al sistema, ma la competenza dei farmaci va mantenuta in capo alla Salute. Va assicurato l'uso appropriato dei farmaci evitando l'eccesso di variabilità regionale, ma un intervento sul co-marketing sarebbe illiberale e danneggerebbe
l'industria farmaceutica nazionale. Vanno adottate confezioni di farmaci starter (terapie a breve termine) e di
mantenimento (ottimali) per le patologie croniche, ridefinendone i prezzi. Il sistema del prezzo medio europeo va superato, escludendo però il modello del prezzo di riferimento (calmieratore). La distribuzione diretta dei farmaci acquistati direttamente dalle strutture pubbliche con lo sconto di legge (50%) va applicata solo ad alcune categorie di prodotti. La sostituibilità dei farmaci prescritti dal medico da parte del farmacista non può essere ampliata.
(Fonte "Il Sole 24 Ore pag. 19)
Mercoledì 28/05/03 - INCONTRO SIRCHIA - MINISTERIALI
-
Roma, Ministero Salute - Si è tenuto stamani il previsto incontro tra il Ministro della Salute prof. Sirchia ed i dirigenti sanitari del Ministero per cercare una soluzione all'annoso problema del corretto inquadramento giuridico ed economico degli stessi. Il Ministro ha affermato che i colleghi sono dirigenti ministeriali e che, pertanto, la soluzione va trovata nell'ambito del contratto di area 1, prendendo impegno a contattare personalmente in tal senso il collega della Funzione Pubblica.
Il dott. Celotto, Direttore del personale del Ministero, alla fine dell'incontro ha promesso di far conoscere nei prossimi giorni le indicazioni definitive del Ministero per la ripresa delle trattative delle code contrattuali (il precedente accordo è scaduto il 31.12.1997).
La CIMO esprime una moderata soddisfazione per un incontro che, finalmente, si è svolto in un clima distensivo, anche se rimangono forti timori che ci si possa avviare veramente verso una soluzione soddisfacente alle aspettative dei colleghi ministeriali
Mercoledì 28/05/03 - ATTIVITA' SINDACALE
Roma (Sede CIMO-ASMD) - La Presidenza della CIMO-ASMD invia alcune lettere ad alcuni importanti Soggetti Istituzionali.
Martedì 27/05/03 - SENATO: OK AL DDL "LA LOGGIA"
- Via libera definitiva dal Senato al ddl La Loggia attuativo della riforma del Titolo V della Costituzione. In particolare il provvedimento disciplina i rapporti fra legislazione statale e legislazione regionale nelle more delle nuove competenze legislative siano effettivamente esercitate. Inoltre delega al Governo l'individuazione dei principi fondamentali vigenti nelle materie diventate di legislazione concorrente.Viva soddisfazione per l'approvazione dal ministro per gli Affari Regionali, Enrico La Loggia. "Mi piace sottolineare l'ampia convergenza che si è determinata su questa legge dopo un ampio e costruttivo confronto con il mondo delle autonomie e con i vari gruppi parlamentari. Questo ci consentirà di attenuare l'impatto di alcuni problemi posti dalla riforma, di sbloccare alcune attività dello Stato e delle autonomie locali, di far diminuire il contenzioso dinanzi alla Corte Costituzionale e sostanzialmente di attendere con meno affanni la nuova riforma costituzionale del Titolo V".
Martedì 27/05/03 - CAMERA: APPROVATO DECRETO LEGGE 89/03
- Roma (Montecitorio) Niente proroga del tempo definito per i medici del Ssn. E stop della presidenza della Camera anche alla proposta del Governo di mettere i paletti ai direttori generali di Asl e ospedali nella scelta dei primari. Con due altolà ad altrettanti emendamenti e col via libera solo a poche modifiche, ieri l'assemblea di Montecitorio ha approvato, e immediatamente trasmesso al Senato, il decreto legge 89/03 in materia sanitaria che, tra l'altro, proroga al 31 luglio del 2005 la possibilità per i camici bianchi del Ssn di esercitare la libera professione intramoenia nei propri studi. Il decreto, che scade il prossimo 23 giugno, dispone anche il finanziamento di terapie oncologiche ed ematiche nonché il risarcimento in favore dei soggetti danneggiati in seguito a trasfusioni e vaccinazioni. La novità della giornata di ieri è stato senz'altro il "no", annunciato in Aula dallo stesso presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, agli emendamenti anche della maggioranza che proponevano la proroga del tempo definito fino a tutto il 2003 e ad altre due proposte di modifica presentate dal Governo. Il motivo: l'assenza dei requisiti di necessità e urgenza e il fatto che, per quanto riguarda la reintroduzione del tempo definito, analoghi emendamenti erano già stati rigettati in commissione per la stessa ragione.
Le proposte del Governo sono invece arrivate direttamente in aula. La principale, in sostanza, legava la scelta dei primari, da parte del direttore generale-manager, all'interno di una terna di nomi indicata dalla commissione aziendale ad hoc: in caso di scelta al di fuori della triade, il direttore generale avrebbe avuto il dovere di motivare "specificamente e congruamente " le sue decisioni, acquisendo peraltro il parere preventivo del collegio di direzione della struttura. Niente di fatto, dunque. E niente di fatto ancora una volta per la reversibilità della scelta dell'esclusiva da parte dei medici: l'argomento, a questo punto, farà parte - Regioni e Tremonti permettendo - di quel Ddl organico in materia di rapporti di lavoro dei camici bianchi del Ssn in discussione ormai da 17 mesi. Da segnalare, peraltro, il sì di Montecitorio all'emendamento delle opposizioni di Centro-sinistra che impegna Governo e Regioni a verificare le risorse stanziate e lo stato dell'arte dei progetti esecutivi avviati per realizzare strutture pubbliche destinate ad ospitare l'attività libero professionale intramuraria da parte dei medici del Ssn. Proprio l'assenza, o quasi, di spazi per l'esercizio della libera professione intramuraria è stata infatti una delle ragioni che hanno reso necessaria la proroga dell'uso degli studi privati dei medici.
Farmaci: duello Tremonti-Sirchia.
Intanto ieri, assente ufficialmente per altri impegni il ministro della Salute, c'è stato un incontro al ministero dell'Economia tra Tremonti, Regioni e Farmindustria. Oggetto: la proposta di "Patto" sulla farmaceutica presentata due settimane fa dai governatori. Un incontro del tutto interlocutorio, caratterizzato soprattutto dall'assenza di Sirchia, che ha così ancora preso le distanze dal documento delle Regioni. Le parti si ritroveranno tra due settimane.
Proprio a ridosso del varo del Dpef.
Roberto Turno da "Il Sole 24-ore del 28 maggio 2003
Martedì 27/05/03 - SIRCHIA e DIRIGENTI MINISTERO
Roma (Ministero Salute) - Alle ore 10, Sirchia incontra i dirigenti sanitari del Ministero, per cercare di risolvere alcuni dei molti problemi (di qualifica e di organizzazione) della dirigenza medica (e non solo medica!) presente al Ministero.
Dopo le stupide intemperanze della settimana scorsa, il clima è - fortunatamente - più sereno.
Lunedì 26/05/03 - DECRETO LEGGE N° 89 IN AULA
Roma (Montecitorio) - Inizia oggi (ore 16,30) la discussione in Aula per la conversione in Legge del Decreto Legge n° 89 (23/04/03) relativo alla "PROROGA DELLA LIBERA PROFESSIONE INTRAMOENIA ALLARGATA al 31/07/2005, al finanziamento di particolari terapie oncologiche ed ematologiche nonché alle transizioni con soggetti danneggiati da emoderivati infetti (3927/A)". Relatore è l'on. Piergiorgio Massidda
Venerdì 23/05/03. SCIOPERI VARI &
- Roma. La TRIPLICE dei COMPARTI (Enti Locali, Sanità, Enti Pubblici non economici, Agenzie Fiscali, Presidenza del Consiglio)annuncia uno sciopero per il 27 giugno, per il rinnovo del contratto. Dopo lo sciopero del parastato (lunedì 19/5), la TRIPLICE torna a muoversi. Unita. Per quanto tempo ?
Venerdì 23/05/03. L'INTERSINDACALE MEDICA SI AGITA
Giovedì 22/05/03. GHIGO VUOLE IL FEDERALISMO FISCALE
- Roma (Conferenza Regioni). Ghigo (era stato zitto un po' !) spara un diktat : "IL FEDERALISMO FISCALE VA FATTO SUBITO!"
- Roma (Palazzo Chigi). La Loggia (Ministro per gli affari regionali) chiarisce l'iter dello schema di DDL di Riforma del Titolo V° della Costituzione. Dopo l'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri (CdM 11/4/03) lo schema di DDL passerà in Conferenza Unificata, quindi nuovamente in CdM e poi in Parlamento.
Commento CIMO:
Alla faccia dei diktat di Ghigo, per almeno un paio di anni si andrà - così - avanti con la LEGISLAZIONE CONCORRENTE.
Giovedì 22/05/03. NORME CHIARE IN SANITA' !
- Roma (Assemblea AIOP). Emmanuel Miraglia, Presidente AIOP, chiede "norme chiare in sanità". E, prosegue, affermando che "la riforma Bindi è una legge incompiuta"che va o completata od abrogata". "C'è chi la vuole cambiare e non lo fa&. e chi vuole potenziarla, ma poi non si fanno i provvedimenti applicativi"
Commento CIMO:
Giovedì 22/05/03. D'AMATO SPUTA SENTENZE (? !)
- Roma (Assemblea di Confindustria). Il Presidente della Confindustria, D'Amato, bacchetta il Governo sui rinnovi dei contratti pubblici per i quali "sono stati dati aumenti fuori dalle regole fissate il 23 luglio". "E' tornata la cultura della conservazione della salvaguardia della casta dei dipendenti pubblici, di nuovo considerati un serbatoio di voti&Di nuovo soldi a tutti, dati a pioggia, senza premi per la qualità , la produttività, il rendimento".
Commento CIMO:
Si vergogni ! E smetta di fare affermazioni apocalittiche rispetto a realtà che non conosce o conosce male! Capirà mai, D'Amato, che nel settore pubblico non ci sono solo i sindacati della triplice ? Qualcuno glielo dica&. e gli ricordi che i professionisti pubblici non vogliono contratti "pechinesi" ma chiedono - solo - di essere pagati per la qualità del lavoro prodotto e per il loro rischio professionale. Ne di più né di meno ! Alla faccia di D'Amato e dei suoi 95 euro, lordi, al mese.
Mercoledì' 21/05/03: DOPO L'INCONTRO CON CIAMPI
-
Roma (Sede CIMO). La CIMO valuta positivamente l'audizione che il Presidente della Repubblica ha concesso alla CONFEDIR. Nel corso del lungo colloquio (circa un'ora) il Segretario Generale della Confedir (Dr.Roberto Confalonieri) ed il Vice Segretario Generale (Stefano Biasioli) hanno elencato al Presidente CIAMPI i principali problemi della Sanità pubblica:
a) il federalismo sanitario incompleto;
b) il pericolo di articolare il SSN in 21 sanità regionali, con regole diverse da regione a regione, da provincia a provincia, da AULSS a AULSS;
c) il cronico sottofinanziamento del SSN;
d) la cronica carenza di personale dirigenziale sanitario (medici, farmacisti, psicologi, chimici, ecc.) aggravata dalla Finanziaria 2003;
e) l'esplosione della spesa sanitaria privata, a fronte di un SSN che arretra;
f) la mancata revisione del D.Lgs.229/99 (organizzazione ASL/AULSS; regole per il personale dipendente);
g) la riduzione dei posti letto ospedalieri per gli acuti, a fronte di una grave carenza di strutture territoriali ed alla scarsa diffusione dell'ADI.
Il Presidente CIAMPI ha ascoltato con attenzione gli interventi di Confalonieri e di Biasioli ed ha rimarcato che il cronico sottofinanziamento del SSN e del welfare è - purtroppo - condizionato dall'imponente debito pubblico. Il Presidente ha concordato nell'affermazione che le regole attuali possano penalizzare le categorie più deboli : vecchi, pensionati, pazienti con patologie croniche invalidanti. Il Presidente ha chiesto alla CONFEDIR (ed alla CIMO) di puntare su pochi ma chiari obiettivi sanitari e di favorire l'inserimento del volontariato in ambito sanitario. La CIMO ha consegnato al Presidente 2 volumi:
1. la proposta CIMO per un "Nuovo Servizio Sanitario Nazionale";
2. il volume "L'OSPEDALE AMMALATO", del Dr.Andrea Tramarin, iscritto CIMO di Vicenza.
"Presidente, non li legga di sera&Potrebbe avere gli incubi&Ma, comunque, li legga&", così ha concluso Biasioli.
E il Presidente ha sorriso&.
Mercoledì 21/05/03. CONFEDIR E CIMO DA CIAMPI
- Roma (Quirinale, ore 11). I vertici dirigenziali di CONFEDIR e di CIMO sono ricevuti dal Presidente CIAMPI. Tema dell'incontro: LA SITUAZIONE ATTUALE DELLA SANITA' ITALIANA".
Lunedì 19/05/03. SI FERMA IL PUBBLICO IMPIEGO
- In teoria, scendono oggi in sciopero 1,5 milioni di dipendenti pubblici, per protestare contro i mancati rinnovi contrattuali. Si tratta di uno sciopero indetto dalla TRIPLICE, per il personale del COMPARTO (ossia delle aree non direttive) de: Sanità (680.000 addetti); ENTI LOCALI (670.000 addetti); AGENZIE FISCALI (70.000 addetti); PRESIDENZA DEL CONSIGLIO (4.500 addetti); PARASTATO (62.000 addetti).
- Il Governo (CdM) ha dato il via libera (16/5/03) all'atto di indirizzo del Contratto del Parastato, le cui trattative dovrebbero iniziare in settimana.
- Anche per il Parastato dovrebbero valere le regole contenute nell'accordo sottoscritto a Palazzo Chigi nel febbraio 2002 : 5,66 % di aumento, di cui 5,56 garantito da Fini e 0,10% come delta differenziale tra inflazione programmata e reale (Il Sole-24 Ore, 17/05/03, Pag.18).
Sabato 17/05/03. FIRMATO IL CONTRATTO DELLA SCUOLA.
- Roma (Ministero Istruzione). Vengono diffusi i dati economici del CONTRATTO DELLA SCUOLA, firmato dalle parti interessate (tranne la GILDA) in data 16/05/03. I termini economici del CCNL 2002-2005 (quadriennio normativo) e 2002-2003 (biennio economico) sono i seguenti:
|
AUIMENTI(in euro)
|
ARRETRATI(in euro)
|
INSEGNANTE SCUOLA SUPERIORE, CON 28 A.DI ANZIANITA' |
169, 99
|
2.363,31
|
INSEGNANTE SCUOLAMEDIA , CON 28 A.DI ANZIANITA' |
164,59
|
2.290,93
|
INSEGNANTE SCUOLAELEMNTARE CON 15 A.DI ANZIANITA' |
118,85
|
1.644,89
|
Il contratto della scuola mantiene 7 posizioni stipendiali legate all'anzianità di lavoro: 0-2; 3-8; 9-14; 15-20; 21-27; 28-34; >34 anni.
Tuttavia, d'ora in poi, il massimo stipendiale sarà raggiunto al 28° anno di anzianità. La CONTRATTAZIONE NAZIONALE si snellisce e si occuperà solo di mobilità mentre la CONTRATTAZIONE REGIONALE E LOCALE affronterà tutti gli altri aspetti. Il contratto 1994/2001 riassume tutti gli aspetti contenuti nei testi precedenti, divenendo una sorta di TESTO UNICO. Scompare la figura del "Vicario del Preside", sostituita da 2 collaboratori scelti dal Preside stesso.
Venerdì 16 - Sabato 17/05/04: RISK MANAGEMENT A MARSALA
- Marsala (Hotel President): Si svolge a Marsala il Corso ECM (11 punti) dedicato all'importante tema del "RISK MANAGEMENT IN SANITA". Oltre 350 i partecipanti; oltre 30 gli illustri Relatori. Un grazie di cuore ai 2 Direttori del Corso (Ferrera e Carreca) per l'impegno profuso e per la qualità del risultato.
Giovedì 15/05/03: MEDICI, RIFORMA SURPLACE ?
- Roma (Il Sole 24-ore) Ancora una fumata nera a Palazzo Chigi per la riforma del rapporto di lavoro dei medici pubblici. Governo e Regioni hanno deciso ieri di avviare una rapidissima "verifica di fattibilità" delle proposte di modifica sul tappeto sostenute da tempo dal ministro della Salute, Girolamo Sirchia, e da una parte dei sindacati dei camici bianchi. Lo show down dovrebbe esserci alla metà della prossima settimana, quando si deciderà se e con quale strumento eventualmente procedere, forse anche con emendamenti ad hoc al Dl 89/2003, di cui ieri la commissione Affari sociali della Camera ha concluso l'esame senza modifiche, col quale già è stata prorogata l'attività intramoenia "allargata" (negli studi). Il decreto, tra l'altro, è atteso in aula a Montecitorio da lunedì 26 maggio, e proprio in quella occasione potrebbero spuntare gli emendamenti del Governo o della maggioranza. Se si farà in tempo. Nel mondo medico, d'altra parte, tra riforma del rapporto di lavoro e attese per il rinnovo del contratto, c'è vivo fermento. Se Cimo, Cisl-medici e Anpo (il raggruppamento di "Intesa medica") hanno disdetto già dalla scorsa settimana la partecipazione alle agitazioni sindacali, Cgil e Uil medici hanno invece confermato la partecipazione allo sciopero confederale per tutto il pubblico impiego indetto per lunedì prossimo, 19 maggio. E proprio ieri medici, veterinari e dirigenza sanitaria dell'"Intersindacale medica e sanitaria" (Anaao, Civemp, Fesmed, Snabi, Umsped) hanno invece annunciato un possibile sciopero generale per mercoledì 4 giugno: sul tappeto, in particolare, i contratti (code contrattuali incluse) e lo stato giuridico di categoria. Uno stato di agitazione che, sul piano politico, è alimentato dai Ds con una campagna in tutta Italia in difesa del Ssn e contro i programmi del Governo.
Riforma, si prende tempo. All'incontro a Palazzo Chigi tra Governo e Regioni, presieduto dal sottosegretario Gianni Letta, si è evitato di affrontare "di petto" la questione della riforma del rapporto di lavoro dei medici pubblici. Decidendo invece di valutare preliminarmente le opzioni sul tappeto e le eventuali ricadute, sia finanziarie che politico- sindacali derivanti dalle modifiche in cantiere. La verifica, soprattutto finanziaria, è stata affidata intanto al ministero dell'Economia. Con l'impegno di tutti di evitare nel frattempo qualsiasi polemica. È chiaro che le posizioni iniziali, assai frastagliate - nel Governo, tra le Regioni, tra i sindacati - restano intatte. Con le Regioni che, tra l'altro, continuano a pensare che in caso di modifiche, considerano automaticamente "toccato" l'attuale contratto.I fondi per l'esclusiva - soprattutto chi li "mette" - restano insomma l'ostacolo da superare. Le proposte caldeggiate dal ministero della Salute restano quelle della reversibilità del rapporto di lavoro tra esclusivo e non, dell'allungamento dell'età pensionabile, della possibilità di ottenere l'incarico di responsabile di unità operativa (e non di capo di dipartimento) per i medici in extramoenia. Tutto a questo punto dipende dal responso che arriverà dal ministero dell'Economia, oltreché dall'atteggiamento delle Regioni. E solo dopo il nuovo confronto della settimana prossima si decideranno passi da fare: se e quando incontrare i sindacati medici, e a quale strumento legislativo affidare le eventuali modifiche, che alla Camera, all'interno della maggioranza, sono gettonatissime, anche a dispetto delle resistenze regionali.
La sinistra all'attacco. Lo slogan è esplicito: "Dottore, mi fa male qui a destra". Come dire che il centro-destra "fa male" al Ssn, che vorrebbe mandare alla deriva. Con questa parola d'ordine i Ds hanno lanciato ieri col segretario nazionale Piero Fassino una campagna di mobilitazione pro-Ssn in tutta Italia. Le richieste: più risorse per il Ssn fin dal prossimo Dpef, no a privatizzazioni e devoluzione, aumento delle risorse per la prevenzione , rilancio del progetto "ospedali senza dolore", avvio del fondo per la non autosufficienza, sostegno della ricerca biomedica.
Roberto Turno DA "Il Sole 24-Ore del 15 maggio 03"
Mercoledì 14/05/03 - Incontro Governo/Regioni
- Roma Palazzo Chigi. Si è concluso verso mezzogiorno l'incontro tra il Governo e le Regioni (Gava, Bissoni e Palese) sulle future modifiche allo stato giuridico dei medici dipendenti. All'uscita, stranamente cucite le bocche di Gava e di Bissoni. Palese ha invece borbottato che il nuovo incontro avverrà solo dopo una serie di verifiche tecniche.
COMMENTO CIMO-ASMD
Siamo ancora alle verifiche &&
E' mai possibile che gli assessori non si fidino dei loro esperti e dei conteggi che la CIMO-ASMD ha mandato al Governo (da Berlusconi in giù) circa 7 mesi fa?
Martedì 13/05/03
ACCORDO INTEGRATIVO DEL CCNL 8.6.2001 IPOTESI FIRMATA IL 7 MAGGIO 2003
Martedì 13/05/03. LAVORA IL TAVOLO A TRE.
- Roma Palazzo Chigi. Si riunisce domani la componente pubblica (Governo-Regioni) del TAVOLO A TRE per elaborare una prima bozza del testo di riforma dello stato giuridico dei medici, bozza che sarà prossimamente sottoposta alle OO.SS. Mediche.
Sembra che il Ministro Sirchia presenti alle Regioni un foglietto di proposte: sarà la 48a versione?
Lunedì 12/05/03. IL PIATTO PIANGE
- Roma (Ministero Economia). La "Relazione generale sulla situazione economica italiana 2002", contiene alcuni dati interessanti, che riassumiamo. Le cifre sono espresse in milioni di euro.
SSN 2002
|
TOTALE
|
REGIONI
|
ALTRI ENTI
|
ENTRATE |
?
|
76,643
|
?
|
USCITE |
79,017
|
78,479
|
539
|
DEFICIT |
4,374
|
3,854
|
520 ?
|
%SPESA/PIL |
6,3
|
6,25
|
0,05
|
Secondo i dati della Relazione, i costi del SSN rallentano, ossia crescono di meno rispetto agli anni precedenti:
ANNO |
AUMENTO % DELLA SPESA
|
2000
|
+11,1
|
2001 |
+8,6
|
2002 |
+3,7
|
Le ENTRATE REGIONALI 2002 sono così suddivise (in milioni di euro ed in euro pro-capite).
VOCI DI ENTRATA |
ENTRATE
|
CONTRIBUTO PRO-CAPITE
|
IRAP + IRPEF |
31,913
|
552
|
IVA + ACCISE |
32,468
|
561
|
ALTRO |
5,261
|
91
|
RICAVI PROPRI |
2,185
|
38
|
Ex D.Lgs.56/00 |
2,816
|
49
|
|
|
|
TOT.ENTRATE REGIONALI |
74,643
|
1.290
|
Ad ogni cittadino, quindi, il SSN 2002 costa (in media) 1.290 euro (=2.497.788 delle vecchie lire), cui va aggiunta l'ulteriore cifra di 66 euro, frutto del deficit sanitario (3,850 milioni di euro).
FSN ANNO 2002: AUMENTO DELLA SPESA
VOCE |
Aumento spesa (in %)
|
Personale |
2,6
|
Beni e servizi |
8,1
|
Medicina convenz. |
2,4
|
Farmaceutica |
1,8
|
Ospedal.accred. |
0,4
|
Specialistica accred. |
6,2
|
Altra assistenza accr. |
7,9
|
TOTALE |
3,7
|
Nota bene. Nel 2002 la spesa sanitaria è cresciuta del 3,7%. Ma il SSN resta cronicamente in asfissia perché il FSN è "sottofinanziato" per almeno 3,835 miliardi di euro, equivalenti ad una percentuale negativa del 4,2 % (- 4,2% del fabbisogno reale).
Nel 2002 hanno chiuso in attivo solo 2 Regioni: Puglia e Basilicata. La situazione di maggior deficit è quella del Lazio, che tuttavia migliora di circa 200 milioni il deficit, rispetto al 2001.
DEFICIT SANITARI REGIONALI 2002
REGIONE |
MILIONI DI EURO |
EURO PRO CAPITE |
LAZIO |
-795
|
-150
|
LOMBARDIA |
-570
|
-62
|
CAMPANIA |
-514
|
-89
|
SICILIA |
-440
|
-87
|
VENETO |
-350
|
-77
|
EMILIA R. |
-230
|
-57
|
CALABRIA |
-157
|
-77
|
ABRUZZO |
-157
|
-122
|
TOSCANA |
-146
|
-41
|
SARDEGNA |
-132
|
-80
|
PIEMONTE |
-120
|
-28
|
MARCHE |
-83
|
-51
|
LIGURIA |
-52
|
-61
|
UMBRIA |
-96
|
-65
|
MOLISE |
-13
|
-39
|
TOTALE |
-3.854
|
-66
|
Nota bene: Non sono disponibili i dati de: Val D'Aosta, Bolzano, Trento, Friuli. In attivo: (PUGLIA (+ 16,9 milioni di euro) e Basilicata (+3,6 milioni di euro).
Sabato 10/5/03: IN G.U. IL D.Lgs. SULLA FARMACOVIGILANZA
- Roma (Gazzetta Ufficiale). Sulla Gazzetta Ufficiale n°101 del 3 maggio 2003, il Ministero della Salute pubblica il D.Lgs. n°95/2003 (8/4/03) "Attuazione della direttiva 2000/38/CE relativo alle specialità medicinali", nonché 6 decreti di riconoscimento di titoli conseguiti all'estero e 3 decreti di modifica delle confezioni e delle autorizzazioni relative all'immissione in commercio di specialità medicinali.
Venerdì 9/5/03. LE REGIONI BATTONO CASSA
- Roma (Sede Conferenza Stato Regioni)
Come era prevedibile, le Regioni continuano a battere casa, a chiedere al Governo una integrazione del F.S.N. "Mancano 8000 miliardi di lire, per il 2002", questo il succo Errani, Bissoni & co .&"mancano soldi per il contratto&.. mancano soldi per l'esclusività&"
Questo è l'eterno ritornello.
Commento CIMO: ma queste regioni, quando hanno sottoscritto il patto dell'8/8/2001 per il finanziamento del FSN 2002/2003/2004, hanno sbagliato i conti o no ?
Commento CIMO: ma queste Regioni, perché, quel famoso 8/8/01, erano contente del patto ?
Commento CIMO: ma queste Regioni, perché, un anno dopo, hanno detto che mancavano 16.000 miliardi di lire per il 2001-2002 ?
Commento CIMO: ma perché queste Regioni non hanno (l'8/8/01) messo nel conto i costi dei CONTRATTI SANITARI (del Comparto e della Dirigenza) per gli anni 2002-2003-2004?
Commento CIMO: ma chi è il RAGIONIERE (il contabile) delle REGIONI, per la SANITA' ? Sarebbe preferibile che facesse un altro lavoro &. in un altro settore vero?
Insomma, care REGIONI, IL PROBLEMA DEI DENARI:
a) è un problema economico ?
b) è UN RICATTO POLITICO ?
INSOMMA, care REGIONI, PERCHE' NON DATE LA DISDETTA (CON TUTTE LE CONSEGUENZE, PER Voi) AL PATTO dell'8 AGOSTO 2001 ?
E' una provocazione ma&..
GIOVEDI' 8/5/03. CONFERENZA STATO-REGIONI
- Roma (Via della Stamperia). La Conferenza Stato-Regioni esamina, tra l'altro:
1. il DISEGNO di LEGGE di conversione del DECRETO LEGGE n°89/2003) proroga della L.P. intramoenia allargata);
2. alcune proposte di ripartizione del Fondo Sanitario Nazionale:
FSN 1999-2001: quote per la fibrosi cistica;
FSN 2002-2002: quote per gli extracomunitari;
FSN 2002: quote per l'INDENNITA' di ESCLUSIVITA'
FSN 2002: quote per gli obiettivi prioritari nazionali e per la mobilità internazionale
MERCOLEDI' 7/05/03. PALAZZO CHIGI: PARTE IL "TAVOLO A TRE"
- Roma (Palazzo Chigi). E finalmente il Governo dà retta alla pressante richiesta dell'INTESA MEDICA. È convocato il TAVOLO A 3 (Governo-Regioni-Sindacati Medici) per "definire i principi fondamentali in materia di rapporto di lavoro della dirigenza medica, ai sensi dell'Art.117 della Costituzione".
Da un lato del tavolo l'organizzatore (On.Gianni LETTA), il Governo (Sirchia, Mazzella, La Loggia, Sottosegr.Magri), dall'altra parte l'INTESA MEDICA e l'INTERSINDACALE MEDICA. Molti interventi, alcune convergenze e parecchi dissensi. Ma, in definitiva , POSITIVO il PERCORSO (30-60 giorni) DELINEATO dal Sottosegretario di Stato, Letta:
1) Stesura da parte di Sirchia di un TESTO sullo STATO GIURIDICO dei MEDICI (esclusività, reversibilità, libera professione&.);
2) Incontro a Palazzo Chigi tra LA LOGGIA/SIRCHIA/FINANZE/REGIONI sui principi e sugli effetti economici dei principi;
3) Discussione tra parti pubbliche in data 14/5/03;
4) Passaggio in Conferenza Stato-Regioni;
5) Riconvocazione del TAVOLO A TRE per ELABORAZIONE del TESTO FINALE CONDIVISO;
6) DISEGNO DI LEGGE GOVERNATIVO, basato sulla riconvocazione del TAVOLO A TRE per ELABORAZIONE del TESTO FINALE CONDIVISO .
In definitiva, l'INTESA MEDICA ha apprezzato questo percorso ed ha revocato lo sciopero del 20/5/03, in segno di disponibilità alla trattativa.
Trattativa che non sarà né facile né scontata, come esito. Perché le Regioni (soprattutto Toscana ed Emilia) fanno "terrorismo legislativo ed economico"; perché il Tesoro ha paura di spendere di più e perché l'ANAAO è riluttante, per principio.
Valuteremo il tavolo a tre per quello che potrà dare e per il testo finale . intanto registriamo che:
a) QUALCOSA (dopo 14 mesi) SI E' MOSSO ;
b) LETTA si è attivato e vuole concretezza;
c) LE REGIONI non possono più nascondersi;
d) Dopo 20 anni (tempi di Craxi) le OO.SS. mediche sono state convocate da sole, su richiesta CIMO-CONFEDIR-INTESA MEDICA , per una TRATTATIVA SUGLI ASPETTI GIURIDICO-NORMATIVI DEI MEDICI DIPENDENTI.
Commento CIMO: "Un grazie a Letta ed a tutti i politici di buona volontà". Da oggi, il D.Lgs.229/99 non è più un tabù !!!
Mercoledì 7/05/03. FIRMATE ALL'ARAN LE CODE CONTRATTUALI
- Roma (Sede ARAN). Oggi vengono firmate, finalmente, le code contrattuali e l'ipotesi di contratto collettivo integrativo del CCNL 8/6/00. Potete trovare il testo del contratto integrativo in questo stesso sito, nel settore "Contratto" e nel settore "Approfondimenti".
MERCOLEDI' 7/5/03. ATTIVITA' CONFEDIR
- Roma (Sedi varie) Oggi, riunione della Segreteria Confedir (ore 10) e della Confedir Sanità (ore 16).
Martedì 6/05/03. VERTICI FNOMCEO, DA RIFARE L'ELEZIONE DEL PRESIDENTE
- Roma (Sede FNOMCeO) Giochi da rifare per l'elezione del presidente della Federazione degli Ordini dei medici (FnomCeo). Il voto di sabato scorso che ha riconfermato nella carica Giuseppe Del Barone, è considerato non valido a termini di regolamento: occorreva una maggioranza assoluta. Servivano dunque almeno 9 voti, e non gli 8 (contro i 7 della lista Bianco) incassati. I dubbi sulla validità regolamentare (come anticipato ieri da "Il Sole-24 Ore") hanno dunque trovato conferma. Ieri il Comitato centrale è stato riconvocato per venerdì 9 maggio, come chiesto da Mario Falconi (Fimmg, medici di famiglia). Peraltro Del Barone, anch'egli Fimmg, non s'è detto preoccupato, convinto anzi di riuscire a tramutare almeno una delle due astensioni di una settimana fa in un voto a proprio favore. Resta intatto (e anzi si accresce) il dissidio nella Fnom, e soprattutto tra i medici di famiglia. Con effetti che, comunque vada il voto, sarebbero da una parte traumatici, dall'altra paradossali. Traumatici, perché chiunque vinca, governerà sul filo del rasoio di una maggioranza risicata. Paradossali perché, se vincesse, Amedeo Bianco (Anaao) governerebbe con la squadra (vice presidente, segretario e tesoriere, le cui elezioni sono confermate) di Del Barone. Di più: sia presidenza che vice presidenza sarebbero degli ospedalieri e la Fimmg sarebbe del tutto out dai vertici. Odontoiatri permettendo.
MARTEDI' 6/5/03 .COMUNICATO INTESA MEDICA (ANPO - CIMO - CISL MEDICI)
L'INTESA MEDICA (ANPO-CIMOASMD-CISL MEDICI) prende atto con soddisfazione dell'accoglimento, da parte del Governo, della propria richiesta dell'avvio di un tavolo di trattativa a tre (Governo-Regioni-Medici), utile e sufficiente a trovare un accordo comune sulle due più importanti questioni rimaste aperte, da quasi due anni, e cioè: a) una migliore assistenza sanitaria pubblica in un rinnovato ruolo costituzionale delle Regioni; b) una riforma condivisa dell'Ordinamento e dello stato giuridico dei medici del S.S.N..
Il tavolo a tre dovrà favorire anche l'avvio delle procedure per il rinnovo dei Contratti della Dirigenza Medica e delle Convenzioni, scaduti da quasi due anni.
L'INTESA MEDICA (ANPO - CIMO - CISL MEDICI), per determinare le condizioni di una serena e rapida discussione nell'incontro di domani a Palazzo Chigi e al fine di ottenere un accordo con il Governo e le Regioni, sospende le agitazioni sindacali precedentemente programmate.
Giuseppe Garraffo - Segretario Generale Cisl Medici - ha dichiarato: "Con l'incontro di domani, deve iniziare una fase responsabile e conclusiva, una trattativa no-stop per arrivare ad un protocollo d'intesa con il Governo e le Regioni.
Il metodo è quello della concertazione. Il merito è sciogliere, in favore dei medici, il nodo dell'esclusività reversibile, della libera professione e della fine delle penalizzazioni normative per i medici non esclusivi. Il nodo da sciogliere, per i cittadini, è quello delle liste di attesa e di un migliore Servizio Sanitario".
Stefano Biasioli - Presidente della CIMO - ha dichiarato: "Il Governo e le Regioni non si illudano che possiamo accontentarci di un piatto di lenticchie o di una vanitosa passerella.
Noi manterremo i motori accesi della protesta sindacale se non si arriverà ad un accordo che accolga le giuste proposte dei medici".
Raffaele Perrone Donnorso - Presidente dell'ANPO - ha dichiarato: "Noi vogliamo sottolineare che, nel pacchetto di richieste, c'è anche la flessibilità dell'età pensionabile per i medici, in anticipo per chi esercita un lavoro usurante, posticipata per chi, volontariamente, vuole rimanere in servizio dopo i 65 anni".
MARTEDI' 6/5/03. LA PRESIDENZA CIMO al FORUM P.A.
- Roma (Fiera di Roma) . La Presidenza della CIMO partecipa ad una tavola rotonda dedicata al tema:"GOVERNARE IL SISTEMA SALUTE".
MARTEDI' 6/5/03. CONSULTA DELLE REGIONI CIMO.
- Roma (Sedi CIMO). Si riunisce la Consulta delle Regioni CIMO, per affrontare e risolvere alcuni problemi organizzativi, anche in previsione dello sciopero del 20/5.
LUNEDI' 5/05/03. INIZIA IL CONVEGNO DI FORUM P.A.
- Roma (Fiera di Roma). Si apre oggi l'annuale convegno di FORUM P.A. dedicato, quest'anno, ad una decina di temi tra cui l'ottimizzazione delle risorse, la misurazione dei risultati, la qualità, la customer satisfaction, il federalismo, l'iniziativa dei cittadini, le risorse umane, la costruzione di una P.A. europea, la sicurezza.
LUNEDI' 5/05/03. GALOPPA IL CAROVITA
- Roma (ISTAT). L'ISTAT comunica che gli stipendi dei dipendenti sono calati, in termini netti, dell'1,1%, dal Marzo 2002 al Marzo 2003. Infatti, nell'arco di un anno:
a) le RETRIBUZIONI sono cresciute dell'1,7% mentre
b) l'INFLAZIONE è cresciuta del 2,8% .
I prossimi contratti saranno stipulati con un TASSO di INFLAZIONE PROGRAMMATO (dal DPEF triennale) dell'1,4%, ossia in perdita.
- Roma (G.Ufficiale) Un D.Lgs. pubblicato il 29/04/03 sulla Gazzetta Ufficiale ha accolto una direttiva emanata dalla Comunità Europea nel 1993. stabilisce che "IL PERIODO DI FERIE NON PUO' ESSERE MONETIZZATO, SALVO IL CASO DI RISOLUZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO" .
Non solo ma, poiché tra CCNL e legge prevale la legge e poiché non è previsto un periodo transitorio, le ferie non godute nel 2003 non potranno essere monetizzate. Secondo alcuni esperti di diritto, invece, le ferie maturate e non godute negli anni precedenti il 2003 sfuggirebbero al campo di applicazione del decreto. Vedremo&
SABATO 5/05/03. FUMATA BIANCA per la FNOMCeO
- Roma (Sede FNOMCeO). Dopo una lunga e sofferta vicenda, viene finalmente nominato il COMITATO CENTRALE FNOMCeO. I 103 Ordini Provinciali eleggono:
Giuseppe DEL BARONE |
PRESIDENTE |
Salvatore AMATO |
Vice Presidente |
Massimo FERRERO |
Segretario |
Francesco LOSURDO |
Tesoriere |
- Commento CIMO:
- grande vittoria di Peppino Del Barone, con il fondamentale apporto degli odontoiatri che ricevono (in cambio) la Segreteria.
- Grande sconfitta (quasi una Caporetto) per Falconi e per i suoi amici.
- Grandi batoste personali per Amato (Anaao) - presidente in pectore - e per Pressato - vice presidente in pectore.
Commento CIMO: La CIMO augura a Peppino del Barone di riuscire a governare la FNOMCeO e, soprattutto, di riuscire a modificare la vita associativa, a partire dalle modalità elettorali !
VENERDI' 2/05/03. MANIFESTO ETICO
- Roma (Ministero della Salute). Mercoledì 30/4/03, alle ore 16,15, il Ministro Sirchia e 13 organizzazioni sanitarie di diversa estrazione, hanno sottoscritto (dopo averlo discusso) il "MANIFESTO sui PRINCIPI dell'INFORMAZIONE SCIENTIFICA SUI FARMACI".
- Le Organizzazioni sono: ADF, ANAAO, ANPO, ASSOFARM, ASSOGENERICI, CIMO, FARMINDUSTRIA, FEDERFARMA, FEDERFARMA SERVIZI, FIMMG, FOFI, SIFO, SIMMG.
Il manifesto (articolato su 8 commi) afferma che:
1) IL FARMACO è uno STRUMENTO INDISPENSABILE a PRESRVARE LA SALUTE &.la ricerca farmaceutica è fondamentale &il farmaco è un valore.
2) IL BUON USO del FARMACO è FONDAMENTALE&. Il farmaco è un bene etico.
3) MEDICI e FARMACISTI DEVONO ESSERE INFORMATI sui farmaci e si impegnano alla farmacovigilanza intra ed extraospedaliera.
4) L'USO DEI FARMACI è legato ad una evidenza scientifica&..
5) IL FARMACISTA farà opera di informazione sui pazienti (esterni&)
6) I PRODUTTORI DI MEDICINALI condividono la necessità di un'informazione trasparente e valida, sulla base del codice deontologico. Lo stesso dicasi per gli informatori scientifici.
7) I DISTRIBUTORI FARMACEUTICI garantiscono la distribuzione capillare dei farmaci.
8) TUTTI I FIRMATARI SONO CONSAPEVOLI DELL'IMPORTRANZA DI OPERARE CORRETTAMENTE, nel rispetto del paziente e secondo le finalità del SSN. Essi si impegnano all'applicazione di questi principi, a contrastare comportamenti distorti e ad evitare di porre in atto rapporti che possano costituire conflitti di interesse.
Commento CIMO, Tutti gli "Attori", firmatari del Manifesto, hanno concordemente concluso che il Manifesto stesso costituisce un passaggio preliminare (testo di principi condivisi) preliminare alla IMMINENTE E DOVEROSA MODIFICA del D.Lgs.541/92. I firmatari del manifesto costituiranno (questo è l'impegno del Ministro e del Dr.Martini !) il gruppo di lavoro che costruirà il testo del D.Lgs. che sostituirà il D.Lgs.541/92. Il manifesto è un impegno di massima, in attesa delle nuove norme chiarificatrici.
VENERDI' 2/05/03. LA PRESIDENZA CIMO SOLLECITA
- Roma (Sede CIMO) La Presidenza della CIMO invia alcune lettere di sollecitazione a:
1) Comm.Sanità Camera, per l'inserimento - nel Decreto Legge n°89/2003, della PROROGA del TEMPO DEFINITO al 31/7/2005&
2) On.Gianni Letta, per la convocazione del Tavolo a TRE (Governo-Regioni-Sindacati) sulla REVISIONE dello STATO GIURIDICO dei MEDICI DIPENDENTI;
3) Ministero del LAVORO ed al Ministro Mazzella per la convocazione dei conflitti sindacali.
Commento CIMO: Vocine del Parlamento identificano nel Segretario Generale del Tesoro il nemico del tempo definito. Perché? "Perché i tempodefinitisti pensionati al 31/12/2002 potrebbero chiedere i danni, alla luce delle nuove norme. E ciò sarebbe un costo insostenibile".
Vocine vere o false. Se vere, dimostrerebbero il modesto raziocinio dell'interessato che non capisce che il tempo definito, per definizione, costa molto di meno del tempo pieno e che pochi tempodefinitisti si sono messi in pensione il 31/12/2002. Solo quelli che potevano farlo !!
VENERDI' 2/05/03. SANITA' AL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- Roma (Palazzo Chigi). Il CdM esamina, tra l'altro, alcuni temi sanitari:
1. Evoluzione della SARS;
2. Decreto Legge sull'obbligo di misurazione della temperatura corporea a tutti i passeggeri dei "voli a rischio" (rinviato);
3. Sessione straordinaria di esami di abilitazione alla professione di farmacista (entro il 30/9/03).
Mercoledì 30/04/03 . CODICE ETICO SUL FARMACO.
- · Roma (Ministero Salute). Nel pomeriggio, Sirchia incontra con tutto il mondo sanitario interessato al farmaco: industria, medici, farmacisti, grossisti.
Tema: l'elaborazione di un MANIFESTO ETICO sulla INFORMAZIONE SCIENTIFICA SUI FARMACI, articolato in otto "comandamenti".
1) L'indispensabilità del farmaco.
2) La necessità di combattere l'uso distorto del farmaco.
3) Il diritto dei medici a ricevere una "puntuale informazione".
4) Il dovere dei medici di non "subire pressioni"&.
5) Il dovere dei farmacisti di informare i pazienti.
6) Il dovere dell'industria di fare una "informazione trasparente".
7) Il dovere dei grossisti di conservare correttamente i farmaci.
8) L'impegno per tutti di "non violare le regole sottoscritte".
Commento CIMO-ASMD
Basterà? Quando inizierà il lavoro di modifica (condivisa) del D.Lgs. 541/92?
Lunedì 28/04/03 - COMUNICATO CIMO-ASMD
- Roma (Sede CIMO-ASMD) - La Presidenza della CIMO-ASMD emette un Comunicato che annuncia lo sciopero della CIMO-ASMD (il giorno 20 maggio 2003), contro l'inerzia sanitaria del Governo.
Domenica 27/04/03 - NUOVA COLLANA EDITORIALE CIMO-ASMD
- Vicenza (Sede CIMO-ASMD). Il Presidente CIMO-ASMD corregge le bozze della nuova collana editoriale CIMO-ASMD, dedicata al tema "Ospedale e Territorio". A partire da giugno p.v. verranno editati 6 volumi, teorico-pratici, frutto del lavoro di un importante gruppo (ospedaliero-territoriale) vicentino e della Commissione CIMO-ASMD "Ospedale- Territorio".
Sabato 26/04/03 - IN GAZZETTA UFFICIALE IL DECRETO LEGGE N° 89/2003.
- Roma (Gazzetta Ufficiale) . Il testo del Decreto Legge n° 89/2003 è pubblicato nella G.U. N° 95 del 24/04/03. Il testo è quello già noto, con un taglio sostanzioso (ed imprevisto): la scomparsa della proroga del tempo definito al 31/12/03.
Il DECRETO , che è entrato in vigore da oggi e che dovrà essere convertito in Legge entro il 24/06/03, stabilisce:
1) la PROROGA al 31/07/05 DELLA LIBERA PROFESSIONE INTRAMOENIA ALLARGATA;
2) il FINANZIAMENTO COMPLESSIVO (2003-2005) di 9 milioni di euro per un progetto oncologico dell'ISS;
3) il FINANZIAMENTO COMPLESSIVO (2003-2005) di 35 milioni di euro per la Fondazione dell'Istituto Mediterraneo di ematologia;
4) il FINANZIAMTNO COMPLESSIVO (2003-2005) di 297 milioni di euro per le VITTIME degli EMODERIVATI INFETTI.
Commento CIMO-ASMD.
Chi ha "silurato" il tempo definito? "Giulietta" od il "nemico ignoto"? Ancora un episodio scandaloso ed ingiustificabile!
Giovedì 24/04/03 - INFLAZIONE AL 2,8%
- Roma (ISTAT) - L'ISTAT annuncia che, in Aprile, l'inflazione (dato ufficiale!) è balzata al 2,8% (+ 0,3% rispetto al mese precedente) per colpa dell'aumento dei tabacchi e di alcune tariffe. Su base annua, l'inflazione si attesterebbe al 2,3%.
- Roma (Gazzetta Ufficiale) - Non è ancora stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge relativo alla sopravvivenza del TEMPO DEFINITO e della LIBERA PROFESSIONE INTRAMOENIA ALLARGATA. Perché?
Martedì 22/04/03 - FUTURA ATTIVITA' SINDACALE: SCIOPERO ?
- (Roma-Vicenza) La Presidenza CIMO-ASMD programma l'attività sindacale del mese di Maggio, inclusa la possibile attuazione di una giornata di sciopero, ai sensi delle decisioni assunte dall'ultimo Comitato Centrale CIMO-ASMD e della lettera inviata in data 17/04/03 alle CONTROPARTI PUBBLICHE relative alla:
a) PROCLAMAZIONE dello "STATO di AGITAZIONE" dell'intesa medica;
b) RICHIESTA di AVVIO della PROCEDURA CONCILIATIVA.
====
- In assenza di concreti segnali da parte del Governo e delle Regioni (con attivazione del "TAVOLO a TRE", sempre promesso e mai concretizzato), e l'INTESA MEDICA trasformerà lo stato di agitazione in una giornata di sciopero, nella seconda metà di maggio e prima della tornata elettorale.
Domenica 20/04/03. PASQUA
Venerdì 18/04/03 - CdM VIA LIBERA ALLE CODE CONTRATTUALI.
- Roma (Palazzo Chigi). Un anno e mezzo dopo la prima definizione della parte normativa ed otto mesi dopo la messa a punto di quella economica e la conseguente firma del "verbale tecnico", il Consiglio dei Ministri di oggi ha dato il via libera all'atto di indirizzo all'ARAN (elaborato mesi fa dal Comitato di Settore) per il recupero del differenziale inflativo (0,92%) rispetto alle somme percepite con il CCNL ormai scaduto.
Ma il percorso, sofferto, delle code contrattuali è ben lungi dall'essere concluso. Ecco infatti le ulteriori tappe (Art.47, D.Lgs.145):
1. STIPULA (OO.SS. mediche-ARAN) del VERBALE TECNICO (PREINTESA);
2. PASSAGGIO della PREINTESA prima al COMITATO di SETTORE e poi al
3. CONSIGLIO dei MINISTRI (per il "via libera" definitivo) e poi
4. alla CORTE dei CONTI, prima della
5. FIRMA DEFINITIVA.
- Insomma, altri 5 mesi, almeno: siamo in Italia !
- Tutto questo per un costo complessivo annuo di 56,81 milioni di euro (110 miliardi delle vecchie lire), così suddivisi: 34,08 (=0,60% dello 0,92%) ai medici e 22,73 (0,32% dello 0,92%) sul fondo di posizione.
- In tasca ai medici andranno circa (alla fine !)
a) 1.600 euro di arretrati e
b) da 32 a 46 euro/mese, in busta paga.
- Lo STIPENDIO TABELLARE, rideterminato con l'incremento del differenziale, costituirà la base di calcolo per il nuovo CCNL.
- Le "code della dirigenza non medica" creano alcuni problemi (conseguenza della Legge 251/2000), tra cui l'apertura delle porte della dirigenza anche per alcune figure di "laureati infermieri" (circa 2/AULSS).
IL VALORE ECONOMICO DELLE CODE CONTRATTUALI
(in euro/mese)
|
Dall'1/1/01
|
Dall'1/7/01
|
1 TEMPO PIENO |
22,21
|
45,96
|
2 TEMPO DEFINIITO |
15,49
|
32,54
|
NUOVO TABELLARE ANNUO
|
Dall'1/1/01
|
Dall'1/7/01
|
1 TEMPO PIENO |
20.011,67
|
20.296,76
|
2 TEMPO DEFINIITO |
12.629,95
|
12.834,47
|
EX CONDOTTI |
5.903,43
|
5.993,61
|
Roma, 17/04/03
- Lettera inviata da: INTESA MEDICA (ANPO - CIMO ASMD - CISL MEDICI) a:
Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento della Funzione pubblica
Al Ministero del Lavoro
Direzione Generale della tutela delle condizioni di lavoro
Direzione VIII
Al Presidente
della Conferenza Presidenti Stato
e Regioni delle
Province Autonome
Dott. Enzo Ghigo
Al Ministro della Salute
A tutti gli Assessori Regionali alla Sanità
All'ARAN
LORO SEDI
Prot. SN/124/03
Raccomandata A.R.
Le sottoscritte Organizzazioni Sindacali di categoria riunite nell'INTESA MEDICA (ANPO,CIMO-ASMD, CISL Medici) proclamano formalmente lo stato di agitazione con l'intento di giungere alla indizione di una giornata di sciopero nazionale, qualora non si addivenga alla soluzione dei seguenti problemi:
1. chiusura della code del CCNL 8/6/2000, scaduto da 16 mesi;
2. attivazione di un tavolo di concertazione a tre (Governo, Regioni, Organizzazioni sindacali mediche, della dirigenza) al fine di perseguire:
a) un'intesa sulle ormai indispensabili modifiche dello stato giuridico della dirigenza medica e sanitaria;
b) un'intesa sul ruolo delle Regioni nel futuro CCNL di area medica;
c) un'intesa sulla istituzione di un tavolo regionale di contrattazione, specifico per la dirigenza sanitaria medica dipendente.
3. avvio delle procedure per il rinnovo dei contratti della Dirigenza Medica scaduti il 31/12/01;
4. soluzione dei problemi relativi allo stato giuridico ed al quadro contrattuale dei dirigenti medici-veterinari-sanitari dipendenti dal Ministro della Salute;
5. emanazione di un DPCM ex art. 34, legge 289/2002 relativo ai criteri per le assunzioni a tempo indeterminato;
6. regolamentazione dei contratti ex art. 15-septies del D.Lgs. 229/99.
Le sottoscritte Organizzazioni Sindacali, riunite nell'INTESA MEDICA (ANPO,CIMO-ASMD, CISL Medici) richiedono quindi - alla luce di quanto previsto nell'accordo sui servizi pubblici essenziali e sulle procedure di raffreddamento e conciliazione in caso di sciopero, del 26/09/2001 - l'AVVIO della PROCEDURA CONCILIATIVA.
ANPO
|
CIMO-ASMD
|
CISL MEDICI
|
Raffaele Perrone Donnorso
|
Stefano Biasioli
|
Giuseppe Garraffo
|
Roma, 16 Aprile 2003
CONFEDIR
Confederazione Nazionale dei Quadri Direttivi
E Dirigenti della Funzione pubblica
Conferenza Permanente dei Servizi Sanitari
COMUNICATO STAMPA
I DIRIGENTI MEDICI E FARMACISTI
DEL MINISTERO DELLA SALUTE
DICHIARANO LO STATO DI AGITAZIONE
SINAFO e CIMO-ASMD, organizzazioni sindacali aderenti a CONFEDIR, che rappresentano dirigenti medici e farmacisti del Ministero della Salute, visto il rifiuto dei vertici amministrativi del Dicastero di raggiungere un giusto accordo sul trattamento giuridico ed economico, rinnovando il contratto di lavoro scaduto ormai dal lontano dicembre 1997, proclamano lo stato di agitazione dei dirigenti sanitari del Ministero della Salute, non escludendo ulteriori e più incisive azioni di lotta, che comunque non prescinderanno dai doveri professionali, in particolare quelli derivanti dalla necessità di fronteggiare l'emergenza SARS ed il bioterrorismo, sino a quando il Ministro della Salute non fornirà l'opportuno indirizzo politico sul pieno riconoscimento del ruolo e della funzione dei suddetti dirigenti, abbandonando l'attuale comportamento di totale chiusura nei confronti della legittime aspettative della categoria.
Il Segretario Generale
SINAFO
Dr. Giangiuseppe Console
|
Il Presidente Nazionale
CIMO-ASMD
Dr. Stefano Biasioli |
Roma, 16 Aprile 2003
INTESA MEDICA
(ANPO - CIMO - CISL MEDICI)
COMUNICATO
L'INTESA MEDICA (ANPO-CIMO-CISL MEDICI) esprime attenzione nei confronti delle nuove posizioni assunte dall'INTERSINDACALE MEDICA, che, dopo una manifestazione politicizzata e afinalistica, sembra ritornare a fare sindacato.
L'INTERSINDACALE ha, finalmente, compreso che avevamo ragione noi dell'INTESA MEDICA e si è agganciata alle nostre richieste che datano da mesi.
Occorre, però, chiarezza, perché l'INTERSINDACALE agisce in modo contraddittorio, in quanto parrebbe voler ridiscutere argomenti quali l'indennità di esclusività, precedentemente e pregiudizialmente ritenuti intoccabili.
L'INTESA MEDICA ha già minacciato lo sciopero se il Governo non darà via libera alle Code Contrattuali, già siglate nove mesi fa, se non presenterà, in tempi brevi, il Disegno di Legge sul nuovo Ordinamento dei Medici, che preveda la conferma dell'esclusività di rapporto, e la reversibilità dell'opzione con la fine delle penalizzazioni normative dei medici non esclusivi.
L'INTESA MEDICA non si accontenterà del successo da lei ottenuto per il ritiro del DL Anti-Truffa e della Proroga dell'intramoenia allargata e del tempo definito, ma l'INTESA MEDICA, già da oggi, propone una iniziativa unitaria di sciopero da svolgersi entro la prima metà del prossimo mese di maggio, se il Governo non accoglierà le nostre richieste.
L'INTESA MEDICA ritiene necessario un segnale forte per costringere il Governo a convocare un tavolo a tre (Governo, Regioni, Sindacati), che i medici aspettano da almeno un anno.
Mercoledì 16/04/03. INTERPRETAZIONI AUTENTICHE ALL'ARAN
- Roma (Sede ARAN). A Via del Corso, a partire dalle ore 9,30, riprendono le trattative relative alle ipotesi di accordo sulle seguenti interpretazioni autentiche:
1) Art.16, CCNL 8/6/00 (ORARIO di LAVORO)
2) Art.19 CCNL 5/12/96 (SERVIZIO di GUARDIA)
3) Art.20 CCNL 5/12/96 (PREONTA DISPONIBILITA')
4) Art.35 CCNL 8/6/00 (STRUTTURA della RETRIBUZIONE)
5) Art.5 CCNL 8/6/00 - II° BIENNIO (INDENNITA' DI ESCLUSIVITA')
6) Art.12 CCNL 8/6/00 - II° BIENNIO (DISPOSIZIONI PARTICOLARI)
Martedì 15/04/03. LE OO.SS. CATENA UMANA ?
- Roma (Strade varie) Un'accozzaglia di sigle mediche, con la benedizione dell'Ulivo, manifesta "a difesa del SSN e della questione morale medica".
- A nostro parere, la manifestazione è "tardiva e troppo allargata&" Ma è solo un nostro, umile, parere.
Martedì 15/04/03 - RISULTATI ELEZIONI FOMCeO
Roma (Sede FNOMCeO) Elezioni fatte per la Federazione nazionale degli Ordini dei medici (gli scrutini si sono conclusi ieri), ma giochi ancora tutti aperti. Per sapere chi sarà il presidente della FnomCeO per il triennio 2003-2005, bisognerà attendere il primo Comitato centrale, in programma subito dopo Pasqua (si parla di mercoledì 23 aprile). I presidenti dei 103 Ordini provinciali, infatti, non hanno votato questa volta secondo "liste bloccate", ma ad personam. Con il risultato che il primo degli eletti è risultato il presidente uscente, Giuseppe Del Barone, la cui lista, però, ha ottenuto solo cinque delle tredici poltrone dell'organo di governo della FnomCeO (gli altri hanno conquistato il secondo, quarto, quinto e ottavo posto), mentre la lista concorrente, quella con a capo l'ospedaliero Amedeo Bianco, ha fatto centro con otto dei nomi proposti.
Ago della bilancia di questa situazione potrebbero rivelarsi a questo punto i quattro componenti odontoiatri eletti nel Comitato centrale. Sempreché decidano di sostenere compatti uno o l'altro dei candidati alla presidenza. Ma se il loro intervento lascia ancora aperte tutte le possibili soluzioni per decidere chi sarà il presidente, resta comunque il dato di fatto che con maggioranze più che mai striminzite e scenari in cui gli schieramenti potrebbero anche contare su nove voti complessivi contro otto (nel caso, a esempio, gli odontoiatri si schierassero compatti per il presidente uscente, Del Barone) la Federazione rischia di non avere una gestione facile. E questo nonostante la promessa pre-elettorale comune a entrambi gli schieramenti: rimettere in pista la professione dopo le batoste incassate soprattutto sul versante della credibilità etica e morale (si veda "Il Sole-24 Ore" dell'8 aprile) della categoria. Medici al bivio, quindi, ma questa volta senza alcun canone precostituito. E l'incertezza è visibile anche da un'altra sorpresa alle elezioni concluse domenica 13 aprile: per la prima volta nella storia della FnomCeO è rimasto fuori dal Comitato centrale proprio il rappresentante del maggior Ordine d'Italia e d'Europa, quello di Roma (il candidato era il vicepresidente), nonostante portasse con sé un pacchetto pari al 10% circa di tutti i voti a disposizione degli Ordini provinciali e nella "lista Bianco" fosse stato proposto come segretario della Federazione. Questi i medici eletti al Comitato centrale secondo i voti ottenuti e l'Ordine di appartenenza: Giueppe Del Barone (Napoli, 971 voti); Francesco Losurdo (Bari, 966); Lamberto Pressato (Venezia, 941); Antonio Panti (Firenze, 920); Vito Gaudiano (Matera, 912); Amedeo Bianco (Torino, 906); Giovanni Maria Righetti (Latina, 900); Salvatore Amato (Palermo, 895); Luigi Conte (Udine, 885); Aristide Paci (Terni, 882); Nicolino D'Autilia (Modena, 877); Guido Marinoni (Bergamo, 858); Cosimo Nume (Taranto, 848). E tra loro c'è il futuro presidente FnomCeO. Ai tredici componenti medici si affiancheranno i quattro membri odontoiatri: Marco Landi (Lodi, 134); Giuseppe Renzo (Messina, 133); Saverio Orazio (Treviso, 132); Massimo Ferrero (Aosta, 132). Quelli che, questa volta, potrebbero "fare la differenza"
Paolo Del Bufalo da "Il Sole-24 Ore" del 15 aprile 2003
Roma - 14/04/03
Incontro con il Comitato di Settore
per l'Area dirigenziale della Sanità
Sono presenti per il comitato: Colozzi (assessore al bilancio della Lombardia), Presidente del Comitato, Gava (assessore alla sanità del Veneto), Palese (assessore al bilancio della Puglia), Bissoni (assessore alla sanità dell'Emilia Romagna). Del comitato fanno parte anche gli assessori alla sanità di Toscana e Bolzano, oggi assenti. Inoltre Toniolo ed Alessi (Veneto), un rappresentante dell'Emilia Romagna ed uno della Lombardia, in veste di tecnici.
Colozzi: vi abbiamo convocato per avere indicazioni utili a preparare le indicazioni del comitato di settore per il rinnovo del CCNL. Non è una sede di trattativa, questa avverrà nelle sedi opportune.
SNR: è pregiudiziale la chiusura delle code contrattuali.
Colozzi: il comitato ha già approvato la direttiva, conforme al verbale tecnico del 1 agosto, a settembre. La direttiva è stata ferma mesi al Ministero dell'Economia ed ora è all'esame del Ministero della Funzione pubblica. Domani invieremo una lettera al Governo perché venga finalmente dato il via.
Cassi (CIMO-ASMD): parla anche a nome dei sindacati della dirigenza sanitaria aderenti a Confedir (AUPI, SINAFO, SICUS, SIDAS); è preliminare, oltre alla soluzione delle code, la soluzione del contenzioso sulle risorse disponibili in riferimento allo 0,99% in più previsto dall'accordo di febbraio 2002 tra Governo e sindacati. Chiede la presenza delle Regioni al tavolo dell'ARAN, un livello di trattativa regionale, un testo chiaro e facilmente applicabile e consegna un documento (l'unico testo scritto di richieste consegnato in quella sede) sulle richieste contrattuali specifiche (tabellare, posizione, incarichi, ECM, libera professione, esclusività, verifiche, recesso, guardie e pronta disponibilità, ecc.) predisposto insieme agli altri sindacati della dirigenza sanitaria.
Zucchelli (ANAAO): oltre alle risorse pone due problemi: a) il finanziamento dell'ECM in futuro e la non obbligatorietà dei crediti fino al nuovo CCNL; b) riguardo all'esclusività l'ANAAO non intende ridiscutere quanto è stato pattuito, non vuole cambiare il sistema, ma porre aggiustamenti.
Garraffo (CISL medici): noi riteniamo che qualsiasi riforma venga fatta, l'istituto dell'esclusività deve rimanere e non siamo d'accordo con chi sostiene che eventuali modifiche normative incidano sull'indennità. Per quanto riguarda il tavolo regionale, la trattativa integrativa deve avere risorse aggiuntive.
Intervengono altri sindacati che non aggiungono nulla di nuovo.
CGIL Medici: no deciso alla reversibilità, si associa su code ed ECM (devono essere le Aziende ad occuparsi dei crediti).
Gava:
a) sull'esclusività sembra che il Ministro sia finalmente intenzionato ad aprire il tavolo a tre, ne riparleremo in quella sede;
b) il quadro istituzionale si sta modificando, soprattutto per la convenzionata, ma anche per la dipendenza; è quindi ipotizzabile trovare spazi di trattativa regionale, sostitutivi di quella nazionale, ma si tratta di pezzi di contratto nazionale che si spostano a livello regionale;
c) ogni CCNL risente degli effetti congiunturali generali ed oggi la congiuntura è particolarmente pesante per le Regioni.
Palese: sullo 0,99 si devono mettere d'accordo nel Governo. Tremonti sostiene che chi lo ha firmato (Fini) aveva garantito che la sanità era fuori, (NB. il primo paragrafo dell'accordo lo rende applicabile a tutti i contratti del pubblico impiego). Domani il Presidente Ghigo chiederà un confronto Governo Regioni e Sindacati su questo e dopo potremo aprire i contratti. (questa risposta è stata data alla fine della riunione con il comparto, ma viene inserita qui perché eravamo presenti anche noi e ne è stato chiesto spiegazioni)
Bissoni: su code e 0,99 hanno risposto i miei colleghi.
a) sull'esclusività le Regioni sono d'accordo su un punto: se il Parlamento modifica la norma, il Parlamento paga. In sede contrattuale si può modificare l'istituto, ma solo nel contesto normativo; non è vero che le Regioni pensino che modifiche portino a maggiori oneri, ma quei fondi erano stati destinati ad un patto che è stato firmato da tutti e, se si modifica il patto, cambia tutto;
b) il tavolo regionale non è previsto salvo rinvii da parte CCNL, un terzo tavolo ha un costo che le Regioni non vogliono assumersi nel loro insieme, i singoli sono liberi di destinarvi risorse, se ne hanno. Serve invece una funzione forte delle Regioni di coordinamento e di indirizzo per le Aziende;
c) ECM: servono soldi che non ci sono; facciamo uno sforzo insieme per capire come utilizzare e dirottare risorse di altri (case farmaceutiche?).
Colozzi: domani stesso le regioni solleciteranno il Governo per attivare un tavolo a tre sullo 0,99%; ci aspettiamo una analoga sollecitazione da parte sindacale. Per noi il comma 1 dell'accordo non presenta dubbi (vedi nota all'intervento di Palese) vogliamo solo che il Governo si assuma le proprie responsabilità; le Regioni non hanno posto il problema per il rinnovo del contratto dei dipendenti regionali, ma in sanità esiste l'accordo dell'8 agosto 2001 che prevede che le norme che hanno impatto finanziario creano oneri a chi le ha prodotte.
Breve commento: è la prima volta che il comitato di settore sente i sindacati (almeno ufficialmente!) prima di predisporre l'atto di indirizzo. Però le regioni non hanno manifestato le loro intenzioni reali, hanno solo lamentato la scarsità di risorse comunque disponibili.
Sulle 0,99% e sulle code hanno ammesso che abbiamo ragione ed hanno promesso di farsi carico di ottenere dal Governo il via libera; sull'esclusività il problema è economico per tutte (anche se hanno finalmente ammesso che la reversibilità non ha un costo aggiuntivo): se questa maggioranza vuole mantenere le promesse elettorali deve sgravare le Regioni del costo dell'esclusività, a questo si aggiunge una posizione di principio per quelle di sinistra.
Su un'altra cosa sono infine tutte d'accordo: no al tavolo regionale se crea costi aggiuntivi.
Le intenzioni reali di iniziare la trattativa contrattuale la misureremo sulla soluzione rapida o meno delle code e dello 0,99%, anche se per aprire il tavolo all'ARAN occorre la definizione delle aree dirigenziali, sospesa da mesi.
Lunedì 14/4/03. LE OO.SS. MEDICHE DAL COMITATO DI SETTORE
- Roma (Sede Regione Lombardia). Alle ore 18, incontro tra il COMITATO di SETTORE (Comparto Sanità) e le OO.SS. mediche su: "Linee di lavoro per il rinnovo del contratto della dirigenza 2002-2005".
Per la CIMO partecipano Cassi e Clivati. La CIMO ripropone al Comitato di Settore le sue proposte sul CCNL 2002-2005, che includono - tra l'altro - una MINIARAN REGIONALE ed il TAVOLO REGIONALE di TRATTATIVA.
Sabato 12/04/03. CONSIDERAZIONI SANITARIE
- Roma (Sede CIMO). Si chiude una settimana positiva (finalmente !) per la sanità italiana.
Per almeno due buoni motivi:
1. IL RITIRO (Mercoledì 9/4, sera) del DECRETO LEGGE ANTI-TRUFFE SANITARIE;
2. IL NUOVO DECRETO LEGGE (Consiglio dei Ministri) che in quattro articoli:
a) proroga il TEMPO DEFINITO al 31/12/03
b) prolunga la LIBERA PROFESSIONE INTRAMOENIA ALLARGATA (LPIA) al 31/7/2005;
c) finanzia un progetto oncotecnologico dell'ISS (9 milioni di euro), finanzia l'istituto mediterraneo di ematologia (IME, con 35 milioni di euro), risarcisce i danni da trasfusione di sangue infetto (con 495,5 milioni di euro).
- La CIMO ha commentato positivamente le due notizie, ma vuole ricordare a tutti che:
1. IL RITIRO DEL DECRETO LEGGE ANTITRUFFE non è caduto dal Cielo, ma è stato il frutto di una lunga pressione che CIMO, INTESA MEDICA e CONFEDIR SANITA' hanno svolto sul Ministro, sul Senato, su AN e su Forza Italia.
- La CIMO ha già ufficialmente ringraziato (in alcuni comunicati e di persona) gli artefici di questo doveroso "ritiro". Il decreto era impresentabile, anche nella seconda stesura. Impresentabile ed illegittimo.
2. IL NUOVO DECRETO LEGGE "CONCERNENTE LE DISPOSIZIONI URGENTI RELATIVE AI RAPPORTI DI LAVORO DELLA DIRIGENZA SANITARIA DEL SSN".
- E' quel decreto-legge che la CIMO e l'INTESA MEDICA aspettavano da due anni. Un decreto legge che facesse sopravvivere il tempo definito (oltre il 31/12/02) e la libera professione intramoenia allargata (LPIA) oltre il 31/7/03.
- Tardi, tanto tardi&.ma è finalmente arrivato, quel decreto. E' un atto "dovuto" (lo avevano promesso!) e "tranquillizzante".
- Nel frattempo il nuovo contratto detterà nuove regole e darà (si spera) nuove certezze.
- La CIMO ringrazia tutti coloro (Sirchia, Cursi, Danieli, Parodi, Casellati, Schifani&..assieme ad altri 48 senatori) che si sono mossi perché il Governo capisse l'importanza di varare questo decreto legge. IL PRIMO DEDICATO AL RAPPORTO DI LAVORO DEI MEDCI DIPENDENTI.
- La CIMO aveva chiesto al Governo 3 cose:
- il ritiro del decreto legge antitruffe &&&ottenuto !
- il decreto legge di proroga (TD, LPIA)&..ottenuto !
- un disegno di legge organico sulla reversibilità dell'opzione&..è ancora sulle ginocchia di Sirchia !
- In definitiva, la settimana si chiude positivamente per i medici dipendenti e per la CIMO.
- Non la pensano così gli "Altri" che, nonostante tutto, faranno la manifestazione romana del 15/4.
- Già, ma loro non sono politicizzati ! Sono no-global, in cerca di un ruolo&.
Sabato 12/04/03. LA DEVOLUTION VARATA DAL GOVERNO
- Roma. Nel Consiglio dei Ministri di ieri è avvenuto il varo del DDL COSTITUZIONALE sulla RIGFORMA FEDERALISTA. Il Provvedimento (composto di 4 articoli) marcerà in parallelo con il DDL Bossi sulla devolution, per confluire in un unico provvedimento.
Il DDL approvato ieri prevede:
a. l'eliminazione delle materie concorrenti;
b. l'esclusiva potestà dello Stato su:
- politica estera;
- immigrazione;
- difesa, forze armate, dogane, commercio estero;
- politica monetaria;
- giustizia;
- organi dello stato e leggi elettorali statali, regionali, ecc.;
- ordine pubblico;
- NORME GENERALI sulla TUTELA della SALUTE , del LAVORO e della PREVIDENZA SOCIALE;
- DETERMINAZIONE dei LEA e dei livelli essenziali delle prestazioni civili e sociali;
- tutela dell'ambiente, CONCORRENZA, COMUNICAZIONE;
- grandi reti di trasporto e di energia;
- norme generali su: alimentazione,istruzione, armonizzazione dei bilanci pubblici;
c. la potestà delle REGIONI sul SIPP, ossia su:
- SANITA' (assistenza ed organizzazione sanitaria);
- istruzione;
- polizia locale;
- promozione dell'ambiente, dell'artigianato, della cooperazione;
- beni culturali, ricerca scientifica, remittenze®ionali;
- ogni altra materia non espressamente affidata allo Stato:
- Il provvedimento viene ora affidato al Parlamento
Venerdì 11/03/04 - Decreto Legge dell'11 aprile 2004
Decreto legge concernente disposizioni urgenti relative a rapporti di lavoro della
dirigenza sanitaria del SSN, al finanziamento di un progetto oncotecnologico e al funzionamento dell'Istituto Mediterraneo di Ematologia
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 77 e 87, quinto comma, della Costituzione;
Ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di emanare disposizioni in materia di rapporto di lavoro a tempo definito dei medici del Servizio Sanitario nazionale, di modalità di svolgimento dell'attività libero-professionale intramuraria della dirigenza sanitaria e di finanziamento per la realizzazione di un progetto finalizzato a sviluppare terapie oncologiche innovative su base molecolare e per il funzionamento e la ricerca della fondazione Istituto Mediterraneo di Ematologia (IME), centro di eccellenza e di alta specializzazione per la cura e la ricerca sulle malattie ematiche e per lo studio e il trattamento della talassemia;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri adottata nella riunione del aprile 2003;
Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri della salute, dell'economia e delle finanze, per la funzione pubblica e per gli affari regionali;
EMANA
il seguenti decreto-legge:
Articolo 1
(Differimento dei termini relativi ai rapporti dei medici a tempo definito)
1. Al comma 3 dell'articolo 15 bis del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni, le parole: "31 dicembre 2002" sono sostituite dalle seguenti: "31 dicembre 2003".
Articolo 2
(Proroga del termine per l'utilizzo degli studi professionali
privati per lo svolgimento dell'attività libero-professionale)
1. Il termine del 31 luglio 2003, previsto dall'articolo 15 quinquies, comma 10, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni, è prorogato al 31 luglio 2005.
Art. 3
(Finanziamento progetto di terapie oncologiche
innovative e Istituto Mediterraneo di Ematologia)
1. Per la realizzazione di un progetto oncotecnologico da parte dell'Istituto Superiore di Sanità, finalizzato a sviluppare terapie oncologiche innovative su base molecolare, è autorizzata la spesa di 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2003, 2004 e 2005, a valere sulle disponibilità di cui alla Tabella A, voce Ministero della salute, allegata alla legge 27 dicembre 2002, n. 289 ("Finanziaria 2003").
2. Per le spese di funzionamento e di ricerca della Fondazione Istituto Mediterraneo di Ematologia (IME), con sede in Roma, centro di eccellenza e di alta specializzazione per la cura e la ricerca sulle malattie ematiche e per lo studio e il trattamento della talassemia, è autorizzata la spesa di quindici milioni di euro per l'anno 2003 e di dieci milioni di euro per ciascuno degli anni 2004 e 2005, a valere sulle disponibilità di cui alla Tabella A, voce Ministero della salute, allegata alla legge 27 dicembre 2002, n. 289 ("Finanziaria 2003").
Art. 4
(Risarcimento danni da trasfusioni di sangue infetto)
1. Per le transazioni da stipulare con soggetti emotrasfusi danneggiati da emoderivati infetti, che hanno instaurato azioni di risarcimento danni tuttora pendenti, è autorizzata la spesa di novantotto milioni e cinquecentomila euro per l'anno 2003 e di centonovantotto milioni e cinquecentomila euro rispettivamente per gli anni 2004 e 2005.
2. Alla copertura degli oneri recati dal presente articolo si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2003-2005, nell'ambito della unità previsionale di base di parte corrente "Fondo speciale" dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2003, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero della salute. Il Ministero dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
3. Con decreto del Ministero della salute, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sono fissati i criteri in base ai quali verranno definite le transazioni di cui al comma 1.
Venerdì 11 aprile 2003 - SANITA' AL CONSIGLIO DEI MINISTRI.
- Roma (Palazzo Chigi) . Il Consiglio dei Ministri di oggi delibera sui seguenti argomenti:
1. D.D.L. di MODIFICA del Titolo V° della Costituzione (esame preliminare );
2. D.D.L. sulle ISTITUZIONI PUBBLICHE INDIPENDENTI;
3. 3 D.D.L. su tre accordi internazionali (Italia, Turchia, Uzbekostan, Giordania);
4. DECRETO LEGGE su DISPOSIZONI URGENTI IN MATERIA di DIRIGENZA SANITARIA e di PROGETTI TERAPEUTICI;
5. DECRETO PRESIDENZIALE: APPROVAZIONE del PSN 2003-2005 (secondo esame preliminare);
6. LEGGI REGIONALI.
Commenti CIMO-ASMD
Ci auguriamo che il decreto n° 4 contenga, almeno, la PROROGA della LIBERA PROFESSIONE INTRAMOENIA ALLARGATA OLTRE IL 31/07/2003 !!
COMUNICATO INTERNO CIMO-ASMD
"DECRETO LEGGE ANTITRUFFE: AFFONDATO"
E' ufficiale! Il Decreto Legge n° 32/2003 ("ANTITRUFFE SANITARIE) è COLPITO ed AFFONDATO, come nel gioco della "battaglia navale".
La netta opposizione al decreto, da parte della CIMO-ASMD e della CISL-Medici (prima) e degli altri sindacati medici (poi), è stata fondamentale per l'affossamento.
Sono partiti i veti incrociati, la Commissione Sanità del Senato ha bocciato all'unanimità il testo, che è rimasto - così - senza un Relatore per il Senato.
I tempi parlamentari ristretti (per le vacanze pasquali) hanno fatto il resto. Alleanza Nazionale e Forza Italia hanno convinto Sirchia a ritirare il decreto. E Sirchia, nella serata di ieri, ha comunicato ufficialmente la sua decisione di fare marcia indietro.
Morto il Decreto Legge, resta il problema del delicato rapporto tra l'INDUSTRIA ed il MONDO SANITARIO (medico e non medico).
C'è l'assoluta esigenza di rivedere il D.Lgs. 541/92, ossia l'intera disciplina sulla informazione sanitaria.
La CIMO-ASMD si augura che - questa volta - il Ministro affronti un tema così delicato in modo organico e con il coinvolgimento di tutte le parti interessate: MEDICI, FARMACISTI, VETERINARI, FARMINDUSTRIA.
Il lavoro potrebbe iniziare da un testo già condiviso da molte "parti" nella primavera del 2001: è nei CASSETTI del MINISTERO DELLA SALUTE.
Che Qualcuno lo utilizzi!
Giovedì 10/4/03 - MANIFESTO ETICO SUI FARMACI
- Roma (Ministero Salute). A Lungo Tevere Ripa 2, si svolge la "presentazione, discussione e sottoscrizione" di un "MANIFESTO SUI PRINCIPI ETICI DELLA INFORMAZIONE SCIENTIFICA SUI FARMACI"
Mercoledì 9/4/03 - ATTIVITA' SINDACALE
- Roma (Sedi varie). La Presidenza della CIMO incontra alcuni esponenti del mondo industriale, politico e sindacale.
- Notizie ufficiose provenienti dal Senato affermano che ieri sera, in Commissione Sanità, il decreto legge antitruffe ha subito un sostanziale STOP.
Infatti, data la mancanza del relatore, non è stato neppure discusso e neppure calendarizzato per l'Aula.
Sul problema del decreto e su altri critici aspetti della medicina dipendente l'INTESA MEDICA emetterà oggi un comunicato.
Martedì 8 aprile 2003: MEDICI, SI SCEGLIE LA GUIDA DELLA FNOMCeO
- Roma (Sede FNOMCeO) Si aprono i giochi per il rinnovo dei vertici FnomCeO: da venerdì a domenica, i 102 presidenti degli Ordini provinciali dei medici in rappresentanza dei quasi 350mila "dottori d'Italia" dovranno decidere chi guiderà la Federazione nazionale per il triennio 2003-2005.
A tirare le loro giacche da una parte o dall'altra sono in corsa due liste. La prima-dell'"alternanza" - ha come presidente in pectore per la prima volta un ospedaliero: Amedeo Bianco, presidente dell'Ordine di Torino e iscritto all'Anaao, la maggiore organizzazione dei medici ospedalieri. L'altra, ripropone al vertice l'attuale presidente, Giuseppe Del Barone, esponente della Fimmg, il maggior sindacato dei medici di famiglia. Che non va compatto al voto. Per esempio, Mario Falconi, segretario nazionale del sindacato e presidente del maggior Ordine d'Italia, quello di Roma, ha già dichiarato (si veda "Il Sole-24 Ore" del 3 marzo) di tifare per l'alternanza, con a capo un ospedaliero.
Entrambe le liste presentano potenziali Comitati centrali per la futura FnomCeO assolutamente trasversali e divisi al 50% tra ospedalieri e medici di base. Le elezioni, quindi, che non si preannunciano scontate. Le liste si combatteranno fino all'ultimo per la conquista dei presidenti di entrambi i fronti, dipendente e convenzionato. Ciascuno dei quali mette
sul piatto il suo gruzzolo di voti legato al numero di iscritti. Una vera guerra di posizione, le cui armi sono "scritte" nei programmi delle liste (pubblicati sull'ultimo numero del settimanale "Il Sole-24 Ore Sanità"). Tutti e due gli schieramenti dichiarano prioritarie le questioni "calde" della professione: formazione continua (Ecm), adeguamento del Codice deontologico, revisione delle norme sulla pubblicità, confronto con le altre professioni sanitarie, rapporto con la Magistratura e difesa dalle frequenti accuse di malpractice, medicine non convenzionali, medici specializzandi, libera
professione e lotta all'abusivismo. Ma l'una e l'altra non tralasciano assalti contro l'eccessivo economicismo in Sanità e le logiche alla base del cosiddetto decreto "anti-truffe", all'esame del Parlamento.
Ed entrambi-sottolineando polemiche, scandali, crisi di identità e di fiducia da parte dei cittadini - indicano ai presidenti il perché "votare per loro". "Una responsabilità grandissima", definisce il voto la lista "Del Barone". Che aggiunge: "È tempo di reagire a difesa dei medici, senza isolare la professione ".
"Nessuno deve derogare-sottolinea la lista "Bianco" - dal proprio diritto-dovere di proporre e proporsi in un confronto civile e democratico, mai dimenticando che è in gioco il patrimonio di civiltà, eticità e utilità pubblica della nostra professione, custodita da ogni medico nella sua scienza e coscienza".
Paolo Del Bufalo da "Il Sole-24 Ore" del 8 aprile 2003
Martedì 08/04/03 - DECRETO ANTITRUFFE : ORE DECISIVE
- Roma (Palazzo Chigi). Ore decisive per il decreto legge contro gli illeciti sanitari. Governo e maggioranza decideranno oggi l'iter del Dl 32/2003, che è davanti a un bivio: se proseguire a tappe forzate l'iter parlamentare, ma con un testo profondamente modificato e asciugato rispetto alle versione originaria, o abbandonarlo al suo destino e dunque lasciarlo decadere.
Sarà, il decreto legge anti-truffe in sanità, uno degli argomenti più attesi della nuova settimana parlamentare. Una settimana che vede in pole position i decreti legge (sono 10 quelli in vigore, inclusa la proroga dei condoni fiscali) con un'attenzione particolare per l'attività di Palazzo Madama: legislazione ambientale, servizi segreti, pubblica amministrazione e riconoscimento dell'attività sociale degli oratori sono tra i provvedimenti all'ordine del giorno dell'assemblea.
Roberto Turno da "Il Sole-24 ore" dell'8 Aprile 2003
Lunedì 07/04/03 - 12°COMMISSIONE CAMERA E L.P.
- Roma (Montecitorio). La 12°Commissione della Camera, a conclusione della inchiestra sulla L.P. (libera professione medica), pubblica sul sito della Camera il TESTO CONCLUSIVO, così riassumibile:
1. L'ISTITUTO DELLA L.P. (INTRAMOENIA) va rivisto e qualitativamente migliorato, perché largamente carente;
2. La LPI va INCENTIVATA (incentivi economici, strumenti, strutture, scelte);
3. La RIFORMA E'FALLITA (le liste di attesa sono cresciute);
4. Vanno INTRODOTTI alcuni CORRETTIVI:
- un premio di produttività per ridurre le liste di attesa;
- una restrizione della LPE (extramoenia), concedibile solo a chi ha raggiunto gli obiettivi aziendali;
- una riduzione dei "premi" per D.G., D.S. e D.A. che non riducano le liste di attesa;
- un CUP, centralizzato ed interaziendale;
- il pieno utilizzo delle strutture (ore 8-20) con rimozione del blocco delle assunzioni;
- una limitazione della LPIA (!!);
- una ridefinizione (con i medici) dei costi di degenza e dei costi ambulatoriali;
- una ristrutturazione della rete ospedaliera in funzione della LPI, con l'uso delle risorse esistenti : Legge n°67/1988 (Art.20) e D.Lgs.254/2000;
- una verifica della LPI in ambito nazionale.
Sabato 5/4/03 - DL ANTITRUFFE "IN SALITA"
- Roma (Il Sole 24Ore, Pag.23). Il giornale della Confindustria pubblica in un lungo articolo dedicato al futuro "periglioso" (Noi ci auguriamo, PERIGLIOSISSIMO ! NdR) del Decreto Lege n°32/2003. Dopo il NO netto ed irrevocabile di CIMO e CISL-MEDICI (che ne hanno chiesto il decadimento e/o il ritiro !) e di tutte le altre OO.SS. della DIRIGENZA SANITARIA (CONFEDIR in testa), il D.Legge si trova a combattere anche contro:
a) l'opposizione netta dei Senatori, di maggioranza e di opposizione;
b) i tempi di lavoro di Camera e di Senato, ormai ridotti all'osso: il DL decade il 3/5, ma i lavori di Montecitorio (Commissioni + Aula) si interrogano dal 17 al 27 Aprile;
c) un eventuale nuovo passaggio in Commissione Giustizia, in presenza di nuovo emendamenti al testo;
d) diffusi malumori all'interno della maggioranza (vertice Sirchia-maggioranza del 3/5/03), nonostante le modifiche che Sirchia avrebbe apportato al Decreto Legge.
Secondo gli "pifferi di Palazzo" e secondo le cronache del Sole-24 Ore, il Ministro - per superare il parere contrario della maggioranza e della Commissione Giustizia del Senato avrebbe:
1. CANCELLATO GLI ARTICOLI 1 E 3 DEL DECRETO;
2. MODIFICATO L'ART.640 DEL CODICE PENALE, inasprendo le pene per chi commette truffe contro il SSN;
3. MANTENUTO la previsione di un NUCLEO ISPETTIVO MINSTERIALE.
· Insomma (ed in teoria, perché il testo "scritto" non è stato visto dalla CIMO !), forme e contenuti assai diversi da quelli iniziali. Diversi, ma non sufficienti, a parere della CIMO !
· Comunque sia, la CIMO continua a ritenere che il DECRETO LEGGE sia:
a. INEMENDABILE, perché anticostituzionale ed offensivo nei confronti dei medici, criminalizzati in toto;
b. ASSURDO, perché privo di una reale urgenza;
c. ANTIDEMOCRATICO, perché non costruito sul consenso;
d. VESSATORIO, inutilmente vessatorio, nei confronti dei medici. E ciò è tanto più odioso, solo che si considerano le PROMESSE - MAI MANTENUTE - DI RIFORMA SANITARIA, formulate dal Premier, 24 mesi fa&.;
e. PRIVO DI BUON SENSO, perché inasprire le pene non risolve i problemi;
f. POLITICAMENTE ERRATO. Da un lato, si condonano (in modo tombale !) illeciti economici ed amministrativi. Dall'altro, si calca la mano su ipotetici reati sanitari.
=================
- La CIMO ribadisce il suo NO INCONDIZIONATO al DECRETO LEGGE-ANTITRUFFE (1°, 2°, 3° stesura&) e chiede una PROFONDA, ma condivisa, MODIFICA del D.Lgs.N°541/92&unico strumento concreto per un chiaro rapporto tra industria e mondo sanitario.
=================
Venerdì 4/4/03 - CONSIGLI ODEI MINISTRI (CdM)
- Roma (Palazzo Chigi) il CdM ha dato il definitivo via libera al D.Lgs.sulla FARMACOVIGILANZA, che riscrive il D.Lgs.n°44/1997, recependo la Direttiva Comunitaria 2000/38/CE in tema di sicurezza dei farmaci. in sintesi, IL d.Lgs:
1) ELIMINA le SANZIONI PENALI per medici, farmacisti ed operatori sanitari che omettano di segnalare le reazioni avverse, provocate dai farmaci;
2) PREVEDE MULTE SALATE (30-180.000 euro) per le industrie e per i responsabili della farmacovigilanza delle industrie che violino gli obblighi di informazione;
3) PREVEDE SANZIONI DISCIPLINARI per i responsabili della farmacovigilanza nelle strutture sanitarie (dovere di inserire in rete le informazioni, entro 7 giorni dal ricevimento);
4) ELENCA la NUOVA TIPOLOGIA delle REAZIONI da SEGNALARE: si dovranno segnalare solo le reazioni avverse "gravi ed inattese";
5) ISTITUISCE un SISTEMA NAZIONALE di FARMAVOCIGILANZA VETERINARIA.
Rimandato invece al CdM di Venerdì 11/4/2003 il varo del nuovo PIANO SANITARIO NAZIONALE , riformulato in base alle proposte delle competenti Commissioni di Camera e Senato
Venerdì 4/4/03 - CIMO: "IL DL ANTITRUFFE VA AFFONDATO"
- Roma (Sede CIMO). Ulteriore secca presa di posizione della CIMO sul Decreto Legge n° 32/2003 ("ANTI-TRUFFE SANITARIE") . Troverete in un'altra parte di questo sito il comunicato integrale. Qui ci limitiamo a riportare la notizia, ripresa dal Sole-24 Ore Sanità.
"Il decreto legge anti-truffe sanitarie non è emendabile e va affondato, cioè lasciato decadere!!" Lo ha dichiarato Stefano Biasioli, Presidente Nazionale della CIMO-ASMD nel ribadire la sua opposizione al decreto legge (perché anticostituzionale ed offensivo nei confronti della categoria medica, ingiustamente criminalizzata per pochi - e tutti da dimostrare - comportamenti scorretti) chiede al Governo il varo di un nuovo disegno di legge dedicato al rapporto tra l'industria ed il mondo sanitario".
"Ma occorre legiferare senza urgenze e dopo aver acquisito il consenso di tutte le categorie interessate. Da due anni i medici (CIMO in testa)chiedono invano ai politici che un nuovo decreto legislativo colmi le lacune del D.Lgs.41/92 e faccia chiarezza nei delicati rapporti tra medici ed industria. Occorrono regole chiare e condivise, senza aprioristiche condanne. I problemi concreti non si risolvono criminalizzando una categoria professionale, decuplicando le pene, istituendo tribunali speciali e violando la libertà dell'atto medico".
"La CIMO-ASMD ha intenzione di chiamare a raccolta i medici, per una nuova sfida: liberare la professione medica dalla prigionia di una gestione sanitaria sudamericana, monocratica, priva di reali controlli sui meccanismi gestionali", ha concluso Biasioli.
Venerdì 4/4/03 - INCONTRO GAVA-SIRCHIA-BISSONI
- Roma (Sede imprecisata). L'incontro in oggetto ha riguardato i seguenti temi:
1. Sblocco del provvedimento sugli IRCCS. Sirchia è disponibile a rivedere il provvedimento, purchè si salvaguardi il principio della "rete di eccellenza dei poli medici-specialistici". Secondo Gava e Bissoni, invece, il D.Lgs. va ritirato e l'intero problema va affidato al Parlamento.
2. DDL di RIFORMA della DIRIGENZA MEDICA . Secondo Gava e Bissoni occorre "fissare a livello nazionale una norma-principio sul lavoro intramoenia, salvo rimettere alla competenza delle Regioni gli accordi a carattere regionale in sede di contratto di lavoro".
Commento CIMO alla Notizia n°2. Quale è il senso reale della frase virgolettata ? Le Regioni pensano ad una MINI-ARAN REGIONALE anche per la dipendenza ?
Venerdì 4/4/03 - FONDI PER IL CONTRATTO-SCUOLA
- Roma (Ansa). Accordo Tremonti-Moratti sul contratto della scuola. Dopo mesi di discussioni, la Moratti ha ottenuto, per il contratto della scuola, i seguenti FONDI:
1. INFLAZIONE PROGRAMMATA;
2. 191 MILIONI DI EURO (dai tagli di 6900 cattedre);
3. 134 MILIONI DI EURO (dopo ulteriori tagli di personale)
L'accordo sbloccherà il contratto della scuola . Il Governo invierà una nuova direttiva all'ARAN , per la volata finale. Ottimisti CISL, SNALS, UIL; critica la CGIL ("mancano 56 milioni di euro per i docenti&")
Giovedì 03/04/03 - ATTIVITA' SINDACALE
- Roma (Sedi varie) - L'INTESA MEDICA programma una serie di azioni sindacali in tema di:
1) Decreto Legge n° 32/2003;
2) Disegno di Legge di Riforma dello stato giuridico del personale sanitario dipendente (46a stesura);
3) Code contrattuali;
4) Sopravvivenza della libera professione intramoenia allargata (LPIA) oltre il 31/7/03;
5) Contratto di lavoro 2001-2004.
- Per quanto riguarda il punto 1), l'INTESA MEDICA - preso atto che, purtroppo, la manifestazione romana organizzata dai sindacati medici per il giorno 15/4/03 rischia (allo stato attuale dei fatti e delle presenze ipotizzate) di essere sia intempestiva che strumentalizzata - decide di ritirare la propria adesione alla manifestazione stessa e comunica all'ANAAO ed alla FIMMG la propria decisione.
- L'INTESA MEDICA, a scanso di equivoci (sempre possibili!), ribadisce ai propri iscritti la volontà di rispettare pienamente i deliberati dei propri organi istituzionali e di proseguire (utilizzando ogni strumento lecito e concesso!) una concreta attività sindacale, volta a tutelare la categoria in merito a tutti i 5 aspetti sopra elencati.
Nota bene - Ulteriori informazioni verranno diffuse entro 7-10 giorni!
Mercoledì 02/04/03 - SABBIE MOBILI PER L'ANTITRUFFE
- Roma (Senato) - Voci ufficiose sussurrano che ieri sera, alla 12 a Commissione Sanità del Senato, si sia sparato "ad alzo zero" contro il Decreto Legge n° 32/2003 e che parecchi Senatori abbiano chiesto al Ministro ed al Governo di ritirare il Decreto in questione, ritenendolo inemendabile.
Commento CIMO-ASMD - E' la linea della CIMO! Infatti la CIMO ha ripetutamente sostenuto (oralmente e per iscritto) che il Decreto Legge n° 32/2003 non aveva alcuna ragione d'essere e che era pericoloso per il mondo sanitario. La CIMO-ASMD, inoltre, ha ripetutamente sostenuto (oralmente e per iscritto) che il problema (vero o presunto) degli ipotetici illeciti sanitari vada affrontato e risolto in un solo modo: con una REVSIONE SOSTANZIALE del DECRETO LEGISLATIVO N° 541/1992 ( relativo al rapporto tra industria del farmaco e mondo sanitario) - e soprattutto degli artt. 10,11 e 12 dello stesso - inserendo in esso anche una regolamentazione relativa la RAPPORTO TRA INDUSTRIA BIOMEDICALE e MONDO SANITARIO.
Vox clamans.
Mercoledì 02/04/03 - INCONTRI SINDACALI
- Roma (Sedi Varie). La Presidenza della CIMO incontra alcuni esponenti politici e sindacali. Tema: il Decreto Legge anti-truffe sanitarie.
Martedì 01/04/03 - Quanto dovrebbe pesare la franchigia nelle coperture diaria per ricovero
La previsione di una franchigia - in genere di 3 e più giorni - nelle polizze indennità da ricovero ospedaliero, a seguito di infortunio e/o malattia, da luogo ad una riduzione dei tassi di premio estremamente variabile da compagnia a compagnia.
I dati sulle dimissioni ospedaliere, contenuti nel Rapporto del Ministero della salute riguardante l'anno 2000, rappresentano senz'altro un valido supporto ai tecnici.
In detto anno vi sono state le seguenti dimissioni riferibili ad infortuni:
- n. 90.622 con diagnosi di "Traumatismi, avvelenamenti ed effetti tossici dei farmaci";
- n. 22 con diagnosi di "Ustioni";
- n. 9.490 con diagnosi di "Traumatismi multipli rilevanti".
La degenza media è stata, rispettivamente, di 4,9 giorni, 11,2 e 14,4 giorni.
Le degenze di un solo giorno hanno rappresentato il 32,6% dei casi di "Traumatismi, avvelenamenti, ecc.", il 13,2% dei casi di "Ustioni" ed il 12,2% dei casi diagnosticati come "Traumatismi multipli rilevanti".
Martedì 01/04/03 - Statistiche fantasiose o sistema sanitario criminale?
E' questa la domanda che sorge spontanea a leggere quanto viene pubblicato sulla c.d. malasanità.
Secondo l'Associazione italiana degli anestesisti, ogni anni morirebbero in Italia 14.000 persone a causa di cure ospedaliere errate. Secondo Assinform (che nulla ha a che vedere con il nostro editore, essendo invece un'associazione di servizi informatici), i morti per malpractice sarebbero addirittura 50.000.
In Germania, due distinti studi parlano di 16.000 e 25.000 decessi.
Negli Stati Uniti, infine i decessi in corsia sono stimati in 7.000.
Per rendere confrontabili i dati, ho calcolato i decessi in rapporto agli abitanti di ciascun Paese e ne sono usciti i seguenti quozienti, espressi in numero di morti per milione di abitanti:
|
Stima minima
|
Stima massima
|
U.S.A.: |
25,3
|
25,3
|
Germania: |
194,4
|
303,8
|
Italia: |
243,5
|
869,6
|
Ho rifatto i conti. Erano giusti. Terribile.
E poi c'è qualcuno che farnetica di cartello di assicuratori finalizzato a dissanguare le povere ASL e le ancor più povere aziende ospedaliere, con premi ritenuti inaccettabili.
Forse un cartello c'è. Nel senso di non voler chiedere un euro di premio, rifiutando le coperture.
Si strepita di costi assicurativi insostenibili, ma in fin dei conti incidono sul costo del lavoro per meno del due per cento.
Martedì 01/04/03 - LA SPESA PER I FARMACI
- Roma (Sede Farmindustria). Gian Pietro Leoni, Presiedete di Farmindustria (ancora per 15 gironi) diffonde i dati sulla SPESA FARMACEUTICA 2002, espressa in euro ed in % rispetto al PIL.
VOCE |
ITALIA
|
REGNO UNITO
|
FRANCIA
|
GERMANIA
|
Spesa globale (milioni di euro) |
17,617
|
21,791
|
27,019
|
33,631
|
% sul PIL |
1,40
|
1,32
|
1,79
|
1,59
|
Spesa pro-capite (pubblica+privata) in euro |
304,19
|
364,67
|
456,44
|
408,58
|
Spesa pubblica pro capite in euro |
202,4
|
232,00
|
299,5
|
270,70
|
Spesa privata pro capite in euro |
101,79
|
132,67
|
156,94
|
137,88
|
%spesa farm.glob./PIL |
14,97
|
18,51
|
17,08
|
18,16
|
Nota bene: Globale= spesa farmaceutica pubblica+privata
Commento CIMO:
Dopo queste cifre, Tremonti continuerà a credere che si spende troppo, in Italia, per i farmaci ?
L'Italia spende, in farmaci, meno del Regno Unito (- 16,6%), della Germania (- 25,55%) e della Francia
(-33,36%). O no ?