COMUNICATI STAMPA
CIMO NAZIONALE


ROMA 3 DICEMBRE 2003

SI APRE LA "VERTENZA PER LA SALUTE".
IL CALENDARIO DELLE INIZIATIVE

La manifestazione unitaria del 3 dicembre al Cinema Capranica costituisce il punto di partenza di una grande "VERTENZA" per la salvaguardia e la tutela della "SALUTE" dei cittadini.

La sopravvivenza stessa del sistema della sanità pubblica è posta in discussione dal grave e continuo sottodimensionamento delle risorse correnti, dall'assenza di una politica di investimenti, da un sistema di gestione in gran parte politicizzato delle aziende sanitarie.

I dirigenti medici, veterinari, sanitari e tecnico-amministrativi hanno deciso di unirsi ai cittadini, ai malati, agli anziani, alle fasce deboli della popolazione, contro un disegno che va progressivamente realizzandosi, teso a ridimensionare i vari livelli di assistenza, ad abbassare la qualità della medicina pubblica, a privilegiare la medicina privata, sottraendo la tutela della salute dai diritti di cittadinanza.

E' su queste basi e per contrastare queste prospettive di "inciviltà sociale", che i dirigenti medici, veterinari, sanitari e tecnico-amministrativi, il cui ruolo è posto da più parti fortemente in discussione, non avendo avuto risposte convincenti alle proprie richieste di provvedimenti atti a favorire il rilancio del Ssn, dichiarano lo stato di agitazione ed entrano in lotta con tutti i mezzi disponibili, comunque "insieme" ai cittadini.

Gli obiettivi della nostra azione sindacale sono:
· l'abolizione della norma recentemente approvata che prevede l'istituzione di un super controllo centralizzato dal Ministero dell'Economia di tutte le prescrizioni mediche;
· la modifica della legge finanziaria 2004, che preveda lo stanziamento di fondi adeguati, come richiesto anche dalle Regioni e finanziamenti idonei al rinnovo del secondo biennio economico del contratto della dirigenza medica, veterinaria, sanitaria e tecnico-amministrativa;
· l'eliminazione delle proposte di legge di modifica costituzionale tese a dar vita ad una devoluzione selvaggia;
· l'eliminazione delle ingiuste penalizzazioni categoriali previste dalla riforma previdenziale;
· l'applicazione di un corretto concetto di aziendalizzazione inteso oggi, invece, come esclusivo obiettivo di contenimento economico conseguito attraverso l'eccessivo potere monocratico dei direttori generali;
· la reale partecipazione dei dirigenti medici, veterinari, sanitari e tecnico-amministrativi alla gestione delle aziende sanitarie;
· la correzione del sistema di formazione specialistica dei giovani medici, che secondo la normativa attuale deve avvenire per i due terzi nelle strutture ospedaliere, prevedendo la copertura economica per il decreto legislativo 368/1999;
· l'introduzione di una politica obbligatoria di tutela assicurativa dell'attività medica, nell'interesse anche dei cittadini;
· la realizzazione di una seria politica contrattuale, che porti ad una rapida definizione dei rinnovi contrattuali della dirigenza medica, veterinaria, sanitaria e tecnico-amministrativa e dei medici e veterinari del ministero della salute, fermi da anni.

I medici, i veterinari, i sanitari e i tecnico-amministrativi del Ssn vogliono ripristinare un quadro di regole certe e di legalità e rivitalizzare il Servizio Sanitario Nazionale, mettendo a disposizione dei cittadini in tutte le regioni, strutture sanitarie adeguate ai bisogni ed in possesso di tutte le strumentazioni che l'evoluzione tecnico-scientifica della medicina ha reso disponibili troppo spesso per pochi.

Tali regole certe e tali risposte strutturali non sono prevedibili se non ripristinando un quadro di confronto serio tra Stato, Regioni e rappresentanze professionali.

La "Vertenza per la Salute" prevede il seguente calendario di iniziative:
Venerdì 16 gennaio 2004: giornata di assemblee unitarie in tutte le strutture sanitarie
Lunedì 9 febbraio 2004: prima giornata di sciopero generale
Lunedì 8 e Martedì 9 Marzo 2004: due giorni ulteriori di sciopero generale.

Per segnare la conclusione della prima fase della VERTENZA, i dirigenti medici, veterinari, sanitari e tecnico-amministrativi, insieme alle organizzazioni dei cittadini e dei malati, daranno vita ad una grande MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA IL 2 APRILE 2004.

La "Vertenza per la Salute" sceglie la propria idea-forza nell'unità di tutti i medici e dirigenti e nella solidarietà tra essi ed i cittadini.


Roma, 3 dicembre 2003

SANITA': ALLARME O PAURA?


"Tutte le PROFESSIONI SANITARIE - mediche e non mediche - manifestano oggi per il Servizio Sanitario Nazionale ed in difesa della loro professionalità". Lo ha dichiarato il Dr. Stefano Biasioli, Presidente Nazionale CIMO-ASMD.
"Manifestano&.perchè? C'è un problema di DENARI (cronica sottostima della spesa sanitaria). La Sanità è vista, da tutto il Parlamento come una spesa e non come un investimento&".
"Manifestano& perché? C'è un problema di ASSISTENZA &. Centinaia di migliaia di ore straordinarie e diurne lavorate e non pagate & migliaia di giorni di ferie non godute&""Manifestano& perché? C'è un problema di regole& legate ad un federalismo sanitario incompleto, che il Parlamento ha colpevolmente lasciato tale&"
"Manifestano& perché? C'è un problema di REGIONI, che piangono per i denari che Tremonti non sborsa ma non cercano di governare un sistema impazzito&".
"Manifestano& perché" C'è un problema di politica vera, quella che porta a scelte concrete, anche se difficili ed impopolari. Manca la politica vera, in Sanità".
"Denari, regole, Regioni, Politica".
NOI DIFENDEREMO LA PROFESSIONE MEDICA
NOI DIFENDEREMO LA SANITA' PUBBLICA.

E spezzeremo questo silenzio&


Dr Stefano Biasioli
Presidente Nazionale CIMO-ASMD

Roma, 2 dicembre 2003

NASCE LA FEDERAZIONE CIMO-CUMI
NELLA SPECIALISTICA CONVENZIONATA


Roma 27 novembre - Il Presidente Nazionale della CIMO-ASMD ed il Segretario Nazionale della CUMI-AISS hanno costituito la FEDSPET (Federazione Specialistica Territoriale), aderente a Federazione Medici, che raccoglie gli iscritti specialisti ambulatoriali delle suddette OO.SS. con l'obiettivo di dare nuovi impulsi e prospettive alla categoria. Presidente della nuova Federazione è stato nominato il dott. Luigi Venanzi, mentre la carica di Segretario Generale è stata assunta dal dott. Cosimo Trovato; nei prossimi giorni verrà ufficializzata la piattaforma per il rinnovo della Convenzione, le cui trattative riprendono il prossimo 12 dicembre.

La Presidenza Nazionale CIMO-ASMD

 

Roma, 1 dicembre 2003

Sanità pubblica cercasi

"Dove sta finendo la Sanità pubblica?"
"Con il suo disinteresse per le sorti della Sanità, Berlusconi è riuscito in un'impresa erculea. Ricompattare contro il Suo Governo tutti quei Sindacati della dirigenza sanitaria, che la protervia della Bindi aveva invece diviso &.": lo ha dichiarato il Dr. Stefano Biasioli, Presidente Nazionale della CIMO-ASMD, a commento della manifestazione di protesta che si terrà il 3/12/03 (Roma, Cinema Capranica, ore 9,30).
"E così, mercoledì 3 dicembre, tutti i professionisti dipendenti del SSN (Servizio Sanitario Nazionale) manifesteranno insieme contro l'assenza di una politica sanitaria nazionale ed a tutela della loro professionalità, schiacciata tra debiti e burocrazia".

"Chiediamo al Governo ed alle Regioni di risuscitare il tavolo a tre" (Governo, Regioni, Sindacati) sullo stato giuridico dei professionisti".

"Chiediamo al Parlamento di ridare dignità e serenità ai medici con una legge - chiara e moderna - sul rischio professionale in sanità".
"Non è civile un Paese, il Nostro, privo di una legge che obblighi le Aziende Sanitarie a contrarre una polizza assicurativa a piena tutela degli utenti e dei professionisti!!".

"Chiediamo al Governo ed alle Regioni di finanziare la formazione professionale (ECM) dei dipendenti, esattamente come viene finanziata quella dei medici convenzionati!".

"Chiediamo al Governo ed al Parlamento di varare (dopo quasi tre anni di "vuoto cosmico") una profonda modifica della perversa riforma Bindi: sulla organizzazione delle ASL, sulla vita professionale, sui rapporti tra pubblico e privato".

"Chiediamo alle Regioni ed al Governo un NUOVO ATTO di INDIRIZZO SUI FUTURI CONTRATTI dei DIRIGENTI SANITARI, cancellando quello provocatorio, rinchiuso in un cassetto di Palazzo Chigi".

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40 SIGLE SINDACALI della DIRIGENZA MEDICA - VETERINARIA - SANITARIA - AMMINISTRATIVA

CHIEDONO

A QUESTO GOVERNO, A QUESTO PARLAMENTO, A QUESTE REGIONI

ATTI CONCRETI
A TUTELA DELLA SANITA' PUBBLICA E DEI PROFESSIONISTI CHE IN ESSA OPERANO!

L'ASSORDANTE "SILENZIO SANITARIO" VIENE FINALMENTE ROTTO DALLA DENUNCIA DI TUTTI I PROFESSIONISTI

Ed è solo l'inizio &&&..

Roma 14 novembre 2003

COMUNICATO STAMPA

IL SUMAI TEME IL CONFRONTO

All'ultimo Congresso SUMAI è stata distribuita la copia di una lettera inviata alle istituzioni interessate nella quale si attaccava duramente la CIMO-ASMD accusandola di "comportamento antisindacale" lesivo dei "diritti e degli interessi di migliaia di cittadini" nonché di quelli della categoria degli Specialisti Ambulatoriali.
Che cosa ha mai fatto la CIMO-ASMD?
Il prossimo 31 dicembre scade il termine per l'opzione del passaggio alla dipendenza degli specialisti che hanno un impegno orario superiore alle 29 ore, ai sensi del D. Lgs. 502/92 e successive modifiche ed integrazioni. Nel corso del 2003 circa il 30% degli attuali specialisti ambulatoriali (ormai non più di 9.000 in tutta Italia) ha presentato domanda e superato il previsto giudizio di idoneità; è quindi logico prevedere che la quasi totalità di questi colleghi dal 1 gennaio 2004 assumerà lo status ed il contratto della Dirigenza Medica dipendente dal SSN.
La CIMO-ASMD Settore Specialisti Ambulatoriali, nata alla fine del 2002, ha chiesto che, ai fini del riconoscimento dei Sindacati ammessi al rinnovo della Convenzione, venisse tenuto conto di quanto sopra e non si facesse riferimento ad un dato quale quello del Dicembre 2002 ormai non più rappresentativo della situazione attuale della categoria, ma al numero reale degli specialisti al quale la Convenzione verrà applicata.
Dov'è l'incostituzionalità di tale richiesta, che è invece ragionevole e a tutela degli interessi comuni? Come può uno Specialista Ambulatoriale essere rappresentato a trattare la Convenzione da chi, durante le trattative sarà già passato alla dipendenza?
Non esiste neanche un rischio di ritardi ingiustificati, se gli stessi sindacati "storici" della Convenzione proclamano scioperi contro l'atto d'indirizzo, minacciando che non si siederanno al tavolo se prima quello proposto non verrà ritirato.
La CIMO-ASMD invita quindi i colleghi del SUMAI ad evitare posizioni di scontro, che non servono a nessuno, ed ad accettare un sereno confronto sui fatti con chi ad un certo punto ha deciso di seguire altre strade.


La Presidenza Nazionale CIMO-ASMD

Roma 5 novembre 2003

COMUNICATO STAMPA

CIMO-ASMD: LA RIVOLTA DEI MEDICI DIPENDENTI

"Questo Governo è riuscito in un'impresa titanica: ha ricompattato le 40 sigle sindacali che rappresentano la medicina dipendente, oggi tutte in protesta contro l'assenza di una politica sanitaria del Governo". Lo ha dichiarato Alberto Clivati Vice Presidente Vicario della CIMO-ASMD.
"Con la giornata di oggi il problema sanità viene sbattuto pesantemente sul tavolo del Governo e la protesta dei medici e dei dirigenti sanitari tutti, si associa a quella clamorosa degli assessori regionali, che - lamentando il cronico sottofinanziamento - minacciano di ridare al Governo la delega sanitaria, oggi delegittimata".
"Abbiamo sopportato per troppo tempo. Abbiamo aspettato per troppo tempo segni concreti a fronte di promesse di riforme sanitarie ormai perdute nel tempo (primavera 2001). La sanità oggi non è più un problema solo di Sirchia. Noi ci rivolgiamo al Presidente Berlusconi a Fini ed al Governo tutto: non fidatevi di coloro che portano la sanità allo sfascio. Vi stanno dando linee di azione, conteggi e previsioni sbagliate. Sbagliano perfino sull'erogazione dei denari concordati l'8 agosto 2001. Ascoltateci, siamo Medici e di sanità e della Gente che ha bisogno di una buona sanità ce ne intendiamo".
"La CIMO-ASMD avverte i cittadini italiani che la battaglia che condurrà d'ora in poi è innanzi tutto in difesa loro e del Servizio sanitario pubblico che, pur tra mille problemi, ha finora consentito l'allungamento e la miglior qualità della vita".
"Non combattiamo per una poltrona, per la carriera o per un pugno di soldi. Combattiamo e ci esponiamo per difendere la dignità delle persone che si affidano a noi".
Documento Unitario presentato alla conferenza

Dott. Alberto Clivati
Vice Presidente Nazionale Vicario CIMO-ASMD

Roma, 24 ottobre 2003

SANITA': PIANTO TARDIVO DELLE REGIONI .
A RIMETTERCI SARANNO I CITTADINI


"Le Regioni hanno iniziato un pianto greco sul mancato finanziamento della Sanità per complessivi 19 miliardi di euro. Era ora che si muovessero ma dovevano farlo prima!" Lo ha dichiarato il Dottor Stefano Biasioli Presidente Nazionale CIMO-ASMD.
"Le loro dichiarazioni odierne confermano che non si erano accorte, l'8/8/01, che il Fondo Sanitario Nazionale era sottostimato.
E così, nel 2002 e nel 2003, le Sanità Regionali sono andate in rosso".
"Le Regioni hanno sbagliato i conti, Tremonti non ha intenzione di aprire la borsa, chi ci rimetterà saranno i cittadini ed i sanitari".
"I primi vedranno ridotti i livelli di assistenza e dovranno pagare di tasca propria per la Sanità. I secondi lavoreranno sempre di più in modo precario, stretti tra le richieste dei pazienti ed i vincoli del budget".
"Regioni in rosso. Eppure le Regioni lottano oggi contemporaneamente contro Tremonti e contro tutta la dirigenza sanitaria alla quale impediscono - con un atto di indirizzo osceno - l'avvio della trattativa contrattuale".
"Tanti nemici, tanto onore. Ma, spesso non si sopravvive. Che ne pensano i cittadini"?


Dr. Stefano Biasioli
Presidente Nazionale CIMO-ASMD


Roma, 15 ottobre 2003

SANITA'/PUNTI PARTO: LA CIMO-ASMD DIFFIDA
GLI ASSESSORI REGIONALI

"Ogni giorno che passa, aumenta il rischio professionale dei medici. Ogni giorno che passa aumenta il contenzioso dei pazienti verso il medici. La situazione è ormai insostenibile". Lo ha dichiarato il Dr. Stefano Biasioli, Presidente Nazionale della CIMO-ASMD.
"Di chi la colpa? Dell'assenza di una nuova legge - chiara ed esaustiva - sul rischio professionale medico, che obblighi le ASL/AULSS ad assicurarsi in modo completo contro il rischio".
"Questo chiedono i medici, da anni: per sé e per i cittadini, che debbono essere garantiti contro gli errori medici, riducibili ma non eliminabili".
"Cosa fare? La CIMO-ASMD - stanca di inutili promesse governative - chiede al Parlamento di agire! Come? Come primo atto il Presidente Pera metta all'ordine del giorno del Senato la discussione del DDL Tomassini".

"Da parte sua, la CIMO-ASMD sta inviando agli Assessori Regionali alla Sanità una DIFFIDA contro i PUNTI PARTO NON A NORMA. E' la prima di una serie di azioni volte a tutelare medici e pazienti da macroscopiche disfunzioni organizzative in sanità".

"Ed è solo l'inizio!"

Dr. Stefano Biasioli
Presidente Nazionale CIMO-ASMD

Roma, 9 ottobre 2003

Comunicato Stampa

FINANZIARIA E CONTRATTO :
SULLA SANITA' "C'E' UN SILENZIO INQUIETANTE"

"C'è un silenzio inquietante ed assordante sull'intera sanità italiana: la finanziaria 2004 sarà una finanziaria di condoni ma non certo di investimenti e di certezze sul settore sanitario" - lo ha detto il Presidente della CIMo Stefano Biasioli intervenendo a Bari in un Congresso nazionale sul contratto, la previdenza e lo stato giuridico della sanità in Italia.
" I medici chiedono al Governo se anche per loro - ha continuato Biasioli nel suo intervento - come accade per le auto inquinanti valga la rottamazione. Sarebbe in questo caso la fine della sanità italiana. Ed i cittadini cosa pensano di tutto questo?".
"Tutto tace - ha concluso Biasioli - sono fermi i pochi euro di recupero dell'inflazione, l'atto di indirizzo per il contratto della dirigenza giace in un cassetto di Palazzo Chigi nessuno, Regioni e Governo in primis vuole affrontare i problemi della dirigenza sanitaria. L'intera classe medica si chiede se sia possibile continuare in questa direzione".

Dr. Stefano Biasioli
Presidente Nazionale CIMO-ASMD



Roma, 3 settembre 2003

Comunicato Stampa

RISCHIO SANITARIO - LE ASL DEVONO ASSICURARE DI PIU' PAZIENTI E MEDICI

"Diventa sempre più difficile per le ASL stipulare assicurazioni adeguate contro il rischio sanitario. Il problema va affrontato prima che esploda!"
Lo ha dichiarato il Dottor Stefano BIASIOLI, Presidente Nazionale CIMO-ASMD.
"Emblematico il caso di Padova. Da mesi l'Azienda Universitaria di Padova non riesce ad assicurarsi perché tutte le maggiori Assicurazioni rifiutano di stipulare a Padova una polizza sul rischio professionale, dopo i recenti scandali. Da mesi l'Azienda di Padova è costretta all'auto assicurazione, con evidenti rischi di tutela sia per i pazienti che per gli operatori".
"Situazioni analoghe si stanno verificando in parecchie ULSS d'Italia con Assicurazioni che si ritirano dal mercato o pretendono significativi incrementi dei premi. A fronte di ciò stanno i pazienti - che non sanno se l'ULSS è adeguatamente assicurata o no - e gli operatori sanitari che, in presenza di lacune assicurative, faranno scattare comportamenti da medicina difensiva".
"Invitiamo il Governo a risolvere rapidamente il problema con un Decreto Legge che preveda:
1) un'assicurazione obbligatoria per tutte le ASL/ULSS d'Italia contro il rischio RCT ed RCO;
2) un massimale adeguato alla tipologia dell'attività, senza franchigia;
3) l'assenza di rivalsa da parte dell'ULSS per i casi di colpa lieve;
4) l'obbligo dell'applicazione periferica dell'accordo nazionale 20/12/2001 sulla rivalsa per colpa grave".
"L'assenza di una legge sul rischio sanitario nel 2003 è indegna di un paese civile. Dopo il tanto discusso Decreto sul calcio, il Governo trovi finalmente il tempo di affrontare i problemi sanitari a partire dalle certezze assicurative per i cittadini e per gli operatori!"

Dr. Stefano BIASIOLI
Presidente Nazionale CIMO-ASMD


Roma, 31/07/03

COMUNICATO STAMPA CIMO-ASMD
"ESTRAPOLATI I DIRIGENTI?"


" In Italia, la chiarezza è difficile. Ma, questa volta la poca chiarezza è favorevole ai medici"

"Dal comunicato dell'ANSA (ore15,12) si evinceva che il Governo aveva, oggi, dato il via libera a tutti i Contratti del Pubblico Impiego".
"Dal Sito del Governo (ore 16,41) si evince - invece - che il Consiglio dei Ministri ha espresso parere favorevole ai rinnovi contrattuali del personale non dirigente di Sanità, Regioni, Autonomie locali".

"Per il momento, i dirigenti sanitari sono esclusi. Meglio così, vista la pessima qualità dell'Atto di indirizzo per il CCNL della dirigenza sanitaria!& A questo punto, però, siamo curiosi di sapere che fine ha fatto quell'Atto. Torna indietro al Comitato di Settore? Noi lo auspichiamo".

Lo ha dichiarato il Dr. Stefano Biasioli, Presidente Nazionale CIMO-ASMD

Roma, 31/07/03, ore 12

INTESA MEDICA
(ANPO - CIMO ASMD - CISL MEDICI)

COMUNICATO STAMPA

L'INTESA MEDICA AL GOVERNO:
- NO ALL'ATTO DI INDIRIZZO DELLE REGIONI
- SI AL RINNOVO DEL CONTRATTO

"Il Governo respinga e rinvii al mittente l'atto di indirizzo del Comitato di Settore dell'ARAN, relativo al contratto della dirigenza medico-sanitaria". Lo chiede, risoluta, l'INTESA MEDICA, sigla che racchiude ANPO - CIMO ASMD - CISL MEDICI.
"L'atto di indirizzo costituisce un enorme trappolone per il Governo. Le Regioni vogliono rimettere in discussione tutti i fondamentali istituti contrattuali, per mettere in difficoltà sia il Governo che l'ARAN. A chi conviene che il contratto dei medici e dei sanitari dipendenti parta in salita?"
Lo ha detto il Dott. Stefano Biasioli, Presidente della CIMO-ASMD.
"L'atto di indirizzo rimane largamente insufficiente ed inidoneo per il rinnovo del contratto dei medici del Servizio Sanitario Nazionale. E' un vero e proprio atto di ostilità. Afferma il Dott. Giuseppe Garraffo Segretario Generale della CISL Medici - e incalza: "A chi conviene aggiungere alle difficoltà economiche anche pesanti trappole normative? A chi conviene trasformare il contratto dei medici dipendenti in una guerra di posizione, una specie di Vietnam?"
"Mazzella e Sirchia debbono capire che il contratto della dirigenza sanitaria deve essere affrontato con calma e con tranquillità, consolidando e non stravolgendo gli istituti fondamentali del lavoro medico: orario, aggiornamento, attività aggiuntive, garanzie contro il recesso, fondi istituzionali, attività di emergenza", chiosa il Prof. Raffaele Perrone Donnorso, Presidente dell'ANPO.
"In questo nostro Paese che naviga, ormai, nella confusione e negli equivoci politici, non è necessario andarsi a cercare nuovi guai.
I medici dicono no ad un atto di indirizzo prevaricante e pericoloso, non solo per loro ma per l'intero sistema sanitario. E su questo concorda il 90% della categoria che si ricompatta e si prepara ad un caldo autunno sindacale
".
Concludono all'unisono i tre Leader dell'INTESA MEDICA.


INTESA MEDICA
ANPO CIMO-ASMD CISL MEDICI
Raffaele Perrone Donnorso, Stefano Biasioli, Giuseppe Garraffo

Sede Nazionale - Via Nazionale, 172 - 00184 Roma

Roma, 9 Luglio 2003

INTESA MEDICA
(ANPO - CIMO ASMD - CISL MEDICI)

COMUNICATO

INTESA MEDICA:
IL GOVERNO RESPINGA L'ATTO DI INDIRIZZO DELLE REGIONI


L'Intesa Medica (ANPO - CIMO ASMD - CISL MEDICI) giudica l'Atto di indirizzo del Comitato di Settore dell'ARAN largamente insufficiente e inidoneo per il rinnovo del Contratto dei Medici e Veterinari del S.S.N.
L'Intesa Medica, pertanto, chiede al Governo di intervenire, rinviando al mittente l'atto di indirizzo del Comitato di Settore in merito al prossimo Contratto della Dirigenza Sanitaria.
L'Intesa Medica ritiene l'Atto di indirizzo delle Regioni offensivo ed anacronistico. Offensivo perché pretende di rimettere in discussione istituti contrattuali consolidati come l'indennità di esclusività e l'orario di lavoro (assistenziale e formativo). Anacronistico perché le norme dell'Atto di indirizzo - se approvate - farebbero ritornare la Sanità Pubblica all'assetto normativo degli anni sessanta, quando in Ospedale quasi tutti i medici erano precari, economicamente e in termini di carriera.
Il Prof. Raffaele Perrone Donnorso, Presidente dell'ANPO, ha dichiarato: "Chiederò a Sirchia di convincere il Governo a rinviare l'Atto di Indirizzo contrattuale al Comitato di Settore, perché inadeguato e pericoloso".
Il Dott. Stefano Biasioli, Presidente Nazionale CIMO-ASMD, ha dichiarato: "Le Regioni vogliono mettere in difficoltà il Governo su molti aspetti sanitari: prima il finanziamento del sistema, e ora il contratto dei dirigenti sanitari. Il Governo ha già molti problemi: eviti di farsi coinvolgere nel gioco regionale, respingendo il testo al mittente e dando, a sua volta, una DIRETTIVA precisa alle Regioni".
Il Dott. Giuseppe Garraffo, Segretario Generale CISL MEDICI, ha dichiarato: "Quello delle Regioni non è un Atto di indirizzo, ma un vero e proprio Atto di ostilità nei confronti dei medici. Se queste pesanti pregiudiziali regionali non saranno rapidamente rimosse, tutti i medici si metteranno sul piede di guerra. L'INTESA MEDICA è certa che sui temi contrattuali, ritroverà l'unità d'azione con l'INTERSINDACALE Medica, affinché la totalità dei medici, e tutti i Sindacati che li rappresentano, diano una risposta forte e unitaria.
Il Contratto della Sanità non sarà la Cenerentola dei Contratti, e se il Governo non eliminerà il pasticcio sfornato dalle Regioni, avremo, sicuramente, un autunno caldo nella Sanità".

L'INTESA MEDICA

ANPO
CIMO ASMD
CISL MEDICI

Prof. Raffaele Perrone Donnorso
Dott. Stefano Biasioli
Dott. Giuseppe Garraffo

Roma, 16 giugno 2003

COMUNICATO STAMPA CIMO-ASMD
"Le assicurazioni di Sirchia": a cosa servono?

"Ho letto con stupore quanto Sirchia ha dichiarato al giornale "La Repubblica". C'è da chiedersi se la posizione di Sirchia sia solo personale oppure dell'intero Governo." - Lo ha dichiarato il dr Stefano Biasioli Presidente Nazionale della CIMO-ASMD - "Che il Servizio sanitario nazionale sia sotto finanziato è noto a tutti, incluso il Presidente della Repubblica (a cui è stata riferita non più di dieci giorni fa dalla CONFEDIR-CIMO) la situazione attuale della sanità pubblica ".
"Pensare all'utilizzo di assicurazioni private per risolvere alcuni problemi sanitari reali, ricorda il tentativo di risolvere il problema pensionistico mediante assicurazioni integrative, non si capisce se volontarie o coatte. Sia che dette assicurazioni sanitarie servano a coprire le prestazioni ambulatoriali, non più garantite dal servizio sanitario nazionale, sia che servano a coprire prestazioni che le varie regioni hanno escluso dai LEA nazionali: in entrambi i casi la conseguenza sarà che i cittadini dovranno pagare di più per ottenere quelle prestazioni ambulatoriali che oggi sono garantite o in modo totalmente gratuito o pagando un ticket minimale o con il ricorso alla libera professione".
"Qualunque sia la strada ipotizzata da Sirchia, la CIMO-ASMD invita il Ministro a discutere di questo problema sui tavoli idonei (Governo-Regioni -Sindacati medici) tenendo comunque ben presente che una modifica della normativa assistenziale esistente, sia nel momento del ricovero che nel momento ambulatoriale, dovrà comunque essere preceduta da quella modifica legislativa (decreto legislativo 229/99) che latita da due anni e dovrà comunque essere definita al tavolo contrattuale. Ambulatorio divisionale, libera professione d'azienda, libera professione individuale, sono infatti istituti fondamentali contrattuali".
"In caso contrario, anche questa idea del Ministro resterà solo un'idea. Mentre i problemi reali relativi alla carenza dei posti letto ospedalieri e alla presenza di liste di attesa in crescita e non in calo, si aggraveranno e porteranno ad una situazione pericolosa e scarsamente gestibile".
"Pericolosa per i cittadini e per l'attuale Governo; ingestibile per i professionisti e per le Regioni alle quali già oggi competono le principali responsabilità gestionali".

Dr Stefano Biasioli
Presidente Nazionale CIMO-ASMD

 

Roma, 3 giugno 2003

COMUNICATO STAMPA
SCIOPERO MEDICI: "Non tutti scioperano"
Biasioli - CIMO

"Non tutti i medici dipendenti scioperano il 4 giugno. Chi non sciopera non è un crumiro. Chi non sciopera concede ancora un po' di fiducia a questo Governo che - sinora - poco ha fatto per la sanità pubblica e per i laureati che lavorano in sanità".
Lo ha dichiarato il Dr. Stefano Biasioli, Presidente Nazionale della CIMO-ASMD, il potente sindacato dei medici dipendenti.
"I medici dipendenti aderenti alla CIMO-ASMD, all'INTESA MEDICA, alla CONFEDIR SANITA' non scioperano il 4 giugno perché attendono le conclusioni dei lavori del TAVOLO A TRE (Governo - Regioni - Sindacati Medici) in merito ai principali problemi della categoria: esclusività di rapporto, ruolo delle Regioni nei contratti, finanziamento del contratto di lavoro 2002 - 2005".
"Letta ha promesso che il TAVOLO A TRE avrebbe chiuso i lavori entro giugno 2003. CIMO ed INTESA MEDICA si attendono che la promessa si realizzi. Le conclusioni del tavolo sono fondamentali per l'avvio delle trattative contrattuali".
"Ma il Governo si ricordi che anche la PAZIENZA e la FIDUCIA non sono cambiali in bianco. I MEDICI ed i LAUREATI SANITARI NON SONO ASCETI MA PROFESSIONISTI ESSENZIALI PER LA SALUTE: un bene più importante del PIL!".


Stefano Biasioli
Presidente Nazionale CIMO-ASMD


Roma, 21 maggio 2003

COMUNICATO STAMPA
LA CONFEDIR AL QUIRINALE PER I PROBLEMI DELLA SANITA'


Una rappresentanza della CONFEDIR, guidata dal Segretario Generale Roberto Confalonieri, è stata ricevuta questa mattina dal Presidente della Repubblica per illustrare le proprie preoccupazioni circa il reale rispetto delle garanzie costituzionali sulla tutela della salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività (art.32 della Costituzione). La delegazione CONFEDIR, comprendente i Segretari Generali delle associazioni sindacali rappresentanti la dirigenza medica, sanitaria, professionale, tecnica ed amministrativa operante nel Servizio Sanitario Nazionale, ha messo in evidenza come i problemi legati allo stato giuridico ed al rapporto di lavoro di tali figure, possa influenzare la reale capacità operativa delle strutture sanitarie pubbliche, con dirette conseguenze sulla qualità dei servizi prestati anche in termini di livelli minimi essenziali da garantire alla collettività.
Questi ultimi, in particolare, potrebbero essere posti seriamente in pericolo - ha evidenziato il Segretario Confalonieri - ove i prossimi interventi sul Titolo V della Costituzione dovessero riconoscere alle Regioni competenze, oltre che sulla semplice organizzazione sanitaria, anche sulla completa gestione dell'assistenza e dell'ordinamento del personale.

UFFICIO STAMPA CONFEDIR

 

Roma, 7 maggio 2003

COMUNICATO STAMPA

LA CIMO-ASMD REVOCA LO SCIOPERO


Sciopero revocato ma la guardia è tutt'altro che abbassata.
E' la valutazione della CIMO-ASMD al termine della riunione conclusasi poco fa a Palazzo Chigi, presieduta dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio On. Gianni Letta.
"Finalmente un segnale positivo. Il Governo ha accolto la richiesta dell'INTESA MEDICA (ANPO - CIMO ASMD - CISL Medici) ed ha convocato quel TAVOLO A TRE (Governo - Regioni - Sindacati) che chiedevamo da mesi". Lo ha dichiarato il Dr. Stefano Biasioli, Presidente Nazionale CIMO-ASMD.
"In tempi di federalismo incompleto, un tavolo nazionale sulle regole sanitarie generali è indispensabile: ma l'incontro di oggi dovrà essere seguito da atti concreti, che chiariscano i livelli di responsabilità in sanità e le nuove regole".
"Prendiamo atto della DISPONIBILITA' del GOVERNO e delle REGIONI e pertanto la CIMO-ASMD REVOCA LO SCIOPERO DEI MEDICI, previsto per il 20/05/03. La CIMO, tuttavia, mantiene lo stato di agitazione, in attesa di atti concreti".

La Presidenza Nazionale CIMO-ASMD

Roma, 28 aprile 2003

DECRETO MEDICI:
"IL GOVERNO PERDE COLPI ED AUMENTA REFUSI ED ERRORI"

"Questo Governo perde sempre più colpi in materia sanitaria. Dopo l'osceno decreto legge antitruffe (ritirato grazie al buon senso dei senatori ed alle pressioni dell'Intesa Medica!) adesso dà un colpo al cerchio ed uno alla botte!". Lo ha dichiarato il Dr. Stefano Biasioli, Presidente Nazionale della CIMO-ASMD.
"Il decreto legge n° 89/03 andava bene perché prorogava sia il tempo definito (al 31/12/03) che la libera professione intramoenia allargata (al 31/07/05).
"Ma, qualcosa è successo! Nel testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n° 95 del 24/04/03) manca la proroga del tempo definito. Perché?
"O si tratta di un refuso accidentale o si tratta di un errore voluto. E chi pensa male, oggi, ha purtroppo regione. In questo Governo, pochi sono gli amici dei medici. In questo Governo, molti (Ministri, Vice Ministri, Sottosegretari) hanno tradito le promesse elettorali fatte ai medici".
"La riforma sanitaria è ancora tutta là. Qualcuno perde il suo tempo con le tariffe di un ponte che non c'è& e non trova tempo per affrontare la crisi sanitaria, che è crisi istituzionale e crisi di fiducia verso il S.S.N.".
"La tregua è finita: dalla seconda metà di maggio iniziano le imboscate mediche contro le degenerazioni del sistema sanitario".
Per prevenirle, il Governo, ha una sola possibilità: CONVOCARE D'URGENZA UN TAVOLO A TRE (GOVERNO-REGIONI-SINDACATI) PER CONCORDARE NUOVE REGOLE ISTITUZIONALI.



Dott. Stefano Biasioli
Presidente Nazionale CIMO-ASMD


Roma, 16 Aprile 2003

CONFEDIR
Confederazione Nazionale dei Quadri Direttivi
E Dirigenti della Funzione pubblica
Conferenza Permanente dei Servizi Sanitari

COMUNICATO STAMPA

I DIRIGENTI MEDICI E FARMACISTI
DEL MINISTERO DELLA SALUTE
DICHIARANO LO STATO DI AGITAZIONE


SINAFO e CIMO-ASMD, organizzazioni sindacali aderenti a CONFEDIR, che rappresentano dirigenti medici e farmacisti del Ministero della Salute, visto il rifiuto dei vertici amministrativi del Dicastero di raggiungere un giusto accordo sul trattamento giuridico ed economico, rinnovando il contratto di lavoro scaduto ormai dal lontano dicembre 1997, proclamano lo stato di agitazione dei dirigenti sanitari del Ministero della Salute, non escludendo ulteriori e più incisive azioni di lotta, che comunque non prescinderanno dai doveri professionali, in particolare quelli derivanti dalla necessità di fronteggiare l'emergenza SARS ed il bioterrorismo, sino a quando il Ministro della Salute non fornirà l'opportuno indirizzo politico sul pieno riconoscimento del ruolo e della funzione dei suddetti dirigenti, abbandonando l'attuale comportamento di totale chiusura nei confronti della legittime aspettative della categoria.

Il Segretario Generale
SINAFO
Dr. Giangiuseppe Console
Il Presidente Nazionale
CIMO-ASMD
Dr. Stefano Biasioli

Roma, 16 Aprile 2003

INTESA MEDICA
(ANPO - CIMO - CISL MEDICI)

COMUNICATO

L'INTESA MEDICA (ANPO-CIMO-CISL MEDICI) esprime attenzione nei confronti delle nuove posizioni assunte dall'INTERSINDACALE MEDICA, che, dopo una manifestazione politicizzata e afinalistica, sembra ritornare a fare sindacato.
L'INTERSINDACALE ha, finalmente, compreso che avevamo ragione noi dell'INTESA MEDICA e si è agganciata alle nostre richieste che datano da mesi.
Occorre, però, chiarezza, perché l'INTERSINDACALE agisce in modo contraddittorio, in quanto parrebbe voler ridiscutere argomenti quali l'indennità di esclusività, precedentemente e pregiudizialmente ritenuti intoccabili.
L'INTESA MEDICA ha già minacciato lo sciopero se il Governo non darà via libera alle Code Contrattuali, già siglate nove mesi fa, se non presenterà, in tempi brevi, il Disegno di Legge sul nuovo Ordinamento dei Medici, che preveda la conferma dell'esclusività di rapporto, e la reversibilità dell'opzione con la fine delle penalizzazioni normative dei medici non esclusivi.
L'INTESA MEDICA non si accontenterà del successo da lei ottenuto per il ritiro del DL Anti-Truffa e della Proroga dell'intramoenia allargata e del tempo definito, ma l'INTESA MEDICA, già da oggi, propone una iniziativa unitaria di sciopero da svolgersi entro la prima metà del prossimo mese di maggio, se il Governo non accoglierà le nostre richieste.
L'INTESA MEDICA ritiene necessario un segnale forte per costringere il Governo a convocare un tavolo a tre (Governo, Regioni, Sindacati), che i medici aspettano da almeno un anno.

Roma, 14 aprile 2003

INTESA MEDICA
(ANPO - CIMO ASMD - CISL MEDICI)

COMUNICATO STAMPA

MANIFESTAZIONE MEDICI: L'INTESA NON MANIFESTA

L'INTESA MEDICA (CIMO ASMD - ANPO - CISL MEDICI e le sigle affiliate) non partecipa alla Manifestazione indetta per il 15 Aprile da alcune Organizzazioni Sindacali Mediche e non Mediche, perché la settimana scorsa il Governo ha finalmente assunto alcune iniziative positive per la Sanità:
1) ha ritirato l'offensivo decreto legge "anti-truffe sanitarie";
2) ha varato il decreto legge di proroga della libera professione intramoenia allargata nello studio del medico, e del tempo definito, provvedimenti che la categoria aspettava da almeno due anni".
Il Governo si è mosso, anche in Sanità, come l'INTESA MEDICA ha da tempo richiesto con forza.
Non è con queste manifestazioni e con i girotondi che si difende il S.S.N., ma con una continua concertazione tra Governo, Regioni, Parti Sociali e Medici.
Al S.S.N. e ai cittadini non serve una difesa statica dello status quo, ma opportune riforme che adeguino il Servizio Sanitario Nazionale ai cambiamenti che si verificano nella società civile del nostro Paese.
L'INTESA MEDICA NON MANIFESTA, OGGI. Ma ricorda al Governo che, rimangono irrisolti numerosi problemi dei medici dipendenti e della Sanità.
L'INTESA MEDICA CHIEDE AL GOVERNO L'ATTIVAZIONE DI UN TAVOLO A TRE (GOVERNO - REGIONI - SINDACATI) PER LA RISOLUZIONE DI TRE QUESTIONI IMPORTANTI:
1) RIFORMA DELL'ORDINAMENTO DEI MEDICI E REVERSIBILITA' DELL'OPZIONE DELL'ESCLUSIVITA' DI RAPPORTO;
2) CODE CONTRATTUALI;
3) REGOLE PER LE NUOVE TRATTATIVE CONTRATTUALI.

L'INTESA NON MANIFESTA, OGGI PERCHE' NON VUOLE INNESCARE ALCUNA STRUMENTALIZZAZIONE.
L'INTESA MEDICA ricorda al Governo che - oltre all'ultimo decreto legge - occorre risolvere gli altri tre importanti problemi.

Lo hanno dichiarato: Giuseppe Garraffo - Segretario Generale CISL MEDICI; Raffaele Perrone Donnorso - Presidente ANPO; Stefano Biasioli Presidente della CIMO-ASMD

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Nota Bene: aderiscono alla posizione dell'Intesa Medica le seguenti sigle sindacali
COSIME (AMIO-CISAS MEDICI-DIRSAN MEDICI-SIMPO-CONFSAL MEDICI-USPPI)
UGL MEDICI - UNIONE MEDICA - CISAL MEDICI - SNAMI OSPEDALIERI

 

Roma, 11 aprile 2003

COMUNICATO STAMPA

DECRETO-LEGGE SANITA' - Per la CIMO-ASMD: "Finalmente arrivano tre buone notizie !"

La CIMO-ASMD può, finalmente, commentare positivamente tre buone notizie per il mondo sanitario:

1. IL RITIRO del DECRETO-LEGGE ANTI-TRUFFE SANITARIE, avvenuto mercoledì 9 sera;
2. IL VARO, da parte dell'odierno Consiglio dei Ministri di un DECRETO-LEGGE che PROROGA al 31/7/2005 la LIBERA PROFESSIONE INTRAMOENIA ALLARGATA E FA RIVIVERE IL TEMPO DEFINITO MORTO IL 31/12/2002.

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"3 buone notizie, dopo mesi di stasi sanitaria. Finalmente Sirchia sembra aver capito che deve inviare segnali positivi ai medici".
"In primo luogo il problema delle presunte truffe sanitarie va risolto con una revisione organica e condivisa del D. Lgs. 541/92, che va riscritto in modo completo, chiaro ed applicabile. Senza gettare discredito aprioristico contro i sanitari tutti e senza colpevolizzare gli innocenti".
"In secondo luogo, finalmente si affronta senza pregiudizi il problema della proroga del tempo definito e della libera professione intramoenia allargata, inevitabile ed obbligata data la gravissima carenza degli ambulatori e dei letti a ciò dedicati".
"Finalmente il Governo si muove e dimostra un po' di attenzione verso una categoria finora trascurata".
"E tre! La CIMO-ASMD ringrazia il Governo e Sirchia per l'odierno decreto legge. Ma la categoria si attende da Sirchia e dal Governo un ulteriore segnale. Quelle modifiche legislative sullo stato giuridico dei medici che, per due anni, non sono arrivate al Consiglio dei Ministri &..".
"Dalle promesse ai fatti, questo chiedono i medici. Nuove regole (dopo 2 anni di promesse!) ed un nuovo contratto &&.".


La Presidenza Nazionale della CIMO-ASMD


Roma, 10 aprile 2003

COMUNICATO INTERNO

COSA FA LA CIMO-ASMD?

1. la CIMO-ASMD non parteciperà alla MANIFESTAZIONE ROMANA indetta da alcune OOSSMM della dipendenza e della convenzionata per il giorno 15 Aprile 2003;
2. la CIMO-ASMD proclamerà - insieme all'INTESA MEDICA - uno sciopero nazionale da effettuare entro il giorno 10/05/03.

a) il pagamento delle code contrattuali, definite e concordate 9 mesi fa;
b) l'avvio delle procedure per il rinnovo dei Contratti e delle Convenzioni;
c) la proroga della L.P. intramoenia allargata, oltre la data limite del 31/7/03;
d) la presentazione "a breve" del DDL sul nuovo ordinamento giuridico dei medici;
e) l'attivazione di un immediato confronto con Governo e Regioni relativo al punto d), che preveda:
- la conferma dell'esclusività di rapporto;
- la reversibilità dell'opzione con la fine delle penalizzazioni normative per i medici non esclusivi;
- una specifica flessibilità pensionistica (lavori usuranti, nuove modalità di prosecuzione del lavoro);
- una limitazione dei Co.Co.Co.
Per tutte queste motivazioni, la CIMO-ASMD e l'INTESA MEDICA, PROCLAMERANNO UNO SCIOPERO ENTRO IL 10 MAGGIO 2003.
E' un primo segnale al Governo, perché mantenga le promesse elettorali di una "nuova riforma sanitaria".


La Presidenza della CIMO-ASMD

Roma, 9 Aprile 2003

COMUNICATO STAMPA

"Il decreto anti-truffe è stoppato!"


"FINALMENTE UNA BUONA NOTIZIA! IL BUON SENSO HA PREVALSO ED IL DECRETO LEGGE ANTI-TRUFFE SANITARIE È IN COMA IRREVERSIBILE!" Lo ha dichiarato il Dr. Stefano Biasioli, Presidente Nazionale della CIMO-ASMD, che ha così continuato:
"LA CIMO-ASMD E L'INTESA MEDICA, PER PRIME, AVEVANO CHIESTO LO STOP DEL DECRETO, ILLIBERALE, ANTIDEMOCRATICO ED OFFENSIVO NEI CONFRONTI DEI SANITARI CHE SVOLGONO CON ONESTÀ ED IMPEGNO LA PROFESSIONE QUOTIDIANA".
"IL DECRETO DOVEVA MORIRE, PERCHÉ ERA INEMENDABILE - ED È MORTO, GRAZIE ALLA CIMO-ASMD, ALL'INTESA MEDICA ED ALLA COMMISSIONE SANITÀ DEL SENATO, CON IN TESTA I SENATORI DANIELI E TOMASSINI".

"ORA BISOGNA COSTRUIRE; COSTRUIRE UN NUOVO RAPPORTO TRA INDUSTRIA E MEDICI, MODIFICANDO L'ANTIQUATO D. LGS. 541/1992. QUESTO CHIEDIAMO A SIRCHIA, AL FUTURO (IMMINENTE) PRESIDENTE DI FARMINDUSTRIA, AL FUTURO (IMMINENTE) PRESIDENTE DELLA FNOOMCeO, AL PRESIDENTE DI ASSOBIOMEDICA, ALLE OOSS MEDICHE TUTTE".

"Che questo presunto scandalo serva almeno ad una cosa: a produrre trasparenza (e non terrore!) nel delicato rapporto tra industria e mondo sanitario".

Dr. Stefano Biasioli
Presidente Nazionale CIMO-ASMD

Roma, 9 Aprile 2003

INTESA MEDICA
(ANPO - CIMO - CISL MEDICI)

COMUNICATO


L'INTESA MEDICA (ANPO - CIMO - CISL MEDICI), nel sottolineare il progressivo aggravamento dei problemi della Sanità e dei medici del S.S.N., proporrà agli altri Sindacati Medici una iniziativa unitaria di sciopero da svolgersi entro la prima metà del prossimo mese di Maggio, se il Governo e le Regioni non daranno una risposta sensata alle principali questioni aperte.
L'Intesa Medica rivendica il ritiro del Decreto Legge 32/2003 sugli Illeciti Sanitari, per tutte le motivazioni già ampiamente espresse.
L'Intesa Medica chiede, con forza, al Governo di dare immediata via libera alle Code Contrattuali, già siglate nove mesi fa, e di dare inizio alle procedure per le trattative per il rinnovo dei Contratti e delle Convenzioni.
L'INTESA MEDICA (ANPO - CIMO - CISL MEDICI) richiede, altresì, in attesa del nuovo Ordinamento e del nuovo Contratto, la proroga dell'intramoenia allargata nello studio del medico, e del tempo definito.
L'INTESA MEDICA (ANPO - CIMO - CISL MEDICI) ricorda al Governo che sono ampiamente scaduti i 60 giorni previsti dall'O.d.G. che lo impegnava a presentare il Disegno di Legge sul nuovo Ordinamento dei medici.
L'INTESA MEDICA (ANPO - CIMO - CISL MEDICI) chiede di attivare un immediato confronto con il Governo e le Regioni affinché venga presentato al più presto un condiviso Disegno di Legge di riforma dello Stato Giuridico dei medici del S.S.N., che preveda: a) la conferma dell'esclusività di rapporto; b) la reversibilità dell'opzione, con la fine delle penalizzazioni normative per i medici non esclusivi; c) una specifica flessibilità pensionistica che preveda la possibilità del pensionamento anticipato dei medici addetti a lavori usuranti e il pensionamento prorogato di quanti vogliono restare in servizio oltre i 65 anni, con nuove modalità da concordare, ma con la possibilità di dirigere strutture complesse nel limite certo di una età definita, e senza ingiustificate dilatazioni temporali per i medici universitari.

Roma 4 aprile 2003

Decreto Legge ANTI-TRUFFE - per la CIMO-ASMD: "VA AFFONDATO!"

"IL DECRETO LEGGE ANTI-TRUFFE SANITARIE NON È EMENDABILE E VA AFFONDATO, CIOÈ LASCIATO DECADERE!!" -
Lo ha dichiarato il Dr. Stefano Biasioli, Presidente Nazionale della CIMO-ASMD. "La CIMO-ASMD, nel ribadire la sua opposizione al decreto legge (perché anticostituzionale ed offensivo nei confronti della categoria medica, ingiustamente criminalizzata per pochi - e tutti da dimostrare - comportamenti scorretti) CHIEDE AD ALTA VOCE AL GOVERNO IL VARO DI UN NUOVO DISEGNO DI LEGGE DEDICATO AL RAPPORTO TRA L'INDUSTRIA ED IL MONDO SANITARIO" .
"MA OCCORRE LEGIFERARE SENZA URGENZA E DOPO AVER ACQUISITO IL CONSENSO DI TUTTE LE CATEGORIA INTERESSATE. DA DUE ANNI I MEDICI (CIMO IN TESTA) CHIEDONO INVANO AI POLITICI CHE UN NUOVO DECRETO LEGISLATIVO COLMI LE LACUNE DEL D. LGS 541/92 E FACCIA CHIAREZZA NEI DELICATI RAPPORTI TRA MEDICI ED INDUSTRIA".
"Occorrono regole chiare e condivise, senza aprioristiche condanne. I problemi concreti non si risolvono criminalizzando una categoria professionale, decuplicando le pene, istituendo tribunali speciali e violando la libertà dell'atto medico".
"I problemi concreti vanno risolti con l'uso del consenso democratico, senza sotterfugi. La CIMO non accetterà mezze misure o brodaglie legislative inapplicabili. Il problema va affrontato e risolto. In caso contrario i medici della CIMO-ASMD e dell'INTESA MEDICA utilizzeranno ogni mezzo, giuridicamente e sindacalmente lecito, per opporsi a NORME ILLEGITTIME, IMPENSABILI IN UN PAESE DEMOCRATICO".
Ma molti altri, troppi, sono i problemi sanitari insoluti&&

"I MEDICI DELLA CIMO-ASMD SONO STANCHI DI CONTRATTI DI LAVORO DISATTESI E SCADUTI; sono stanchi di riforme promesse due anni fa e mai mantenute; sono stanchi di chi vede solo la MALASANITA' trascurando la quotidiana BUONASANITA'; sono stanchi di essere le CAVIE DEL FEDERALISMO SANITARIO".
"La CIMO-ASMD lo dice chiaro e forte.
CHIAMEREMO A RACCOLTA I MEDICI, PER UNA NUOVA SFIDA: LIBERARE LA PROFESSIONE MEDICA DALLA PRIGIONIA DI UNA GESTIONE SANITARIA SUDAMERICANA, MONOCRATICA, PRIVA DI REALI CONTROLLI SUI MECCANISMI GESTIONALI".
"Non può piacerci un Paese che - da un lato - criminalizza l'atto medico e - dall'altro - non persegue le gestioni allegre di decine di amministratori che - al massimo - vengono mandati a casa, senza che nessuno chieda loro conto dei clamorosi deficit di bilancio!"
"Non se ne può più! Il denaro pubblico va gestito con oculatezza, da politici, amministratori e medici. Ma i medici sono, forse, la pagliuzza& e non la trave di un sistema gestionale decotto&

"Dott. Stefano Biasioli
Presidente Nazionale CIMO-ASMD

 

Roma 18 marzo 2003

DECRETO MEDICI: IL DECRETO ANTI-TRUFFA
E' UNA TRUFFA PER I MEDICI

"Il decreto legge ANTITRUFFA non ci piace! Perché è scritto male (in cattivo italiano) è anticostituzionale ed assomiglia alle grida manzoniane. Da un lato, condoni tombali. Dall'altro (e solo per la Sanità) la decuplicazione delle pene e financo l'espulsione dalla professione per "delitti" diversi dalla "colpa grave"".
Lo ha dichiarato il Dr. Stefano Biasioli Presidente Nazionale della CIMO-ASMD che continua:
"Presunti delitti, per presunte ricette improprie. Dichiarate tali non da altri professionisti ma da un nuovo nucleo ispettivo del ministero".
"INCHIESTE E DIFFAMAZIONI SUI CAMICI BIANCHI. 3200 INDAGATI GIA' CONDANNATI DALLA STAMPA MA NON DAI GIUDICI".
"LE "GRIDA" NON FAVORISCONO LA MORALIZZAZIONE. L'ESEMPIO QUOTIDIANO, SI".

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"SENATORI DELLA XIIa COMMISSIONE BOCCIATE IL DECRETO LEGGE ANTITRUFFA: NON E' EMENDABILE!
BOCCIATELO E PROPONETE AL GOVERNO DI PRESENTARE IN PARLAMENTO UN ALTRO TESTO, QUELLO ELABORATO (ANNI FA!) DA TUTTE LE CATEGORIE SANITARIE: FARMINDUSTRIA, FARMACISTI, MEDICI, ORDINI PROFESSIONALI!!"

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"E' il testo che le categorie avevano proposto invano al Ministero, ben prima che scoppiasse questo ennesimo (e strano) scandalo farmaceutico!!"

La Presidenza della CIMO-ASMD



Roma, 14 marzo 2003

C O M U N I C A T O S T A M P A

Incontro oggi a Roma di organizzazioni sindacale e dei cittadini

CITTADINI E SINDACATI INSIEME PER AFFRONTARE LA "QUESTIONE MORALE"

Chiedere un incontro con il Presidente del Consiglio e organizzare una manifestazione nazionale a Roma per sostenere la necessità di individuare strumenti adeguati per risolvere la "questione morale" in sanità e sostenere un S.S.N. equo e solidale.

È su questa ipotesi che si è concluso l'incontro che si è tenuto oggi a Roma
tra organizzazioni degli operatori della sanità e dei cittadini.

Nel corso della riunione si è registrato il consenso unanime sul principio che la tutela della salute quale definita dall'art. 32 della Costituzione passa anche per la risoluzione della "questione morale" in sanità. Proprio a questo scopo, è stato rilevato, le organizzazioni convenute hanno da tempo (alcune da anni) formulato le loro proposte, ma "senza che nessuno desse loro ascolto".

Le Organizzazioni che si sono incontrate oggi hanno comunque rinnovato la loro disponibilità a riformulare proposte concrete e tutte si sono dichiarate d'accordo per affrontare il problema della "tenuta" del Servizio sanitario nazionale, che deve essere assicurata anche attraverso finanziamenti adeguati nel contesto di un modello di federalismo solidale.

Purtroppo, secondo le sigle convenute a Roma, il recente decreto legge cosiddetto "antitruffe" "non è una risposta adeguata" ai problemi sollevati e determina nei medici un clima di tensione e paura che rischia di ritorcersi a danno dei cittadini.

Tutte le organizzazione che si sono incontrate oggi hanno convenuto quindi di chiedere un incontro con il Capo del Governo per illustragli, tra l' altro, le ragioni della propria contrarietà al decreto legge.

Le stesse organizzazioni si sono date un nuovo appuntamento il prossimo mercoledì 19 marzo per definire le azioni di protesta da mettere in atto, al termine del quale (alle ore 12,30) si terrà una conferenza stampa a Roma, in P.zza G. Marconi, 25 (Grattacielo Italia).


AIP - ANAAO ASSOMED - CGIL Pensionati - CIMO ASMD - CISL Medici -Cittadinanzattiva TDM - CODICI - CUMI-AISS -
Federazione Nazionale Collegi Ipasvi - FIMMG - FIMP - FP CGIL Medici -
SIMET - SUMAI - UIL Pensionati - UIL FPL Medici

Roma 10/03/03

Del Barone dal Ministro Sirchia

"La CIMO-ASMD si fida del Presidente Del Barone ed è sicura che, in occasione dell'odierno incontro con il Ministro Sirchia, si limiterà ad esprimere al Ministro le idee della FNOMCeO sul recente decreto legge antitruffa, senza interferire con le problematiche prettamente sindacali" lo ha dichiarato Stefano Biasioli Presidente Nazionale della CIMO-ASMD.

Roma, 05/03/03

DDL MEDICI/BIASIOLI (CIMO-ASMD):
"SIRCHIA PENSA AI FUNERALI MA I MEDICI SONO VIVI E SUL PIEDE DI GUERRA"


Siamo entrato in Quaresima e il Ministro Sirchia immediatamente si adegua:
"Digiuno sul fronte medico. Al Consiglio dei Ministri di venerdì prossimo Sirchia presenterà infatti un provvedimento relativo alle norme funerarie. Ancora una volta sbaglia tempi, modi e sostanza degli atti!" Lo ha dichiarato il Dr. Stefano Biasioli, Presidente Nazionale della CIMO-ASMD.
"Il Senato gli aveva dato 60 giorni per presentare al Consiglio dei Ministri il provvedimento sulla riforma della dirigenza medica. I 60 giorni sono trascorsi ma il DDL non è stato presentato in Consiglio, nonostante le ripetute promesse e dichiarazioni del Ministro".
Ed il Dr. Biasioli così continua: "E' scoppiato uno scandalo sulla farmaceutica, il nome e le fotografie di molti Colleghi sono state sbattute, come mostri, in prima pagina. Stanno vivendo settimane da incubo, senza avere peraltro ricevuto un avviso di garanzia. Il Ministro ha sollevato un polverone gigantesco, ma - anche su questo - non trova il tempo per azioni concrete, cioè per attivare UN TAVOLO DELLE REGOLE COMUNI".
"E' ora che il Ministro si dia una svegliata! La CIMO-ASMD si aspetta che il suo misterioso DDL sulla riforma dei medici venga presentato ufficialmente, entro la settimana prossima alla Conferenza Stato-Regioni e venga approvato dal Consiglio dei Ministri entro e non oltre venerdì 21 marzo 2003".
"Dopo quella data, e in caso di ulteriori inadempienze ministeriali, la CIMO darà avvio ad una serie di iniziative concrete in tutti gli ospedali italiani, secondo linee che saranno definite dal Comitato Centrale CIMO del 27 marzo".
"Caro Ministro, la pazienza dei medici è ormai esaurita!".

La Presidenza Nazionale della CIMO-ASMD

 

Roma, 03/03/03

DA UNA GRIDA MANZONIANA ALL'ALTRA
ovvero
"IL DECRETO DI CACASENNO"

Questo Governo di Centro-Destra ci sta proprio facendo cadere "le braccia".
Aveva promesso tante cose, difficili o facili da realizzare. Ma le aveva promesse, e per questo - anche per questo - aveva vinto. Tante promesse. Su tutte, la semplificazione delle norme e la riduzione della burocrazia. Ed invece, anche questo Governo vara centinaia di leggi, leggine, decreti ministeriali e circolari che non semplificano ma - anzi - complicano la vita dei poveri cittadini italici. Due esempi, su tutti. La legge finanziaria 2003, un bel rompicapo fiscale. I condoni tombali, con centinaia di tipologie e di distinguo, stanno facendo impazzire i commercialisti ed i loro clienti. Ma hanno già fatto imbestialire migliaia di contribuenti onesti, o per convinzione o per costrizione (tutti i dipendenti pubblici monoreddito). Semplificazione normativa?
EccoVi un secondo, recentissimo, esempio.
Il DECRETO-LEGGE ANTI-TRUFFE SANITARIE, varato dal Governo il 28 Febbraio. 6 articoli, di cui almeno 4 incomprensibili, per i comuni cittadini. 6 articoli, il primo dei quali è assolutamente privo di ogni costrutto lessicale. Soggetto, verbo, complemento oggetto && Dove Vi siete persi? Al ministero della Salute mancano almeno due figure professionali di rilievo: un bravo estensore di testi (circolari e decreti) ed un insegnante di lettere, che corregga gli errori di italiano. Il comma 1 dell'articolo 1 (del citato decreto 28/02/03) è un condensato di burocratese senza capo nè coda: soggetto, verbo, complemento && ma, purtroppo, non si tratta di una mera questione linguistica. Perché la sostanza è ancora peggiore.
Viviamo in un Paese che non considera validi deterrenti contro il crimine, l'ergastolo o le detenzioni decennali. Un Paese che ha depenalizzato le frodi in bilancio. Un Paese aduso ai periodici condoni tombali. Un Paese assuefatto agli indulti periodici, perché le carceri scoppiano. Zittite le vittime e liberate i carcerati, anime pie ed innocenti, che non meritano le angherie del carcere, strumento delinquenziale voluto da quel noto antidemocratico di Cesare Beccaria! Liberate i carcerati e punite, punite i medici! Additateli al pubblico ludibrio! Inquisiteli in massa (più di tremila!): sono loro i soli e veri responsabili della grave crisi economico - morale della Sanità pubblica! Sono loro i responsabili di tutto, anche degli sperperi amministrativi dei direttore generali, di nomina politica!
Sparate sui medici e sui loro congressi. Pagati dall'industria, perché lo Stato non ha mai denaro per l'aggiornamento medico. Quello Stato che vara l'ECM (Educazione Medica Continua) come obbligatoria, ma non la finanzia. Vero, Sirchia?
Sparate sui medici e promulgate nuove grida manzoniane contro quella "colpevole" categoria. 3.000 inquisiti su 328.000, un'inezia statistica. Ma quei 3.000 sono colpevoli per definizione (vero, Sirchia?) ed allora bisogna intervenire con urgenza. "LE NORME SON, MA CHI PON MANO AD ELLE?"
E così, invece di applicare la normativa esistente (D. Lgs. 229/99; D. Lgs. 541/92; Testo unico sanitario del 1934; Codice Penale) il Governo emana un DECRETO LEGGE (sic!) che aumenta le pene pecuniarie (da 50.000 euro a 20 volte il profitto) per i medici che "effettuano prescrizioni farmaceutiche o diagnostiche non pertinenti, per tipologia o quantità, con la patologia di riferimento" o che &.. "determinano ingiustificati ricoveri &."!!
Un successivo regolamento di Sirchia individuerà gli UFFICI per le SANZIONI e le modalità di accertamento delle violazioni (Art. 1, c. 2), grazie ad un "corpo di specialisti ministeriali", che sarà costituito "senza oneri aggiuntivi per lo Stato". Bum!! Potremmo continuare ma &..
Berlusconi e Sirchia si vergognino! Norme di questo tipo, soluzioni di questo tipo, ricordano troppo le grida manzoniane. Incapace di applicare le regole esistenti ed incapace di una seria riprogrammazione sanitaria, il Governo inasprisce le pene, in modo confuso e con fare dittatoriale.
L'Art. 1 del Decreto Legge 28/02/03 mina alle basi la professionalità dell'atto medico, quasi che l'abilitazione alla professione non consenta l'esercizio di tutta la medicina ma solo di quella ristretta branca specialistica.
Ringraziamo Sirchia e Berlusca. Da un lato si cancella il reato in bilancio e dall'altro si criminalizza il libero esercizio della professione medica.
Sirchia e Berlusconi ignorano le norme basilari del diritto e le prerogative degli Ordini Professionali. Nessuno è colpevole, fino a condanna definitiva. Nessun Ordine Professionale può intervenire prima della conclusione dell'iter giudiziario "normale". Nessuna "grida manzoniana" può imporre ad un ordine professionale la tipologia della pena da erogare. Ma, secondo questo decreto, l'Ordine non può che scegliere tra sospensione o radiazione (Art. 1, c. 3) a fronte di comportamenti sanitari che "non costituiscano reato &." ma solo (e presunta) "inosservanza dei doveri". Quali doveri? Contrattuali, professionali, ministeriali?
E' bene che Qualcuno ricordi a questo Governo che - in un Paese liberale e democratico - l'Ordine Professionale è autonomo e le sue valutazioni sul comportamento professionale degli iscritti possono (e devono!) essere diverse rispetto a quelle della magistratura o della "polizia di Sirchia" (Art. 4).
E' così per il CSM (Consiglio Superiore della Magistratura) ma non sarà più così - d'ora in poi - per gli ALTRI ORDINI PROFESSIONALI?
Ma in che Paese viviamo? Nella patria del diritto o nel paese dei balocchi? Sirchia e Berlusconi giocano con il fuoco, rischiando ustioni mortali.
Chi sfruculia i medici, senza gravi e reali motivi, perde ogni credibilità. Le valvole ed il peculato sui farmaci: certezze o dubbi, condanne definitive od inchieste tutte da verificare?
Che necessità c'era di questo decreto e di questo decreto-legge?
Sia chiaro! Le mele marce vanno tolte dal cesto. Ma solo dopo un giudizio definitivo di condanna, in terzo grado! I medici non vanno trattati da untori e da corrotti &..
*Il D. Lgs. 541/92 (sui rapporti tra industria e medici) va cambiato ed aggiornato. Perché non lo si è voluto fare negli anni scorsi, nonostante le richieste e le proposte sia dei medici che di Farmindustria?

La Presidenza Nazionale della CIMO-ASMD

Vicenza-Roma, 14 febbraio 2003

COMUNICATO STAMPA

VICENDA MEDICI: "E' IL GOVERNO CHE DEVE INTERVENIRE. ALTRIMENTI E' UN INUTILE TIRO AL PICCIONE". Biasioli (CIMO-ASMD)

"Continua l'inutile tiro al piccione contro i medici: questo perché fino ad ora il Governo non è intervenuto sul piano legislativo, modificando e le norme esistenti e chiarendo le relazioni tra l'industria del farmaco ed i medici".
Lo ha dichiarato il Dr. Stefano BIASIOLI, Presidente Nazionale della CIMO-ASMD.
"Anche oggi i giornali sono pieni di notizie relative alla vicenda GIOVE. Tremila i Medici indagati e lo scandalo sembra allargarsi. Nel ribadire il principio che le mele marce vadano tolte dal cesto, occorre tuttavia sottolineare che il problema dei rapporti leciti ed illeciti tra l'industria del farmaco ed i Medici, non si risolve inasprendo le pene ma modificando nella sostanza gli articoli 10, 11 e 12 del Decreto Legislativo 541/1992. Occorre cioè esplicitare una volta per tutte le modalità dei rapporti tra la pubblicità del farmaco ed i professionisti, chiarendo nel contempo le modalità di acquisizione degli stessi farmaci da parte delle Aziende".
"Abbiamo invece il fondato timore che l'odierno provvedimento legislativo punti soprattutto ad incrementare le pene evitando di entrare nel cuore del problema. Le modalità per le forniture dei farmaci e dei dispositivi medicali: acquisto, leasing, service, composizione delle Commissioni e criteri di valutazione dei prodotti con relativi punteggi.
Su questi aspetti la CIMO-ASMD chiede chiarezza altrimenti i presunti scandali sanitari diventeranno sempre più frequenti perché l'incertezza delle regole lascia troppa discrezionalità all'industria, ai Medici ed alla Magistratura!"

Dr. Stefano BIASIOLI
Presidente Nazionale CIMO-ASMD

Roma 12 febbraio 2003

COMUNICATO STAMPA CIMO

"Rapporto industria-medici: è ora di fare chiarezza. Siamo al far-west: mancano le regole"

Dichiarazione di Stefano Biasioli, Presidente Nazionale della CIMO-ASMD

"E' dai tempi di Poggiolini (1993) che la CIMO chiede la totale revisione del D. Lgs. 541/92, quello che regola i rapporti tra l'industria del farmaco ed i medici. Non ci hanno dato ascolto: né la Bindi, né Veronesi, né Sirchia. Perché ?"
Lo ha dichiarato il Dr.Stefano Biasioli, Presidente Nazionale della CIMO, il grosso sindacato dei medici ospedalieri.
"E così, dopo 10 anni, ecco ritornare l'accusa di corruzione e comparaggio per 70 persone (informatori e medici) ed ecco scoppiare un'inchiesta che coinvolge (a ragione o a torto) 3000 persone"
"Chi sarà riconosciuto colpevole, dovrà essere punito duramente, e dovrà rifondere il danno al SSN. Va fatta chiarezza, una volta per tutte. Perché oggi, l'INFORMAZIONE FARMACEUTICA ed i RAPPORTI TRA L'INDUSTRIA del FARMACO ed i MEDICI sono un FAR WEST .
C'è necessità di regole certe, che partano da un dato di fatto. Le mele marce , se ci sono, sono poche e vanno tolte dal cesto.
"Nuove regole. Su che cosa ? Sul co-markerting, sulle sponsorizzazioni per l'aggiornamento medico e sanitario, sull'entità e sul valore dei gadgets, sul comodato d'uso di computers e di attrezzature mediche, sui controlli".
"Nuove regole. Senza caccia alle streghe, perché - 10 anni dopo Poggiolini - il sistema è meno inquinato di allora. E perché , 10 anni dopo Poggiolini, l'industria del farmaco e quella biomedicale continuano a finanziare largamente l'agggiornamento medico, quello serio. Con spese che, invece, dovrebbero essere coperte dallo Stato e dalle Regioni".


Dott.Stefano Biasioli
Presidente Nazionale CIMO-ASMD


Lucca-Roma 4 febbraio 2003

COMUNICATO CIMO-ASMD

SCAMPOLI di DEVOLUTION per il TEMPO DEFINITO

La Legge n° 3/2001, di riforma del titolo V° della Costituzione, affida alla LEGISLAZIONE "CONCORRENTE" tra Stato e Regioni il tema della TUTELA della SALUTE. E' un primo passo, in attesa di una più compiuta "esclusività" delle competenze regionali (sanità, fisco, polizia&su tutte) che sarà legata alla futuribile Legge Bossi, che modificherà ulteriormente l'art.117 della Costituzione.
Ma un esempio di surroga legislativa regionale a fronte delle "inadempienze" e della latitanza del legislatore nazionale, è costituito dalla paradossale vicenda del tempo definito.
Da un lato il Legislatore nazionale ha, con colpevole ignavia (ministeriale e governativa !) lasciato morire il tempo definito il giorno 31/12/2002 ( termine di proroga della legge 4 aprile 2002, n.56). Nonostante l'impegno della CIMO e di pochi parlamentari "amici", il Ministro della Salute ed il Governo non hanno voluto emanare un decreto legge, che mantenesse in vita il tempo definito. Di solito, "non c'è due senza tre". Ma, per il tempo definito, le proroghe sono state solo due (28/02/02; 31/12/02)&perché il legislatore non ha ritenuto di dover reiterare, per la terza volta, il provvedimento.
Dall'altro lato il legislatore regionale ha deciso di rimediare a questa clamorosa ingiustizia.
Alcune Regioni si sono mosse. Per prima la LOMBARDIA, poi la TOSCANA e quindi il VENETO (secondo voci di corridoio).
TRE REGIONI, due di centro destra ed una di centro-sinistra, hanno messo una pezza alla ignavia del governo centrale. TRE REGIONI, con tre motivazioni diverse. La Lombardia , con il rinvio a successive disposizioni nazionali di merito (il futuribile DDL Sirchia ?) La Toscana, con riferimento all'art.34 della Legge 289/2002 (Finanziaria 2003) nella parte che prevede che un prossimoDPCM governativo detterà criteri sulle nuove dotazioni organiche, anche per il personale del SSN e - quindi - sulle conseguenze legate alla trasformazione del tempo definito in tempo pieno.
Il Veneto, con motivazioni intermedie.
La CIMO ringrazia le TRE Regioni, per la loro scelta che ripara alle ingiustizie governative. Ma non può non ritenere "paradossali" le succitate motivazioni tecnico-giuridiche ed il rinvio a "successive disposizioni nazionali".
È appena il caso di ricordare che sarebbe probabilmente bastato citare il disposto del comma 3 dell'Art.15-bis del D.Lgs.229/99 che, pur sopprimendo il tempo definito, rinvia al contratto di lavoro le modalità di regolamentazione dei rapporti soppressi.
Ma, poiché la Legge 4/4/2002 (n°56) ha fatto sopravvivere il tempo definito fino al 31/12/2002, è evidente che spetterà al prossimo CCNL (2002-2005) definire le modalità di regolamentazione di tale rapporto di lavoro, pur soppresso.
Quindi - se la logica non è un utopia - il Tempo definito avrebbe dovuto automaticamente essere prorogato fino alla stipula del CCNL 2002-2005. O no ?

Luciano Mulas
Per la Presidenza CIMO

Roma 31 gennaio 2003

COMUNICATO STAMPA


FONDO SANITARIO: "SIAMO STATI I PRIMI A DIRE CHE ERA ASSOLUTAMENTE INADEGUATO. ECCO LE CONSEGUENZE"


"Che il fondo Sanitario Nazionale sia sottostimato, lo si sapeva. Ci siamo meravigliati l'8 agosto 2001 dell'accordo Stato-Regioni sul finanziamento della Sanità per il periodo 2002-2004. Ci meravigliamo oggi, che le stesse Regioni firmatarie di quell'accordo, continuano - oggi - a lamentarsi della sottostima del fondo stesso". Lo ha dichiarato il Dr. Stefano Biasioli, Presidente Nazionale CIMO-ASMD.
"Le Regioni (e Fiuggi lo sta dimostrando) sono divise su tutto, tranne che su due punti. Il "pianto greco" finanziario e la immutabilità della riforma sanitarie. Purtroppo per loro si sta aprendo la nuova stagione contrattuale.
I nuovi contratti della sanità dipendente vedranno però le Regioni escluse dal Tavolo dell'ARAN. E così, tra qualche mese, i lamenti delle Regioni si alzeranno ancora più alti. Diranno che il contratto costa troppo & e che non hanno risorse&".
"Care Regioni, perché non chiedete oggi di partecipare come attrici al Tavolo nazionale contrattuale e perché non attivate, fin da ora, un Tavolo a tre:Regioni, Governo Sindacati medici?'"
"Lo aspettiamo da mesi".


Stefano Biasioli
Presidente Nazionale CIMO-ASMD



Roma, 22 gennaio 2003 ore 18,30

COMUNICATO STAMPA

CIMO: NUOVE DICHIARAZIONI DI SIRCHIA. A CHE PRO'?

"Le dichiarazioni di Sirchia, favorevole a che i medici dipendenti siano pagati in base alla loro professionalità dimostrano, due cose. Innanzitutto che il ministro deve modificare la legge attuale che prevede un appiattimento economico e di carriera delle professionalità ospedaliere. In secondo luogo il ministro deve ricordare che con le regole attuali non partecipa alle trattative del contratto della dipendenza, che vede attualmente come unica interlocutrice l'ARAN."
"Quindi vanno cambiate sia le regole derivanti dalla riforma Bindi che le regole relative alla trattativa contrattuale del pubblico impiego, almeno per quanto riguarda i laureati dipendenti."
Lo ha dichiarato il Dr. Stefano Biasioli Presidente Nazionale CIMO-ASMD.

Roma 13 gennaio 2003

IL SANTO VERO E L'IPOCRISIA

Il Governo, per reperire i maggiori fondi necessari per accogliere le richieste dei rappresentanti della Università e della Ricerca Scientifica, non ha potuto far altro che imporre una nuova tassa . E poiché le imposte sono sempre sgradite, non ha trovato di meglio e di più facile, che imporre un nuovo balzello ai fumatori, tassando di ulteriori 20 centesimi di euro ogni singolo pacchetto di sigarette.
Niente da eccepire su questa manovra. Per quadrare un bilancio, a maggiori spese devono corrispondere maggiori entrate. Quello che ci pesa è che il Governo abbia trovato nel Ministro della Salute il difensore di questa manovra. Infatti il prof. Sirchia ha giustificato il citato aumento spiegando alle masse che parte, gran parte, del passivo della spesa sanitaria è causato dal costo delle cure prestate per malattie derivate, direttamente o indirettamente, dal tabagismo.
Che il fumo faccia male siamo tutti d'accordo . Potremmo anche essere concordi col prof. Sirchia, qualora lo stesso avesse fatto da grancassa, piuttosto che nascondersi dietro il silenzio ipocrita dei più, anche all'altro grosso problema che lo ha visto tacere: quello della prostituzione. Su questo problema avremmo voluto che il Ministero della Salute dicesse quali soni i costi che la Sanità pubblica spende per curare non solo le oltre settantamila professioniste che operano sulla strada, quasi tutte extracomunitarie, ma anche quanto si spende per curare le tante malattie che le stesse elargiscono graziosamente ai loro clienti. E non pensiamo solo all'AIDS!
Ma parlare di prostituzione non è politicamente corretto, ed ancor meno lo è proporre una tassazione ed una regolarizzazione sia fiscale che sanitaria di questa antichissima professione. Andare contro la vecchia legge Merlin vuol dire creare un vespaio ed il prof. Sirchia non vuole essere punto .
Meglio, quindi, ignorare il problema ed anche le aspettative di quei tanti giovani medici che, nell'eventuale controllo preventivo delle professioniste dell'amore, in case controllate o chiuse che dir si voglia, speravano di poter trovare nuovi e necessari spazi professionali!
Ma forse il Ministro della Salute non si è reso conto che, sposando questa tesi, avrebbe reso un favore al Capo del Governo (solo nel tentativo di togliere le prostitute della strada), al Ministro delle Finanze, per maggiori entrate nelle casse dello Stato, ed a se stesso, proponendosi così per la notorietà se non l'immortalità, come insegna il nome della tanto vituperata senatrice Merlin.


Lenin

Roma, 11 gennaio 2003

COMUNICATO STAMPA

SANITA': CIMO-ASMD "DA BERLUSCONI FINORA NESSUN DECRETO MA ALMENO FACCIA CHIAREZZA"


"Che il Servizio Sanitario Nazionale vada adattato alle esigenze attuali, è evidente ai più, Sirchia incluso. Le ASL non sono aziende in senso tecnico; i medici non sono tutti dirigenti; il sistema è poco trasparente e privo di libertà nel suo interno". Lo ha dichiarato il Dr. Stefano Biasioli, Presidente Nazionale della CIMO-ASMD.
"Ma occorre fare chiarezza sui percorsi istituzionali, Presidente Berlusconi! I provvedimenti che il Governo deve assumere sono - secondo la CIMO-ASMD - due:
1) un DECRETO LEGGE che definisca la reversibilità del rapporto intra-extramonenia; l'unificazione della controparte contrattuale (Governo, Regioni, ARAN) sia per il contratto che per le convenzioni; la proroga del tempo definito e della libera professione intramoenia allargata, fonte di risparmio per le ASL (che eviterebbero investimenti affrettati ed inutili, alla luce dei dati dell'Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali).
2) Un DISEGNO di LEGGE (con tempi medio-lunghi) che risolva almeno questi problemi principali:
- l'equilibrio dei compiti sanitari di Stato, Regioni, Autonomie locali;
- il federalismo solidale, a livello finanziario;
- il federalismo coerente rispetto a norme quadro nazionali;
- il nuovo assetto delle ASL (stop alla gestione monocratica, consiglio di Amministrazione, distinzione tra dirigenti e professionali, trasparenza nelle scelte);
- le relazioni tra ospedale e territorio".
Due provvedimenti, un DECRETO LEGGE (reversibilità, proroga del tempo definito e della libera professione intramoenia allargata, unificazione della controparte contrattuale) ed un DISEGNO di LEGGE ISTITUZIONALE che garantisca un federalismo solidale e coerente (rispetto a norme quadro nazionali) ed un nuovo assetto delle aziende sanitarie, con abolizione della gestione monocratica e poco trasparente".
"Signor Presidente, questo è l'unico percorso razionale! In Sanità, oggi, c'è bisogno di chiarezza e di trasparenza. Con il disordine normativo ed istituzionale, la spesa continuerà ad esplodere e la risposta ai bisogni sanitari sarà sempre più incompleta!"
"Presidente, stabilisca - rapidamente - un percorso istituzionale per la Sanità! Se non avesse le idee chiare, legga il libricino CIMO-ASMD: "Proposte per un nuovo Servizio Sanitario Nazionale"".
"Presidente, si ricordi che, senza il decreto legge, il nuovo contratto del personale sanitario sarà caotico, costoso e povero di contenuti!".

La Presidenza Nazionale della CIMO-ASMD

Roma, 8 gennaio 2003

COMUNICATO STAMPA


"Medici pubblici: le ultime esternazioni di Sirchia sulla Sanità"

"Per l'ennesima volta il Ministro della Salute Girolamo Sirchia esterna su cosa farà per guarire i "suoi" malati, per guarire ASL e Ospedali.
Per l'ennesima volta identifica cinque punti critici della riforma sanitaria: l'aziendalizzazione, il potere monocratico dei direttori generali, la pressione politica sui primari, i danni della libera professione, la difformità della qualità nelle diverse Regioni. Sono difetti noti a tutti, da una vita." Lo ha dichiarato il Dr. Stefano Biasioli Presidente Nazionale della CIMO-ASMD.
"Il Ministro Sirchia fa parte di un Governo che si era impegnato - da giugno 2000 - a modificare questi aspetti - continua Biasioli - ma finora nulla è stato fatto. I medici, ma soprattutto i cittadini, sono stufi di annunci ad effetto che non sono seguiti da provvedimenti legislativi e da misure concrete. Tutto ciò dimostra la poca volontà di questo Governo nel cambiare rapidamente i punti critici della riforma dell'Ulivo".


Dr. Stefano Biasioli
Presidente Nazionale CIMO-ASMD

 

Roma, 21/12/02

COMUNICATO

INTESA MEDICA: VITTORIA DI PIRRO?
E IL CONTRATTO SI ALLONTANA&.


"Hanno cantato vittoria perché il Governo ha fatto ritirare l'emendamento Grilletti (che reintroduceva la reversibilità dell'opzione intra-extramoenia)"
"Sono come gli indiani Sioux che vinsero a Fort Apache ma poi furono rinchiusi in riserva. La stessa sorte toccherà a loro".
"Hanno imbrogliato i loro iscritti, terrorizzandoli con la paventata (ma irreale) perdita dell'indennità di esclusività".
"Hanno fatto disinformazione sindacale e svolto un'azione politica, in combutta con le Regioni".
"Il risultato è sotto gli occhi di tutti: la fine del tempo definito, il persistere del giogo bindiano, la demotivazione dei professionisti, trasformati in grigi impiegati".
"VITTORIA di PIRRO". Perché non c'è bottino".
"VITTORIA di PIRRO" perché la mancata modifica dell'Articolo 15 del D. Lgs. 229/99 provoca - immediatamente - due conseguenze:
a) il rinvio (sine die!) della trattativa contrattuale;
b) il rafforzamento della posizione strumentale delle Regioni.

===

Due conseguenze, su tutte: non favoriranno né il rinnovo contrattuale né il clima di lavoro in ospedale.
Una vittoria di Pirro. Favorita da un Governo debole, che fa di tutto per inimicarsi gli elettori e per favorire i nemici.
Una vittoria di Pirro - che porterà male, tanto male ai Sioux!"


INTESA MEDICA


Roma, 21/12/2002

INTESA MEDICA
ANPO - CIMO ASMD - CISL MEDICI


COMUNICATO STAMPA


Il Governo e le forze politiche della maggioranza hanno sciupato l'ennesima occasione per dare, con la legge finanziaria, certezze ai medici e alle sorti del Servizio Sanitario Nazionale.
Sono esplicitamente emerse l'incapacità e l'inanizione dell'Esecutivo, le liti all'interno della maggioranza, una minoranza senza idee e fracassona, la grave situazione di tensione istituzionale tra lo Stato e le Regioni, assieme ad un federalismo, sempre più pasticciato, che ha messo definitivamente in crisi le caratteristiche proprie del SSN e il suo finanziamento.
I medici è proprio da oggi che corrono il serio pericolo di perdere non solo l'esclusività, ma lo stesso stipendio (stando alle dichiarazioni delle Regioni) e qualsiasi ravvicinata e seria prospettiva contrattuale.
Quelli a tempo definito e gli ex condotti entrano in un tunnel di incertezze e di guai (anche personali e familiari) difficili da dipanare senza un Provvedimento che si impone, ormai, urgentissimo.
I cittadini constateranno presto che chi inneggia oggi a mantenere il vecchio sistema, di fatto sta dando una mano a chi vuole loro sottrarre le prestazioni cui hanno diritto.
Come in tutte le tragedie annunciate, non mancano gli spunti comici: ci sono quelli che cantano vittoria perché il Governo ha fatto ritirare l'emendamento alla finanziaria. E' la vittoria di Pirro perché non c'è bottino, perché la mancata modifica dell'articolo 15 del Decreto Legislativo 229/99 provoca, immediatamente, il rinvio sine die della trattativa contrattuale ed il rafforzamento della posizione strumentale delle Regioni. La vittoria di Pirro di chi conserva e sacralizza le precedenti riforme, non tenendo conto del mutato quadro socio-politico-economico, e senza accorgersi che l'immobilismo del vecchio ordinamento, l'attuazione di un confuso federalismo, e una spesa sanitaria senza controllo e allo sbando, costituiscono una miscela esplosiva che può mettere definitivamente in crisi il SSN, così come l'abbiamo conosciuto solidaristico ed egualitario.
Il dato ufficiale di partecipazione allo sciopero è stato del 7,2%. Pertanto, i medici che, nella stragrande maggioranza non hanno partecipato allo sciopero autolesionista, immotivato ed insulso, sanno già di chi è la colpa di questa situazione, dovuta a coloro che hanno contribuito a dare, ancora una volta, copertura politica agli avversari dei medici, per difendere interessi estranei all'attività sindacale.
I medici non meritavano un Natale peggiore di questo e un nuovo anno denso di incertezze e di preoccupazioni.
L'Intesa Medica rassicura i medici italiani che porterà avanti sempre le loro idee, la loro dignità e libertà professionale ed il loro ruolo così indispensabili per la Sanità, per i cittadini e per i malati.
Il Presidente Nazionale dell'ANPO (Primari Ospedalieri) Prof. Raffaele Perrone Donnorso ha dichiarato: "L'ANPO rimane attonita ed incredula per le modalità con le quali sembra concludersi un travagliato iter che vede ancora una volta la Sanità ed i medici quale ultima e trascurabile preoccupazione del Governo".
Il Presidente Nazionale della CIMO-ASMD Dr. Stefano Biasioli ha dichiarato: "Quelli che cantano vittoria sono come gli indiani Sioux che vinsero a Fort Apache ma poi furono rinchiusi in riserva. La stessa sorte toccherà a loro".
"Hanno imbrogliato i loro iscritti, terrorizzandoli con la paventata (ma irreale) perdita dell'indennità di esclusività".
"Hanno fatto disinformazione sindacale e svolto un'azione politica, in combutta con le Regioni".
"Il risultato è sotto gli occhi di tutti: la fine del tempo definito, il persistere del giogo bindiano, la demotivazione dei professionisti, trasformati in grigi impiegati. Una vittoria di Pirro. Favorita da un Governo debole, che fa di tutto per inimicarsi gli elettori e per favorire i nemici."
Giuseppe Garraffo Segretario Generale CISL Medici ha dichiarato: "Se qualcuno griderà vittoria vuol dire che non ha capito niente della situazione che si è determinata: adesso i medici sono più deboli e non solo avranno a rischio veramente l'indennità di esclusività, ma potrebbero avere la sgradita sorpresa di saltare lo stipendio, se le Regioni non cambieranno atteggiamento, e sicuramente non si intravede un ravvicinato e significativo rinnovo contrattuale, perché la conservazione dello status quo lacera i rapporti tra Governo e Regioni, incancrenisce i problemi, e determina, per il mancato finanziamento, condizioni gravi di sfaldamento del SSN.
Noi dobbiamo reagire con determinazione, perché, non solo dobbiamo dire ai medici chi li ha traditi, ma anche il motivo.
Il nostro obiettivo sono le riforme necessarie, l'unità dei medici ed il rinnovo contrattuale che non può essere un piatto di lenticchie. A questo punto il contratto deve essere sostanzioso dal punto di vista normativo ed economico.
I medici non possono più lasciare fare agli altri, ma da oggi devono attivare vigilanza e mobilitazione permanente".

ANPO

CIMO ASMD

CISL MEDICI
Raffaele Perrone Donnorso
Stefano Biasioli
Giuseppe Garraffo

SEDE
Via Nazionale, 172 - 00184 ROMA - Tel. - Fax

Roma, 21 dicembre 2002, ore 12,00

COMUNICATO STAMPA CONFEDIR

CONFEDIR: NESSUNA REVERSIBILITA' DI OPZIONE?
BERLUSCONI ATTACCATO DAI LAUREATI SANITARI

"Ringraziamo Berlusconi per il bel regalo di Natale che il Governo ci ha fatto. Questa Finanziaria, generosa verso gli evasori, massacra invece i laureati sanitari dipendenti": lo ha dichiarato il Prof. Michele POERIO, Segretario Organizzativo della CONFEDIR, la grossa confederazione dei dirigenti pubblici.
"Il Governo non mantiene le promesse elettorali. I Farmacisti dipendenti, oberati di lavoro e di burocrazia ne terranno conto&..": questo lo sfogo del Dr. Gianni Console, Presidente del SINAFO.
"Ha dato retta alle Regioni ed a cattivi Consiglieri. Ed ha penalizzato una categoria importante per il Suo Governo e per Forza Italia": così ha chiosato il Dr. FIORIO, Segretario dei Chimici.
"Chi non mantiene le promesse non è degno di fiducia. Ce ne ricorderemo tra poco (elezioni di primavera) ed al momento del contratto di area. Non ci hanno ridato la libertà, chiederemo soldi &.. tanti soldi. E, se non ce li daranno, rallenteremo il lavoro&. per migliorare il servizio ai cittadini": è il commento di tutti!

CONFEDIR - SANITA'

Roma, 21 dicembre 2002

COMUNICATO STAMPA

CIMO-ASMD: BOICOTTEREMO BERLUSCONI!

"Per la terza volta il Governo, pur potendolo fare, non ha voluto riformare lo stato giuridico dei medici. Per la terza volta (18/12/2001; 5/11/2002; 20/12/2002) Berlusconi non ha mantenuto le promesse elettorali fatte ai medici": lo ha dichiarato il Presidente Nazionale della CIMO-ASMD
"Chi mente, deve essere punito. Ed i medici CIMO-ASMD puniranno Berlusconi, boicottandolo economicamente".

1) "Non compreranno più "Il Giornale"
2) "Smetteranno di dare denari alla Fininvest ed a Mediolanum"

"A chi non ci vuole ridare la libertà professionale, non potremo più affidare i nostri sudati risparmi".
"Caro Berlusconi, iniziano gli scherzi goliardici &. Anche se l'8 Febbraio è lontano!"

La Presidenza Nazionale
della CIMO-ASMD

Roma, 21 dicembre 2002

COMUNICATO STAMPA

CIMO-ASMD: BERLUSCONI = PINOCCHIO

"Berlusconi aveva promesso ai medici di liberarli dalla riforma della Bindi. Sono passati venti lunghi mesi ma nulla è cambiato. Venti lunghi mesi con tre pesanti sconfitte sanitarie: 18/12/2001; 5/11/2002; 20/12/2002". Lo ha dichiarato il Dr. Stefano Biasioli, Presidente Nazionale della CIMO-ASMD, la potente organizzazione dei medici ospedalieri.
"La pazienza dei medici è finita. Non aspetteremo - invano - altri 60 giorni".
"Ai miei medici, ai medici della CIMO-ASMD e dei sindacati affiliati non dico di scioperare. Sarebbe solo un danno economico, per loro".
"Ai medici della CIMO-ASMD dico solo questo". Come potete fidarVi di un uomo che, potendolo e dovendolo fare, non mantiene le promesse elettorali?"

"Medici della CIMO-ASMD, boicottate Berlusconi!
Come?
Comperate il quotidiano "LIBERO" invece de "IL GIORNALE"!"
"Medici della CIMO-ASMD, boicottate Berlusconi
!"
Come?
"Interrompete ogni rapporto economico, finanziario ed assicurativo con
la Fininvest e con la Mediolanum&..!"
Perché

........ non finisce qui &&&

Stefano Biasioli
(Presidente Nazionale CIMO-ASMD)

Roma, 21 dicembre 2002

COMUNICATO STAMPA

CIMO-ASMD: ARSENICO E VECCHI MERLETTI

"Arsenico e vecchi merletti": così il Presidente della CIMO-ASMD (Dr. Stefano Biasioli) ha commentato la notizia che il Governo ha imposto, al Senato, il ritiro dell'emendamento che reintroduceva la reversibilità dell'opzione intra-extramoenia della libera professione dei medici dipendenti.
"Arsenico: sono le falsità che i sindacati medici antigovernativi hanno usato per intimidire il Parlamento e per supportare l'argomentare fasullo delle Regioni di Centro Sinistra.
Vecchi merletti: sono le alleanze trasversali che cercano di blindare, anche con questo Governo, la riforma sanitaria dell'Ulivo".
"Il Governo non ha mantenuto le promesse di 20 mesi fa. Ma i medici hanno una memoria da elefante. E faranno danni! A chi?
A Tremonti, colpevole di non aver voluto capire che la reversibilità gli avrebbe consentito di pagare gli specializzandi e di incrinare gravemente l'illiberale riforma sanitaria dell'Ulivo.
A Sirchia, che - ancora una volta - ha dimostrato di essere un re-travicello".
"Quali danni? Lo vedrete!"
&&.. Perchè non finisce qui &&..

La Presidenza Nazionale della CIMO-ASMD

19 dicembre 2002

COMUNICATO STAMPA CIMO-ASMD

CIMO: LA CIMO NON HA SCIOPERATO !
LA MAGGIORANZA DEI MEDICI NON HA SCIOPERATO !

"I medici iscritti alla CIMO ed affiliati alla CIMO (oltre 15.000 in tutta Italia) non hanno scioperato oggi, perché non condividono le motivazioni pretestuose alla base dello sciopero odierno": lo ha dichiarato il Dott.Stefano Biasioli, Presidente Nazionale della CIMO-ASMD.
"Chi ha scioperato lo ha fatto contro il Parlamento e contro una norma fantasma (finora non discussa al Senato)".
"La CIMO ha chiesto, chiede e chiederà con forza la riforma della Legge Bindi, che oggi va bene solo ai suoi epigoni".
"Chiede e chiederà la riforma della legge, con garanzia che nessun medico perderà i diritti acquisiti, se non modificherà volontariamente le sue scelte professionali".
"Ha scioperato una minoranza di medici. Sono stati disinformati e strumentalizzati, per fini politici e non professionali".
"La maggioranza della categoria (a Lucca, come a Vicenza, come a Catania o a Rovigo ) non ha scioperato, perché non si è fatta ingannare".
"E' stato uno sciopero più mediatico che reale, contro il Parlamento e contro coloro che considerano la medicina una professione e non un mestiere".

La Presidenza Nazionale della CIMO-ASMD

 

"SCIOPERO MEDICI"
LA CIMO E PIU' DELLA META'DEGLI ALTRI SINDACATI HANNO LAVORATO IN OSPEDALE

Più della metà dei sindacati di categoria non ha aderito allo sciopero medico proclamato da 3 sigle sindacali. Non hanno scioperato i medici dell'ANPO, della CISL-Medici, della CIMO-ASMD nonché aderenti al cartello CIMO-ASMD: UGL-Medici, ORSA-Unione Medica, CISAL-Medici, FIALS, SNAMI-Ospedalieri, FNALS-Medici. Non hanno scioperato altresì i medici aderenti alla Federazione UIL e alla FESMED.
"La larga maggioranza dei medici dipendenti non ha scioperato oggi - ha detto Stefano Biasioli Presidente Nazionale della CIMO-ASMD - perché non condivide le motivazioni di quei tre sindacati che continuano a ritenere che la riforma Bindi costituisca un testo intoccabile ed immutabile. La categoria oggi si è divisa per l'ennesima volta: alcuni hanno scioperato contro un comma inesistente, diffondendo pretestuosamente paure e dubbi, soprattutto la notizia che qualunque modifica legislativa avrebbe messo a rischio la sopravvivenza dell'indennità di esclusività. Falsità enorme, perché l'art.42, C.2, del CCNL 8/6/2000, stabilisce che la modifica della normativa non toglierà comunque l'indennità di esclusività a coloro che manterranno le scelte fatte in precedenza".
"La maggioranza dei medici non ha però abboccato alle motivazioni pretestuose ed attende che il Parlamento, con la finanziaria 2003 e con ulteriori leggi, modifichi i punti critici della riforma Bindi (artt.15 e 3) e ridia dignità professionale ai medici dipendenti, oggi purtroppo oppressi da un regime impiegatizio - ha concluso Stefano Biasioli - e solo così si potrà salvare il SSN, solo così si impedirà che lo stesso sia - come è già oggi - frammentato in 21 Servizi Sanitari regionali, estremamente diversi fra di loro per regole, tickets e qualità".


La Presidenza Nazionale della CIMO-ASMD


Roma 19 dicembre 2002

COMUNICATO STAMPA CIMO-ASMD

"CIMO: CHI HA SCIOPERATO E CHI NO"

"Più della metà dei sindacati di categoria non ha aderito allo sciopero medico proclamato da 3 sigle sindacali. Non hanno scioperato i medici dell'ANPO, della CISL-Medici, della CIMO nonché aderenti al cartello CIMO: UGL-Medici, ORSA-Unione Medica, CISAL-Medici, FIALS, SNAMI-Ospedalieri, FNALS-Medici. Non hanno scioperato altresì i medici aderenti alla Federazione UIL e alla FESMED".
"La larga maggioranza dei medici dipendenti non ha scioperato oggi perché non condivide le motivazioni di quei tre sindacati che continuano a ritenere che la riforma Bindi costituisca un testo intoccabile ed immutabile. La categoria oggi si è divisa per l'ennesima volta: alcuni hanno scioperato contro un comma inesistente, diffondendo pretestuosamente paure e dubbi, soprattutto la notizia che qualunque modifica legislativa avrebbe messo a rischio la sopravvivenza dell'indennità di esclusività. Falsità enorme, perché l'art.42, C.2, del CCNL 8/6/2000, stabilisce che la modifica della normativa non toglierà comunque l'indennità di esclusività a coloro che manterranno le scelte fatte in precedenza.
"La maggioranza dei medici non ha però abboccato alle motivazioni pretestuose ed attende che il Parlamento, con la finanziaria 2003 e con ulteriori leggi, modifichi i punti critici della riforma Bindi (artt.15 e 3) e ridia dignità professionale ai medici dipendenti, oggi purtroppo oppressi da un regime impiegatizio".
Lo ha dichiarato il Dott.Stefano Biasioli, Presidente Nazionale CIMO-ASMD.
"Solo così si potrà salvare il SSN, solo così si impedirà che lo stesso sia - come è già oggi - frammentato in 21 Servizi Sanitari regionali, estremamente diversi fra di loro per regole, tickets e qualità".

La Presidenza Nazionale della CIMO-ASMD

Roma 16 dicembre 2002

COMUNICATO STAMPA CIMO-ASMD

CIMO-ASMD: REGIONI INCOERENTI SULLA ESCLUSIVITA' DEI MEDICI

"L'incoerenza delle Regioni stupisce. Da un lato si lamentano che l'esclusività di rapporto costa più del previsto. Dall'altro boicottano pesantemente l'ipotesi di liberalizzazione dell'opzione intra-extramoenia (dall'esclusività alla non esclusività dei medici dipendenti), unico sistema possibile per contenere la spesa dell'esclusività ". Lo ha dichiarato il Dr. Stefano Biasioli, Presidente Nazionale della CIMO-ASMD, dopo le ripetute prese di posizione di Ghigo, Erani e C.
"La CIMO-ASMD aveva previsto nel 2000, con esattezza, il costo dell'esclusività. Invece l'ARAN, le Regioni e la Corte dei Conti lo hanno sottostimato. La conseguenza? Che le Regioni, l'8/8/01, hanno accettato con gioia dallo Stato un finanziamento che includeva anche la spesa per l'esclusività. Sottostimata dalle Regioni (per colpa loro) e non dalla CIMO-ASMD. Ed adesso cosa vogliono, le Regioni? L'invarianza delle regole (con il conseguente costo elevato) e più denari& Non sarebbe più logico liberalizzare (a richiesta) l'opzione intra-extra con conseguenti risparmi?"

La Presidenza Nazionale CIMO-ASMD

Roma, 12 Dicembre 2002

COMUNICATO

La Cisl Medici esprime solidarietà e appoggio ai lavoratori di CGIL CISL e UIL del Pubblico Impiego in sciopero il 13-12-2002, per il voltafaccia della parte pubblica che non consente la positiva conclusione della trattativa e del Contratto.
La Cisl Medici esprime, altresì, preoccupazione per la tensione che si è determinata nella categoria a seguito della diffusione di notizie confuse e artate circa il destino dell'indennità di esclusività, proclamando da oggi lo stato di agitazione.
La Cisl Medici auspica che il Governo faccia chiarezza sulle varie ipotesi inerenti i medici e il loro ordinamento, che dovrebbero essere oggetto di norme specifiche nel maxi emendamento alla Legge Finanziaria.
Il Governo ha il dovere di fugare ogni dubbio circa la mancanza di norme penalizzanti per i medici e di rafforzare l'intendimento, più volte espresso, di procedere solamente a positive risposte riformatrici.
La Cisl Medici rimane in attesa del testo definitivo del maxi emendamento, prima di decidere le opportune azioni sindacali.

 

Roma 12 dicembre 2002

5 BUONI MOTIVI PER NON SCIOPERARE IL 19/12/2002


1. INDENNITA' DI ESCLUSIVITA'

La minaccia di rivedere l'istituto viene dall'Emilia Romagna, ma non è condivisa dal Governo. Infatti l'indennità per gli esclusivisti è mantenuta, garantita e finanziata dall'art.1 della legge 405/2001, che ha recepito l'accordo Stato-Regioni dell'8 agosto 2001.

2. DEVOLUZIONE SANITARIA

E' già in atto: ci sono già ventuno sistemi sanitari diversi. Attualmente il Servizio sanitario nazionale è solo formalmente unico. Al Ministro della Salute spetterà comunque il compito di dettare le regole generali e di definire i LEA legati al finanziamento. Rimane invece essenziale confermare il contratto collettivo nazionale di area medica ed istituire il tavolo regionale di contrattazione.

3. NUOVO CONTRATTO DI LAVORO DELLA SANITA'

In assenza di regole certe (modifica del D.Lgs. 229/99), di finanziamenti adeguati e senza un'ARAN che includa i rappresentanti delle Regioni, sarebbe autolesionistico dare inizio oggi alle trattative!

4. ETA' PENSIONABILE

Pensioni ed età pensionabile saranno oggetto di una riforma successiva alla legge finanziaria 2003, con la partecipazione attiva e propositiva della nostra Organizzazione.

5. PRECARIETA' DEL LAVORO DEI DIRIGENTI

Non dipende dalla finanziaria 2003, ma è il frutto del CCNL 5/12/96 e del D. Lgs. 229/99, (art. 15 tutto e 15 septies in particolare), che le nostre Organizzazioni sindacali hanno sempre osteggiato, a differenza di quanti oggi dichiarano sciopero.

QUESTIONE SPECIALIZZANDI

Il problema è troppo importante per essere strumentalizzato o annegato all'interno di "pacchetti rivendicativi". Ci attiveremo in ogni sede competente (istituzionale e legale) per r garantire i Loro diritti.

CIMO-ASMD
SINAFO

 

Roma, 12 dicembre 2002

CIMO-ASMD: GOVERNO, MANTIENI LE PROMESSE ELETTORALI!

"La Finanziaria fornisce al Governo una formidabile occasione per mantenere alcune promesse elettorali fatte ai medici: liberalizzazione dell'opzione intra-extramoenia, sopravvivenza del tempo definito e dei medici ex condotti, innanzitutto".
Lo ha dichiarato il Dr. Stefano Biasioli, Presidente Nazionale CIMO-ASMD.
"Dopo 18 mesi di vane promesse, i medici dipendenti attendono fatti concreti, all'interno della Finanziaria 2003".
"Senza nuove regole il 1° gennaio 2003 moriranno non solo il tempo definito e gli ex- condotti, ma anche le speranze di quanto avevano creduto che questo Governo volesse realmente migliorare la Sanità Pubblica, con una nuova riforma. I medici avevano ed hanno bisogno di certezze. Senza certezze, la medicina pubblica arretra, per finanziamenti e qualità, come ha causato la Bindi nel Governo precedente!
E Pantalone paga!

La Presidenza CIMO-ASMD

 

Roma 12 dicembre 2002

ORDINE DEL GIORNO

Il Comitato Centrale CIMO-ASMD, riunito a Roma il 12 dicembre 2002, prende atto della incapacità finora dimostrata dal Governo di smantellare la riforma sanitaria Bindi (D.Lgs.229/99), nonostante il clamoroso fallimento di tale provvedimento ed il chiaro impegno elettorale preso dalla Casa delle Libertà con i medici ed i cittadini.
In particolare, i Ministri della Salute e dell'Economia non hanno saputo recepire nessuno dei pressanti suggerimenti formulati dalla CIMO negli ultimi 18 mesi.
Se ciò dovesse malauguratamente continuare, non ci comporteremo come altri sindacati medici, che plaudivano ieri all'ex Ministro della Sanità quando toglieva ai medici libertà e dignità professionali e oggi promettono di scioperare se sarà riconosciuto qualche spiraglio di libertà alla nostra categoria, infatti scenderemo in piazza e nelle cabine elettorali, già in primavera, per dare ai Partiti della Casa delle Libertà un segnale di dissenso che non dimenticheranno facilmente.
Se il Ministro della Salute e dell'Economia in carica sono così suicidi, politicamente parlando, da spingerci sullo stesso fronte di quanti sono pregiudizialmente contrari a questo Governo ed a questa maggioranza, non meritano di essere confermati nel loro incarico perché incapaci: di distinguere tra costi e risparmi nella gestione sanitaria; di innovare e liberalizzare la Sanità ed il Paese; di attuare il programma di Governo; di rispettare promesse ed impegni ufficialmente assunti.
Tuttavia la Maggioranza ed il Governo sarebbero ancora in tempo per non regalare all'On. Bindi altre "vittorie" insperate, basterebbe a tal fine adottare con urgenza i seguenti provvedimenti:
- disinnescare la bomba - autolesionistica della soppressione coatta (dal 31/12/2002) dei medici a tempo definito e dei medici ex condotti;
- prevedere la possibilità della revoca, a domanda, del rapporto di lavoro esclusivo dei medici dipendenti, ferma restando l'indennità di esclusività per quanti confermeranno il vecchio status;
- garantire il mantenimento della possibilità della libera professione cosiddetta "allargata" per i medici a rapporto esclusivo che non la possono esercitare adeguatamente all'interno delle strutture sanitarie pubbliche;
- offrire sbocchi occupazionali ai giovani medici ed attivare finalmente, per gli specializzandi, i previsti contratti di formazione-lavoro;
- accelerare la stipula delle code contrattuali ed il rinnovo del CCNL della dirigenza medica e veterinaria (scaduto il 31/12/2001), strumento che rimane fondamentale, anche in un quadro di devoluzione sanitaria, assieme alla istituzione di un tavolo regionale di contrattazione;
- cancellare, da subito e pienamente, il divieto di cumulo tra pensione anticipata e redditi da lavoro autonomo, rinviando eventuali modifiche dell'età pensionabile dei medici al disegno di legge-delega in materia previdenziale, ecc.
Solo così sarà possibile recuperare condivisione e appoggio da parte della maggioranza (quella non prevenuta) della categoria medica, cui il Governo aveva solennemente promesso provvedimenti di riforma, innovazione e libertà, fondamentali per la salvaguardia della qualità del Servizio sanitario pubblico nelle sue caratteristiche essenziali di solidarietà, universalità e sostenibilità, nonché da parte di tutti i cittadini-utenti dei Servizi sanitari.

Approvato all'unanimità

Roma, 10 dicembre 2002

COMUNICATO INTERNO

"TERRORISMO SINDACALE"

Le motivazioni della dichiarazione di sciopero degli "altri" sono equivalenti ad atti di terrorismo sindacale perchè puntano a generare negli sprovveduti il dubbio che una qualunque modifica normativa (all'interno della Finanziaria 2003 o in un ipotetico disegno di legge successivo) possa togliere automaticamente l'indennità di esclusività anche a quei medici che non opteranno per l'extramoenia.
Si tratta di una balla colossale che non trova alcun riscontro nè nel CCNL 8/6/00 nè nella legge 254/2001, che recepisce l'accordo Stato-Regioni dell'8/8/2001.
La pervicacia con cui gli amici della Bindi e delle Regioni di Centro-Sinistra diffondono questa falsa notizia sarebbe degna di ammirazione se non avessimo a che fare con dei soggetti che, in assenza di altre valide e fondate argomentazioni, sono costretti a cercare di attrarre il consenso su di loro diffondendo il panico, il dubbio e l'incertezza.
La CIMO-ASMD ribadisce di non condividere questo modo di fare sindacato. E' lo stesso modo menzognero che ha portato quei signori ad utilizzare carte truccate durante i contratti del 1996 e del 2000.
I fatti hanno poi testimoniato che era corretta e veritiera la posizione della CIMO-ASMD sul problema della mancata piena equiparazione (per sottofinanziamento!) degli ex IX livelli e la sottovalutazione del costo economico reale dell'indennità di esclusività di rapporto, volutamente sottostimata dall'ARAN e dai sindacati di cui sopra.
Anni dopo la realtà è sotto gli occhi di tutti: l'equiparazione degli ex IX livelli è stata solo parziale ed il costo dell'esclusività, secondo Laura Pellegrini, è pari a circa 3.000 miliardi di lire/anno.
Ma, ai Pinocchi ciò non basta ed il loro naso diventa sempre più lungo!


La Presidenza della CIMO-ASMD


Roma, 12 novembre 2002

COMUNICATO STAMPA

CIMO-ASMD: IL SENATO RISOLVA LA QUESTIONE MEDICA!!! ORA O MAI PIU'!!!

"BERLUSCONI MANTENGA LA PROMESSA DI VENTI MESI FA! RIDARE AI MEDICI DIPENDENTI LA LIBERTÀ PROFESSIONALE (OPZIONE DENTRO-FUORI L'OSPEDALE)"-
LO HA DICHIARATO OGGI IL PRESIDENTE DELLA CIMO-ASMD, DR. STEFANO BIASIOLI, CHE HA COSÌ CONTINUATO:
"IL SENATO APPROVI L'EMENDAMENTO MASSIDDA-MARRAS, NEL TESTO ORIGINALE OSSIA SENZA TICKETS O BALZELLI!!! TREMONTI SI CONVINCA CHE LA RIFORMA RIDUCE E NON AUMENTA I COSTI DELLA SANITÀ! SE IL SENATO NON VARERÀ LA LIBERTÀ PROFESSIONALE E NON RISOLVERÀ IL PROBLEMA DEI MEDICI A TEMPO DEFINITO, ALLORA SI CHE LA SPESA ESPLODERÀ!
NON È UNA POSSIBILITÀ MA UNA CERTEZZA - SENZA RIFORMA, DALL'1/01/2003 I MEDICI COSTERANNO ALMENO 200 MILIARDI DI LIRE IN PIÙ, ALL'ANNO - E DALL'1/08/2003 TUTTI I MEDICI PRETENDERANNO, A RAGIONE PERCHÉ LO PREVEDE LA LEGGE ATTUALE, DI SVOLGERE LA LIBERA PROFESSIONE SOLO DENTRO L'OSPEDALE.
MA DOVE SONO GLI SPAZI PER ESERCITARE QUESTO DIRITTO??

LA PRESIDENZA NAZIONALE DELLA CIMO-ASMD

Roma, 8 novembre 2002, ore 17,45

COMUNICATO STAMPA CIMO-ASMD

Cornacchie, avvoltoi e poiane

Da giorni, volatili immondi tentavano di lacerare il testo dell'emendamento alla finanziaria 2003 favorevole alla liberalizzazione dell'opzione intra-extramoenia. Funesti presagi si addensavano nell'aria. Si alzavano lai contro "l'osceno ticket sulla libertà" da parte di chi aveva dimenticato che "tickets osceni e ben più pesanti sulla libertà medica" sono stati imposti dal D. Lgs. 229/99 frutto questo si aberrante di uno degli ultimi Governi di Centro Sinistra.
Volatili e prèfiche hanno riempito di mala informazione la stampa e le televisioni. Non si è voluto capire che era importante comunque dare un pesante segnale di cambiamento, la liberalizzazione della scelta dell'opzione . Non si è capito che questo era un passaggio fondamentale per scardinare la riforma TER e per ridare ai medici un po' di libertà professionale. Si sono confusi i principi con i metodi.
E il risultato è stato quello che ha visto stasera l'emendamento battuto alla Camera perché i deputati della Casa delle Libertà erano largamente assenti. Le prèfiche, gli avvoltoi e le poiane hanno vinto ancora una volta come il 18/12/01.
La CIMO-ASMD ringrazia di cuore (ovviamente è un ringraziamento ironico!) quanti, dentro e fuori dalla Casa delle Libertà non hanno capito l'importanza della battaglia per la liberalizzazione dell'opzione. E così, corvi, cornacchie, avvoltoi, prèfiche e poiane volteggeranno:

a) sui cadaveri dei medici a tempo definito e degli ex condotti che moriranno il 31/12/02 ;
b) sulle persistenti e pesanti penalizzazioni economiche e normative dei medici attualmente in extramoenia;
c) sulla inevitabile morte della libera professione intramoenia allargata a far data dal 30/06/2003.

La CIMO-ASMD ringrazia di cuore tutti coloro che si sono impegnati a fondo per questo "brillante" capitombolo del Governo Berlusconi.

La Presidenza della CIMO-ASMD

Roma 8 novembre 2002

COMUNICATO STAMPA
(Roma, 8 novembre 2002, ore 16,00)

LIBERTA' E TICKETS?
LIBERTA' CONDIZIONATA DAI TICKETS?

(Ovvero tra "principi e strumenti")

Il testo dell'emendamento ALFANO suscita un oceano di reazioni all'interno del mondo medico: si passa da una soddisfazione moderata ad un rifiuto totale del provvedimento.
Per i primi, comunque la CASA delle LIBERTA' ha mosso i primi passi verso la reversibilità dell'opzione ...... pur con mille problemi;
Per i secondi la libertà non deve essere condizionata da balzelli, nè vecchi nè nuovi.
La lettura attenta del provvedimento (almeno del testo diffuso ieri) non può non provocare le seguenti considerazioni sindacali:
1. I PRINCIPI CONTENUTI NEL PROVVEDIMENTO SONO IN LINEA CON LE TRADIZIONALI IDEE DELLA CIMO-ASMD: la libertà professionale, una volta esaurito l'obbligo istituzionale.
2. Ma l'assenso del MERITO non significa assenso sul METODO e sugli STRUMENTI contenuti nel provvedimento.
3. La previsione di un TICKETS sulla LIBERTA' è una previsione odiosa e politicamente sbagliata.
4. Il testo attuale costituisce uno strumento imperfetto perchè - non abrogando di fatto alcune norme specifiche del DDL 229/99 - pone le premesse per serie difficoltà interpretative e per il conseguente contenzioso legale

DI CONSEGUENZA

allo stato attuale delle cose

la CIMO-ASMD

a) mentre condivide il principio della reversibilità dell'opzione
b) si augura invece che la prolungata discussione parlamentare (in prima e seconda lettura) migliori lo strumento utilizzato, eliminando il ticket illiberale e chiarendo la tipologia (diritti e doveri) dei vecchi e dei nuovi extramoneisti.

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La CIMO-ASMD è un sindacato, non è un partito.
La CIMO-ASMD non è un sindacato giallo.
La CIMO-ASMD si batterà perchè il provvedimento migliori.
La CIMO-ASMD darà un giudizio definitivo solo sul testo finale.
Se il prodotto finale sarà modesto e non in linea con le promesse elettorali, la CIMO-ASMD ed i suoi iscritti si comporteranno con coerenza, come sempre.

La Presidenza della CIMO-ASMD

COMUNICATO STAMPA

Libera professione: i medici ed il pizzo della Bindi.

"Che la Bindi parli di "pizzo per la libertà per esercitare la libera professione extramoenia, questo è vergognoso! Il pizzo è affare di mafia che riguarda malavitosi e chi li frequenta per compiacenze: i medici sono invece professionisti seri e persone perbene". Lo ha dichiarato il Dr. Stefano Biasioli, a proposito delle dichiarazioni di ieri (7/11/02) dell'ex-ministra sull'emendamento che liberalizza la scelta sull'esercizio della libera professione medica dentro (intra) o fuori (extra) dall'ospedale.
"La Bindi finge di dimenticare i medici in extramoenie pagano già oggi 3 tangenti:
a) una (perdita del 15% dell'ex indennità di tempo pieno) risale al 1994 ed al Ministro Costa;
b) le altre due sono state provocate dalla stessa Bindi e dalla sua illiberale riforma: l'abbattimento del 50% della indennità di posizione e del 100% della retribuzione di risultato.
Le 3 tangenti durano da anni (rispettivamente 8 e 3) e tolgono ai medici cifre nettamente superiori a 5000 euro/anno!".
"Ma, prosegue Biasioli, la Bindi queste cose finge di ignorarle". "Le tangenti sono sempre sgradevoli e sgradite anche se portano un po' di libertà&." E' comunque paradossale che la Casa delle Libertà chieda una tangente in cambio della libertà. Questo è - purtroppo - il frutto avvelenato dell'opposizione cieca delle Regioni alla revisione dello stato giuridico dei medici. Le Regioni sostengono (a torto) che la liberalizzazione della scelta costituisce un costo e non un risparmio. E' un falso clamoroso ma questa ipotesi ha terrorizzato Tremonti, che ha imposto il pizzo".
"Questa è la nostra chiave di lettura. Ben venga la libertà, intanto& Piuttosto della prigione è meglio una libertà tassata".

La Presidenza Nazionale della CIMO-ASMD

FINANZIARIA 2003 E SANITA'

 

Roma, 7 novembre 2002

COMUNICATO STAMPA

RAPPORTO ESCLUSIVO: UN SI CON RISERVA DALL'INTESA MEDICA

L'Intesa Medica (ANPO - CIMO ASMD - CISL MEDICI) ritiene percorribile l'iter parlamentare dell'emendamento alla Finanziaria sugli aspetti economici e normativi dell'esclusività di rapporto dei medici del SSN, presentato alla Camera ieri dalla maggioranza.
L'Intesa Medica si riserva di approfondirne contenuti e giudizi non appena il testo sarà approvato nella prima lettura parlamentare e nella sua definita stesura.
Stefano Biasioli
- Presidente Nazionale della CIMO ASMD - ha dichiarato: "Pur di avere la libertà, i medici sono anche disposti a pagare ulteriori costi economici, che sono stati loro imposti dai precedenti Governi, con la connivenza di alcuni sindacati fortemente ideologizzati".
Raffaele Perrone Donnorso - Presidente dell'ANPO - ha dichiarato: "La reversibilità dell'opzione dell'esclusività di rapporto e le rimosse penalizzazioni normative ridanno dignità al primariato e alla professione".
Giuseppe Garraffo - Segretario Generale Nazionale CISL MEDICI - ha dichiarato: "Il tempo pieno e l'esclusività di rapporto dei medici ne escono rafforzati, sia come scelta strategica, sia come valore economico, e si apre, nel contempo, la tanto attesa reversibilità dell'opzione, a condizioni che non penalizzano economicamente ne' la maggioranza dei medici, ne' le aziende del SSN. L'importante è che passi il principio della reversibilità dell'opzione: a pagare e morire c'è sempre tempo".

Roma 24 ottobre 2002

COMUNICATO STAMPA


CIMO-ASMD: UN ALTRO PICCOLO PASSO VERSO LA LIBERTA'!

Così il Presidente Nazionale della CIMO-ASMD ha commentato la notizia che la Commissione Affari Costituzionali e la Commissione Bilancio della Camera hanno espresso un parere positivo all'emendamento alla Finanziaria (Art. 32 bis) che sancisce - per i medici dipendenti - la fine di una schiavitù: l'irreversibilità dell'opzione intra (dentro) - extramoenia (fuori-ospedale).
"Ci auguriamo che l'emendamento Massidda-Marras arrivi in porto, quest'anno - ha detto Biasioli - nonostante le lamentele dell'ex Ministro Rosy Bindi e delle sue errate interpretazioni".
I medici ospedalieri della CIMO-ASMD prendono atto che la maggioranza di Governo nelle Commissioni Affari Sociali, Affari Costituzionali, Bilancio, si sia finalmente resa conto - ha concluso Biasioli - che i medici dipendenti devono recuperare un diritto acquisito per decenni e perso nel 1999: ma vigileranno in tutte le sedi perchè questi diritti tornino finalmente ai professionisti della Sanità.


La Presidenza Nazionale della CIMO-ASMD

 

Roma 11 ottobre 2002

COMUNICATO STAMPA

CIMO-ASMD: Finanziaria 2003 e medici dipendenti. Saranno rose?

"Dopo tante nubi, forse uno spiraglio di sereno" così il Dr. Stefano Biasioli, Presidente Nazionale della CIMO-ASMD, ha commentato la notizia dell'approvazione da parte della Commissione Affari Sociali della Camera, dell'emendamento Massidda che elimina una volta per tutte il vincolo di una scelta irreversibile ed indissolubile (peggiore di quella matrimoniale!) tra il lavorare in esclusiva solo per il Servizio Sanitario Nazionale o l'effettuare anche attività privata con pesanti, ingiuste ed incostituzionali penalizzazioni non solo economiche ma anche di carriera.
"Forse la Finanziaria 2003 darà ai medici ciò che la finanziaria 2002 aveva loro negato, eliminando le ingiustizie della riforma dell'Ulivo."
"La CIMO-ASMD - conclude Biasioli - si augura che, questa volta, nessuno ponga ostacoli: è un problema di libertà ed un problema di risparmi nelle finanze regionali. Chi non l'avrà capito sarà additato al pubblico ludibrio. Chi lo capirà, non avrà fatto che il suo dovere perché avrà mantenuto le promesse elettorali".

Dr. Stefano Biasioli
Presidente Nazionale CIMO-ASMD

Roma, 1 Ottobre 2002

Comunicato stampa

CIMO-ASMD: FINANZIARIA ILLIBERALE, FATTA DA UN GOVERNO SENZA CORAGGIO. UN'OCCASIONE PERSA PER LA RIFORMA DELLA SANITÀ

"I MEDICI DIPENDENTI ESCONO MASSACRATI DA QUESTA FINANZIARIA. PER LORO SOLO DELUSIONI" - Lo ha dichiarato il Dr. Stefano Biasioli, Presidente Nazionale della CIMO-ASMD.
"Se il testo della finanziaria non dovesse essere significativamente modificato, per gli aspetti sanitari, nel corso dei passaggi parlamentari, i medici dipendenti non mancheranno di esprimere pesantemente la loro delusione"-
"DELUSIONE. Ancora una volta, il Governo è rimasto sordo e muto alle nostre richieste di modificare 6 piccoli commi della riforma Bindi-Amato".
"Cancellando 6 righe il Governo avrebbe risparmiato circa 760 miliardi di vecchie lirette ed avrebbe - finalmente - mantenuto le promesse della lontana primavera 2001. La Finanziaria 2003 non dà una maggiore libertà professionale ai medici, né abolisce alcune regole Bindiane, illiberali e comunistoidi, che danneggiano medici e pazienti".
"La CIMO-ASMD aveva chiesto al Governo di dimostrare concretamente, con questa finanziaria e senza attendere l'ulterior trascorrere dei mesi, l'introduzione di alcune norme liberali che la medicina dipendente attende dal lontano 1992 e dal più vicino 1999. Ma il Governo ha perso un ulteriore occasione, l'ennesima, di questi primi 15 mesi. Ce ne ricorderemo".

Dr. Stefano Biasioli
Presidente Nazionale CIMO-ASMD

RIMINI, 20 SETTEMBRE 2002 ore 11,30

Comunicato stampa

BIASIOLI (CIMO-ASMD): LA FINANZIARIA 2003: OCCASIONE DI CRESCITA E NON DI EMARGINAZIONE DELLA SANITA' ITALIANA

"La Finanziaria 2003 sarà un'ennesima Finanziaria di lacrime e di sangue. Ma il Governo deve capire che essa costituisce un momento essenziale, anche per la Sanità. Perchè può gettare le premesse per un rinnovamento della normativa sanitaria (a costo zero) - tanto attesa dalla categoria - e per una chiara definizione delle prestazioni garantite dal SSN".
- Lo ha dichiarato il Dr. Stefano Biasioli, Presidente Nazionale CIMO-ASMD, alla conclusione del 27° Congresso Nazionale CIMO-ASMD -.
"Non tagli ma riorganizzazione. Non tagli ma delega al Ministro della Salute per la riscrittura di quel TESTO UNICO di NORME SANITARIE che i medici attendono da oltre 10 anni!"
"Se il Governo ha bisogno di aiuto e di idee per ottimizzare la spesa e motivare i medici, saremo ben felici di essere i suoi consulenti".

Dr. Stefano Biasioli
Presidente Nazionale CIMO-ASMD

RIMINI, 20 SETTEMBRE 2002 ore 11,30

Comunicato stampa

URGENTE

CIMO-ASMD: Stefano Biasioli rieletto Presidente. "Subito riorganizzare il Servizio Sanitario Nazionale".

I medici ospedalieri chiedono al Governo l'immediata riorganizzazione del Servizio Sanitario Nazionale. Per questo "chiediamo investimenti certi e più spazi di autonomia professionale e non gestionale".
Lo ha detto il Dr. Stefano Biasioli, rieletto all'unanimità Presidente della CIMO-ASMD, il più importante sindacato dei medici ospedalieri.
"Oggi la sanità italiana si trova tra uno statalismo (centralismo) in decadenza - ha aggiunto Biasioli - ed un Federalismo incompleto. I cittadini aspettano una sanità diversa da quella attuale, più moderna e più flessibile: la limitatezza delle risorse deve costituire uno stimolo per il cambiamento e non, come è successo in passato, il presupposto per un caos organizzativo".
La CIMO-ASMD chiede al Governo "nuovi tavoli di concertazione, una revisione del
D.Lgs. 229/99 che va completamente smantellata in favore di una sanità efficente, equa - ha concluso Biasioli - e soprattutto solidale. Le Regioni hanno un ruolo importante ma al Ministero della Salute resta un ruolo di GARANTE e di COORDINATORE NAZIONALE dei bisogni di tutti".

Dr. Stefano Biasioli

RIMINI 19 SETTEMBRE 2002

Comunicato stampa

IL MINISTRO DELLA SALUTE GIROLAMO SIRCHIA INTERVERRÀ DOMANI POMERIGGIO 20 SETTEMBRE A RIMINI, AL CONGRESSO NAZIONALE DELLA CONFEDERAZIONE ITALIANA DEI MEDICI OSPEDALIERI, CON UNA RELAZIONE CHE AFFRONTERÀ I SEGUENTI PUNTI:

· SPESA SANITARIA
· REVISIONE PRONTUARIO FARMACEUTICO
· MEDICI OSPEDALIERI E SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

L'INTERVENTO DEL MINISTRO DELLA SALUTE VERRÀ INTRODOTTO DAL DR. STEFANO BIASIOLI, RICONFERMATO PRESIDENTE DELLA CIMO-ASMD, NEL CORSO DEL 27° CONGRESSO NAZIONALE IN CORSO, DAL TITOLO "PLURALISMO E SUSSIDIARIETÀ NELLA SANITÀ".
IL MINISTRO INTERVERRÀ A RIMINI ALLE ORE 15,30 ALL'HOTEL CONTINENTAL E DEI CONGRESSI , VIALE VESPUCCI, 40.

LA PRESIDENZA NAZIONALE DELLA CIMO-ASMD

Rimini, 18 settembre 2002

COMUNICATO STAMPA

" La spesa sanitaria strozza la qualità dell'assistenza: i costi lievitano, la gestione amministrativa del servizio non sempre è svolta in modo professionale. I medici ospedalieri ne risentono e denunciano con forza tutto questo".
Lo ha detto il dott. Stefano Biasioli nell'aprire il 27° Congresso Nazionale elettivo della CIMO-ASMD (Hotel Continental di Rimini, 18-22 settembre 2002) dal titolo "PLURALISMO E SUSSIDIARIETA' IN SANITA".
La CIMO-ASMD "vuole riaffermare con forza - ha continuato Biasioli - le caratteristiche essenziali dell'assistenza sanitaria: la qualità, l'universalità delle cure, il pluralismo, la sussidiarietà".
"Per evitare che il sistema sanitario arretri o deragli, vanno riscritte le regole - ha concluso Biasioli - perché solo così si potrà garantire un reale equilibrio tra due momenti essenziali: il necessario livello nazionale (Ministero della Salute) ed il federalismo sanitario".

Dr. Stefano Biasioli
Presidente Nazionale CIMO-ASMD


Roma, 12 settembre 2002

COMUNICATO STAMPA

CIMO-ASMD: UNA RIFORMA FARMACEUTICA FATTA ESCLUDENDO MEDICI DIPENDENTI E FARMACISTI

"I medici ed i farmacisti dipendenti sono stati volutamente esclusi dalla riforma sui farmaci, cioè dal nuovo prontuario terapeutico". Lo ha dichiarato Stefano Biasioli, Presidente Nazionale CIMO-ASMD.
"C'è necessità di un unico prontuario, valido sia per il territorio che per l'ospedale".
"Siamo d'accordo sul risparmio ma se il criterio è quello dell'economicità, a parità di effetto del farmaco, allora bisogna ricordare alla CUF (Commissione Unica del Farmaco) alcune piccole verità:
§ esiste il malato e non la malattia
§ l'appropriatezza deve precedere l'economicità".
"Invitiamo Sirchia ad attivare un serio programma nazionale di monitoraggio programmato dei farmaci, ma monitoraggio è un concetto più ampio della farmacovigilanza territoriale cara al Ministro"!
"La prospettiva è quella di pagare molti più farmaci di prima, anche per gravi patologie!"

La Presidenza Nazionale CIMO-ASMD

Venerdì 06 settembre 2002

COMUNICATO STAMPA
"SPESA SANITARIA TRA GRILLI E PINOCCHI"

"Nell'Italia dei misteri ai primi posti c'è quello sulla spesa sanitaria: tutti ne parlano, in troppi danno i numeri. Così i Pinocchi aumentano i Grilli sparlano e la verità nessuno la conosce".
Lo ha detto Stefano Biasioli , Presidente Nazionale CIMO-ASMD.
" I medici ospedalieri sono curiosi di conoscere i costi della spesa sanitaria 2001, articolata per singola Regione. La normativa (evidentemente cedevole!) prevedeva che essi fossero diffusi entro luglio. Ma alcune Regioni sono - al solito - in ritardo. Quali?" Continua Stefano Biasioli, Presidente Nazionale della CIMO-ASMD, dopo avere preso atto della dichiarazione di Vegas (5/9/02, ore 19,40).
"Da un lato, le Regioni pretendono di stoppare il DDL Sirchia per presunti (ed indimostrabili) maggiori oneri. Dall'altro, non sono puntuali nel fare i conti!"
"La CIMO chiede al Ragioniere dello Stato (Dr. Grilli) di controllare - anche alla luce del recente decreto legge governativo - le spese sanitarie regionali 2001 e 2002 e di verificare in che modo le stesse Regioni faranno fronte ai maggiori oneri legati ai contratti 2002/2005 ed al mancato varo della riforma Sirchia".
"Già, come pagheranno le Regioni (dall'1/1/03) il tempo pieno e l'esclusività di rapporto alle migliaia di medici tempo definitisti che - per colpa delle Regioni, tutte - dovranno passare dal tempo definito al tempo pieno esclusivo?".
"Sono noccioline, duecento miliardi di vecchie lirette? Qualcuno l'ha detto a Berlusconi, Tremonti e Grilli?". Già, Grilli o Pinocchi?

Roma, 29 agosto 2002, ore 14,00

COMUNICATO STAMPA

SANITA': BIASIOLI, CHIUDERE I POSTI LETTO NON FA RISPARMIARE! INFORMARE MEGLIO LA GENTE!

Roma, 29 agosto - "La chiusura dei posti letto ospedalieri per acuti non provoca automaticamente alcun risparmio. Comunque la chiusura (Legge 495/2001) va preceduta dall'attivazione di posti letto di riabilitazione (1 per mille), dalla creazione di RSA intraospedaliere (a minor costo), dal potenziamento dell'attività sanitaria nelle case di riposo". Lo ha dichiarato il Dr. Stefano BIASIOLI (Presidente CIMO-ASMD) intervenendo alla trasmissione radiofonica "Radio anch'io" dedicata al futuro della Sanità italiana. "Va garantita contestualmente l'emergenza e vanno chiusi tutti i punti parto privi di guardia pediatrica, ginecologica ed anestesiologica".
"Invito il Ministro a definire i NUOVI STANDARDS dei VARI SERVIZI OSPEDALIERI: superfici, attrezzature, organici, casistica minimale. Lo invito altresì ad utilizzare apposite trasmissioni radiofoniche e televisive (aperte al pubblico) per spiegare alla gente come cambierà la Sanità italiana. Senza condivisione la riforma sarà non difficile ma impossibile". Così ha concluso il Dr. Biasioli.

La Presidenza Nazionale CIMO-ASMD

Roma, 5 agosto 2002

COMUNICATO STAMPA CIMO-ASMD

ESCLUSIVITA' MEDICI: CIMO "GHIGO BOCCIATO, REGIONI RIMANDATE"

Gli esami non finiscono mai ma gli asini vanno bocciati subito e rimandati a casa.
Venerdì 3 agosto, Ghigo (Presidente delle Regioni) aveva definito "incomprensibile" e legata alla "non conoscenza delle carte" la dichiarazione con cui Biasioli (CIMO) aveva attaccato lo stop imposto dalle Regioni al cosiddetto "DDL Sirchia", che elimina l'irreversibilità della scelta dell'esclusività del rapporto medico (opzione intra-extramoenia).
Biasioli, Presidente CIMO, non ci sta e rilancia: "E' Ghigo che non conosce le carte. Si rilegga ed impari a memoria il contratto dei medici dipendenti (stipulato l'8/06/00 e scaduto il 31/12/01), in particolare gli articoli 42 del primo biennio e gli articoli 5 ed 11 del secondo biennio economico !"
"Il contratto stabilisce che - dall'1/1/02 - l'indennità di esclusività dei medici sia a carico delle Regioni. Ed allora, caro Ghigo, avete o no inserito questi costi nel patto Stato-Regioni dell'8/8/01 ? Se non li aveste inclusi, sareste colpevoli di omissione &."
Ma la polemica non finisce qui.
"Memorizzati gli articoli contrattuali, Ghigo dovrebbe ri-imparare la matematica. Secondo Lui, il DDL Sirchia aumenta i costi regionali. È proprio vero il contrario ! Infatti, se il DDL Sirchia non concluderà rapidamente l'iter parlamentare, le Regioni dovranno sborsare, dall'1/1/03, qualche centinaio di miliardi di lire all'anno, più di oggi". Perché ? "Per pagare quei 3516 medici che - per effetto della legge Bindi - dovranno, alla fine, passare dal tempo definito al tempo pieno esclusivo. E così, le Regioni avranno fatto Bingo !"
"Eliminare la catena della irreversibilità dell'opzione non induce costi ma risparmi, e Sirchia pensa di utilizzare quei risparmi per ridurre le liste di attesa".
"Le Regioni, assordate dalle sirene della CGIL, hanno chiesto all'ARAN di valutare i costi della mini-riforma. Ma, caro Ghigo, i costi dell'esclusività sono già stati validati (Primavera del 2000) dalla Corte dei Conti ! "
"Come si può ipotizzare che la non esclusività (cioè la eliminazione di una indennità) costi di più dell'esclusività (pagata con un'indennità ?) "
"Ghigo è rimandato a settembre: impari a memoria il contratto, si comperi una nuova calcolatrice ed impari ad usarla. Un medico non esclusivista costa all'ASL (tasse incluse) dai 40 agli 80 milioni in meno, all'anno &".
"Problemino: a quanto ammonterebbe il risparmio (teorico) per le Regioni se 10.000 medici passassero dal tempo pieno esclusivo a quello non esclusivo e se 3516 medici a tempo definito restassero tali ad vitam ? "
"Ma il risparmio, teorico, dovrebbe - dice Sirchia - servire a ridurre le liste di attesa. E così, dice la CIMO, la manovra - alla fine - sarebbe a costo zero. Ma restituirebbe ai medici un po' di liberà professionale: quella che ci porterebbe in Europa e ci allontanerebbe dalla Sanità dell'Ulivo."

Stefano Biasioli
Presidente Nazionale CIMO-ASMD

Roma, 2 agosto 2002

COMUNICATO STAMPA

CIMO-ASMD: I DANNI DEL FEDERALISMO SANITARIO


"Una delle tante distorsioni causate dal federalismo incompleto dell'Ulivo". Lo ha dichiarato il Presidente della CIMO-ASMD, Stefano Biasioli, che continua:
"Ciò che è successo ieri nella Conferenza Stato-Regioni, a proposito della RIFORMA della DIRIGENZA MEDICA, testimonia che con le regole attuali le Regioni pretendono di sostituire al centralismo romano un nuovo centralismo sanitario regionale".
"Le Regioni - TUTTE e con un unanimismo svincolato dai colori politici - hanno cercato di porre uno stop al decreto sui medici seguendo passivamente l'atteggiamento dell'Assessore dell'Emilia-Romagna, Bissoni: un misto di arroganza costituzionale, di ignoranza contrattuale e di ricatto economico".
"Per l'ennesima volta le Regioni hanno dimostrato di non conoscere il contratto dei medici (gliene regaleremo una copia), di ignorare le sentenze della Corte in tema di libera professione medica, e di essere sempre disposte a battere cassa, in cambio di qualcosa"
"30 denari contro l'abolizione della schiavitù dei medici (= irreversibilità a vita dell'opzione)".
"Il Governo - ha aggiunto Biasioli - ha ormai capito che deve portare il decreto in Parlamento. Perchè al Parlamento tocca - per nostra fortuna - eliminare due clamorose storture politico-istituzionali: la malefica riforma Bindi e quel federalismo incompleto che sta facendo disastri, anche in Sanità".

La Presidenza della CIMO-ASMD

Roma, 1 agosto 2002

COMUNICATO STAMPA

LE BUGIE DI BISSONI

"Le bugie di Pinocchio" - Così il Dr. Stefano Biasioli (Presidente Nazionale della CIMO-ASMD) ha commentato la nota inviata dall'Assessore Bissoni al Ministro dell'Economia e datata 30/7/02.
"L'Assessore Bissoni continua - da mesi - a citare solo le parti del contratto che gli convengono. Le regole dell'indennità di esclusività vanno lette ed applicate tutte (CCNL 8/6/00: Art. 42 del 1° biennio; Art. 5 ed 11 del 2° biennio economico)".
In particolare anche la parte finale del secondo comma dell'Art. 42, che recita: "resta fermo in ogni caso il mantenimento dell'indennità nei confronti di quei dirigenti che - pur in diverso assetto normativo - manterranno la propria opzione per l'esclusività del rapporto di lavoro".
"Ed allora, qual è il problema? Chi opta per la non esclusività perde l'indennità in questione. Questo è giusto. Ingiusta è la situazione attuale che fa sì che - a parità di ore istituzionali lavorate - chi è in extramoenia si veda privato non solo (ed è giusto) dell'indennità relativa ma anche del diritto di dirigere una struttura e del 100% del salario di risultato. A parità di ore lavorate!!"
"Bissoni tira in ballo la legittimità. Dimentica che è illegittimo discriminare la carriera sulla base di scelte libero-professionali.
La Casa delle Libertà si è impegnata a togliere questa discriminazione. Tutte le altre argomentazioni sono bubbole, un ricatto sulla pelle dei medici. Per scucire al Governo quei "30 denari" che Bissoni - evidentemente - non ha conteggiato l'8/8/01".
"Caro Bissoni, incoerenti (come le definisce Lei) non sono le nuove norme ma quei soggetti che non accettano che il vento sia cambiato ed accampano diritti (regionali) senza ottemperare ai doveri (quelli che il CCNL 8/6/00 carica sulle Regioni, Art. 11 - secondo biennio economico - del CCNL: dall'1/1/02 ........ il relativo finanziamento (dell'esclusività) continuerà ad essere assicurato dalle Regioni, con voci di risparmio dalle stesse destinate a finanziare la spesa sanitaria ed aventi la medesima finalizzazione di cui all'Art. 5 (indennità di esclusività) senza aggravio per il SSN".
"La riforma è liberale (si ritorna alla normativa di 10 anni fa!) ed a costo zero, perchè gli eventuali risparmi servono a ridurre le liste di attesa".
"Ai medici vengono tolte le catene. Ai cittadini (forse) si offre una riduzione dei tempi di attesa. A Bissoni ciò non piace? Aspetti che l'Ulivo torni in maggioranza!"

La Presidenza della CIMO-ASMD

Roma, 1 agosto 2002

COMUNICATO STAMPA

BISSONI: IGNORANZA O MALAFEDE?

La CIMO-ASMD è "fortunatamente" venuta in possesso di copia di una lettera inviata dall'Assessore Bissoni al Ministro Tremonti (30/7/02) in merito al "DDL Sirchia". E' una lettera che trasuda ignoranza e malafede.

  1. IGNORANZA, perchè cita solo alcune parti del contratto di lavoro dei medici (8/6/00).
  2. MALAFEDE, perchè alza un polverone per intimorire gli avversari.
    Ed allora, sia chiaro a BISSONI ed ai Suoi Amici che:
    a) l'indennità di esclusività va riservata agli esclusivisti (nulla questio!);
    b) l'indennità di esclusività (ai sensi del CCNL) consente di svolgere la libera professione intramoenia, in tutte le sue fattispecie;
    c) chi opterà per l'extramoenia o rimarrà in extramoenia: rinuncerà all'esclusività di rapporto, potrà effettuare la libera professione extramoenia (come ora) ma (ed è questo il ritorno al passato) potrà dirigere le strutture, semplici e complesse.
    d) È un ritorno al passato (D. Lgs. 502/92; Legge 412/1991) che elimina la disposizione bolscevica della legge Bindi che puniva gli extramoneisti togliendo loro i primariati e gli incarichi dirigenziali, perchè erano considerati "traditori".
    e) Le affermazioni di Bissoni "le norme del DDL Sirchia ..... sono in chiaro contrasto con il principio costituzionale di buon andamento ed imparzialità dell'amministrazione di cui all'Art. 97 della Costituzione" sono errate sul piano giuridico ed offensive per i medici ("trattamenti potenzialmente iniqui"). Sul piano giuridico Bissoni dimentica che spetta proprio al Legislatore stabilire che talune categorie (es. Medici, Professori Universitari, Insegnanti) possano effettuare - oltre all'attività istituzionale - anche attività libero-professionale, come mezzo di arricchimento delle conoscenze professionali. Spetta allo Stato e non alle Regioni, definire le norme generali sul pubblico impiego e sulla libera professione.
    *Nessuno, neanche Bissoni, ha mai messo in dubbio che la Legge 412/91 ed il D. Lgs. 502/92 fossero incostituzionali o violassero il principio del buon andamento della cosa pubblica. Perchè lo fa ora, dopo 10 anni?
    f) Bissoni paventa la possibile richiesta dell'indennità di esclusività anche da parte di altre categorie. È un falso "tema" che dimentica la peculiarità dello stato giuridico dei medici.
    g) Bissoni asserisce che il DDL Sirchia vanifica gli investimenti (1700 miliardi) per la creazione di strutture per la libera professione intramoenia. Quando mai? La LPI sarà svolta da almeno l'80% dei medici, quindi .....
    Eppoi, Caro Bissoni, quando ASL/AULSS hanno creato nuovi ambulatori?
    h) Ed infine, Bissoni usa i medici come "merce di scambio". Dà per scontato che la riforma costi; dà per scontato di poter disdettare il contratto (peraltro già scaduto il 31/12/01) e chiede soldi allo Stato.
    Si dimentica, ancora una volta, che:
    1. l'indennità di esclusività è compresa (come i costi contrattuali) nel patto dell'8/8/01;
    2. il contratto (CCNL 8/6/00; Art. 11, 2° biennio) specifica che sono le Regioni a dover garantire l'indennità di esclusività e che tale indennità resta comunque garantita a chi resta esclusivista.

Assessore Bissoni, tolga la maschera!
*Dica chiaramente che - per Lei - la riforma Bindi non si tocca, perchè è una legge divina, intangibile!
*Oppure dica che, questa legge divina, può essere infranta, con i soliti 30 denari statali.
Princìpi o pretesti?

A chi legge, la risposta.

La CIMO-ASMD

Roma - Vicenza 26 luglio 2002

All'On. Silvio Berlusconi
Presidente del Consiglio dei Ministri

e,p.c. All'On Gianfranco Fini
All'On.Gianni Letta
Al Sen. Cesare Cursi
Al Sen. Giuseppe Vegas

LORO SEDI ISTITUZIONALI

PROT.SN/310/02
Raccomandata A.R.


Oggetto: "DDL Sirchia" e Conferenza Stato-Regioni del 25/07/2002.

Egregio Signor Presidente,

mi spiace di doverLa disturbare per la seconda volta, in circa due mesi, ma ieri - nella Conferenza Stato-Regioni - si è verificato puntualmente quanto avevamo previsto: un sostanziale rifiuto delle Regioni rispetto al "DDL Sirchia" con esplicitazione di un ennesimo ricatto delle Regioni stesse che pretendono di usare la libertà dei medici come merce di scambio per scucire ulteriori denari al Suo Governo.
Per farLe capire, Le sintetizzo i fatti:

  1. Il testo ("DDL Sirchia"), approvato dal Consiglio dei Ministri del 5/07/02, è un topolino partorito da una montagna.
  2. La Casa delle Libertà si era impegnata a modificare lo stato giuridico dei medici dipendenti. Ebbene ci sono voluti 10 mesi e 44 sofferte stesure per arrivare ad un testo di 7 articoli, 5 dei quali superflui e fonte certa di un contenzioso con le Regioni.
  3. La CIMO-ASMD e l'INTESA MEDICA avevano consigliato il Ministro di: a) semplificare il testo; b) normare su pochi aspetti: reversibilità dell'opzione intra-extramoenia; introdurre il tempo parziale (previsto dal DPEF) anche come libera scelta professionale dei medici; garantire il monte salari 2001; non mescolare la reversibilità dell'opzione con le liste di attesa; non modificare il ruolo del Collegio di Direzione.
  4. Il Ministro (liberissimo di farlo!) ha fatto altre scelte, ha ascoltato altre sirene. Come previsto, giovedì 25/7 è arrivata la risposta negativa delle Regioni, di tutte le Regioni. Forti di quel " federalismo incompleto dell'Ulivo" che troppi danni ha fatto, le 11 Regioni di Centro Destra (che hanno detto ni) e le 6 di Centro Sinistra (che hanno detto no) hanno bloccato il "testo Sirchia" mettendo in scacco il Governo. Non vogliono il Collegio di Direzione; vogliono togliere al monte salari dei medici e gestire direttamente le somme "liberate" dall'opzione per il rapporto non esclusivo; battono cassa. Ed i medici dipendenti (coma ai tempi di De Lorenzo e della Bindi) diventano merce di scambio, in un baratto immondo.
  5. Manca una strategia in Sanità. Il Ministro è un uomo di immagine, ma non è né uno stratega né un politico. Gli Assessori regionali alla Sanità (tutti!) si credono premi Nobel della Sanità (Bissoni su tutti) e dell'Economia (Micossi su tutti).
    Mancano gli ordini di scuderia, manca la solidarietà di area. Con queste persone e con questi metodi, il Suo Governo (Presidente Berlusconi!) non riuscirà né a difendere il "Testo Sirchia" in Parlamento né - soprattutto - a cancellare la Riforma Bindi con una nuova legge sanitaria (TESTO UNICO sulla SANITA') che consenta realmente di garantire ai cittadini un Servizio Sanitario Nazionale equo, universale e di qualità.
  6. Il 25/7, i Suoi Assessori Regionali hanno macchiato il Suo Governo, deludendo i medici di area e dando fiato alle forze di opposizione ed ai vari amichetti della Bindi.
  7. Presidente, si guardi attorno. Scelga gli uomini giusti (Brancher, su tutti) e definisca le prossime strategie sanitarie. La Sanità fa vincere e fa perdere le elezioni . L'arroganza regionale (Venezia contro Verona e Treviso) è perdente. Chi comanda, oggi, in Sanità? Né Sirchia né Gava. Di certo Bissoni (ma Micossi gli porta la borsa!) &.. proprio quel Bissoni che si vanta di aver scritto la malefica riforma del 1999.
  8. Presidente, so che è oberato da decine di impegni. Poiché non può fisicamente reggere un altro "interim", usi comunque il potere che ha : deleghi persone di Sua fiducia, con obiettivi chiari e con tempi di realizzazione certi.
  9. Le elezioni non finiscono mai. Da settembre, la minoranza parlamentare cavalcherà i temi sanitari. La Casa delle Libertà che strategia ha?

Disponibile ad incontrarLa per chiarirLe ulteriormente questi ed altri temi sanitari, La saluto con rispetto.

Dr. Stefano Biasioli
Presidente Nazionale CIMO-ASMD
Vice Segretario Generale CONFEDIR

Roma, 26 Luglio 2002

INTESA MEDICA
(ANPO - CIMO ASMD - CISL MEDICI)

COMUNICATO

Il blocco, da parte delle Regioni, della Riforma Sirchia sul nuovo Ordinamento dei Medici, è di natura squisitamente politica e non tecnica.
Le Regioni e il Tesoro sanno benissimo che il provvedimento è a costo zero e innesca meccanismi virtuosi di risparmio di spesa.
Il provvedimento è una legge cornice che non lede le prerogative e l'autonomia delle Regioni, né invade competenze proprie del contratto, ma ne salvaguarda le caratteristiche nazionali e il finanziamento relativo all'indennità di esclusività dei medici.
Che i soldi, poi li metta lo Stato o le Regioni, è un problema di lana caprina, in quanto questi soldi ci sono già, come testimoniato dalla Corte dei Conti nel 2000, e nessuno può pensare di sottrarli ai medici diminuendone il salario.
Le polemiche verbali che avevano dato più l'impressione di un tentativo di terrorismo psicologico per diminuire i consensi alla riforma, adesso diventano una concreta minaccia ai medici da parte delle Regioni, e stupisce e preoccupa la "cauta soddisfazione dell'ANAAO" per lo stop alla riforma.
Le Regioni intendono togliere ai medici l'indennità di esclusività e subordinarla ad un aumento sostanzioso di orario di lavoro ad almeno 45 ore settimanali.
Le Regioni non vogliono accettare la conferma per legge dell'indennità di esclusività, prevista dal DDL Sirchia, senza contropartite contrattuali come il predetto aumento di orario.
Le Regioni si sono messe di traverso sulla strada della riforma, anche per chiedere nuovi soldi freschi al Governo, essendo per loro insufficienti i fondi previsti con il patto dell'8 agosto 2001, e su questo sono tutte d'accordo.
La manfrina in atto è politicamente più funzionale alla minoranza che ha trovato un insperato aiuto da parte della maggioranza, in barba ad un corretto bipolarismo, sintomo preoccupante della confusione attualmente in atto nella compagine governativa.
E' deprimente constatare la valida collaborazione all'impresa da parte della CGIL Medici e dell'ANAAO, più sensibili ai richiami dell'ideologia politica che non a quelli sindacali della tutela della categoria dei medici.
L'INTESA MEDICA (ANPO - CIMO ASMD - CISL MEDICI) si dichiara profondamente delusa dai comportamenti del Governo e delle Regioni e ne denuncia ai medici le incoerenze di fondo.
L'INTESA MEDICA (ANPO - CIMO ASMD - CISL MEDICI), mobiliterà, pertanto, tutti i medici, perché: a) non è politicamente e sindacalmente accettabile che il Governo non sappia mediare con le Regioni per portare avanti un provvedimento modesto di riforma a costo zero, che prevedere sostanzialmente due cose, la reversibilità dell'opzione di esclusività e la modifica delle penalizzazioni normative per i medici non esclusivi; b) non è sindacalmente accettabile che, per motivi politici, le Regioni vogliano sottrarre ai medici parte del loro salario attuale (indennità di esclusività) e vincolarlo contrattualmente ad un aumento orario (super tempo pieno di 45 ore settimanali); c) non è sindacalmente accettabile la fissazione dell'inflazione programmata all'1,4%, che non consente neppure una minima risposta contrattuale; d) non è percorribile la rinuncia alla contrattazione nazionale e smembrare la Sanità in 21 contratti regionali diversi, in assenza, tra l'altro, di tavoli regionali di trattativa.
L'INTESA MEDICA (ANPO - CIMO ASMD - CISL MEDICI) legittimamente pretende che il provvedimento Sirchia vada avanti in tempi stretti, perché nella confusione attuale poltico-economica e istituzional-federalista, è ormai necessario che il Parlamento definisca una nuova legge cornice sulla Dirigenza Medica che, lo si voglia o no, rappresenta uno dei nodi cruciali per salvaguardare l'equità, l'universalità, la qualità e l'efficienza del S.S.N., già messo in pericolo da una preannunciata bancarotta.

INTESA MEDICA

Roma, 26 luglio 2002

COMUNICATO STAMPA

LA REVERSIBILITA' DEI MEDICI COME MERCE DI SCAMBIO

"Il rinvio del parere della Conferenza Stato-Regioni sul DDL Sirchia ha dato fiato agli amichetti della Bindi". Lo ha dichiarato il Dr. Stefano Biasioli, Presidente Nazionale della CIMO-ASMD.
"Forse Qualcuno (Sirchia, gli Assessori Regionali della Casa della Libertà) si dimentica gli impegni assunti prima - durante e dopo le elezioni politiche. Rivedere la riforma Bindi, cominciando dalla irreversibilità dell'opzione intra-extramoenia".
"Se è così difficile togliere l'irreversibilità, un pesante giogo per i professionisti medici ....... immaginiamoci cosa succederà quando dovrà essere modificata l'organizzazione delle ASL ......."
"Le Regioni (tutte!) alzano la posta, utilizzando la libertà dei medici come merce di scambio: la reversibilità contro un sacchetto di euro, i soliti trenta denari ..... in più oltre quelli della svendita dell'8 agosto 2001".
"Chi comanda, in Sanità? Non Sirchia nè Gava. Di certo Bissoni ...... proprio lui, quello che si vanta di aver scritto la riforma Bindi".
"Invitiamo Berlusconi ad abbandonare gli Esteri e ad assumere l'interim della Sanità. Solo così sistemerebbe, in un colpo solo, i nemici e gli amici della sua coalizione", conclude - polemico - Stefano Biasioli.
E conoscendo la storia della CIMO-ASMD, ....... non finisce qui.

La Presidenza della CIMO-ASMD

Roma, 23 Luglio 2002

INTESA MEDICA
(ANPO - CIMO ASMD - CISL MEDICI)

COMUNICATO

"La riforma Sirchia è a costo zero e potrebbe, altresì, attivare un risparmio di spesa di almeno 300 milioni di Euro all'anno.
La preoccupazione di chi teme un aumento di spesa legato al D.D.L. di riforma dell'Ordinamento dei Medici, non è condivisibile, perché infondata, risultando opinabili i conti e le previsioni negative esplicitati da chi pregiudizialmente ha assunto un atteggiamento di contrarietà.
Con una forte dose di incoerenza, costoro, quello che temono è che dopo tale riforma, il 100% dei medici diventi esclusivo, cosa che sicuramente avverrebbe per la automatica applicazione della riforma Bindi.
L'INTESA MEDICA (ANPO - CIMO ASMD - CISL MEDICI) ha calcolato che il costo della riforma Sirchia è pari a 0 euro, perché non prevede alcuna indennità aggiuntiva o costi indiretti, né tantomeno una perdita del recupero delle vigenti penalizzazioni economiche per i medici non esclusivi.
Favorisce, invece, il passaggio volontario dei medici dal regime di esclusività al rapporto di tempo pieno, con la rinuncia media di 10.000 euro all'anno da parte dei medici che ritornano all'extramoenia, e con ulteriori introiti per l'Erario dovuti all'apertura della partita IVA.
Inoltre, visti i ritrovati vantaggi normativi (possibilità d carriera) è presumibile che anche chi attualmente non è esclusivista rimarrà tale.
Volendo vagliare una percorribile ipotesi positiva, al 10% dei medici che attualmente non sono esclusivi, se ne dovrebbe aggiungere un altro 10% con un risparmio di spesa determinabile dai 300 ai 325 milioni di euro all'anno, risultanti dalla somma di 125 milioni di euro per la permanenza del tempo definito e di 200 milioni di euro per la rinuncia all'esclusività del predetto 10% dei medici dipendenti del S.S.N.
Del resto la riforma è a costo zero anche perché queste cifre ipotetiche devono essere utilizzate per la riduzione delle liste di attesa, che troverebbero un autonomo finanziamento, per cui gli incassi per l'intramoenia non sono destinati a diminuire".

Roma, 6 luglio 2002

COMUNICATO STAMPA

E UNO!
Venerdì il Governo Berlusconi ha varato il DDL di riforma dello stato giuridico della dirigenza sanitaria pubblica.
"E' il primo segnale concreto del Governo in tema di Sanità: inizia lo smantellamento della riforma Bindi con la progressiva cancellazione delle norme illiberali in essa contenute".
Lo ha dichiarato il Dr. Stefano Biasioli Presidente Nazionale della CIMO-ASMD.
"Il DDL rappresenta un cuneo che consentirà ai medici dipendenti di riacquisire uno stato professionale dignitoso, con un significativo ritorno al passato. Il percorso del DDL non sarà nè facile nè breve ma i medici della CIMO-ASMD, dell'INTESA MEDICA e della CONFEDIR, lo seguiranno con lo stesso amore e la stessa cura che si ha verso un bimbo nato dopo tanta attesa e trepidazione".
"Ci si attende ora che il Governo vari a breve altri provvedimenti sanitari che consentano al Servizio Sanitario Nazionale di garantire realmente un accesso alle cure equo, universale e solidaristico pur nell'evidente ristrettezza economico-finanziaria attuale".
"Si apre una fase di progettualità che dovrà vedere coinvolta la dirigenza sanitaria, almeno nelle sue componenti disponibili ad una fattiva collaborazione".

Dr. Stefano Biasioli
Presidente Nazionale CIMO-ASMD

Roma, 5 luglio 2002

COMUNICATO STAMPA
LA CORTE DEI CONTI SMENTISCE SE STESSA: IL COSTO DEL CONTRATTO DEI MEDICI ERA STATO APPROVATO NEL 2000!

"I Medici dipendenti sono sorpresi da quanto ha dichiarato il Presidente della Corte dei Conti alla Commissione Bilancio della Camera (04/07/02)" - lo ha dichiarato il Dr. Stefano Biasioli, Presidente Nazionale della CIMO-ASMD.
Il Dr. Staderini ha affermato che gli effetti economici dei rinnovi contrattuali in sanità si sono rivelati superiori alle possibilità di copertura.
"La CIMO-ASMD gli chiede allora perché la Corte dei Conti abbia autorizzato la stipula degli stessi contratti nell'anno 2000".
La CIMO-ASMD ricorda a Staderini e all'opinione pubblica che la dirigenza del S.S.N., negli ultimi 10 anni, ha:

  1. perso "almeno 1 contratto";
  2. dovuto subire costanti ed immotivati ritardi sia nella stipula che nella applicazione dei contratti;
  3. che è tuttora in attesa di percepire il recupero dello 0,92% sulla inflazione programmata e l'indennità di vacanza contrattuale;
  4. che è in attesa di conoscere quali e quante risorse contrattuali saranno inserire nel DPEF per finanziare il contratto dei laureati dipendenti del S.S.N. scaduto (tanto per cambiare) ben 7 mesi fa.

"A ciascuno il suo: il ruolo della Corte dei Conti non è quello di lanciare allarmi ma quello di garantire la correttezza dei processi economici. Se non lo ha fatto nel 2000 è solo colpa sua!".

La Presidenza Nazionale della CIMO-ASMD

Roma, 4 luglio 2002

INTESA MEDICA
(ANPO - CIMO ASMD - CISL MEDICI)
COMUNICATO STAMPA

Le segreterie nazionali di Intesa Medica [ANPO, CIMO ASMD, CISL MEDICI] hanno affrontato e discusso le questioni relative a:

1. Disegno di legge "Sirchia".
2. DPEF e rinnovo del CCNL.
3. Trattative delle code contrattuali.

Perrone Donnorso - Biasioli - Garraffo
Sede Nazionale
Via Nazionale, 172
00184 ROMA - Tel. - Fax

Roma, 2 luglio 2002

COMUNICATO STAMPA

MEDICI PUBBLICI:
E' A RISCHIO IL RISCHIO PROFESSIONALE

E' a rischio il rischio professionale: da oltre 6 mesi si è perso traccia dell'accordo stipulato presso l'ARAN sulla NUOVA DISCIPLINA dell'ASSICURAZIONE per la RESPONSABILITA' PROFESSIONALE dei MEDICI OPERANTI presso le USL/ASL.
"La mancata applicazione di quell'accordo pone i medici dipendenti nella necessità di dover provvedere (a proprie spese) a supplire le inadempienze delle ASL in materia di prevenzione dei rischi del lavoro". Lo ha dichiarato il Presidente Nazionale della CIMO-ASMD, il Dr. Stefano Biasioli.
"Medici e pazienti sono - oggi - più a rischio di ieri: i medici, perchè le assicurazioni stanno disdettando le polizze private; i pazienti perchè le tutele assicurative delle ASL sono spesso largamente sottostimate".
"E' ora che il PROTOCOLLO sottoscritto dalla Commissione Paritetica esca dagli anfratti, venga ratificato dalla Conferenza Stato-Regioni e dagli organismi preposti e venga rapidamente applicato nelle ASL".
"In caso contrario: i medici e pazienti saranno sempre più a rischio. I medici vogliono conoscere chi è il responsabile di questa assurda ed angosciante situazione........"

La Presidenza Nazionale CIMO-ASMD

Roma, 24 maggio 2002

COMUNICATO STAMPA

RIFORMA SANITA': DDL SIRCHIA STOPPATO IN CONSIGLIO DEI MINISTRI. IL MINISTRO NON ASCOLTA I MEDICI (BIASIOLI, CIMO-ASMD)

"Stoppato nella sede più autorevole: quella del Consiglio dei Ministri. Il Ministro della Salute Sirchia più che portare a casa la sua riforma ha incassato un formidabile autogol. A fermare la sua riforma è stato il Ministro del Tesoro Tremonti che vuol verificare se il suo collega della Salute sia stato in grado di porte a casa un risparmio effettivo per lo stato. Una risposta già data dai medici allo stesso Sirchia: i medici hanno proposto soluzioni sui risparmi ma il Ministro non ha voluto recepirle. Ecco il risultato".
Lo ha detto, al termine del Consiglio dei Ministri, il Presidente della CIMO-ASMD Dr. Stefano Biasioli.
"LA RIFORMA DEVE ANDARE IN PORTO IN TEMPI RAPIDI - HA CONCLUSO BIASIOLI - E SIRCHIA DEVE VALUTARE ATTENTAMENTE LE PROPOSTE FATTE DAI MEDICI CHE PUNTANO A LIBERALIZZARE LA PROFESSIONE GARANTENDO I PAZIENTI E QUEI RISPARMI TANTO DESIDERATI DA TREMONTI.
MA CON I SORDI E' EVIDENTEMENTE DIFFICILE DIALOGARE"

Dr. Stefano Biasioli
(Presidente Nazionale)

Roma, 22 aprile 2002

COMUNICATO STAMPA

SANITA': TROPPI RICOVERI INUTILI?

"In prima pagina, Il Sole 24 Ore di lunedì 22 aprile ha pubblicato una notizia distorta". Lo ha dichiarato il Dr. Stefano Biasioli, Presidente Nazionale della CIMO-ASMD, dopo aver letto l'articolo in oggetto.
"Perché distorta? Perché lo studio dell'Agenzia dei servizi sanitari regionali (ASSR) è basato su 43 tipologie di ricovero ospedaliero ritenuto improprio, secondo i criteri contenuti nel Decreto Presidenziale sui livelli essenziali di assistenza (LEA), entrato in vigore il 21 febbraio 2002. Ma i ricoveri in oggetto (1.680.000) sono avvenuti nel 1999, quando le regole governative consentivano che queste prestazioni fossero effettuate mediante ricovero ordinario in ospedale".
"Ne consegue che l'agenzia ha fatto un falso storico:
- perché i fatti (ricoveri e relativa spesa) sono avvenuti 3 anni fa;
- perché i costi presunti sono stati riferiti al deficit sanitario 2001;
- perché le regole (DPCM) sono cambiate nel 2002."
"Inoltre, continua Biasioli, è tutto da dimostrare - e lo verificheremo nel 2003! - che tutti questi 43 DRG e tutti questi cosiddetti ricoveri impropri possano essere organizzativamente effettuati in regime di Day Hospital o di Day Surgery. Il sistema sanitario italiano sarebbe stato in grado nel 1999 e nel 2001 di effettuare oltre ben 4.359.912 prestazioni in regime di Day Hospital o di Day Surgery?".
"Il messaggio è chiaro! Il giornale della Confindustria accusa ingiustamente i medici ospedalieri e annusa fortemente il nuovo grosso mercato ambulatoriale della Salute".

Dr. Stefano Biasioli
Presidente Nazionale CIMO-ASMD

Venerdì 12 aprile 2002

La G.U. n.85 del 11.04.2002 pubblica la LEGGE 4 aprile 2002,n.56 di conversione in legge con modificazioni del D.L. 7 febbraio 2002,n.8, recante varie misure di proroga in materia sanitaria ,la ricomposizione della Commissione nazionale sull'ECM,ed altre disposizioni su cui nelle settimane scorse sul sito ci siamo a lungo soffermati dopo l'approvazione della Camera. La norma più significativa è la proroga al 31 dicembre
2002 dei rapporti di lavoro a tempo definito. E' un grande successo ,oltre che un atto di giustizia per i colleghi, che premia gli sforzi CIMOASMD di razionalizzazione dell'assetto giuridico dopo anni di estremo caos giuridico normativo con penalizzazioni discriminatorie che hanno colpito tutto il settore dei medici dipendenti,a tempo pieno o definito che fossero. La perdita di fatto economica(in particolare rispetto
ad omologhi settori convenzionali) ,la demotivazione ed appiattimento della carriera,lo
scientifico riciclaggio negli ultimi contratti di tanti voci retributive (si pensi alle compartecipazioni alla produttività,ormai pressochè annullate) fanno ormai ritenere che l'aleatoria indennità di "esclusività" ,tanto enfatizzata ,non sia stata che la minima parte di restituzione del "maltolto" e cioè dello scippo ventennale (normativo-economico) alla nostra dignità di professionisti medici. Ben venga il ritorno al tempo pieno (e relativa vecchia sostanziosa indennità) e al tempo definito.
E la si smetta di parametrare tutto sul fatto che uno faccia o meno ,dentro o fuori ,la libera professione ! Il cittadino malato ha bisogno di assistenza e cure qualificate e
motivate,non vuole più essere umiliato dalle liste di attesa. Riforma dunque come
proposto dalla CIMOASMD,per il bene della categoria in toto e degli utenti del SSN.


Roma, 11 Aprile 2002

INTESA MEDICA
(ANPO - CIMO - CISL MEDICI)


COMUNICATO STAMPA

IL DEFICIT DELLA SANITA' IMPONE UN INTERVENTO RIFORMATORE.


L'INTESA MEDICA (ANPO - CIMO - CISL MEDICI) valutando interlocutorio l'incontro con gli Assessori alla Sanità, ritiene sia stata utile occasione per ribadire, anche alle Regioni, che le conquiste contrattuali, economiche e normative dei medici, non possono né debbono essere messe in discussione. Pertanto, il valore economico dell'esclusività è un patrimonio intangibile per la categoria, al di là delle dotte dispute ideologiche sul suo significato.
L'INTESA MEDICA ritiene che, per rispetto del Parlamento e delle sue prerogative sulla copertura finanziaria delle Leggi, gli aspetti legislativi vadano tenuti separati da quelli contrattuali, e che su questi ultimi venga coinvolto, oltre alle Regioni, anche il Ministero della Funzione Pubblica, per avere un riferimento complessivo di compatibilità e modalità contrattuali.
L'INTESA MEDICA auspica che i vari livelli istituzionali, responsabilmente, chiariscano i rispettivi ruoli e le scelte collegate.
La conoscenza dettagliata dei contenuti definitivamente formalizzati, della Riforma Sirchia sullo stato giuridico dei medici, consentirà all'INTESA MEDICA di esprimere un giudizio più esaustivo, rispetto a quanto oggi possibile.
Giuseppe Garraffo, Segretario Generale Cisl Medici, ha dichiarato: "Le criticità espresse dalle Regioni hanno dato l'impressione che le vere controparti del Governo siano proprio loro che, con il loro mettersi di traverso, imputano alla Riforma Sirchia costi aggiuntivi tutti da dimostrare. Deducibile e implicita sarà la loro richiesta di ulteriori finanziamenti, vista l'eccedenza di 2 miliardi di Euro (4.000 miliardi di Lire) rispetto all'accordo Stato-Regioni dell'agosto scorso.
Il progressivo deficit della spesa sanitaria impone sicuramente un intervento riformatore, ma la Riforma Sirchia risulterà valida se riuscirà a coniugare il mantenimento dei livelli di assistenza con processi virtuosi di risparmio di spesa.
Adesso ci aspettiamo dal Ministro Sirchia coerenti atti di Governo, così come ha annunciato, che realmente salvaguardino e rilancino il Servizio Sanitario Pubblico e il ruolo professionale dei medici che ci lavorano".

Prof. Raffaele Perrone Donnorso
Dr. Stefano Biasioli
Dr. Giuseppe Garraffo


Roma, 9 aprile 2002, ore 19,00

"LA SANITÀ: da Prodi a Berlusconi"


INCONTRO MEDICI - REGIONI: QUELLE ROSSE REMANO CONTRO IL GOVERNO.
"E' inconcepibile l'atteggiamento di ostinata ed aprioristica chiusura di alcune Regioni nei confronti della proposta del Ministro Sirchia che punta a risolvere due problemi reali: lo scandalo delle liste di attesa (che tanto preoccupa il Presidente della Repubblica ed il Presidente del Consiglio) e la libertà dell'atto medico, pur nel rispetto di regole certe".
Lo ha dichiarato il Dr. Stefano Biasioli, Presidente Nazionale della CIMO-ASMD, all'uscita dell'incontro al vertice tra le organizzazioni dei camici bianchi ed i responsabili regionali (governatori ed assessori).
"Sono problemi di equità (riduzione delle liste di attesa) e di libertà (uscita dall'oscurantismo catto-comunista bindiano).
Equità e libertà associati ad un notevole risparmio economico. Risulta pertanto inconcepibile l'atteggiamento di chiusura aprioristica di alcune Regioni, che denunciano il pericolo di aumento delle spese".

La Presidenza della CIMO-ASMD


Roma, 9 aprile 2002

GROSSO "INFORTUNIO" INCORSO AL
SOLE - 24 ORE

Per cultori della materia legislativa oggi martedì 9 aprile 2002 è crollato un mito editoriale!
A pagina 29 del quotidiano che, come consuetudine, ogni martedì pubblica una nutrita agenda parlamentare relativa ai lavori legislativi dei due rami del Parlamento, si assiste ad un "abbaglio" del "Sole".
La tabella sui Decreti-Legge in attesa di conversione è in gran parte errata. In materia medica l'infortunio in questione riguarda in particolare la proroga di termini in materia sanitaria e di Università.
Per gli attenti lettori del nostro sito che è di totale libero accesso occorre pertanto ancora chiarire che il D.L. 7 febbraio 2002, n. 8 è stato definitivamente convertito in legge dal Parlamento italiano da oltre 10 giorni. Di tale legge di conversione, che contiene tra l'altro il differimento al 31 dicembre 2002 (in attesa della riforma Sirchia-Regioni, in fieri) dei rapporti di lavoro a tempo definito, è attesa l'imminente pubblicazione del testo sulla Gazzetta Ufficiale.
Come consuetudine (e sempre senza password!) cercheremo con puntualità e precisione di riferirne.

La CIMO-ASMD


Roma, 4 aprile 2002

INTESA MEDICA
(ANPO-CIMO-CISL MEDICI)

COMUNICATO

IN MERITO ALLA PROPOSTA DI RIORDINO DEL RAPPORTO DI LAVORO DEI MEDICI DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

L’INTESA MEDICA (ANPO - CIMO - CISL MEDICI) ha espresso al Ministro Sirchia condivisione e praticabilità sulle proposte generali di riforma dell’Ordinamento dei Medici del S.S.N.. In particolare ne condivide la salvaguardia dell’esclusività e del rapporto unico dei medici, e l’articolazione del lavoro in tempo pieno (38 ore) e tempo definito (29 ore). Condivide, altresì, l’allargamento delle possibilità libero professionali dei medici dipendenti, anche al fine di calmierare le tariffe e di ridurre le liste di attesa, e di recuperare gli aspetti umani, previdenziali, professionali e di carriera dei medici, per assicurare un migliore servizio ai cittadini e ai malati.

Per l’INTESA MEDICA è motivo di soddisfazione constatare che, al tavolo di confronto con il Ministro, le proprie posizioni sono state condivise dal 70% dei medici.

Infatti, con specifiche argomentazioni, si sono dette favorevoli le sigle aderenti alla Federazione Medici UIL, al SIMET, al SIVEMP, alla FESMED, ecc., registrando una sostanziale unitarietà delle Organizzazioni mediche e veterinarie.

L’INTESA MEDICA ha difficoltà a comprendere, in questa fase, le riserve espresse a priori dall’ANAAO e dall’AAROI, e la pregiudiziale contrarietà della CGIL Medici, auspicando l’unanime compattezza della categoria, su un argomento che è proprio e peculiare dei medici.

L’INTESA MEDICA (ANPO - CIMO - CISL MEDICI) esprimerà il giudizio compiuto sul provvedimento, non appena il Ministro presenterà l’articolato del Disegno di Legge che il Consiglio dei Ministri sottoporrà al Parlamento.

Nel frattempo, l’INTESA MEDICA ritiene necessario un incontro urgente con le Regioni e con il Ministro della Funzione Pubblica On. Frattini, anche per i riflessi contrattuali scaturenti dal nuovo Ordinamento.

Per l'INTESA MEDICA:
Dr. Stefano Biasioli
Dr. Giuseppe Garraffo
Prof. Raffaele Perrone Donnorso

Aderiscono a questo comunicato anche:
COSIME: SAMPI Medici, DIRSAN Medici, USPPI Medici, CISAS SIM, CONFIL Medici
CISAL Medici, ORSA, UGL Medici, SNAMI Ospedalieri.

 


Giovedì, 4 aprile 2002

"COSA È SUCCESSO IERI SERA AL MINISTERO DELLA SALUTE"

Mercoledì 3 aprile 2002, alle ore 19 circa, il Ministro SIRCHIA ha presentato alle OO.SS.MM. della dirigenza medica e non medica, in modo estremamente sintetico, i suoi "PRINCIPI PER IL RIORDINO DEL RAPPORTO DI LAVORO DEI MEDICI DEL S.S.N.".
Si tratta di un foglio schematico che prevede quanto segue:

A) RAPPORTO DI LAVORO.
Si sono previste 2 tipologie di rapporto di lavoro: il Tempo Pieno ed il Tempo Parziale (da Tempo Definito). Sia per l'una che per l'altra: lo stipendio resta invariato, il pensionamento avviene a 67 anni più 3 eventuali per esigenze aziendali; esiste la reversibilità del rapporto e la possibilità di incarichi dirigenziali (struttura semplice e struttura complessa).

B) ATTIVITÀ LIBERO PROFESSIONALE.
Potrà essere effettuata con 3 tipologie.
1. Nell'azienda: è prioritaria e programmata dall'azienda per ridurre le liste di attesa per le prestazioni urgenti.
2. Nell'azienda ed in strutture convenzionate con l'azienda: è volontaria e regolamentata dall'azienda e prevede tariffe calmierate.
3. Nello studio privato e nelle strutture non accreditate: è libera e libero professionale in senso pieno, ossia non regolamentata dall'azienda.

Il Ministro SIRCHIA ha aggiunto che il disegno di legge dettagliato verrà presentato al Consiglio dei Ministri tra circa 15 giorni ed ha 5 motivazioni principali:
1) la riduzione delle liste di attesa per le prestazioni urgenti;
2) la liberalizzazione della Libera Professione;
3) l'eliminazione della irreversibilità dell'opzione;
4) il desiderio di rimotivare i Medici;
5) l'eliminazione delle iniquità del sistema, provocate dalla Riforma Bindi.

Il percorso del disegno di legge sarà lungo ma tutelato dal Governo perché rientra tra gli obiettivi governativi.
Come hanno reagito i Sindacati?
Le proposte di SIRCHIA hanno chiaramente spiazzato l'ANAAO-ASSOMED e la CGIL Medici che continuano in un'opposizione pregiudiziale, immediatamente stigmatizzata dal Ministro.
Tutte le altre OO.SS., a partire dalla CIMO-ASMD, dall'INTESA MEDICA (ANPO, CIMO-ASMD, CISL Medici), dalla FEDERAZIONE MEDICI - UIL, dalla SIVEMP, dalla FESMED e con la sola eccezione dell'AAROI, si sono espresse a favore della proposta del Ministro riservandosi tuttavia di analizzare nel dettaglio il provvedimento definitivo, per un giudizio conclusivo e più articolato.
Di fatto, per la prima volta da 4 anni a questa parte, la maggioranza dei Sindacati Medici ha preso posizione contro la Riforma BINDI e gli aspetti più deteriori della stessa.
La proposta SIRCHIA ha isolato nettamente per l'ennesima volta, l'ANAAO-ASSOMED e la CGIL e ha messo in grave difficoltà l'UMSPED.

COMMENTO CIMO-ASMD.
La proposta di SIRCHIA rappresenta il primo passo per la modifica sostanziale dell'Art. 15 del D. Lgv. 229/99.
Sarà una battaglia lunga, che dovrà essere seguita passo dopo passo nei lunghi mesi precedenti la sua approvazione finale, come dimostrano le pesanti dichiarazioni negative che provengono dall'Ulivo (BATTAGLIA "confusa e inaccettabile"; BINDI "scandaloso ritorno al passato e scelta ipocrita") e dagli Assessori di Emilia Romagna e Toscana, che minacciano di mantenere lo "status quo" nelle loro Regioni.
La proposta di SIRCHIA ha per la CIMO-ASMD almeno 4 grossi pregi:

  1. il ritorno al Tempo Pieno ed al Tempo Parziale ed alla reversibilità tra i due, come risposta alle esigenze della categoria;
  2. la Libera Professione contro le liste di attesa, come risposta alle nuove richieste dei pazienti;
  3. il ritorno verso un passato più libero con il tentativo di trasformare un'attività impiegatizia in una professione liberale;
  4. il ritorno di un po' di libertà in un settore che le violenze dell'Ulivo e della BINDI avevano portato a scelte coatte ("l'opzione obbligatoria dell'intramoenia e la perdita degli incarichi dirigenziali per gli extramoenia") ed irreversibili.

La CIMO-ASMD ribadisce che si tratta solo di un primo, ma significativo, passo verso una nuova concezione di un S.S.N. più a misura d'uomo (la riduzione delle liste di attesa) e più a misura dei professionisti che in esso operano.
Ma la Riforma BINDI non è costituita solo dall'Art. 15 del D. Lgs. 229/99.
Passo dopo passo occorrerà rivedere pesantemente altri articoli di quella riforma, a partire dall'Art. 3! È un lungo lavoro, ma questo Governo ed i Partiti che lo sostengono si sono - ripetutamente - impegnati a portarlo a termine.


Dr. Stefano BIASIOLI
Presidente Nazionale CIMO-ASMD


DDL: PRINCIPI PER IL RIORDINO DEL RAPPORTO DI LAVORO DEl MEDIcI
DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

RAPPORTO DI LAVORO -DIRIGENZA-

A Tempo Pieno

-Stipendio invariato

-Pensionamento a 67 anni + 3 anni per esigenze aziendali

Reversibilità del rapporto

Direzione Struttura

A Tempo Parziale (già a tempo definito)

-Pensionamento a 67 anni + 3 anni per esigenze aziendali

Reversibilità del rapporto

Direzione Struttura

ATTIVITA' LIBERO-PROFESSIONALE
NelIa Azienda Prioritaria e programmata dall'Azienda per ridurre le liste di attesa per le prestazioni urgenti.
Nella Azienda e in Strutture convenzionate con l'Azienda Volontaria. Regolamentata dall'Azienda e con tariffe calmierate
Studio privato e Struttura non accreditata Libera. Attività libero-professioinale privata in senso stretto (non regolamentata cioè dall'Azienda).

 


Vicenza-Roma, 02 aprile 2002

COMUNICATO STAMPA

"Ed il PIANO (SANITARIO) VA &&"


"Finalmente, dopo giorni di attesa, è stato diffuso il PIANO SANITARIO NAZIONALE 2002-2005, elaborato da Sirchia, con l'aiuto di 9 Componenti del Gruppo di Pensiero Strategico e da ben 27 Collaboratori".
"Sirchia e le sue 36 teste pensanti hanno elaborato un piano articolato, di cui si conosce solo la sintesi, di 41 facciate, rispetto al volume complessivo, di oltre 100 facciate"
Valutata la sintesi del PSN, la CIMO-ASMD ritiene opportuno puntualizzare quanto segue:
1. Anche Sirchia non è riuscito ad essere sintetico e ad evitare un ennesimo "libro dei sogni".
2. Lo schema è scritto in modo scorrevole; è condivisibile per oltre il 90% delle proposte ma&&.
3. Manca di concretezza: quali sono i finanziamenti per i 10 progetti obiettivo (tutti condivisibili) e quali sono i tempi di attuazione?
4. Dei 4 obiettivi generali (promozione della salute; l'ambiente; la sicurezza alimentare e veterinaria; il sociale) quanti sono stati concordati con gli altri ministeri coinvolti e quanti verranno finanziati? I 4 obiettivi generali vorrebbero radicalmente modificare le nostre abitudini di vita &&&.. come, con che mezzi, con che vincoli, con che regole?
5. La CIMO-ASMD apprezza - del Piano di Sirchia - i seguenti aspetti innovativi:
q l'attenzione verso i cronici, gli anziani, i disabili con la previsione di una rete integrata di servizi e di un fondo assicurativo contro i rischi della non autosufficienza;
q l'attenzione verso il personale sanitario, sinora negletto. Ma, questa attenzione, non può esaurirsi nella formazione &&
q la riorganizzazione del sistema sanitario italiano, ospedaliero (rete integrata, Centri di eccellenza, Centri distrettuali di salute) e territoriale (ambulatori dei medici di medicina generale ed ambulatori affiancati ai Pronto Soccorso, nuova organizzazione del lavoro dei DRG). E' il Progetto n° 7, in cui manca tuttavia la soluzione del nuovo ruolo "territoriale" dei medici ospedalieri;
q la necessità di una comunicazione istituzionale sugli stili di vita "salutari";
q l'uso corretto dei farmaci e la farmacovigilanza, (Progetto 10), con un progetto che recepisce parzialmente la proposta CIMO-ASMD/CONFEDIR;
q l'attenzione per i tumori, le cure palliative, il diabete, le malattie rare (5.000 e non 284, come pensava Veronesi), l'AIDS, le invalidità, i trapianti.
- C'è da chiedersi, tuttavia, perché il documento non abbia focalizzato alcune patologie altamente costose: l'uremia, l'insufficienza cardiaca, l'ipertensione grave, la grave vasculopatia.
- C'è da chiedersi, tuttavia, perché non si sia affrontato il problema dei costi sanitari legati ai comportamenti colpevoli (guida pericolosa, violenze, assunzioni di droghe). Perché la Sanità deve spendere per garantire prestazioni sanitarie causate da atti delinquenziali?
6. Il secondo obiettivo generale "l'ambiente e la salute" presupporrebbe investimenti per milioni di euro: inquinamento, acqua, campi elettromagnetici, rifiuti, bioterrorismo vanno affrontati con risorse e con atti specifici e non con impegni generici d'un piano "monoministeriale".
7. Analogo discorso può essere fatto per la sicurezza alimentare: come garantire la certezza della "filiera alimentare"? Con un Piano specifico (Pag. 31) o con una serie di azioni inter-ministeriali concordate e finanziate? Ha ancora senso tenere la veterinaria all'interno del Ministero della Salute?
8. I problemi della neonatologia, pediatria e dei punti parto vanno affrontati con decisione (Pag. 33) e non discorsi generici. Vanno chiusi tutti i punti-parto illegittimi (cioè non rispettosi della legge), con un preciso vincolo ministeriale, a tutela delle persone e degli operatori.
9. Il problema della salute mentale va affrontato radicalmente. La legge Basaglia ha fallito o no? Quali sono le reali ed attuali necessità dei malati mentali? La malattia mentale è ancora abolita per legge?
10. Anche per la tossicodipendenza è necessario un atteggiamento coraggioso, pragmatico ed innovativo. Il PSN sembra aprire spazi, a tutela del malato e della sua famiglia. Anche in questo campo è richiesta "una elevata qualità" delle prestazioni rese.
11. La "salute degli immigrati" richiederebbe ben più di 16 righe (Pag. 39), per l'impatto globale che ha ed avrà sulla sanità italiana.

IN CONCLUSIONE, LA CIMO-ASMD
· apprezza lo sforzo del Ministro e del suo Staff;
· attende i provvedimenti concreti relativi ai progetti obiettivo (10) ed agli obiettivi generali (4);
· attende il finanziamento dei 14 progetti ed obiettivi;
· si augura che il PSN non sia - ancora una volta - un "libro dei sogni", privo di effetti pratici sulla qualità della vita degli italiani: una qualità di vita in netto peggioramento, da 30 anni a questa parte;
· inquinamento, viabilità, alimentazione, invecchiamento: 4 buchi neri, per l'Italia di oggi e del prossimo decennio;
· da un PSN all'altro: cambierà qualcosa?


La Presidenza della CIMO-ASMD


Roma, 20 marzo 2002

COMUNICATO STAMPA CIMO-ASMD

CONFLITTI SOCIALI ed OMICIDI


"Ancora un martire, nel mondo del lavoro". Lo ha dichiarato il Dr. Stefano Biasioli, Presidente Nazionale della CIMO-ASMD e Vice Segretario Nazionale della CONFEDIR, la grossa Confederazione della dirigenza pubblica.
"L'OMICIDIO È RIPUGNANTE - Quello politico è abominevole - Quello sociale è da bestie. Hanno ucciso, ancora una volta, un simbolo - un tecnico che cercava di risolvere i gravi problemi del lavoro, con competenza ed in silenzio. A lui va la nostra preghiera. Ai suoi assassini, la promessa che questa Italia non dimentica i suoi morti ed i suoi ideali democratici".


Dr. Stefano Biasioli
Presidente Nazionale CIMO-ASMD


Roma, 19 marzo 2002

COMUNICATO STAMPA CIMO-ASMD

I MEDICI OSPEDALIERI A SIRCHIA:
"MINISTRO COSI' PROPRIO NON VA"


Alta tensione tra i medici ospedalieri e duro "ultimatum" al Ministro Sirchia: "Così non va; o si cambia o trarremo le dovute conclusioni".
E' la secca presa di posizione del Presidente della CIMO-ASMD, Stefano Biasioli, nei confronti del Ministro della Salute Sirchia, che più volte ha annunciato una nuova riforma per i medici ospedalieri, ma l'annuncio è rimasto tale.
"La maggioranza dei medici ospedalieri è ancora in attesa delle riforme promesse un anno fa: ma il Ministro non ha ancora depositato il suo disegno di legge - ha aggiunto Biasioli. Sono state elaborate ben 21 bozze di legge, senza che nemmeno una sia arrivata in Parlamento o sia stata concordata dalla Conferenza Stato-Regioni".
"I medici italiani subiscono ancora tutti i guai della riforma Bindi - ha detto Biasioli - e legittimamente attendono, dopo le promesse, i fatti concreti.
Dopo gli IRCCS e gli infermieri Sirchia ha deciso o no di fare qualcosa per i medici? Lo dica chiaramente e subito: la nostra pazienza sta per esaurirsi".
"Nei giorni scorsi l'INTESA MEDICA (ANPO, CIMO-ASMD, CISL-MEDICI) ha inviato a Sirchia una lettera di proposte concrete. Che fine ha fatto?".


Dr. Stefano Biasioli
Presidente Nazionale CIMO-ASMD


Roma 14 febbraio 2002

INTESA MEDICA

ANPO-CIMO-CISLMEDICI

L'INTESA MEDICA ANPO CIMO e CISL MEDICI giudica positivamente l'incontro con la Conferenza dei Presidenti delle regioni e con gli Assessori alla Sanità svoltosi nella tarda serata di ieri.
In particolare prende atto della volontà delle regioni di rendersi protagonista dei processi di cambiamento della Sanità italiana anche per le questioni relative all'Ordinamento del Rapporto della Dirigenza Medica.
L'INTESA MEDICA condivide la necessità espressa dalle Regioni di fissare alcune regole generali che servano a discernere quanto è di stretta competenza contrattuale, da quanto è di competenza legislativa: in particolare la definizione dei livelli istituzionali da attribuire Governo, Parlamento, Ministro della Salute, Regioni, Aziende Sanitarie.
L'INTESA MEDICA ANPO, CIMO e CISL MEDICI, condivide il metodo e la proposta delle Regioni di rendere trilaterale la trattativa tra Governo, Regioni e Organizzazioni Sindacali.
L'INTESA MEDICA ANPO, CIMO e CISL MEDICI registra positivamente l'accoglienza della propria richiesta di istituire un Tavolo permanente di confronto con le Regioni e l'ampia adesione a tale proposta da parte di tutte le altre Organizzazioni Sindacali mediche.
Giuseppe Garraffo, Segretario Generale Nazionale CISL MEDICI, ha dichiarato: "Sottolineo con soddisfazione l'accoglimento della nostra proposta di istituire anche un Tavolo di confronto con le Regioni e che su questa c'è stata una convergenza unanime dei Sindacati Medici. L'urgenza di definire il nuovo Ordinamento dei medici è dettata dalla necessità di migliorare la Sanità Pubblica a gestione regionale e di poter iniziare celermente il rinnovo del Contratto. Le Regioni hanno anche condiviso la necessità di prevedere tre livelli di contrattazione: Nazionale Regionale Aziendale.
Bene l'iniziativa di Sirchia e quella delle Regioni, andiamo avanti nella trattativa che si deve allargare al Ministero della Funzione Pubblica".
Raffaele Perrone Donnorso, Presidente dell'Anpo, ha dichiarato: "E' da chiarire definitivamente il ruolo del Ministero della Salute e delle Regioni nella gestione di questa partita, fermo restando che la Riforma Bindi dev'essere ampiamente rimaneggiata e con urgenza".
Stefano Biasioli, Presidente della Cimo, ha dichiarato "abbiamo già inviato alla Conferenza Stato Regioni, alla fine di gennaio, le nostre idee sulle competenze istituzionali in Sanità. Solo dopo questa decisione si potrà intervenire sul piano legislativo e contrattuale per firomare la legge Bindi".

Aderiscono al presente comunicato:
COSIME: SAPMI medici, DIRSAN Medici, USPPI Medici, CISAS SIM, CONFIL Medici
UGL Medici
SNAMI Ospedalieri


Roma, 14 febbraio 2002

COMUNICATO INTERNO CIMO-ASMD

Mercoledì 13 Febbraio nel tardo pomeriggio le Organizzazioni Sindacali Mediche si sono incontrate con la Conferenza Stato-Regioni (Ghigo - Errani- Gava - Bissoni) per discutere del documento consegnato da Sirchia il giorno prima dove hanno appreso che il testo è del tutto preliminare perché la posizione ufficiale delle Regioni sulla proposta di Sirchia verrà definita dalla Conferenza dei Presidenti a partire da oggi giovedì 14.
Le Regioni comunque sembrano concordare sull'impianto complessivo di Sirchia, ma sono del parere che, prima di qualunque riforma, debbano essere definiti i livelli istituzionali delle competenze in Sanità. In altri termini occorre che vengano attribuiti e concordati i compiti spettanti, rispettivamente, a Governo, Parlamento, Ministero della Salute, Regioni ed Aziende locali.
Il Presidente Ghigo e l'assessore Gava hanno accolto la richiesta della CIMO-ASMD di istituire un tavolo trilaterale (Governo - Regioni - Sindacati Medici) e uno bilaterale Regioni-Sindacati su cui discutere, in modo analitico e dettagliato, gli aspetti sanitari in relazione alle competenze istituzionali.
L'incontro ha confermato la spaccatura del tavolo medico che vede di fatto schierati contro la proposta di modifica della 229/99 il gruppo degli amici della Bindi, mentre CIMO-ASMD, ANPO, CISL Medici e Federazione UIL si sono confermati ampiamente favorevoli ad una modifica sostanziale dell'articolo 15 della riforma.
La CIMO-ASMD ha fatto presente al Presidente Ghigo di aver inviato in data 23/01/02 un testo di proposte relativo alle competenze istituzionali.


Dr. Stefano Biasioli
Presidente Nazionale CIMO-ASMD


Roma 12 febbraio 2002

INTESA MEDICA

ANPO-CIMO-CISLMEDICI

Osservazioni sulle
"Note sintetiche sulle problematiche relative al rapporto di lavoro del personale medico operante nel SSN".

Le sottoscritte OO.SS. mediche, presa visione del documento di lavoro interno della Conferenza degli Assessori regionali, constatato che sostanzialmente esso ripropone -con qualche modifica- il precedente documento ministeriale relativo al rapporto di lavoro del personale medico, ritengono opportuno esplicitare quanto segue:

  1. si prende atto, con soddisfazione, della volontà espressa dal Ministro e dalla Conferenza degli Assessori regionali, di modificare in positivo il lavoro del medico;
  2. si condivide l'impianto generale del provvedimento, pur con l'evidente necessità di procedere -in corso di trattativa- alle necessarie modifiche ed integrazioni relative, ad esempio, a) percentuale massima da definire per il rapporto di lavoro libero-professionale; b) destino del dirigente dopo i primi 5 anni; c) livelli nazionale e regionale di contrattazione; d) modalità di selezione per l'accesso e la progressione di carriera; e) età pensionabile da raccordare ad i nuovi assetti della previdenza; f) livello unico della dirigenza; g) riconoscimento del diritto della libera professione per tutti gli specialisti.
  3. si condividono pienamente il metodo ed il percorso da seguire, nella consapevolezza della necessità di un pieno coinvolgimento delle Regioni e di un ruolo certo ed incisivo delle OO.SS. mediche nell'ambito di un federalismo solidale.
  4. I medici, nel momento in cui diventano protagonisti del loro futuro professionale, sono disponibili a discutere le nuove proposte di cambiamento, purché non vengano messi in discussione i traguardi economico-normativi già acquisiti.


ANPO (Raffaele Perrone Donnorso)
CIMO (Stefano Biasioli)
CISL MEDICI (Giuseppe Garraffo)


Roma, 12 febbraio 2002

COMUNICATO STAMPA CIMO-ASMD

"ADESSO SI CAMBIA"

"Finalmente ad una svolta: un nuovo rapporto di lavoro del medico dipendente, aprendo nuovi spazi libero professionali e di carriera senza pregiudizio per gli attuali valori economici".
Lo ha detto il Dottor Stefano Biasioli Presidente Nazionale CIMO-ASMD al termine dell'incontro con il Ministro della Salute Girolamo Sirchia e con le altre componenti sindacali mediche.
"Nel corso dell'incontro si è respirata finalmente un'aria di libertà, quella che è mancata nel corso della sciagurata gestione della Bindi - ha continuato Biasioli - ed è stato proposto alle Organizzazioni Sindacali un testo lievemente diverso da quello formulato precedentemente. Ma nella sostanza si va verso un cambiamento da tanto tempo auspicato e voluto fortemente anzitutto dalla CIMO-ASMD.
"Il tutto dovrà essere verificato al tavolo della Conferenza Stato-Regioni - ha concluso Biasioli - e da una serie di passaggi legislativi i cui tempi saranno necessariamente lunghi".


Dr. Stefano Biasioli
Presidente Nazionale CIMO-ASMD


Roma, venerdì 8/2/02, ore 16

COMUNICATO STAMPA DELLA CIMO-ASMD

FUMATA BIANCA?

"Ai lettori dei quotidiani, agli italiani non interessano le beghe ed i litigi dei 16 sindacati medici. Agli italiani, sani e malati, interessano medici preparati e disponibili ad un sereno rapporto tra medico e paziente".
Così ha dichiarato il Dr. Stefano Biasioli, Presidente Nazionale della CIMO-ASMD, (il secondo sindacato medico della dipendenza), a commento dell'ennesimo comunicato stampa di alcuni sindacati medici, orfani della Bindi e nemici di Sirchia.
"Alcuni sindacati stanno svolgendo la funzione di untori e cercano di diffondere tra i colleghi la paura. La paura che questo Governo tolga loro il posto di lavoro e parte dello stipendio. Mentono sapendo di mentire".
"Il Governo sta - lentamente - incominciando a mantenere le promesse elettorali: smantellare la riforma Bindi e ridare ai medici quella libertà professionale che la riforma ha loro tolto. Chi vorrà, potrà scegliere liberamente di restare medico dipendente. Chi vorrà, potrà scegliere liberamente un rapporto libero professionale, nell'ambito del Servizio Sanitario Pubblico".
"Non ci saranno né licenziamenti di massa né danni economici. Ci sarà una libera scelta professionale, che renderà un po' più liberi ed un po' più sereni i Colleghi Medici, oggi prigionieri di scelte irreversibili, imposte ieri per legge da una maggioranza politica che oggi non c'è più".
"I medici non hanno paura del nuovo o dei frutti di una vera democrazia" - ha proseguito Biasioli.
"La categoria - oggi - non è schierata con gli amici della Bindi ma con la CIMO-ASMD e con i suoi alleati. Questa è la vera notizia: sta nascendo un CARTELLO MEDICO (non un nuovo sindacato) che rappresenta la maggioranza della categoria. Quella maggioranza di professionisti che è stanca di essere oppressa da regole assurde, da diktat politici, da pseudo-manager, da pseudo-aziende, da un solidarismo sanitario di facciata".
"FUMATA BIANCA: è stata costituita la COMPAGNIA dell'ANELLO, a tutela della professione. E' una INTESA per la categoria e non contro qualcuno. E' una INTESA per costruire una professione adeguata ai tempi, libera-preparata-consapevole".
"&&.. gli altri, resteranno nella loro riserva indiana, a ricordare quanto erano furbi e potenti&&&"!!!

La Presidenza Nazionale della CIMO-ASMD


Roma 5 febbraio 2002

COMUNICATO STAMPA CIMO-ASMD

"SONO DELIRANTI LE DICHIARAZIONI DEL SEGRETARIO NAZIONALE DELL'ANAAO DOTT.SERAFINO ZUCCHELLI SULL'IPOTESI DEL MINISTRO SIRCHIA DI REVISIONE DELLA RIFORMA BINDI"
Lo ha dichiarato il Dott.Stefano Biasioli, Presidente Nazionale della CIMO-ASMD, la seconda organizzazione sindacale dei medici dipendenti. "Ritenere Peronista l'ipotesi di Sirchia che modifica la sostanza della riforma Bindi, significa avere uno strano concetto di democrazia e liberalismo". "La Casa delle Libertà ha il dovere di mantenere gli impegni presi a proposito con i medici ospedalieri che l'hanno votata e Zucchelli ragiona come Rutelli: l'Ulivo ha perso, non ha vinto e la politica filobindiana dell'ANAAO è stata sconfitta e finisce in soffitta almeno per i prossimi cinque anni".
Il Dott.Biasioli conclude "Il Ministro Sirchia non è solo, perché le Sue idee sono largamente condivise non solo dalla CIMO, ma anche dall'ANPO, CISL-Medici e da un'ampia fetta della categoria, costituita da medici che si ritengono professionisti e non impiegati".

Dott.Stefano Biasioli
Presidente Nazionale CIMO-ASMD


Vicenza-Roma, 1 febbraio 2002

COMUNICATO STAMPA CIMO-ASMD

"PROROGATO IL TEMPO DEFINITO"

IL CONSIGLIO DEI MINISTRI DI OGGI, VENERDÌ 1° FEBBRAIO 2002, HA VARATO LA PROROGA DEL TEMPO DEFINITO, FINO ALLA DATA DEL 31 AGOSTO 2002.

COMMENTO CIMO-ASMD (1)

  1. GRAZIE ALL'AZIONE DELLA CIMO-ASMD, E SOLO DELLA CIMO-ASMD, IL TEMPO DEFINITO VIENE PROROGATO FINO ALLA FINE DI AGOSTO 2002.
  2. UN ULTERIORE PROVVEDIMENTO, DA EMANARSI NEI PROSSIMI MESI, DOVRÀ POI DEFINIRE IL DESTINO DEL TEMPO DEFINITO: AD ESAURIMENTO OPPURE CON TRASFORMAZIONE, A DOMANDA, A TEMPO PIENO OD A PART-TIME.
  3. IL PROSSIMO OBIETTIVO DELLA CIMO-ASMD SARÀ L'EMANAZIONE DI UNA NORMA CHE SANCISCA LA REVERSIBILITÀ, SU BASE VOLONTARIA, DELLA ESCLUSIVITÀ DI RAPPORTO.
  4. ULTERIORE SUCCESSIVO OBIETTIVO DELLA CIMO-ASMD SARÀ UNA INTEGRAZIONE ALL'ATTUALE FINANZIAMENTO PER IL NUOVO BIENNIO CONTRATTUALE 2002-2003.

COMMENTO CIMO-ASMD (2)
LA CIMO-ASMD RINGRAZIA IL GOVERNO PER AVER NUOVAMENTE CAPITO CHE IL TEMPO DEFINITO DEI MEDICI ANDAVA TUTELATO.
LA CIMO-ASMD RINGRAZIA ALTRESÌ TUTTI QUEI PARLAMENTARI, A PARTIRE DAI SENATORI CASELLATI, TREDESE, TOMASSINI E L'ON. CONTE, PER L'ATTUALE BATTAGLIA VOLTA A GARANTIRE LA REVERSIBILITÀ DELL'OPZIONE DI LAVORO.
LA CIMO-ASMD STIGMATIZZA IL COMPORTAMENTO DI QUANTI - FORZE DELL'OPPOSIZIONE AMICHE DELLA BINDI, ON. CASINI E POST-DEMOCRISTIANI - HANNO IN QUESTI MESI CERCATO DI OSTACOLARE, IN MODO PRETESTUOSO ED IMPROVVIDO, IL RITORNO AD UNA PIENA LIBERTÀ NELLA TIPOLOGIA DI LAVORO DEI MEDICI DIPENDENTI!!

DR. STEFANO BIASIOLI
PRESIDENTE NAZIONALE CIMO-ASMD


Roma, 31 gennaio 2002

COMUNICATO CIMO-ASMD

TEMPO DEFINITO PROROGATO AL 31 AGOSTO 2002

Il Consiglio dei Ministri di domani venerdì 1/02/02 varerà un Decreto Legge di proroga del tempo definito fino al 31 agosto 2002, in attesa del Disegno di Legge di riordino del SSN.
Viene così rispettato l'impegno che il Ministro Sirchia ha assunto personalmente con il Presidente della CIMO-ASMD il giorno 16/01/02 alle ore 17,30.

Dr. Stefano Biasioli
Presidente Nazionale CIMO-ASMD


Roma, 31 gennaio 2002

COMUNICATO STAMPA CIMO-ASMD

"L'ANAAO È ALLA FRUTTA!"

Così ha dichiarato il Dr. Stefano Biasioli, Presidente Nazionale della CIMO-ASMD, dopo aver preso visione del comunicato comparso sul sito dell'ANAAO in data 30/1/02.
L'ANAAO sostiene che:
a) la lettera di protesta inviata ai parlamentari è stata siglata da una fantomatica "intersindacale medica".
Ebbene: l'intersindacale medica non esiste come tale; all'intersindacale medica (se esistesse) non aderiscono né aderirebbero la CIMO-ASMD, l'ANPO e la CISL-Medici (tutte invece abusivamente inserite in calce al documento in questione);
b) "rappresentanze periferiche della CIMO-ASMD aderiscono spontaneamente alle posizioni espresse dall'intersindacale medica".
Ebbene: la CIMO-ASMD sfida l'ANAAO a dimostrare per iscritto l'affermazione suddetta;
c) "il costume di serietà cui l'ANAAO si ispira rende assai poco credibili accuse così grossolane".
La CIMO-ASMD ha già dimostrato l'inaffidabilità e la grossolanità dell'ANAAO. Il magistrato, cui la CIMO-ASMD si rivolgerà, dimostrerà "la credibilità" della posizione della CIMO-ASMD, lesa dalle scorrettezze comportamentali del sindacato di Zucchelli.


Dr. Stefano Biasioli
Presidente Nazionale CIMO-ASMD


Roma, 30 gennaio 2002

COMUNICATO CIMO-ASMD

L'ANAAO, I SUOI ACCOLITI E I FALSI DOCUMENTI

"L'intersindacale medica, con in testa il drappello dell'ANAAO, sta inviando in queste ore a tutti i Parlamentari un documento fortemente critico nei confronti dei progetti di riforma del SSN riportando, come spesso accade, notizie completamente infondate se non addirittura false". Lo ha detto il presidente della CIMO-ASMD Stefano Biasioli.
"Questo documento, proprio per i suoi contenuti distorti - ha aggiunto Biasioli - non risponde minimamente alle posizioni assunte sia dalla presidenza CIMO-ASMD che dalle Segreterie Regionali CIMO-ASMD, che qualcuno falsamente e furbescamente ha inserito tra i firmatari con firma apocrifa, rispondendone così nelle sedi competenti. La CIMO-ASMD ricorda agli artefici di simili furbizie che valuterà serenamente, ed eventualmente criticamente, le posizioni che, di volta in volta, assumerà il Governo Berlusconi, senza far circolare falsità ma incontrando parlamentari e membri del Governo nelle sedi opportune godendo, nei loro confronti, di forza e credibilità".

Stefano Biasioli
Presidente Nazionale CIMO-ASMD


Roma, 16 gennaio 2002

COMUNICATO CIMO-ASMD

CONTINUA IN ITALIA L'EMERGENZA SANGUE


"In molte Regioni d'Italia continua drammaticamente l'emergenza sangue ma la Commissione Sanità del Senato ha rinviato alla prossima settimana la discussione del Piano sangue. A tutto danno di centinaia di migliaia di cittadini". Lo ha detto il Presidente della CIMO-ASMD Stefano Biasioli intervenendo sull'emergenza sangue in Italia.
"Sono ben sei le proposte di legge sul nuovo Piano sangue. Ma - ha detto Biasioli - invece di accelerare i tempi, si continua a discutere di un tema sanitario così importante. Perché?"
Una "perplessità" ancora una volta denunciata solamente dalla CIMO-ASMD soprattutto "di fronte alla proposta di istituire un'Agenzia sangue" e di una eccessiva liberalizzazione - ha aggiunto Biasioli - delle unità di raccolta in Italia gestite direttamente dai donatori. Nel primo caso, sarebbe molto più razionale ed economico un ufficio "ad hoc", direttamente gestito dal Ministero della Salute, piuttosto che "Agenzie" che in Italia hanno fallito in tanti settori.
Nel secondo caso, fatto salvo il ruolo del volontariato, l'unica strada perseguibile, indicata da tempo dalla CIMO-ASMD, è quella di controllare la raccolta del sangue da parte delle strutture trasfusionali competenti sul territorio. Rivedendo completamente l'attuale ruolo della CRI che, così come è strutturato, è praticamente inutile per finalità e figure professionali che vi operano".


Dr. Stefano Biasioli
Presidente Nazionale CIMO-ASMD


Roma, 15 gennaio 2002

COMUNICATO CIMO-ASMD

Oggetto: 6 DISEGNI di LEGGE sul SANGUE - PREGI e DIFETTI -

Sono in discussione in seno alla Commissione sanità del Senato numerosi disegni di legge di riforma dell'attuale "Disciplina delle attività trasfusionali" conosciuta anche come Legge 107/90.
Le proposte sono state valutate dalla CIMO-ASMD per esaminare le possibili ricadute che le nuove norme, una volta approvate, potranno avere sui cittadini (pazienti e donatori) e sugli operatori del settore.
Premesso che viene ribadita la molteplicità delle competenze della Medicina trasfusionale (dalla produzione alla clinica, dalla diagnostica all'assistenza) l'innovazione più importante, dal punto di vista organizzativo, è l'istituzione di un solo tipo di struttura trasfusionale il SIMT mentre l'attuale normativa ne prevede due (SIT e CT) differenziati per livelli di competenze attribuite in base al bacino di utenza (rispettivamente 400.000 e 150.000 abitanti). Tale novità, connessa alla creazione dei dipartimenti, sarà certamente garanzia di maggiore uniformità dei livelli di assistenza.
Per contro la CIMO-ASMD rappresenta la propria perplessità sulle proposte di istituzione di "un'Agenzia sangue" e di un'eccessiva liberalizzazione delle unità di raccolta gestite direttamente dalle associazioni di donatori.
Nel primo caso, infatti, sarebbe molto più razionale ed economico un ufficio presso il Ministero della Salute; nel secondo caso, pur riconoscendo il ruolo insostituibile del volontariato, è indispensabile garantire l'effettivo controllo sulla raccolta di sangue da parte delle Strutture trasfusionali competenti per territorio.
L'aspetto che desta maggiore preoccupazione, anche perché è presente in quasi tutti i disegni di legge, infine, è rappresentato dalla proposta di sanatoria di personale dipendente dai centri trasfusionali della CRI oppure da quelli gestiti per convenzione dalle associazione di volontariato o private.
L'immissione in ruolo, presso le Aziende sanitarie, di personale occupante "posti istituiti in specifici e successivi ampliamenti o modifiche approvate dall'autorità competente &.. anche in soprannumero", a parere della CIMO-ASMD, potrà avvenire solo sulla base di regole chiare, rigorose e soprattutto non dovrà essere realizzata a scapito degli attuali dipendenti delle strutture trasfusionali pubbliche.
La CIMO-ASMD è pronta a dare il suo contributo tecnico e sindacale perché si arrivi ad un testo unico che garantisca realmente le legittime aspettative di cittadini (pazienti, donatori, associazioni) ed operatori.


Dr. Stefano Biasioli
Presidente Nazionale CIMO-ASMD


Roma, 10 gennaio 2002

COMUNICATO STAMPA

"RIFORMA SANITARIA:
IL GOVERNO MANDA IN PENSIONE LA BINDI"


"Decreto legge. Solo con questo strumento si potrà evitare confusione ed inasprimento degli animi dei medici per la soluzione del tempo definito. La CIMO-ASMD prende atto con soddisfazione che la sua richiesta è stata finalmente recepita dal Ministro della Salute Girolamo Sirchia". Lo ha detto il dottor Stefano Biasioli, presidente della CIMO-ASMD, dopo l'incontro tra il Ministro Sirchia ed alcuni parlamentari della maggioranza.

"Finalmente il Parlamento si sta muovendo verso una radicale riforma del decreto Bindi sulla Sanità - ha detto ancora Biasioli - e per questo occorre tener presente la necessità di tempi rapidi che solo una "corsia preferenziale" può assicurare; tenendo anche al riparo il Governo da bassi colpi di mano ad opera degli orfani di Rosy Bindi".

"E' evidente - conclude Biasioli - che la CIMO-ASMD fornirà il suo contributo in questa direzione, verificando che vengano rispettati pienamente gli impegni assunti dal Governo davanti agli elettori ed al mondo medico"

Dr. Stefano Biasioli
Presidente Nazionale CIMO-ASMD


Roma 8 gennaio 2002

LA NUOVA SANITA' DEL MINISTRO SIRCHIA

"Parte male e rischia di finire peggio la nuova sanità del Ministro Sirchia il quale crede di aver discusso di un suo ipotetico disegno di legge con i Sindacati medici, prima del suo colloquio dei giorni scorsi con il premier Silvio Berlusconi. Dove, come e quando lo sa solo il professor Sirchia. Una battuta di inizio anno decisamente poco felice. Mai la CIMO-ASMD ha preso visione del nuovo piano ministeriale che, al momento, è solo ipotetico; mai questo fantomatico disegno di legge è stato discusso nei dettagli in un incontro privato o al tavolo del parlamentino medico presieduto dallo stesso Ministro."
Lo ha detto il Presidente della CIMO-ASMD dott. Stefano Biasioli in merito a numerose notizie stampa che riportano un incontro tra il Ministro della Salute Sirchia e il Presidente del Consiglio Belusconi.
"Esistono gravi ed urgenti problemi professionali e sindacali - ha aggiunto Biasioli - che non possono né debbono essere affidati ad uno strumento lento e precario come un disegno di legge. E' inaccettabile che non sia stato ancora risolto, per decreto legge, il problema della sopravvivenza dei medici a tempo definito oltre l'1/2/02 e quello delle gravi penalizzazioni, economiche e di carriera, legate alla incompatibilità coatta cui i medici debbono sottostare. Di tutto ciò a Sirchia cosa importa?
"

Dr. Stefano Biasioli
Presidente Nazionale CIMO-ASMD